determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 687 DEL 13/05/2019

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
     DITTA: SUPERMERCATI TOSANO CEREA SRL
     PROGETTO: EDIFICIO COMMERCIALE
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE E
     ALTAVILLA VICENTINA

                            IL DIRIGENTE

     Vista la documentazione presentata con nota in data 24 dicembre 2018 prott. nn.84769, 84770,
     84771 84773, 84774, da parte della ditta Supermercati Tosano Cerea S.R.L. con sede legale in Via
     Palesella n. 1 – Cerea (VR) relativa a “Progetto edificio commerciale” presso il sito Area“Ex
     Faeda”, SR 11 - Montecchio Maggiore e Altavilla Vicentina richiedendo, contestualmente,
     l’attivazione della procedura di verifica ai sensi dell’art.19 del D.Lgs. 152/2006.
     Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata:
       • nell’ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
         infrastrutture b) ... costruzione di centri commerciali di cui al decreto legislativo 31 marzo
         1998, n. 114 "Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma
         dell'articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59";
       • Legge regionale 50/2012
        Art. 22 - Requisiti ambientali e viabilistici.
         1. Alle grandi strutture di vendita si applica la vigente disciplina di cui alla legge regionale
         26 marzo 1999, n. 10 “Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione ambientale”
         e successive modificazioni e al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia
         ambientale” e successive modificazioni, nel rispetto dei principi di semplificazione e
         unitarietà dei procedimenti, con riferimento alle seguenti tipologie progettuali:
         b) grandi strutture aventi superficie di vendita compresa tra 2.501 e 8.000 metri quadrati,
         assoggettate alla procedura di verifica o screening.
     Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
     Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 (Allegato A), con riferimento alla tipologia degli
     interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006.
     Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
     pubblicazione sul sito provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
     informativa al pubblico sul sito web della Provincia in data 16-01-2019 , contestualmente alla
     comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le opportune
     valutazioni di competenza.




copia informatica per consultazione
     Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni del comma 9 del
     presente articolo.
     Tenuto conto che non sono pervenute, ai sensi dell'art.19 c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, osservazioni.
     Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 09-05-2019, ha disposto
     l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
     7/2019 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
     Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
     nel tempo la situazione aziendale.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
     pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione
     dell'intervento.
     Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale VIA conservata agli atti.
     Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45.
     Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
     ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”.
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021.
     Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;

                          DETERMINA
      1. che il progetto della ditta Supermercati Tosano Cerea S.R.L. con sede legale in Via Palesella
        n. 1 – Cerea (VR) relativa a “Progetto edificio commerciale” presso il sito Area“Ex Faeda”,
        SR 11 - Montecchio Maggiore e Altavilla Vicentina è escluso dalla procedura di
        valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i.
        con le prescrizioni riportate nel parere 7/2019 allegato alla presente determinazione per
        costituirne parte integrante e sostanziale;
      2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
        Regione Veneto;
      3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
      4. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e consulente, ai comuni di Montecchio
        Maggiore, Altavilla Vicentina, Sovizzo, al Direttore di Arpav, al Direttore dell’ Ulss 8
        Berica, al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, ad Acque del Chiampo spa, a veneto
        Strade spa, alla Regione del Veneto- unità organizzativa Commercio e Servizi;
      5. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012);




copia informatica per consultazione
        6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
         all'albo pretorio on line.

                            INFORMA


     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
     Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
     presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
     data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
     Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
     autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.


     Vicenza, 13/05/2019



                                    Sottoscritta dal Dirigente
                                     (MACCHIA ANGELO)
                                      con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                DETERMINAZIONE N° 687 DEL 13/05/2019


     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
     DITTA:   SUPERMERCATI   TOSANO     CEREA     SRL
     PROGETTO:      EDIFICIO      COMMERCIALE
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE E
     ALTAVILLA VICENTINA




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 13/05/2019.


     Vicenza, 13/05/2019




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




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                       AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                        SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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                Supermercati Tosano Cerea S.R.L.
                           PARERE N. 07/2019

     Oggetto: Edificio commerciale.
     PROPONENTE:           Supermercati Tosano Cerea srl
     SEDE LEGALE:           Via Palesella n. 1 – Cerea (VR)
     SEDE INTERVENTO:         Area“Ex Faeda”, SR 11 - Montecchio Maggiore e Altavilla Vicentina
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:       Grande Struttura di Vendita.
     PROCEDIMENTO:          Verifica di assoggettabilità ex art.19 del D.Lgs. 152/2006.
     MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                     infrastrutture b) ... costruzione di centri commerciali di cui al decreto
                     legislativo 31 marzo 1998, n.   114 "Riforma della disciplina relativa al
                     settore del commercio, a norma dell'articolo    4, comma 4, della legge 15
                     marzo 1997, n. 59".
                     Legge regionale 50/2012.
                     Art. 22 - Requisiti ambientali e viabilistici.
                     1. Alle grandi strutture di vendita si applica la vigente disciplina di cui alla
                     legge regionale 26 marzo 1999, n. 10 “Disciplina dei contenuti e delle
                     procedure di valutazione ambientale” e successive modificazioni e al
                     decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e
                     successive modificazioni, nel rispetto dei principi di semplificazione e
                     unitarietà dei procedimenti, con riferimento alle seguenti tipologie
                     progettuali:
                     b) grandi strutture aventi superficie di vendita compresa tra 2.501 e 8.000
                     metri quadrati, assoggettate alla procedura di verifica o screening.
     COMUNE INTERESSATO:       Sovizzo
     DATA DOMANDA:          24 dicembre 2018
     DATA PUBBLICAZIONE:       16 gennaio 2019
     DATA INTEGRAZIONI:        25 febbraio e 17 aprile 2019

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
     ELABORATI DI PROGETTO
      - 1 Relazione Tecnica
      -  2 Quadro Economico
      -  Tavola 01 Inquadramento
      -  Tavola 02 Pianta piano interrato
      -  Tavola 03 Pianta piano terra
      -  Tavola 04 Pianta piano primo
      -  Tavola 05 Copertura
      -  Tavola 06 Layout
      -  Tavola 07 Stereometria
      -  Tavola 08 Schema scarichi
      -  RP01 Relazione Tecnica - impianti elettrici

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       -  RT01 Relazione Tecnica impianti meccanici
       -  RPFTV01 Relazione Tecnica – impianto fotovoltaico
         STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE ED ELABORATI SPECIALISTICI
       -  A Studio Preliminare Ambientale
       -  B Studio di Impatto Viabilistico
       -  C Relazione tecnica ai fini della dichiarazione di non necessità della V.Inc.A.
       -  ALL1 Relazione tecnica - Indagine ambientale preliminare 2015
       -  ALL2 Attività di rimozione di una cisterna interrata - esiti delle indagini
       -  ALL3 Indagine geologica ed ambientale DPR 13.06.17 n. 120
       -  VPIA Valutazione previsionale di impatto acustico;

                                 PREMESSE
     Nell’area era insediata un’attività produttiva agroindustriale oggi dismessa, che allo stato attuale presenta
     volumetrie obsolete e in stato di manutenzione mediocre e dal punto di vista urbanistico e ambientale il pro-
     getto si appalesa come la riqualificazione urbanistica di un' area degradata con presenza di strutture produt-
     tive dismesse da tempo, come indicato nel PAT e ribadito nel PI (Elaborato n. 06 “Schede aree degradate”).
     L'intervento prevede:
     - la riqualificazione dell'ambito degradato congiuntamente al riordino dei fronti stradali della strada Merca-
     to (intersezioni, accessi, allineamenti);
     - la completa demolizione dei fabbricati e la rimozione degli impianti che facevano parte dello stabilimento
     agroindustriale e la conseguente edificazione di un immobile aventi;
     - la costruzione di un edificio commerciale, inserito all’interno del P.D.L. “Ex Faeda” e corrispondente al
     Lotto A del Piano, dotato di una superficie di vendita al minuto di 7.000 mq.
     Il fabbricato avrà una superficie coperta di 13.000 mq e una S.L.P. max di 15.000 mq. La struttura organizzata
     su tre livelli:
     - un piano interrato con la funzione di parcheggio a servizio dell’utenza
     - il piano terra con la superficie di vendita, i magazzini, le lavorazioni, i servizi per gli utenti
     - un piano primo -che interessa una porzione modesta della pianta complessiva- con gli spogliatoi e i servizi
     degli addetti.
     L’edificio verrà realizzato con strutture prefabbricate in calcestruzzo armato e precompresso, serramenti in
     alluminio a taglio termico e shed sulla copertura per garantire un’illuminazione diffusa su tutta l’area di la -
     voro. Le pannellature laterali saranno tinteggiate con colore bianco.
     La copertura ospiterà l’installazione di tutta l’impiantistica per il riscaldamento ed il raffrescamento, sugli
     shed sarà montato un impianto fotovoltaico per una potenza prevista di 261 kWp.
     L’accesso delle merci è previsto nella zona a nord del fabbricato con una viabilità riservata esclusivamente
     agli automezzi.
     L’entrata del pubblico nella struttura è prevista in corrispondenza dello spigolo del fabbricato orientato ad
     ovest.
                              UBICAZIONE
     L'ambito di intervento è posizionato lungo l’ ex SS11 ora SR11 già denominata Strada Mercato, a sud rispetto
     all’area “Ex Boom”, nell'estremità est del territorio comunale di Montecchio Maggiore e include due porzio -
     ni di territorio del Comune di Altavilla Vicentina.
     La parte destinata alla superficie di vendita è collocata in Comune di Montecchio Maggiore mentre le aree
     delle lavorazioni e dei magazzini sono ubicate in Comune di Altavilla Vicentina.

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                QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
     • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
     • Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
     • Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Montecchio Maggiore;
     • Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Montecchio Maggiore;
     • Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Altavilla Vicentina;
     • Piano Regionale di Tutela delle Acque;
     • Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
     • Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni;
     • Piano d’area dei Monti Berici;
     • Progetto VI.VER.;
     • Rete Natura 2000.
     Il Quadro Programmatico evidenzia un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
     territoriale che interessano l’area, ma si ritengono necessari i seguenti approfondimenti.
     PROGETTO VI.VER.: per il quale le trasformazioni prospettate non vengono rapportate con le indicazioni
     progettuali ipotizzate in sede di progetto Vi.Ver..
     PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE: in cui l’area interessata dall’intervento è in parte all’interno delle zone
     a cui è stato attribuito un “grado di vulnerabilità E – Elevato (valore sintacs 70-80)” ed in parte all’interno
     delle zone a cui è stato attribuito un “grado di vulnerabilità A – Alto (valore sintacs 50-70)” .[Fig. 2.2 “Carta
     della Vulnerabilità intrinseca della falda freatica della Pianura Veneta”] e tutta la superficie del comune di
     Montecchio Maggiore è inpiduata come “Zone vulnerabili - Alta pianura – zona di ricarica degli acquiferi
     (Deliberazione del Consiglio Regionale n. 62 del 17 maggio 2006) [Fig. 2.3 “Zone vulnerabili da nitrati di
     origine agricola”].
     PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (P.A.T.) DI MONTECCHIO MAGGIORE
     - Risultano da acquisire gli esiti delle “valutazioni di impatto archeologico” in corso;
     - Il “Corridoio ecologico secondario (art.47)” indicato nella Tav. 4 del PAT a ridosso della parte ovest
     dell’area interessata dall’intervento non risulta più presente, in quanto risulta realizzato un manufatto
     proprio nell’area di passaggio del corridoio ecologico in questione e quindi va riconsiderato/aggiornato il
     rapporto dell’intervento con il suddetto corridoio ecologico.
     - Approfondire il rapporto tra quanto proposto con il fatto che, all’interno dell’area interessata
     dall’intervento, è presente una cosiddetta “infrastruttura di maggior rilevanza in previsione (art. 39)” [Tav. 4
     del PAT] riguardante un’ipotizzata opera viabilistica di collegamento tra la SR 11 e la SP 34 collegata alla
     realizzazione dell’alta velocità / alta capacità ferroviaria; gli studi di impatto viabilistico dovrebbero
     ipotizzare anche la presenza, in futuro, di detta infrastruttura viaria.
     PRIMA VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI
     - Risultano da acquisire gli esiti della V.A.S. in corso presso la Regione Veneto.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto. Per quanto riguarda la procedura di V.A.S., la
     competente Commissione Regionale si è espressa con il parere n.45 del 14.03.2019, le cui prescrizioni
     andranno integralmente rispettate.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.



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                 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
     Il progetto prevede la costruzione di un edificio commerciale, inserito all’interno del P.D.L. “Ex Faeda” e
     corrispondente al Lotto A del Piano, dotato di una superficie di vendita al minuto di 7.000 mq.
     Il fabbricato avrà una superficie coperta di 13.000 mq e una S.L.P. max di 15.000 mq.
     La struttura è organizzata su tre livelli:
     - un piano interrato con la funzione di parcheggio a servizio dell’utenza;
     - il piano terra con la superficie di vendita, i magazzini, le lavorazioni, i servizi per gli utenti;
     - un piano primo -che interessa una porzione modesta della pianta complessiva- con gli spogliatoi e i servizi
     degli addetti.
                     Caratteri dimensionali della proposta progettuale
     Superficie fondiaria                                  29.677,08 mq.
     Superficie coperta                                   13.000,00 mq.
     Superficie area vendita                                7.000,00 mq.
     S.L.P.                                         13.848,45 mq.
     Superficie per le lavorazioni                             1.800,00 circa mq.
     Superficie magazzini e spacchettamento merci                      2.150,00 mq. circa
     Area uffici e spogliatoi, sala riunioni al Piano terra e piano primo primo       1.050,00 mq. circa
     Area accesso del pubblico, servizi per il pubblico, portico e avancasse        1.500,00 mq. circa
     Parcheggio interrato                                  13.000,00 mq

     L’edificio verrà realizzato con strutture prefabbricate in calcestruzzo armato e precompresso, serramenti in
     alluminio a taglio termico e shed sulla copertura per garantire un’illuminazione diffusa su tutta l’area di la-
     voro. Dal punto di vista architettonico, in facciata si prevede un rivestimento metallico colorato con la fun-
     zione di limitare la luce solare estiva. L’accesso delle merci è previsto nella zona a nord del fabbricato con
     una viabilità riservata esclusivamente agli automezzi.
     L’entrata del pubblico nella struttura è prevista in corrispondenza dello spigolo del fabbricato Orientato ad
     ovest.




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                                       \\
     Il cantiere per l’ultimazione del fabbricato a destinazione commerciale avrà una durata complessiva stimata
     di circa 18 mesi considerando anche la pausa estiva. Tali attività saranno svolte in contemporanea con le ope-
     re di urbanizzazione previste dal PdL “Ex Faeda”.vengono considerate le attività che riguardano il cantiere
     per la realizzazione delle opere di urbanizzazione del Comparto “Lottizzazione” e la realizzazione dell’edifi-
     cio ad uso commerciale di 7.000 mq di SV.
     In considerazione delle precisazioni fornite dal Comune di Montecchio Maggiore e come riportato nelle inte -
     grazioni fornite, il progetto in esame risulta riferito ad una superficie di vendita di 7.000 mq di cui 5.000 del
     settore alimentare.
                                                             Pag. 7 di 18


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                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.
                                111
                  QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
     Sul territorio comunale di Montecchio Maggiore e di Altavilla Vicentina non sono presenti stazioni fisse per
     il monitoraggio della qualità dell’aria; per la valutazione della stessa è possibile tuttavia fare riferimento alla
     stazione di Montebello Vicentino, che fa parte delle stazioni di tipologia “industriale” nella quale vengono
     monitorati i seguenti inquinanti: ossidi di azoto (NO2, NO, NOx) e acido solfidrico.
     I risultati dei monitoraggi condotti nel 2015 presso tale stazione hanno rilevato che il valore limite per la
     media annuale di NO2 non è stato superato. Per il biossido di azoto è stato verificato anche il numero dei
     superamenti del valore limite orario di 200 μg/m3: tale soglia non dovrebbe essere superata più di 18 volte
     l’anno. Nessuna stazione nel Veneto oltrepassa i 18 superamenti ammessi, quindi il valore limite si intende
     non superato. Non vi sono stati casi di superamento della soglia di allarme di 400 μg/m3.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
     Il territorio comunale di Montecchio Maggiore e di Altavilla Vicentina è compreso all’interno del bacino del
     Fiume Brenta – Bacchiglione. La pianura orientale, che comprende l’area interessata dal PdL “Ex Faeda” e le
     aree collinari rientrano nel sottobacino N003/03 “Bacchiglione”. Del sottobacino Agno-Guà-Fratta-Gorzone
     fa invece parte la pianura occidentale del Comune in cui si trovano il fiume Guà e il torrente Poscola, che
     rappresentano i principali corsi d’acqua in ambito comunale che solcano il territorio in senso Nord Sud.
     L’ambito di progetto non è interessato dalla presenza di corsi d’acqua se non, ad una certa distanza in
     direzione nord-ovest, da canali artificiali ad uso irriguo di Competenza del Consorzio di Bonifica Alta
     Pianura Veneta.
     Il Piano Ex-Faeda prevede per l’invaso del volume delle acque in eccesso la realizzazione di un bacino di
     accumulo e laminazione (tipo materasso assorbente) ed il loro successivo invio, tramite sollevamento, nella
     rete separata delle acque meteoriche del collettore comunale. In tale senso, al fine di utilizzare al meglio le
     superfici di progetto senza perturbare l’attuale assetto idraulico ed idrogeologico, sono state proposte le
     seguenti misure mitigatorie:
     - realizzazione di un invaso di accumulo e laminazione tipo materasso assorbente, in grado di stoccare
     temporaneamente un volume d’acqua minimo di 5944,2 mc, come da prescrizioni riportate nella Valutazione
     di compatibilità idraulica del Piano degli Interventi del Comune di Montecchio Maggiore;
     - le acque di seconda pioggia così accumulate, verranno successivamente inviate, tramite sollevamento, nella
     rete separata delle acque meteoriche del collettore comunale;
     - le acque di prima pioggia saranno invece smaltibili in fognatura, mediante la prevista rete di collegamento
     a pozzetto esistente.
     In accordo con le misure proposte, il Piano ha optato per la realizzazione di un bacino di laminazione di
     6.000 mc di capacità sul lato sud del lotto in cui saranno raccolte le acque di seconda pioggia e le acque dei


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     pluviali. Da qui, grazie ad un sistema di sollevamento, saranno inviate nella rete separata per le acque
     meteoriche comunale di via Po.




                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     Il territorio interessato dall’intervento, pur inserito nell’ambito dei Lessini Orientali, è caratterizzato in
     prevalenza da affioramenti di rocce sedimentarie, in particolare calcareo – marnose.
     La zona di pianura risulta costituita per la maggior parte da depositi alluvionali derivanti prevalentemente
     dal sistema fluviale Agno - Guà e dal Torrente Chiampo. Questi sedimenti coprono il sottostante materasso
     alluvionale riconducibile alle pagazioni del Fiume Adige.
     Il sottosuolo è costituito dalle alluvioni fluviali e fluvioglaciali che l’Adige trasportò dopo la glaciazione
     Riss; i materiali atesini arrivarono fino ai Lessini e si “anastomizzarono” con la porzione meridionale delle
     conoidi formate dal torrente Chiampo e dal torrente Agno.
     Dal punto di vista idrogeologico il sito in esame, ubicandosi in un’area di media pianura, sarà caratterizzato
     da una falda idrica a carattere freatico a debole profondità, seguita da altri acquiferi contenuti in strati più
     profondi a più alta conducibilità idraulica. L’alimentazione della prima falda è garantita soprattutto dal
     carico idraulico a monte e dall’infiltrazione diretta degli apporti meteorici e delle acque di scolo.
     La pianura, nel settore di interesse, è attraversata da canali e scoli afferenti al reticolo di drenaggio
     superficiale delle acque di prima pioggia, ubicandosi in prossimità di una zona di spartiacque tra il bacino
     idrografico del F. Retrone e del F. Guà.
     Alcune verifiche ambientali eseguite nel 2015 hanno portato alle seguenti segnalazioni:

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     a) il rinvenimento di una cisterna metallica interrata, di capacità volumetrica dell’ordine di almeno 5 mc;
     adibita con ogni probabilità allo stoccaggio di prodotti di derivazione idrocarburica;
     b) la presenza di un cumulo di MCA (lastre in eternit) di circa 3 mc. c) la presenza diffusa, soprattutto
     all’interno dei fabbricati in disuso, di varie tipologie di rifiuto (materiali di demolizione, fusti abbandonati,
     plastica, materiali metallici, vetro, rifiuti assimilabili agli urbani, strutture metalliche, legno, etc).
     La completa rimozione dei suddetti rifiuti è altresì attestata della Dichiarazione resa dall’arch. Pagliarusco,
     responsabile della Direzione dei Lavori (ANNESSO 1).
     Nella Dichiarazione si afferma che nell'area non sono più presenti i rifiuti nel soprassuolo e i materiali
     contenenti amianto citati nella relazione di indagine geologica ed ambientale eseguita in data 23.03.2015 dal
     dott. geol. Roberto Pedron.
     Dai formulari rifiuti forniti, si evince l’avvenuta asportazione e conferimento degli stessi presso impianti
     autorizzati per il loro recupero/smaltimento secondo i criteri stabiliti dalla normativa vigente in materia.
     Su incarico della Supermercati Tosano Cerea S.r.l., il dott Geologo Umberto Pivetta ha eseguito una indagine
     geologica a corredo del progetto del Piano di lottizzazione “Area Ex Faeda”.
     Dall’analisi della tipologia costruttiva e delle caratteristiche geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche
     dell' area, derivano le seguenti conclusioni:
     - l’indagine eseguita non ha rilevato motivi di ordine geologico, geomorfologico od idrogeologico
     sfavorevoli alla realizzazione delle opere di progetto;
     - la realizzazione delle opere di progetto non rappresenta, a sua volta, un potenziale pericolo di instabilità
     geologica, geomorfologica od idrogeologica dell'area.
     La falda è stata rilevata all’interno dei fori di sondaggio alla profondità variabile da un minimo di 11,00 m
     dal piano campagna in corrispondenza del sondaggio S 5 ad un valore massimo di 13,60 m nel sondaggio S 1
     all’interno delle ghiaie a granulometria media con matrice presenti in tutta l’area indagata oltre i 7,00-8,10 m
     di profondità.
     Infine, in considerazione di:
     - elevata permeabilità dei livelli ghiaiosi a profondità superiore a 7.00 - 8.00 m;
     - profondità della falda > 11.00 m dal p.c.;
     - continuità laterale dei banchi ghiaiosi sull'intera area di intervento;
     risulta possibile lo smaltimento autonomo delle acque meteoriche mediante pozzi disperdenti profondi 8,00-
     9.00 m.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     In funzione della classificazione e del periodo di osservazione (diurno e notturno), si assume un limite
     massimo di rumorosità oltre il quale la sorgente che lo produce viene definita “disturbante”. Si osserva che il
     comune di Montecchio Maggiore e di Altavilla Vicentina, allo stato attuale, hanno classificato acusticamente
     il territorio comunale secondo i criteri della Legge quadro 447/95 e il DPCM 14/11/97 di attuazione.
     Comune di Montecchio Maggiore
     I ricettori inpiduati sono posizionati prevalentemente in aree di classe IV (aree di intensa attività umana) in
     cui sono previsti i seguenti limiti assoluti:
     Limiti di emissione
     Leq (A) diurno (periodo 06.00-22.00) ===> 60 dB(A)
     Leq (A) notturno (periodo 22.00-06.00) ===> 50 dB(A)
     Limiti di immissione
     Leq (A) diurno (periodo 06.00-22.00) ===> 65 dB(A)

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     Leq (A) notturno (periodo 22.00-06.00) ===> 55 dB(A)
     Comune di Altavilla Vicentina
     I ricettori inpiduati sono posizionati prevalentemente in aree di classe III (aree di tipo misto) in cui sono
     previsti i seguenti limiti assoluti:
     Limiti di emissione
     Leq (A) diurno (periodo 06.00-22.00) ===> 55 dB(A)
     Leq (A) notturno (periodo 22.00-06.00) ===> 45 dB(A)
     Limiti di immissione
     Leq (A) diurno (periodo 06.00-22.00) ===> 60 dB(A)
     Leq (A) notturno (periodo 22.00-06.00) ===> 50 dB(A)
     FASE DI CANTIERE
     Nel corso di questa fase gli impatti sono riconducibili alle attività di cantiere maggiormente rumorose. Si
     precisa però che le lavorazioni saranno limitate alla fascia oraria diurna, nel rispetto delle emissioni
     acustiche previste dal D.Lgs. n. 262/2002 per macchine ed attrezzature ausiliare destinate all’uso all’aperto.
     Il recettore sensibile più vicino è ubicato a circa 100 m dal confine del sedime.
     Premesso che le attività di cantiere possono anche superare i valori limite fissati dal PCCA, secondo il
     regolamento comunale, tuttavia a scopo cautelativo si calcola comunque la pressione sonora presso il
     recettore presso in quale si avrà quindi un livello di pressione sonora pari a 35 dBA.
     Tale valore fornisce una garanzia rispetto al modesto contributo acustico che le attività di cantiere avranno
     nei confronti del contesto urbano in cui l’intervento si svilupperà.
     In ogni caso, per minimizzare l’impatto acustico saranno adottati, oltre a quanto previsto dalla normativa di
     settore, una serie di accorgimenti.
     FASE DI OPERE A REGIME
     Allo scopo di valutare preventivamente l’entità delle emissioni sonore derivanti dal progetto di
     insediamento della nuova struttura di vendita commerciale è stato eseguito un approfondimento di carattere
     specialistico che ha valutato le emissioni sonore generate dai nuovi impianti in progetto installati sulla
     copertura (impianti di climatizzazione e refrigerazione), le attività di carico/scarico merci, le emissioni
     sonore relative al parcheggio, la viabilità interna e il traffico veicolare indotto dall’insediamento.
     Sulla base delle valutazioni e delle considerazioni nello studio il proponente, ritiene che l’attuazione del
     progetto non produrrà impatti significativi negativi sulla componente Clima acustico.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
     INQUINAMENTO LUMINOSO
     L’urbanizzazione di un’area attualmente in stato di dismissione comporta inevitabilmente un aumento della
     luminosità notturna, legata alla necessità di rendere fruibili gli ambiti destinati alla mobilità interna stradale
     e ciclabile, ai parcheggi, all’edificio commerciale.
     Le fonti di illuminazione artificiale saranno a flusso luminoso modulabile, bassa dispersione e con lampade a
     basso effetto attrattivo, in particolare modo nei confronti di lepidotteri, coleotteri, ditteri, emitteri, neurotteri
     e tricotteri, imenotteri e ortotteri.
     La corretta installazione delle opere di illuminazione, in conformità con quanto previsto dalla L.R. n.17/2009,
     permetterà di escludere impatti significativi per la componente inquinamento luminoso.
     Sulla base delle valutazioni e delle considerazioni sopra riportate, si ritiene che l’attuazione del progetto non
     produrrà impatti significativi negativi dal punto di vista dell’inquinamento luminoso.


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                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
     Il territorio presenta elementi di valenza paesaggistica quali l’ambito collinare boscato e gli elementi di
     interesse storico – architettonico presenti in ambito urbano (Ville Storiche, etc.). Si rileva, a livello comunale,
     la presenza di centri storici (di cui i maggiori sono i capoluoghi), di edifici di culto e di pregio storico -
     architettonico (Ville Venete) oltre che di edifici industriali di particolare rilievo architettonico (quali gli Uffici
     della Lowara SpA di recente realizzazione.
     Esterni ma direttamente confinanti con l’ambito del PdL “Ex Faeda” sono presenti elementi che il PAT
     classifica come beni di interesse architettonico-ambientale, che sono:
     - Villa Trissino, Giustiniani, Zorzi, Verlato, Borgia, Celadon, Immobiliare Guà-Rubega, corrispondente ad un
     fabbricato storico destinato ad Oratorio di contrada e un centro storico – rurale;
     - una chiesetta votiva.




     L’ambito presenta elementi di degrado, in quanto occupato da lungo tempo da edifici produttivi dismessi ed
     in stato di completo abbandono.
     Con la realizzazione della rotatoria sulla S.R 11 si è colta l’occasione per provvedere alla rivalutazione della
     Chiesetta oratorio anche in ottica di fruizione del contesto, creando uno spazio a verde in prossimità della
     struttura stessa, sostituendo l’asse viario oggi secante la facciata con l’asse pedonale - ciclabile fra
     Montecchio Maggiore e Vicenza.
     L'intervento costituisce un'opportunità di riqualificazione di un ambito degradato in cui sono presenti
     strutture dismesse in disuso da anni. Inoltre esso consente di progredire nel progressivo riordino dei fronti
     stradali della strada Mercato SR 11 (intersezioni, accessi, allineamenti).
     Oltre all’ambito produttivo dismesso ”Ex Faeda”, l’ambito di Piano interesserà anche delle aree agricole
     rappresentate da appezzamenti “relitti” risparmiati dallo sviluppo insediativo di tipo industriale artigianale
     e commerciale che ha interessato i fronti della SR11.

                                                             Pag. 12 di 18


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     In riferimento alla presenza degli edifici di pregio architettonico rappresentati dalla Villa Giustiniani e dalla
     chiesetta, che si trovano nelle immediate vicinanze dell’ambito, è possibile affermare che la soluzione
     progettuale consente di mantenere sgombra la visuale sulla Villa, di rispettare l’unitarietà edilizia e
     funzionale del complesso storico attuale, completando l'area cortiliva retrostante con un ampio spazio
     pavimentato e libero in facciata. La soluzione urbanistica complessiva rivaluta anche il contesto della
     Chiesetta oratorio, creando uno spazio a verde in prossimità della struttura stessa, sostituendo l’asse viario
     oggi secante la facciata con l’asse pedonale - ciclabile programmato fra Montecchio Maggiore e Vicenza.
     Con riferimento agli aspetti architettonici, il progetto prevede scelte cromatiche e materiche coerenti con le
     disposizioni degli strumenti urbanistici e mirate a favorire l’inserimento armonico degli edifici e delle
     sistemazioni esterne nel contesto.
     OPERE DI MITIGAZIONE A VERDE
     Rispetto alla confinante Villa Giustiniani, di un'altra proprietà, si prevede di mantenere libera la visuale
     della parte storica, non alterando la percezione unitaria del complesso monumentale, senza compromettere
     l'integrità e le relazioni con l'ambiente interno, come previsto dall'art. 48 delle N.T.A.
     La struttura si relaziona con il contesto di progetto attraverso una piazzetta pavimentata ed un percorso
     pedonale per la parte ad ovest. Sulla facciata la Villa manterrà una fascia in proprietà di 3 metri, mentre per
     il limite a contatto ad ovest e a sud si prevede l’impianto di una barriera a verde o il mantenimento a vista
     della muratura in sasso presente. La piazzetta costituirà un luogo idoneo per sviluppare le attività che
     potranno essere ospitate anche all’interno della Villa che, però, considerato l’attuale stato di conservazione
     strutturale, potrà avvenire solo dopo un impegnativo intervento di restauro.
     L’intervento urbanistico nel suo complesso costituirà per il complesso della Villa Giustiniani un'opportunità
     di rilevante valenza strategica. L’attuazione degli interventi di riqualificazione consentiranno un
     miglioramento del contesto per la demolizione delle immanenti adiacenti strutture industriali fatiscenti,
     soprattutto offrirà l’occasione per il riutilizzo funzionale della Villa, dotandola di spazi a parcheggio e
     collegamenti viari,
     RISCHIO ARCHEOLOGICO
     L’analisi condotta sugli strumenti di pianificazione comunale (PAT e PI) ha messo in evidenza la presenza di
     un’area di interesse archeologico che interessa la porzione centrale dell’ambito del PdL; si tratta di aree nelle
     quali la Provincia di Vicenza ritiene probabili ritrovamenti archeologici.
     A seguito della riunione tenutasi a Vicenza il 28.11.2018 in cui sono state concordate per le vie brevi le
     modalità operative cui attenersi, la Soprintendenza con nota n. 31146 del 04.12.2018 ha dato l’autorizzazione
     per l’esecuzione dei saggi preliminari.
     In attesa, comunque, di ricevere gli esiti rispetto ai ritrovamenti archeologici, si ritiene che la
     documentazione va integrata con:
     - un rendering di fotoinserimento del fabbricato con una visione ampia sia verso i colli che verso la statale.
     - un maggior dettaglio su quanto potrebbe impattare ad esempio, il colore il materiale, considerato che nella
     relazione viene detto che dal punto di vista architettonico, in facciata si prevede un rivestimento metallico
     colorato con la funzione di limitare la luce solare estiva;
     - uno studio che tratti con maggior attenzione, l’inserimento nel paesaggio circostante della nuova struttura,
     pur in considerazione del fatto che già la demolizione dei silos e delle vecchie strutture costituiscono un
     aspetto migliorativo e della necessità di visibilità che manifesta un’attività commerciale.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; si ritiene tuttavia necessario prescrivere
     l’inserimento di una fascia di mascheramento arboreo-arbustivo di composizione e consistenza tali da
     mettere al riparo la cortina edilizia residenziale posta lungo il lato a Sud del lotto B1, ben visibile nel render
     di Fig. 3-7 Vista 1; il dettaglio dell’intervento dovrà contenere una vista rendering con fotoinserimento del
     nuovo edificio lotto A supermercato con la simulazione del volume dell’edificio sul lotto B di tutto il
     complesso inquadrato come beni architettonici della villa Giustiniani. Il futuro inserimento del volume del
     lotto B alto 10 ml andrà potenzialmente a porsi davanti a circa metà del complesso vincolato, quindi risulta
                                                      Pag. 13 di 18


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     oportuno capire come il complesso di villa Giustiniani si verrà a trovare, una volta terminata l’edificazione
     totale, fra i due fabbricati A e B (con una altezza massima ammissibile di 10 ml).

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento, ritenendo tuttavia necessario proporre alcune prescrizioni/raccomandazioni che si ritengono utili e
     necessarie per una corretta gestione della problematica emersa.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
     L’intervento oggetto del presente studio, si trova nella zona orientale del comune di Montecchio Maggiore,
     in corrispondenza del confine con i comuni di Sovizzo e Altavilla Vicentina.
     L’area in esame si trova in prossimità della SR 11 “Padana Superiore”, qui denominata “viale Trieste”.
     Allo stato attuale la rete primaria è rappresentata dall’autostrada A4 “Serenissima” mentre le reti principale
     e secondaria sono costituite dalla SR 11 e da strade provinciali di collegamento.
     Si segnala che la struttura di vendita ricade nell'ambito dell' “area progetto Viver” di cui all’art. 88 delle
     Norme del vigente Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP).
     Con il Piano degli Interventi l'Amministrazione comunale ha inteso coordinare gli interventi di
     trasformazione urbanistica, recuperando aree degradate e da convertire, con un riassetto viabilistico del
     nodo in entrata a Montecchio sull'asse della S.R. 11, al confine con il Comune di Altavilla Vicentina e
     Sovizzo.
     Per questo il P.I., sulla scorta degli accordi di programma, ha previsto la realizzazione di due rotatorie lungo
     la SR 11, una all'incrocio con via Sasso Moro e una all'incrocio di via Astichello.
     I progetti esecutivi di queste due opere sono stati approvati da Comune di Montecchio Maggiore e per la
     rotatoria su via Sasso Moro/SR 11 sono già conclusi i lavori secondo i Permessi di Costruire e le
     autorizzazioni rilasciate dal Comune di Montecchio Maggiore, il Comune di Altavilla Vicentina e Veneto
     Strade spa. I lavori sono stati ultimati nel mese di maggio 2018.




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     Altri interventi riguardano:
     - il riassetto della sede stradale della S.R. 11 nel tratto compreso fra le due rotatorie;
     - il riassetto di via Sasso Moro: riqualificazione della sede stradale con allargamento e posa dei sotto/sopra-
     servizi;
     - la realizzazione di un tratto della bretella di collegamento con via Melaro;
     - la realizzazione di una seconda rotatoria, tra la SR 11 e via Astichello. Anche il progetto esecutivo di
     quest’opera è già stati approvati dal Comune di Montecchio Maggiore.
     L’impatto sulla matrice traffico è stato valutato in un elaborato specialistico “Studio di Impatto Viabilistico”
     L’analisi condotta nello studio sopra citato è riferita ai flussi indotti derivanti dal progetto in esame e
     dell’adiacente PUA “Ex Boom”, in quanto entrambi i piani graviteranno sulla medesima viabilità, in riferi -
     mento alla nuova rotatoria in fase di realizzazione con la finalità di valutarne il livello di servizio nello sce-
     nario di progetto; pertanto l’analisi condotta è stata effettuata per verificare e validare la sostenibilità
     dell’intervento inserito in una logica di programmazione più ampia e completa, le cui opere viarie costitui-
     ranno un “tassello” delle opere previste in relazione alla programmazione complessiva.
     Per definire in modo attendibile il livello di servizio della viabilità nelle condizioni di traffico attuale, lo stu-
     dio viabilistico si apre con le indagini effettuate attraverso:
     - rilevazioni manuali, basate sulla rilevazione diretta eseguita da un operatore umano, il quale non solo ha la
     capacità di rilevare il veicolo e riconoscerne il tipo, ma anche quella di valutare le manovre dei veicoli ed il
     comportamento del guidatore;
     - rilevazioni automatiche continuative, eseguite mediante degli apparecchi conta traffico elettronici posizio-
     nati sugli archi principali della rete per l’intera durata del rilievo.
     FLUSSI INDOTTI
     Per quanto riguarda il calcolo dei flussi indotti, questo è stato desunto applicando le indicazioni previste da -
     gli abachi del Dipartimento Commercio della Regione del Veneto in materia di strutture di vendita, appli -
     cando un coefficiente di attrattività pari a 0,12 veicoli per mq di vendita: 7.000 m2 • 0,12 = 840 veicoli/ora (in-
     gressi + uscite); alllo stesso tempo, lo scenario progettuale finale, unitamente all’insediamento della grande
     struttura di vendita, prevede anche la conseguente chiusura dell’attuale struttura di vendita “Tosano” sita a
     Montecchio Maggiore in Via Astichello. Pertanto i veicoli indotto totali, calcolati come sopra, sono stati de-
     curtati degli indotti dell’attuale struttura di vendita così come rilevati ad oggi (400 veicoli/ora, durante l’ora
     di punta del venerdì dalle 17 alle 18) che si prevede che si trasferiranno alla nuova struttura di vendita. Di
     conseguenza i nuovi veicoli indotti dal trasferimento e conseguente ampliamento del punto vendita “Tosa-
     no” di Montecchio Maggiore, nell’ora di punta del venerdì dalle 17.00 alle 18.00 saranno da considerarsi pari
     a: 7.000 m2 • 0,12 – 400 veicoli/ora = 440 veicoli/ora (ingressi + uscite), ipotizzando che il 50% di essi sia in
     ingresso alla struttura di vendita e il restante 50% in uscita.
     I risultati ottenuti con le simulazioni del funzionamento della rete stradale di progetto effettuate nello Studio
     di Impatto Viabilistico, consentono di affermare che l’attuazione del progetto non è preclusa da motivazioni
     di tipo viabilistico. La realizzazione della nuova rotatoria per la gestione dei flussi lungo la SR 11 e Via Sasso
     Moro, grazie alle generose dimensioni e la corretta gestione delle geometrie degli attestamenti, consente la
     gestione e lo smaltimento ottimale dei flussi anche in ragione delle nuove strutture di vendita inpiduate.
     Sulla base delle valutazioni e delle considerazioni riportate, il proponente ritiene che l’attuazione del pro -
     getto non produrrà impatti significativi negativi sulla componente Traffico innescando fenomeni di conge-
     stione sulla viabilità afferente.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.



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     CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
     Sia Montecchio che Altavilla sono interessati dal SIC IT3220037 “Colli Berici” che, per le complesse
     caratteristiche morfologiche, risulta essere un ottimo habitat per numerose specie nonché un luogo di
     passaggio ideale per l’avifauna migratrice. L’ambito di progetto dista circa 950 m in linea d’aria dal sito.
     In ambito comunale si segnalano anche biotopi di particolare valenza naturalistica quali:
     - i laghetti di Giulietta e Romeo, ex cava di ghiaia che nel corso del tempo si è evoluta in modo naturale
     assumendo in parte l’aspetto tipico di un biotopo palustre con piante acquatiche ed elementi vegetazionali
     tipici delle zone riparali;
     - il Monte Nero, su cui si sviluppa un sentiero didattico che consente di apprezzare emergenze di carattere
     mineralogico e botanico;
     - le Spurghe, in località Sant’Urbano; il toponimo deriva dal latino “speluncula” ovvero “roccia selvaggia”, è
     una porzione collinare ricoperta da boschi ed in cui si apprezzano evidenti fenomeni carsici.
     I sopracitati siti sono tutti esterni all’area interessata dall’intervento
     Con specifico riferimento all’ambito di progetto, non si evidenziano particolari elementi di pregio di
     carattere vegetazionale fatta eccezione per sporadici esemplari arborei di scarso valore risparmiati
     dall’urbanizzazione e dalle pratiche agricole. Per quanto attiene il filare arboreo presente sul confine est
     dell’ambito, esso sarà mantenuto.
     Manca del tutto il progetto della sistemazione a verde, comprendendo in ciò, oltre alle aiuole previste, anche
     le alberature indicate sui parcheggi ed i filari esterni. Si riscontra solo un accenno a pag. 150 della Relazione
     di SIA. A questo riguardo dovrebbe essere esaminata anche la possibilità di inserire un filare arboreo sul
     parcheggio centrale, prima fila ad Est. Anche per il bacino di laminazione potrebbe essere opportunamente
     considerato l’utilizzo di vegetazione arborea ed arbustiva – opportunamente igrofila-, per incrementare la
     biopersità e migliorare l'inserimento paesaggistico complessivo. Si richiede un elaborato specifico di
     progettazione del verde comprensivo di computo metrico estimativo e del relativo piano della
     manutenzione per almeno i primi 3 anni.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; si ritiene tuttavia necessario prevedere opportune
     dimensioni di impianto per la vegetazione (alberature: crf 14-16 per Acer campestre e Cercis siliquastrum;
     crf 18-20 per le altre alberature; arbusti: H 175-200) e , relativamente alle operazioni di manutenzione
     previste, si suggerisce di utilizzare concimazioni (a prati, alberi ed arbusti) apportanti Azoto in forma “a
     lenta cessione”, per migliorare l'efficienza ed evitare possibili perdite per lisciviazione e percolazione, con
     possibile inquinamento.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento, ritenendo tuttavia necessario proporre alcune prescrizioni/raccomandazioni che si ritengono utili e
     necessarie per una corretta gestione della problematica emersa.

     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
     Vista la tipologia di intervento, non si ritengono sussistere impatti potenziali sulla salute dei lavoratori e
     delle persone, persi e/o aggiuntivi rispetto a quelli già considerati nelle suddette matrici ambientali.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.




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                  VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                              CONCLUSIONI
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
     tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
     finalità che il proponente intende conseguire, pur richiedendo un approfondimento conclusivo in sede di
     progettazione definitiva.
     Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente, in considerazione delle misure
     mitigative adottate.

                       Tutto ciò premesso il Comitato esprime
                           PARERE FAVOREVOLE
               al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
     1) Il presente parere è riferito al progetto relativo ad una superficie di vendita di 7.000 mq di cui 5.000 del
     settore alimentare; eventuali variazioni dovranno essere soggette ad una nuova verifica di assoggettabilità
     alla V.I.A, in funzione dell’assetto aggiornato del contesto territoriale.
     2) Il proponente dovrà rispettare integralmente le prescrizioni relative alla procedura di V.A.S., di cui al
     parere n.45 del 14.03.2019, le cui prescrizioni andranno integralmente rispettate
     3) Il progetto definitivo della proposta in esame (lotto A) che verrà sottoposto alle autorizzazioni
     dell’autorità competenti, dovrà prevedere l’inserimento di una fascia di mascheramento arboreo-arbustivo di
     composizione e consistenza tali da mettere al riparo la cortina edilizia residenziale posta lungo il lato a Sud
     del lotto B1, ben visibile nel render di Fig. 3-7 Vista 1; il dettaglio dell’intervento dovrà contenere una vista
     rendering con fotoinserimento del nuovo edificio lotto A supermercato con la simulazione del volume
     dell’edificio sul lotto B di tutto il complesso inquadrato come beni architettonici della villa Giustiniani.
     Il futuro inserimento del volume del lotto B alto 10 ml andrà potenzialmente a porsi davanti a circa metà
     del complesso vincolato e quindi dovrà essere evidente capire come il complesso di villa Giustiniani si verrà
     a trovare, una volta terminata l’edificazione totale, fra i due fabbricati A e B (con una altezza massima
     ammissibile di 10 ml).
     La soluzione adottata per il fabbricato B dovrà essere sottoposta alla valutazione del Comitato
     preventivamente al rilascio del titolo edilizio.
     4) A seguito della realizzazione e dell’utilizzo degli edifici si dovrà:
     a) effettuare una mirata ed accurata indagine acustica di verifica del rispetto del criterio differenziale e del
     limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità
     dell’intervento:
     - le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti

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     di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate
     con congruo preavviso ad Arpav;
     - nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una
     specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo,
     saranno stati comunicati i risultati delle analisi;
     - l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
     Previsionale di Impatto Acustico.
     L’indagine dovrà prevedere l'analisi del traffico indotto come valutazione dei livelli di emissione relativi alla
     specifica sorgente confrontati con i limiti di cui al DM n.142/2004 delle strade su cui impatta il traffico
     indotto dal progetto, anche come sommatoria degli effetti.
     b) effettuare una mirata indagine sui flussi del traffico, al fine di aggiornare/verificare le previsioni
     contenute nel progetto e valutare l’efficacia e l’incidenza delle misure mitigative adottate in tema di impatto
     viabilistico.

     Vicenza, 09 maggio 2019


       F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
      Dott.ssa Silvia Chierchia                                 Andrea Baldisseri




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