Determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 553 DEL 19/05/2020
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M. E I.
DITTA: SIVIPLAST SRL
PROGETTO: VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A V.I.A. AI SENSI DELL’ART. 13
DELLA L.R. N. 4/16 PER RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ESERCIZIO DI
UN’ATTIVITÁ DI RECUPERO RIFIUTI DI PLASTICA.
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI CALDOGNO
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata con nota prot.11443 del 10-03-2020, da parte della ditta
Siviplast srl con sede legale e operativa in comune di Caldogno in via Foscolo n.7 , relativa al
progetto di un “rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio di un’attivitá di recupero rifiuti di
plastica.” richiedendo, contestualmente, l’attivazione della procedura di verifica ai sensi dell’art.19
del D.Lgs. 152/2006 ed in particolare dell’art.13 LR 4/2016.
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7. progetti di
infrastrutture, lettera z.b) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità
complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all’allegato C, lettere da R1 a R9,
della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.” dell’allegato IV della parte seconda
del D.Lgs. 152/2006 e s.m. e i..
Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 (Allegato A), con riferimento alla tipologia degli
interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006.
Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
pubblicazione sul sito provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
informativa al pubblico sul sito web della Provincia in data 30-03-2020, contestualmente alla
comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le opportune
valutazioni di competenza.
Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l’esclusione dalla procedura di
valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni del comma 9 del
presente articolo.
copia informatica per consultazione
Tenuto conto che non sono pervenute, ai sensi dell’art. 19 c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, osservazioni.
Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 14-05-2020 in modalità
di teleconferenza, ha disposto l’esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le
prescrizioni contenute nel parere 10/2020 allegato al presente provvedimento per costituirne parte
integrante e sostanziale.
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni/raccomandazioni al fine di mitigare gli impatti
ambientali e monitorare nel tempo la situazione aziendale.
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell’intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l’autorizzazione
dell’intervento.
Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale VIA conservata agli atti;
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 90 ID PROC 45;
Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
Dato atto che con Decreto Presidenziale n. 28 del 24/02/2020 è stato approvato il Piano Esecutivo
di Gestione 2020/2022 e il Piano delle Performance anni 2020/2021;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.3 del 03/02/2020 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2020-2022;
DETERMINA
1. che il progetto della ditta Siviplast srl con sede legale e operativa in comune di Caldogno in
via Foscolo n.7 , relativa al progetto di un “rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio di
un’attivitá di recupero rifiuti di plastica.” è escluso dalla procedura di valutazione di
impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/2006 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le
prescrizioni riportate nel parere 10/2020 allegato alla presente determinazione per
costituirne parte integrante e sostanziale;
2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto;
3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell’art. 23 D.Lgs. 33/2013;
4. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e consulente, al comune di Caldogno, ad
ARPAV, all’Azienda ULSS n.8 Berica, al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, a
Vi.acqua spa
5. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
copia informatica per consultazione
6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l’attuazione dell’intervento.
Vicenza, 19/05/2020
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 553 DEL 19/05/2020
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M. E I.
DITTA: SIVIPLAST SRL
PROGETTO: VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A V.I.A. AI SENSI DELL’ART. 13
DELLA L.R. N. 4/16 PER RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ESERCIZIO DI
UN’ATTIVITÁ DI RECUPERO RIFIUTI DI PLASTICA.
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI CALDOGNO
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 20/05/2020.
Vicenza, 20/05/2020
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
SIVIPLAST S.R.L.
PARERE N. 10/2020
Oggetto: Verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 13 della l.r. n. 4/16 per rinnovo dell’autoriz-
zazione all’esercizio di un’attivitá di recupero rifiuti di plastica.
PROPONENTE: Siviplast srl
SEDE LEGALE: Via Foscolo n.7 – Caldogno
SEDE INTERVENTO: Via Foscolo n.7 – Caldogno
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianti di recupero di rifiuti non pericolosi
PROCEDIMENTO: Verifica di assoggettabilità ex art.19 del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
infrastrutture 7. Progetti di infrastrutture z.b) Impianti di smaltimento e
recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10
t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della
parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
COMUNE INTERESSATO: \\\
DATA DOMANDA: 10 marzo 2020
DATA PUBBLICAZIONE: 30 marzo 2020
DATA INTEGRAZIONI: \\\
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- Relazione Tecnica descrittiva delle attività e delle opere esistenti
- Valutazione degli impatti sulle matrici ambientali interessate connessi all'esistenza dell'opera
- Allegati:
- Allegato 1 Autorizzazione all'esercizio N. Reg. 31/2015 del 20/02/2015
- Allegato 2 Parere di conformità antincendio rilasciato dal Comando VV.F. di Vicenza
- Allegato 3 Relazioni di analisi degli autocontrolli delle emissioni aeriformi effettuati nell'ultimo
triennio
- Allegato 4 Relazione d'analisi di controllo acque meteoriche
- Allegato 5 Attestazione della non necessità della V.Inc.A.
- Verifica dell'impatto acustico esterno
- Tavole grafiche:
- Inquadramento territoriale
- Lay-out dell'impianto e planimetria rete acque meteoriche
- Documentazione fotografica
- D Relazione tecnica descrittiva dell'intervento di mitigazione ambientale proposto .
PREMESSE ED UBICAZIONE
La ditta esercita l’attività di produzione di granulo di polimeri termoplastici, prevalentemente polietilene e
polipropilene per l’industria di trasformazione, strutturato anche per la produzione di “materie plastiche di
riciclo” conformi alle specifiche UNIPLAST, a partire da “scarti industriali non da post-consumo” classificati
Pag. 1 di 11
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
come rifiuti; tale recupero è attualmente regolamentato dal provvedimento n.31/2015 della Provincia di Vi-
cenza, con scadenza al 13/09/2020.
L’attività di recupero di Siviplast, in quanto preesistente all’entrata in vigore della normativa in materia di
V.I.A., non è stata finora sottoposta ad alcuna procedura di V.I.A. e quindi, ai fini del rinnovo dell’autorizza -
zione all’esercizio dell’attività (esistente) di messa in riserva (R13), selezione (R12) e recupero (R3) di rifiuti
speciali non pericolosi (rifiuti di plastica) è stata presentata domanda di verifica di assoggettabilità a VIA ai
sensi dell’art. 13 della L.R. 4/2016.
In occasione dell’ampliamento autorizzato col più recente provvedimento N. Reg. 31/2015 (riprodotto in Al-
legato 1), la ditta aveva tra l’altro previsto di incrementare la capacità di messa in riserva di rifiuti all’uopo
utilizzando anche parte dell’area esterna lato est; soltanto recentemente è stata inpiduata una soluzione
tecnicamente ed economicamente accettabile per la protezione antincendio della struttura metallica del ca-
pannone e il relativo progetto, che ha ottenuto il parere di conformità del competente Comando provinciale
VV.F. di Vicenza, sarà realizzato entro la data di scadenza dell’autorizzazione in essere; più precisamente, la
ditta è impegnata a presentare la S.C.I.A. antincendio (che abilita l’esercizio dell’attività) entro la fine del
mese di agosto del 2020 e copia del documento in questione sarà trasmessa anche alla Provincia di Vicenza
per opportuna conoscenza.
L’attività di recupero di Siviplast è stata autorizzata, per una potenzialità massima di trattamento di 2˙500 t/
anno di rifiuti (speciali non pericolosi) di plastica; questo quantitativo rappresenta tuttavia soltanto una fra -
zione dell’input di materiale in produzione, in quanto la ditta, come sopra citato, tratta prevalentemente ma-
terie prime secondarie/sottoprodotti sia per conto di terzi (in conto lavorazione), sia per produrre (in conto
proprio) granulo destinato alle industrie di trasformazione.
Per quanto sopra la potenzialità massima giornaliera di trattamento di rifiuti può essere prudenzialmente as-
sunta pari a 30 t/giorno a fronte di un conferimento massimo giornaliero pari a 60 t/giorno di rifiuti.
La ditta insediata in Comune di Caldogno al civico n. 7 di Via Ugo Foscolo, in area classificata industriale-
artigianale dallo strumento urbanistico comunale vigente;
Ad ovest della ditta vi è il tracciato della S.P. 349, l’arteria viabilistica principale della zona, che con direzione
nord-sud collega Thiene a Vicenza, raccordandosi alla S.P. 46 “Pasubio” in corrispondenza di Costabissara. Il
lato ovest del perimetro aziendale di Siviplast è lambito da un corso d’acqua superficiale (la Roggetta). La
ditta confina sui lati nord, est e sud con altri stabilimenti e aree produttive della Z.A.I. di Caldogno mentre,
oltre la Roggetta, sul lato ovest, si ritrovano alcune unità residenziali. Nel raggio di un chilometro non sono
presenti pozzi acquedottistici per uso idropotabile. Nei pressi dello stabilimento si riscontra la presenza di un
ripetitore di telecomunicazioni ad uso pubblico e l’Ecocentro comunale. L’area dell’impianto è completamen-
te recintata e l’accesso alla ditta avviene direttamente dal varco nord su Via Ugo Foscolo.
Pag. 2 di 11
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Ortofoto del sito
ESAME ISTRUTTORIO
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
In riferimento alla procedura inpiduata dall'art. 13 della L.R. 4/2016, la DGR 1979/2016 definisce i contenuti
della relazione da allegarsi all'istanza , così come inpiduati nella DGR 1020/2016, indicando la necessita di
prevedere anche una descrizione degli impatti sulle matrici ambientali interessate connessi all'esistenza
dell'opera, all'utilizzazione delle risorse naturali, all'emissione di inquinanti, alla creazione di sostanze
nocive e allo smaltimento dei rifiuti, finalizzata all'inpiduazione delle eventuali misure di mitigazione
necessarie.
L’inpiduazione delle matrici ambientali interessate potrebbe essere utilmente integrata attraverso l’analisi
della strumentazione Programmatoria/Pianificatoria, tuttavia, visto il contesto, la proposta di misure
mitigative risulta adeguata ed appropriata.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
Inquadramento e consistenza dell’impianto
Siviplast risulta insediata in Comune di Caldogno al civico n. 7 di Via Ugo Foscolo, in area classificata
industriale-artigianale dallo strumento urbanistico comunale vigente; la ditta occupa un capannone avente
un’estensione di circa 6˙000 mq all’interno del quale si trovano: il reparto lavorazione, i depositi dei materiali
da lavorare (scarti industriali: rifiuti e materie prime / sottoprodotti) e dei prodotti finiti, l’ufficio e i servizi
per il personale.
L’area scoperta impermeabilizzata, utilizzata dalla ditta per logistica e alcuni depositi a cielo libero, ha una
estensione di poco inferiore a 3˙900 mq; trattasi della porzione pertinenziale orientale dello stabilimento
mentre l’area pertinenziale scoperta occidentale (compresa fra il capannone e la Roggetta) non risulta essere
Pag. 3 di 11
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
impermeabilizzata e non è interessata dall’attività; a ridosso della parete esterna del capannone si trovano
unicamente (su basamento in calcestruzzo):
– il sistema di trattamento e riciclo (a circuito chiuso) dell’acqua di raffreddamento del granulo prodotto
dagli estrusori,
– la vasca che costituisce la riserva idrica antincendio, di imminente posa in opera (alla data di stesura della
presente relazione).
In occasione dell’ampliamento autorizzato col provvedimento N.31/2015, la ditta aveva previsto di
incrementare la capacità di messa in riserva di rifiuti all’uopo utilizzando anche parte dell’area esterna lato
est, attraversi la posa in opera di una struttura prefabbricata in acciaio zincato con telo di copertura in PVC
ignifugo a protezione di un box di deposito di rifiuti in ingresso; soltanto recentemente è stata inpiduata
una soluzione tecnicamente ed economicamente accettabile per la protezione antincendio della struttura
metallica del capannone e il relativo progetto, che ha ottenuto il parere di conformità del competente
Comando provinciale VV.F. di Vicenza e sarà realizzato entro la data di scadenza dell’autorizzazione in
essere, contestualmente alla realizzazione del progetto antincendio si provvederà anche alla posa in opera
della struttura coperta già prevista per l’ampliamento della messa in riserva di rifiuti in ingresso a ridosso
della parete est del capannone.
Attività, rifiuti trattati, potenzialità dell’impianto e prodotti in uscita
L’attività di recupero di Siviplast è stata autorizzata per una potenzialità massima di trattamento di 2˙500
t/anno di rifiuti speciali non pericolosi a matrice plastica e potenzialità massima giornaliera di trattamento di
rifiuti pari a 30 t/giorno a fronte di un conferimento massimo giornaliero pari a 60 t/giorno di rifiuti.
Lo stabilimento è attivo su uno, due e anche tre turni di lavoro a seconda dei reparti di lavorazione (il
reparto estrusione funziona a ciclo continuo).
I rifiuti in ingresso sono identificati dai seguenti codici C.E.R.: 07 02 13, 12 01 05, 15 01 02 (questi ultimi
autoprodotti).
La tipologia corrispondente (paragrafo) dell’allegato 1 - suballegato 1 al D.M. 05/02/98 e ss.mm.ii. risulta
essere: 6.2: sfridi, scarti, polveri e rifiuti di materie plastiche e fibre sintetiche.
La ditta, inoltre, provvede al recupero dei propri imballaggi, quali sacchi in plastica e big-bag in fibra
sintetica (autorecupero), identificabili con il codice: 15 01 02 : imballaggi in plastica. e tipologia
corrispondente al par. 6.1 dell’allegato 1 - suballegato 1 al D.M. 05/02/98 e ss.mm.ii..
Gli EoW in uscita si configurano come materie plastiche di riciclo conformi al punto 3.4 della specifica
UNIPLAST-UNI 10667e viene ceduta alle industrie di trasformazione per la produzione di film (soffiaggio) o
manufatti in plastica (stampaggio) oltre ai rifiuti da selezione (C.E.R. 19 12 xx) e di imballaggio (C.E.R. 15 01
xx).
DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
Con riferimento al lay-out compreso nella Tavola C2, si possono distinguere cinque linee di produzione
(estrusione) alimentate con macinato (materia prima) e con scarti industriali preventivamente macinati da
n°2 mulini a lame (granulatori).
Il ciclo di lavorazione per ottenere “materia plastica di riciclo” a partire da scarti industriali (quali bobine,
balle e blocchi) si compone delle seguenti fasi:
• riduzione volumetrica,
• macinazione,
• stoccaggio intermedio,
• estrusione con “taglio in testa”,
• stoccaggio prodotto finito (granulo).
La riduzione volumetrica, necessaria per ottenere una pezzatura idonea all’alimentazione dei mulini, viene
effettuata con una cesoia (per le bobine / balle) e con un trituratore lento grossolano per gli scarti massicci
Pag. 4 di 11
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
(blocchi) del tipo monorotore a lame con controlame fisse munito di vaglio per la calibrazione della
pezzatura voluta (inferiore a 18 mm).
La macinazione viene effettuata con mulini a lame (granulatori) alloggiati all’interno di cabine silenti e
controllati completamente ed automaticamente dall’esterno con l’ausilio di telecamere.
Per la riduzione dei propri imballaggi plastici e di materiali plastici in foglia, Siviplast utilizza un
densificatore a lame.
Il materiale macinato viene scaricato in una tramoggia e convogliato, mediante trasporto pneumatico ad un
silos di stoccaggio intermedio da cui viene prelevato con una coclea dosatrice per alimentare l’estrusore.
Nell’estrusore il materiale viene riscaldato (a temperature variabili da 160°C a 250°C) e portato a fusione
mentre un albero a vite senza fine obbliga il materiale stesso a seguire un percorso tortuoso fino alla testata
dell’estrusore dove trovasi installato un dispositivo di filtraggio; il dispositivo di filtraggio, che serve a
rimuovere dal polimero fuso eventuali impurezze solide (con dimensioni superiori a 110 µm) è, in buona
sostanza, costituito da due piastre porta-filtri: una piastra, quella in esercizio, è inserita sulla testata
dell’estrusore mentre l’altra trovasi all’esterno (a lato della testata), pronta a sostituire quella in esercizio.
Gli estrusori di Siviplast sono dotati di “taglio in testa”. Mentre negli estrusori di tipo “classico” il prodotto
estruso attraverso le filiere, che si presenta in forma di “spaghetti”, viene raffreddato in una vasca d’acqua
per essere poi tagliato in granuli ad indurimento avvenuto, negli estrusori dotati di “taglio in testa” il
materiale estruso viene immediatamente tagliato (all’uscita della filiera) e raffreddato in acqua. I granuli che
così si formano nella massa d’acqua vengono quindi centrifugati (asciugati), setacciati e scaricati.
I granuli vengono infine ripresi da una tramoggia e convogliati, con trasporto pneumatico, ai rispettivi silos
di stoccaggio per il definitivo confezionamento (in big-bag o in sacchi); la ditta dispone anche di una
selezionatrice ottica per separare granuli e macinati vagliati (materia prima), in frazioni omogenee per colore
e/o trasparenza; l’apparecchiatura consente di separare, da una massa di granuli o di macinato, la frazione
avente un colore preliminarmente selezionato dalla restante frazione che può anche essere ripassata per
completare (raffinare) la separazione; il riconoscimento del colore che si vuole separare avviene mediante un
sistema (ottico) di telecamere tricromatiche.
Descrizione e capacità delle aree di messa in riserva dei rifiuti in ingresso e di deposito dei rifiuti prodotti
dall’attività di recupero.
I rifiuti, così come le materie prime secondarie all’origine / sottoprodotti, vengono conferiti prevalentemente
confezionati; soltanto i blocchi / colate vengono conferiti (come rifiuti) allo stato sfuso. Le materie prime
(secondarie) ottenute (prodotto finito) vengono tutte confezionate in big-bag o in sacchi a piè di produzione. I
rifiuti residuati dalle operazioni di recupero (rifiuti prodotti) vengono tutti stoccati in container con
copertura e casse o in big-bag e gestiti secondo le modalità previste per il “deposito temporaneo” dal D.Lgs.
N. 152/06 e ss.mm.ii.. La ditta provvede altresì al deposito temporaneo di rifiuti residuati dall’attività
produttiva e dell’attività manutentiva dei macchinari (non riconducibili propriamente all’attività di recupero
rifiuti) e in particolare delle acque di condensa del degasaggio delle pompe ad anello liquido (degli
estrusori), che vengono stoccate in una cisterna dedicata. Nel lay-out compreso nella Tavola C2 sono
riportati, oltre ai macchinari e alle apparecchiature utilizzati per il recupero dei rifiuti e per la produzione di
granulo plastico, la dislocazione e la capacità di stoccaggio delle aree (R…) di messa in riserva dei rifiuti in
ingresso e di deposito temporaneo dei rifiuti prodotti (DP…) e la disposizione delle aree di deposito delle
materie prime / prodotto finito.
Pag. 5 di 11
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
Aria
Le emissioni dello stabilimento, autorizzate sempre col provvedimento di autorizzazione n. 31/2015,
derivano dai flussi d’aria aspirati da specifici dispositivi che presidiano i seguenti macchinari ed
apparecchiature:
- n.1 densificatore a lame utilizzato per la riduzione volumetrica (e l’omogeneizzazione) dei materiali plastici
in foglia (film plastici);
- n.5 linee di estrusione utilizzate per la produzione del granulo;
- n.1 alla selezionatrice ottica.
Il trituratore non determina produzione di polveri e quindi non necessita di aspirazione; il materiale triturato
(tagliato) viene ripreso dal fondo e trasportato pneumaticamente nel silos di stoccaggio (intermedio); l’aria di
trasporto (pneumatico) viene immessa in ambiente di lavoro attraverso apposite calze filtranti in tessuto a
scopo, (cautelativo) di trattenere eventuali particelle solide; strutturazione analoga riguarda la macinazione
effettuata con mulini a lame (granulatori).
Il flusso d’aria aspirato sopra la bocca di carico del densificatore a lame (per captare eventuali polveri) viene
depolverato con un ciclone ed infine emesso all’atmosfera attraverso il camino indicato col n. 1 nel lay-out
compreso nella Tavola C2.
I flussi gassosi aspirati dalle linee di estrusione, invece, sono convogliati al camino centralizzato indicato col
n. 2 nel lay-out compreso nella Tavola C2; ciascuna cappa è dotata di filtro a coalescenza (in rete di acciaio
plissettata) per catturare (mediante condensazione) eventuali nebbie oleose; i filtri vengono periodicamente
puliti (con frequenza mensile) e sostituiti una volta all’anno con filtri “vergini”.
Un’ulteriore emissione deriva dal trasporto pneumatico dei granuli in uscita dalla selezionatrice ottica; le
due frazioni in uscita dalla macchina vengono convogliate pneumaticamente ai rispettivi sistemi di accumulo
costituiti ciascuno da un’incastellatura per big-bag con soprastante ciclone di caricamento; il flusso d’aria di
trasporto pneumatico, captato alla sommità dei cicloni, viene convogliato ad un filtro a cartucce pulse-jet (per
la depolverazione ultima) e infine al camino n. 3 del lay-out compreso nella Tavola C2.
In ragione dei sistemi di abbattimento utilizzati (ciclone, filtro a cartucce autopulente, filtri a coalescenza), le
emissioni di polveri dello stabilimento risultano essere irrilevanti come pure irrilevanti, per quanto
argomentato, sono le emissioni di sostanze organiche (COT).
A conferma di quanto sopra si richiamano gli esiti di tutti i controlli periodici effettuati nell’ultimo triennio.
Acque
L’attività di Siviplast non residua scarichi di acque industriali in quanto il ciclo produttivo non richiede
l’utilizzo di acqua per scopi di processo/lavaggio e le acque di raffreddamento sono utilizzate integralmente
in circuito chiuso.
Tutti gli impianti ed apparecchiature di processo richiedono una sottrazione di calore vengono raffreddati
con acqua refrigerata attraverso appositi gruppi frigoriferi con condensatore ad aria inseriti in un anello
chiuso di acqua refrigerata.
L’acqua di raffreddamento del granulo dopo il “taglio in testa”, scaricata dalle centrifughe degli estrusori,
viene decantata, sollevata ad un vibrovaglio (per la separazione dei corpi solidi eventualmente veicolati) e
infine rilanciata agli estrusori (in circuito chiuso).
L’attività svolta da Siviplast non dà nemmeno luogo allo scarico di acque meteoriche di dilavamento che
possano veicolare sostanze pericolose o pregiudizievoli per l’ambiente e ciò ancorchè vengano effettuati
stoccaggi in area scoperta; non è infatti ipotizzabile alcun fenomeno di dilavamento meteorico data la
tipologia e le caratteristiche dei depositi previsti all’esterno in quanto nell’area scoperta non vi è la presenza
di depositi di rifiuti, materie prime, prodotti, non protetti dall’azione degli agenti atmosferici, né lavorazioni
od ogni altra attività o circostanza, che comporti il dilavamento non occasionale e fortuito di sostanze
pericolose o pregiudizievoli per l’ambiente.
Pag. 6 di 11
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Suolo e sottosuolo
Le operazioni di recupero, così come tutta l’attività produttiva di Siviplast, vengono svolte con specifiche
apparecchiature ad elevato livello di automazione all’interno di un capannone con pavimentazione
impermeabile e resistente; l’attività di recupero rifiuti viene svolta esclusivamente mediante operazioni “a
secco”, che non richiedono cioè l’impiego della risorsa idrica e che non producono alcun refluo industriale.
La porzione di area scoperta asservita all’attività della ditta (per la movimentazione e per alcuni stoccaggi
“non dilavabili”) è impermeabilizzata e sagomata con pendenze idonee a garantire lo sgrondo delle acque
meteoriche verso caditoie grigliate collegate ad un collettore fognario, asservito a tutto il complesso
produttivo, afferente alla roggia Roggetta. ,
Per quanto sopra, la componente ambientale “suolo-sottosuolo-acque sotterranee” non è evidentemente
interessata dall’attività di Siviplast, in particolare nemmeno per la parte che riguarda la gestione rifiuti e
quindi l’impatto nè da considerarsi, se non nullo, del tutto irrilevante.
Rumore
Tutta l’attività della ditta viene svolta all’interno dei fabbricati; l’emissione di rumore è ascrivibile alle
operazioni fisiche-meccaniche che prevedono anche l’utilizzo di mulini; al fine di ridurre l’esposizione al
rumore dei lavoratori, i mulini sono stati peraltro compartimentati all’interno di cabine fonoisolanti.
In definitiva la rumorosità esterna è principalmente dovuta alla propagazione di quella interna allo
stabilimento (attivo sia in periodo diurno che in periodo notturno), determinata dalle emissioni acustiche
residue delle apparecchiature e dalla movimentazione (pure interna) dei materiali. Le uniche sorgenti
acustiche fisse esterne sono date dai camini di emissione, dal gruppo di refrigerazione addossato alla parete
est del fabbricato e dal sistema di riciclo delle acque di raffreddamento del granulo addossato alla parete
ovest del capannone.
Lo stabilimento si colloca a margine (nord-occidentale) della zona industriale di Caldogno e nella vicinanza
della S.P. 349, confina sui lati nord, est e sud con altri stabilimenti e aree produttive e a ovest con la roggia
Roggetta, oltre la quale si trovano le unità abitative più vicine che distano una ventina di metri dalla parete
ovest del capannone di Siviplast.
L’impianto ricade in area inpiduata in Classe V^ (“aree prevalentemente industriali”) dal Piano di
Zonizzazione Acustica del Comune di Caldogno.
Il clima acustico dell’area comprendente l’impianto (e anche i recettori abitativi più prossimi) risulta essere
significativamente influenzato dall’intenso traffico veicolare insistente sulla S.P. 349; in particolare, sia lo
stabilimento di Siviplast che i recettori abitativi più vicini risultano compresi nella fascia di pertinenza
stradale.
A scopo di verifica si è proceduto ad effettuare un’indagine fonometrica con quantificazione dell’impatto
acustico esterno sia in periodo diurno che in periodo notturno.
I risultati della verifica acustica, di cui alla relazione tecnica argomento dell’Elaborato B, evidenziano come,
al perimetro dell’area di pertinenza dello stabilimento di Siviplast, i livelli di rumore risultino compatibili
con i limiti assoluti di immissione diurno e notturno della Classe V^ previsto dal Piano di Zonizzazione
Acustica del Comune di Caldogno. Inoltre i livelli differenziali di rumore in corrispondenza delle facciate dei
recettori più esposti alle emissioni acustiche dell’attività in esame, valutati nella situazione più restrittiva ai
sensi dell’art. 4, co. 1 del D.P.C.M. 14/11/97 (considerando i massimi livelli di rumore ,delle sorgenti
acustiche), risultano modesti e comunque ampiamente inferiori ai limiti diurno (5 dB) e notturno (3 dB) di
cui all’art. 4 del D.P.C.M. 14/11/97.
Per quanto sopra, l’impatto sulla componente ambientale “clima acustico” è da considerarsi lieve.
Paesaggio
Lo stabilimento di Siviplast si trova al margine nord-occidentale della zona produttiva di Caldogno in
posizione defilata rispetto al centro abitato e separata dalla campagna ad ovest dal tracciato della S.P. 349.
Pag. 7 di 11
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
In ogni caso, nei pressi dello stabilimento e anche nell’area più vasta contermine, non si riscontra la presenza
di elementi paesaggistici di pregio e il capannone occupato da Siviplast risulta essere peraltro ben schermato,
su almeno 3 lati (nord, est e sud) dagli altri insediamenti produttivi.
Tuttavia, da ovest, si rileva un’interferenza visiva significativa (anche per la tipologia “datata” della costru -
zione), in particolare, dalle unità residenziali site a margine (in dx idrografica) della roggia Roggetta e dalla
roggia stessa, ragion per cui si ritiene che l’impatto sul “paesaggio” determinato dalla presenza del capanno -
ne occupato da Siviplast non possa essere considerato irrilevante.
Per tale motivo la proposta di mitigazione è stata predisposta per la presente matrice ambientale.
Agenti fisici
In relazione al presente aspetto non si prospettano impatti significativi in considerazione delle tipologia di
rifiuti gestiti e delle attrezzature utilizzate.
Viabilità
Lo stabilimento di Siviplast è raggiungibile da Via Ugo Foscolo che, tramite Via Antonio Fogazzaro, è
collegata alla S.P. 349 e quindi alla stazione autostradale di Thiene in direzione nord e a Vicenza in direzione
sud.
Il traffico veicolare determinato dall’attività di Siviplast è circoscritto alla fascia feriale diurna (dal lunedì al
venerdì, dalle ore 7.00 alle ore 19.00).
Il quantitativo massimo di rifiuti che può essere conferito nell’arco di una giornata è pari a 60 t mentre la
produzione massima giornaliera, da trattamento rifiuti, di M.P.S. e rifiuti può ascendere a 30 t.
Ne consegue che il movimento di mezzi massimo giornaliero, afferente all’attività di recupero di Siviplast, è
dato da 3 vettori/giorno per il conferimento di rifiuti e da 2 vettori/giorno per l’allontanamento dei prodotti
dell’attività di recupero (M.P.S. e rifiuti).
In ogni caso, il traffico complessivo (organizzato) massimo indotto dall’esercizio di tutta l’attività di Siviplast
è dato da 4 autotreni/giorno ,per il conferimento di materie prime e rifiuti e 3 autotreni/giorno per
l’allontanamento dei prodotti.
In definitiva, nel suo complesso, l’attività di Siviplast (produttiva e di recupero rifiuti) induce un traffico
massimo giornaliero corrispondente a 14 passaggi di mezzi pesanti al giorno così determinati:
4 autotreni/giorno per conferimenti +
3 autotreni/giorno per allontanamenti =
7 vettori/giorno x
2 passaggi/vettore (ingresso e uscita) =
14 passaggi/giorno di mezzi pesanti
Lo stabilimento di Siviplast è esistente da circa un ventennio e pertanto il suo volume di traffico indotto
risulta già ricompreso all’interno del flusso veicolare complessivo attualmente insistente sulla viabilità locale
che comprende un’arteria stradale, come la S.P. 349, significativamente interessata dal passaggio di mezzi
pesanti.
Si ritiene in definitiva che il contributo del traffico indotto dall’attività di Siviplast, complessivamente
valutato al massimo pari a 14 passaggi di mezzi pesanti al giorno, risulti oggettivamente trascurabile in
raffronto al complessivo traffico veicolare insistente sulla viabilità locale e che quindi il rispettivo impatto
possa considerarsi di lieve entità.
Risorse naturali, Flora, Fauna
Per quanto riguarda gli aspetti naturalistici, lo stabilimento di Siviplast si localizza a margine della zona
produttiva di Caldogno, a ovest della quale, oltre la S.P. 349, si estendono terreni agricoli con abitazioni
sparse; stante la presenza della zona produttiva e dell’importante arteria stradale, nei pressi di Siviplast non
sono presenti biotipi pregiati o di particolare interesse naturalistico; in particolare, non sono presenti specie
Pag. 8 di 11
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
protette da leggi nazionali, regionali e/o da convenzioni internazionali. Si veda comunque, per tale aspetto,
anche la proposta di mitigazione presentata.
Rete Natura 2000
Oltre un chilometro a sud-est dell’impianto scorre la Roggia Muzzana che appartiene al S.I.C. (Sito di
Importanza Comunitaria) IT3220040 “Bosco di Dueville e risorgive limitrofe” e che risulta essere il sito della
rete Natura 2000 più prossimo. Tuttavia, in considerazione della distanza e dell’assenza di effetti che possano
interessare il sito in parola, si esclude che l’esercizio dell’attività di recupero rifiuti di SIVIPLAST s.r.l. possa
comportare effetti significativi di sorta sul sito stesso, come risulta dalla “Attestazione della non necessità di
effettuare la V.Inc.A.”, argomento dell’Allegato 5.
Salute dei Lavoratori e delle persone
Per quanto riguarda la salute pubblica, i possibili impatti di qualsivoglia attività di gestione rifiuti sono
riconducibili in generale alla presenza di:
- sostanze tossiche,
- agenti patogeni,
- radiazioni (ionizzanti e non),
- emissioni di gas, polveri, odori,
- rumore.
Date le caratteristiche dei rifiuti gestiti, le modalità di trattamento ed i presidi ambientali in essere si può
ragionevolmente escludere qualsivoglia effetto negativo sulla salute pubblica legato alla presenza di sostanze
tossiche.
L’attività è stata valutata (nel suo complesso) anche sotto il profilo della sicurezza, con particolare
riferimento al rischio incendio.
La specifica problematica è stata affrontata progettando un impianto antincendio fisso a protezione integrale
delle strutture e a presidio dell’intero stabilimento.
La conformità antincendio dell’impianto è stata verificata dal Comando Provinciale dei VV.F. di Vicenza che
ha valutato il progetto presentato dalla ditta attestando il rispetto delle prescrizioni previste dalla vigente
normativa di prevenzione incendi e la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio (vedasi parere di
conformità in Allegato 2).
La ditta è impegnata a realizzare tutte le opere previste dal progetto antincendio al più tardi entro il
prossimo mese di agosto e a produrre la S.C.I.A. entro il medesimo termine (pertanto prima della scadenza
dell’autorizzazione in essere).
MISURE MITIGATIVE PROPOSTE
Gli apprestamenti implementati dalla ditta fin dal suo insediamento si rilevano indubbiamente a tutt’oggi
efficaci sotto il profilo ambientale e, data l’assenza di criticità e anche considerata la concreta modesta
consistenza dell’impianto in questione, non risulterebbe necessaria l’implementazione di ulteriori interventi
di mitigazione.
In relazione alle possibili misure mitigative richieste dalla nuova procedura di verifica introdotta dall’art.13
della L.R. n.04/2016, la ditta ha proposto la messa a dimora di un filare arboreo-arbustivo lungo tutto il
margine esterno del “corridoio” verde di proprietà lato ovest, al fine di conseguire un miglior inserimento
paesaggistico del capannone esistente, con riduzione dell’interferenza visiva allo stesso ascritta.
Il progetto ha inpiduato le specie arboree ed arbustive più adatte al contesto specifico dell’area, in ragione
dello spazio verde disponibile, senza trascurare l’aspetto della manutenzione e della gestione. Nella scelta
delle specie consigliate sono state analizzate le esigenze ecologiche delle piante, preferendo specie autoctone
in modo da prevenire problematiche che si potrebbero riscontrare con la scelta di specie esotiche, poste a
Pag. 9 di 11
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
dimora al di fuori del loro areale o optimum climatico. L’impiego di specie autoctone, inoltre, facilita
l’instaurarsi della fauna ornitica selvatica e l’accrescimento della biopersità.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto .
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
monitoraggio finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di contenimento degli impatti
sull’ambiente idrico e di inquinamento acustico.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza di
rischi ambientali, sanitari ed ecologici
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
Alla esclusione dalla procedura V.I.A., subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
1. L’azienda è impegnata a presentare, preventivamente al rinnovo dell’autorizzazione alla gestione rifiuti,
un computo metrico estimativo dell’intervento di mitigazione proposto, comprensivo dei costi di gestione
per almeno un trienni, con indicazione delle dimensioni delle piante congrue:
a) alberi in zolla: Populus alba a fusto con crf delle piante di 18-20 cm; per il Fraxinus ornus piante a
ceppaia, con almeno tre fusti che partono dal terreno, e H minima di 250-300 cm.;
b) arbusti: Cornus sanguinea, Rhamnus frangula e Prunus spinosa; piante in vaso o in zolla con altezza
almeno pari a125-150 cm.
Il sesto di impianto: preferibile con connotazione naturalistica e non a filare geometrico, sfruttando
liberamente lo spazio a disposizione.
2. L’azienda è impegnata a presentare, preventivamente al rinnovo dell’autorizzazione alla gestione rifiuti,
una procedura gestionale per il mantenimento di un ottimale stato di integrità delle pavimentazioni.
3. Con frequenza triennale dovrà essere effettuato il monitoraggio dell’impatto acustico, mediante specifica
indagine fonometrica, finalizzata sia alla verifica del rispetto dei limiti acustici di emissione e differenziali;
del monitoraggio verrà avvertito preventivamente ed in forma scritta tanto il Comune quanto l’ARPAV e
con questa dovranno essere concordate modalità e punti di rilevamento. Nel caso i valori non siano
Pag. 10 di 11
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, concordati con Amministrazione comunale
ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle analisi.
4. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di
sicurezza/rischio; di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione del rinnovo dell’autorizzazione
all’esercizio.
Vicenza, 14 maggio 2020
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
Pag. 11 di 11
copia informatica per consultazione