Determina esclusione a VIA 707-2020

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 707 DEL 22/06/2020
                          Servizio VIA VINCA
     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M. E I.
     DITTA: NORTH GROUP SRL
     PROGETTO: AMPLIAMENTO DELL’IMPIANTO DI OSSIDAZIONE ANODICA
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI TORREBELVICINO
                            IL DIRIGENTE
     Vista la documentazione presentata con nota in data 20 dicembre 2019 (prot. n. 66767) ed integrato
     in data 7 gennaio 2020 (prot. n.311), da parte della ditta North Group srl con sede legale e operativa
     in comune di Torrebelvicino in via dell’Industria n.30, relativa al progetto di un “ampliamento
     dell'impianto di ossidazione anodica” richiedendo, contestualmente, l’attivazione della procedura di
     verifica ai sensi dell’art.19 del D.Lgs. 152/2006.
     Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata nell’ALLEGATO IV
     alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 3. Lavorazione dei metalli e dei prodotti minerali -
     f) impianti per il trattamento di superficie di metalli e materie plastiche mediante processi
     elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al trattamento abbiano un volume superiore a 30
     mc.
     Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
     Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 (Allegato A), con riferimento alla tipologia degli
     interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006.
     Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
     pubblicazione sul sito provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
     informativa al pubblico sul sito web della Provincia in data 08-01-2020, contestualmente alla
     comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le opportune
     valutazioni di competenza.
     Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l’esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni del comma 9 del
     presente articolo.
     Tenuto conto che non sono pervenute, ai sensi dell’art. 19 c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, osservazioni.
     Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 11-06-2020, ha disposto
     l’esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
     n.13/2020 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
     Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni/raccomandazioni al fine di mitigare gli impatti
     ambientali e monitorare nel tempo la situazione aziendale.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell’intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
     pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l’autorizzazione
     dell’intervento.




copia informatica per consultazione
     Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale VIA conservata agli atti.
     Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 90 ID PROC 45.
     Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
     ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”.
     Dato atto che con Decreto Presidenziale n. 28 del 24/02/2020 è stato approvato il Piano Esecutivo
     di Gestione 2020/2022 e il Piano delle Performance anni 2020/2021.
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
     Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.3 del 03/02/2020 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2020-2022;

                          DETERMINA
        1. che il progetto della ditta North Group srl con sede legale e operativa in comune di
         Torrebelvicino in via dell’Industria n.30, relativa al progetto di un “ampliamento
         dell'impianto di ossidazione anodica”” è escluso dalla procedura di valutazione di
         impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/2006 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le
         prescrizioni riportate nel parere n.13/2020 allegato alla presente determinazione per
         costituirne parte integrante e sostanziale;
        2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
         provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
         Regione Veneto;
        3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell’art. 23 D.Lgs. 33/2013;
        4. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e consulente, al comune di Torrebelvicino,
         ad ARPAV; all’Ulss n.7 Pedemontana, al Genio Civile di Vicenza, al Ministero per i Beni e
         le attività culturali e del Turismo per Verona, Rovigo e Vicenza.
        5. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
         diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
         sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
        6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
         all'albo pretorio on line.

                              INFORMA
     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
     Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
     presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
     data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
     Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
     autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l’attuazione dell’intervento.
     Vicenza, 22/06/2020
                                      Sottoscritta dal Dirigente
                                      (MACCHIA ANGELO)
                                        con firma digitale
     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 707 DEL 22/06/2020


     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M. E I.
     DITTA:      NORTH      GROUP        SRL
     PROGETTO: AMPLIAMENTO DELL’IMPIANTO DI OSSIDAZIONE ANODICA
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI TORREBELVICINO




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 22/06/2020.


     Vicenza, 22/06/2020




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




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                       AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                        SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                        North Group S.R.L.
                            PARERE N. 13/2020

     Oggetto: ampliamento dell'impianto di ossidazione anodica.
     PROPONENTE:           North Group srl
     SEDE LEGALE:           Via dell’Industria n.30 – Torrebelvicino
     SEDE INTERVENTO:         Via dell’Industria n.30 – Torrebelvicino
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:       Impianto galvanico
     PROCEDIMENTO:          Verifica di assoggettabilità ex art.19 del D.Lgs. 152/2006.
     MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 3.
                     Lavorazione dei metalli e dei prodotti minerali - f) impianti per il
                     trattamento di superficie di metalli e materie plastiche mediante processi
                     elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al trattamento abbiano un
                     volume superiore a 30 mc
     COMUNE INTERESSATO:       Sovizzo
     DATA DOMANDA:          20 dicembre 2019 e 07 gennaio 2020
     DATA PUBBLICAZIONE:       08 gennaio 2020
     DATA INTEGRAZIONI:        29 maggio 2020

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
       - Dichiarazione Conformità urbanistica;
       - Modello per la dichiarazione di non necessità di valutazione di incidenza;
       - Relazione di Screening alla VIA;
       - Allegato AIA A.14. ESTRATTO MAPPA CATASTALE – 1.2000;
       - Allegato AIA A.15. STRALCIO PIANO INTERVENTI – 1.2000;
       - Allegato AIA A.25 Schema a blocchi stato attuale;
       - Allegato AIA B.18 Relazione tecnica processi produttivi;
       - Allegato AIA B.20. Planimetria dello stabilimento con inpiduazione punti di rilascio e trattamento
                  delle emissioni in atmosfera;
       - Allegato AIA B.21. Planimetria reti fognarie, sistemi di trattamento e punti di scarico;
       - Allegato AIA B.22. Planimetria dello stabilimento con inpiduazione delle aree per lo stoccaggio di
                  materie e rifiuti - stato attuale degli stoccaggi;
       - Allegato AIA B.24-D8 Valutazione previsionale impatto acustico;
       - Allegato AIA C.6 Nuova relazione tecnica;
       - Allegato AIA C.7 Schema a blocchi stato progetto;
       - Allegato AIA C.9 Planimetria modificata dello stabilimento con inpiduazione punti di rilascio e
                 trattamento delle emissioni in atmosfera;
       - Allegato AIA C.11. Planimetria dello stabilimento con inpiduazione delle aree per lo stoccaggio di
                  materie e rifiuti - stato futuro degli stoccaggi;
       - Schede Sicurezza nuovi prodotti Schede Sicurezza nuovi prodotti.




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                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
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                          PREMESSE ED UBICAZIONE
     La ditta svolge l’attività di produzione di semilavorati in alluminio e ossidazione anodica e le attività svolte
     all’interno dello stabilimento sono così sudpise:
     1. Gestione delle materie prime: Scarico materie prime da automezzi con l’ausilio di carrelli elevatori, Stoc -
     caggio su scaffalature a magazzino, Prelievo e movimentazione interna del materiale
     2. Lavorazioni meccaniche: Taglio di barre e profili di alluminio con seghetto manuale, Lavorazioni meccani -
     che con torni e frese CNC, Lavorazioni meccaniche a banco con attrezzature manuali, Taglio automatico del -
     le lastre di alluminio, Lavorazioni di finitura superficiale dei profili con levigatrici automatiche e manuali
     3. Fase di anodizzazione: Carico dei semilavorati sui telai dell’impianto, Controllo e gestione dell’impianto
     di anodizzazione, Approvvigionamento dei prodotti chimici necessari al funzionamento dell’impianto, Con-
     trolli di laboratorio sui parametri chimici dell’impianto, Scarico dei semilavorati anodizzati dai telai
     4. Spedizione prodotti finiti: Stoccaggio dei prodotti finiti, Imballaggio per la spedizione, Carico degli auto-
     mezzi per la consegna con l’ausilio di carrelli elevatori, Consegna al cliente con autocarro aziendale, Gestio -
     ne amministrativa, commerciali e di segreteria, Attività di progettazione e pianificazione della produzione
     L’azienda presenta ora un progetto di ampliamento della linea galvanica, che prevede un potenziamento
     dell’attuale linea di ossidazione anodica con l’aggiunta di nuove vasche di trattamento, rispetto a quanto già
     installato e autorizzato per la ditta. La ditta è attualmente autorizzata per un volume di vasche di trattamen-
     to pari a circa 20 mc e con il progetto in esame il volume complessivo delle vasche aspirate ascende a 94 mc .
     Ai sensi dell’attività IPPC 2.6, escludendo i lavaggi e i recuperi, il volume delle vasche attive complessivo
     sarà pari a circa 89 mc.
     Lo stabilimento è ubicato nel Comune di Torrebelvicino, nella zona industriale, lungo via dell’Industria




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                              Ortofoto del sito

               QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
     • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
     • Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
     • Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Camisano Torrebelvicino;
     • Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
     • Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ;
     • Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali;
     • Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
     • Rete Natura 2000.
     Il Quadro Programmatico evidenzia la necessità di un’integrazione specifica attraverso la trattazione ed
     analisi del P.I. del Comune di Torrebelvicino, mentre, rispetto ai piani oggetto di valutazione si ritengono
     necessari i seguenti approfondimenti.
     PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE DI COORDINAMENTO
     Lo S.P.A., anche se ha analizzate le tavole sottoindicate, non ha preso in considerazione le sottoelencate
     tematiche:
     Tavola 1.1.A - Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale - Zona Nord
     - l’area interessata dall’attività è all’interno del “vincolo paesaggistico corsi d’acqua – art. 34”;
     Tavola 2.1.A - Carta della Fragilità – Zona Nord
     - l’area interessata dall’attività è ubicata nelle vicinanza di “Impianto rete telefonia mobile (Art.10)”;
     Tavola 3.1.A - Sistema Ambientale – Zona Nord

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     - l’area interessata dall’attività è all’interno delle “Aree Carsiche (Art. 14)”.
     Lo S.P.A. deve mettere in relazione l’attività con quanto sopra indicato, ivi compresa la trattazione della
     “Tav. 2.3 CARTA IDROGEOLOGICA”, in quanto la parte nord dell’area dell’impianto (compresa una parte
     del capannone) è all’interno di “Aree di cattura dei pozzi” relativa a due pozzi in siti in comune di
     Torrebelvicino.
     PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (P.A.T.) DI TORREBELVICINO
     Lo S.P.A., anche se ha analizzate le tavole sottoindicate, non ha preso in considerazione le sottoelencate
     tematiche:
     Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale
     - l’area interessata dall’attività è all’interno del “vincolo paesaggistico D.Lgs. 42/2004 – corsi d’acqua – art.
     7”, parte dell’area scoperta è all’interno di “idrografia/fasce di rispetto art. 11” è l’attività potrebbe essere
     interessata da “Impianti di comunicazione elettronica ad uso pubblico art. 11”;
     Carta della Trasformabilità
     - l’area interessata dall’attività è all’interno di “Aree idonee per interventi diretti al miglioramento della
     qualità urbana e territoriale, alla riqualificazione e riconversione o al riordino in zona agricola – art. 34”.
     Si richiede che lo S.P.A. metta in relazione l’attività con quanto sopra indicato; relativamente alla Carta delle
     invarianti si fa presente che, contrariamente a quanto indicato nello S.P.A., oltre il confine sud non è presente
     un “Area di connessione naturalistica” bensì “Rogge e canali di valore testimoniale artt. 16 e 25”; occorre,
     infine, che lo S.P.A. metta in relazione l’attività sia con il “Corridoio ecologico (Torrente Leogra)”, indicato
     nello S.P.A. , che con “Rogge e canali di valore testimoniale artt. 16 e 25”.
     Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto, si ritiene, tuttavia, che considerato
     trattarsi di un intervento presso un sito esistente e quanto riportato nelle perse matrici del quadro
     ambientale, non vi siano problematiche tali da prevedere un assoggettamento a V.I.A..

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
     Lo stabilimento è ubicato nella zona industriale di Torrebelvicino, lungo via dell’Industria. Facilmente
     raggiungibile da parte dei mezzi di soccorso. Nell’intorno del sito, non sono presenti Aziende a rischio di
     incidente rilevante secondo il D.Lgs 105/2015 (Direttiva Seveso III).
     La superficie totale occupata dallo Stabilimento è di 11.000 mq, di cui coperta è di 4.850 mq. L’azienda è
     caratterizzata da un fabbricato di recente ristrutturazione, nel quale vengono svolte lavorazioni meccaniche
     dell’alluminio, sudpiso nelle seguenti aree di lavoro: Area uffici - Area produzione con macchine utensili e
     banchi di lavoro - Area stoccaggio materie prime e prodotto finito - Area anodizzazione dotata di impianto
     automatizzato - Area rifinitura prodotto.
     La prima parte del ciclo produttivo riguarda le lavorazioni meccaniche di parti in alluminio e di materiali
     metallici, quindi viene eseguito il processo di ossidazione anodica dei semilavorati metallici a
     completamento delle lavorazioni.
     Le modifiche di progetto riguardano esclusivamente il processo di trattamento di ossidazione anodica dei
     semilavorati metallici e non le lavorazioni meccaniche, pertanto l’intervento previsto avverrà all’interno del
     reparto di ossidazione anodica già esistente e autorizzato da AUA, mentre non vi saranno modifiche al
     reparto adibito alle lavorazioni meccaniche.



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     DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
     Il Ciclo di trattamento attualmente autorizzato consiste in:
     1. Sgrassatura chimica: bagno caldo (T>30 °C) con soluzione alcalina brevettata specifica per alluminio e
       leghe. Il pezzo staziona in vasca per circa 10 minuti allo scopo di eliminare completamente la componente
       organica (che può inibire il processo di ossidazione) dalla superficie del substrato.
     2. Decapaggio: bagno caldo (T>30 °C) a base di soda caustica e carbonati. Il decapaggio ha lo scopo di
       eliminare la presenza di ossidi superficiali misti di natura inorganica, mettendo a nudo la superficie del
       substrato. Il tempo richiesto per il decapaggio è di circa 15 minuti per la maggior parte dei pezzi
     3. Lavaggio: Il pezzo, una volta trattato, viene lavato allo scopo di rendere neutro il pH superficiale tra un
       bagno e l’altro e rendere più incisivo il trattamento impedendo un inquinamento tra vasche a persa
       natura chimica.; l’operazione si effettua in acqua corrente con aria insufflata per un periodo di un minuto.
     4. Ossidazione: processo di passaggio elettrolitico anodico in un bagno acido, in queste condizioni si genera
       un film anodico con porosità tale da consentire il passaggio della corrente che promuove la sua
       formazione.
     5. Fissaggio: Viene effettuato in forno ad aria calda con circolazione forzata. Il fissaggio permette di
       eliminare le porosità del film e quindi impartire migliori caratteristiche estetiche di protezione agli agenti
       corrosivi.
                              STATO DI FATTO
     Le attività svolte all’interno dello stabilimento allo stato attuale risultano:
     1. Gestione delle materie prime
       - Scarico materie prime da automezzi con l’ausilio di carrelli elevatori
       - Stoccaggio su scaffalature a magazzino
       - Prelievo e movimentazione interna del materiale
     2. Lavorazioni meccaniche
       - Taglio di barre e profili di alluminio con seghetto manuale
       - Lavorazioni meccaniche con torni e frese CNC
       - Lavorazioni meccaniche a banco con attrezzature manuali
       - Taglio automatico delle lastre di alluminio
       - Lavorazioni di finitura superficiale dei profili con levigatrici automatiche e manuali
     3. Fase di anodizzazione
       - Carico dei semilavorati sui telai dell’impianto
       - Controllo e gestione dell’impianto di anodizzazione
       - Approvvigionamento dei prodotti chimici necessari al funzionamento dell’impianto
       - Controlli di laboratorio sui parametri chimici dell’impianto
       - Scarico dei semilavorati anodizzati dai telai
     4. Spedizione prodotti finiti
       - Stoccaggio dei prodotti finiti
       - Imballaggio per la spedizione
       - Carico degli automezzi per la consegna con l’ausilio di carrelli elevatori
       - Consegna al cliente con autocarro aziendale
       - Gestione amministrativa, commerciali e di segreteria - Attività di progettazione/pianificazione della
        produzione.
     Nel processo di produzione vengono impiegati i seguenti prodotti ausiliari:
     - olii emulsionabili refrigeranti e lubrorefrigeranti - detergenti - additivi per i bagni galvanici
     Per quanto riguarda gli impianti ausiliari asserviti al processo risulta presente un “impianto Demi” per il
     riciclo delle acque.
     In merito alle emissioni in atmosfera risultano autorizzati i seguenti quattro camini:

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     Camino n.1 – Lavorazioni Meccaniche (abbattimento nebbie oleose)
     Camino n.2 – Lavorazioni meccaniche dell’alluminio (Aspirazione polveri e trucioli)
     Camino n.3 - Impianto ossidazione anodica
     Camino n.4 – Spazzolatrice
     In merito agli scarichi idrici risulta autorizzato uno scarico nel corpo recettore “Torrente Leogra”

                            STATO DI PROGETTO
    Rispetto alla configurazione attuale le modifiche significative riguardano esclusivamente la linea di
    ossidazione anodica e si possono così riassumere:
     le vasche prima adibite al “lavaggio caldo“ (come da configurazione attualmente autorizzata dall’AUA)
      verranno destinate al trattamento di “ ossidazione anodica dura“ e al “fissaggio ossido duro “
     verranno aggiunte le seguenti vasche:
      - fissaggio colori (1 vasca)
      - lavaggi (9 vasche di cui 1 a caldo)
      - colore nero (1 vasca)
      - colore oro (1 vasca)
      - trattamento ptfe (1 vasca)
      - brillantatura alluminio (1 vasca)
      - recuperi (4 vasche)
      - neutralizzazione acida (2 vasca)
      - decapaggio anodico per elettrolucidatura acciaio inox (1 vasca)
      - elettrolucidatura acciaio inox (1 vasca)
      - forno di asciugatura (1 vasca)
    In merito agli impianti ausiliari asserviti al processo ci sarà un potenziamento dell’impianto Demi asservito
    al processo di trattamento di ossidazione anodica per il riciclo delle acque
                     CONFRONTO TRA STATO DI FATTO E DI PROGETTO
    In termini significativi, a seguito delle modifiche previste il volume complessivo delle vasche aspirate verrà
    portato a 94 mc. Ai sensi dell’attività IPPC 2.6, escludendo i lavaggi e i recuperi, il volume delle vasche attive
    complessivo sarà pari a circa 89 mc.
    Poiché le vasche adibite a trattamento sono sottoposte ad aspirazione, mentre quelle per i lavaggi non
    necessitano di aspirazione, è prevista l’aggiunta del nuovo camino n.5 con impianto di abbattimento della
    tipologia scrubber ad umido, asservito alle vasche per la colorazione organica dell’alluminio.
    Il quadro progettuale risulta sufficientemente esaustivo nelle sue definizioni generali, si ritiene tuttavia utile,
    già nella presente fase, allo scopo di semplificare il successivo procedimento di AIA, richiedere le seguenti
    integrazioni:
    1- chiarire se i camini sono a norma per il campionamento, ossia rispettino le seguenti indicazioni : "La
    sezione di campionamento dovrà essere rispettare quanto previsto al punto 3.5 dell’allegato VI alla parte V
    del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii; 6; i punti di emissione dovranno essere identificati in modo univoco e per
    ogni punto di controllo e prelievo dovrà essere garantita in alternativa, la presenza di una bocchetta di
    prelievo dotata di tronchetto filettato, munito di tappo e saldato al camino, o di flangia universale di
    dimensioni unificate dotata di fori passanti e di controflangia cieca per la chiusura" In caso di impossibilità
    tecnica l’azienda dovrà procedere a formulare una proposta alternativa secondo i criteri espressi con D.G.P.
    n °173 del 22.05.2012 e riportati nel sito specifico www.provincia.vicenza.it/ente/la-struttura-della-
    provincia/servizi/ambiente-1/emissioni-in-atmosfera-controlli-analitici-1;
    2- indicare la quota del camino 5;
    3- dichiarare l'utilizzo o meno nel ciclo produttivo di PFAS, anche contenuti nelle materie prime e prodotti
    ausiliari, a prescindere dall’evidenza, o meno, degli stessi all’interno delle schede di sicurezza;

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     4- nella relazione C6, inserire una tabella riepilogativa con indicata la volumetria delle vasche attive ai fini
     IPPC dopo la modifica oggetto di autorizzazione, in quanto in quella presentata sono indicate le altezze in
     modo non univoco (esempio 1400-1450 mm) , riportando per comodità il dato richiesto direttamente in
     volume (mc);
     5- in relazione alle acque meteoriche la ditta dovrà predisporre un punto di campionamento per le acque di
     prima e seconda pioggia a monte della confluenza delle stesse, per evitare diluizioni; nel caso però in cui i
     piazzali fossero riconducibili ad aree di esclusiva viabilità (senza alcuna operazione di carico scarico, ne
     presenza di stoccaggi, non si rileva la necessità di autorizzazione e monitoraggio per le acque meteoriche. La
     ditta potrà quindi in alternativa valutare l'opportunità di rivedere la gestione dei piazzali, presentando
     apposita relazione , valutando in ogni caso il possibile apporto inquinante delle acque provenienti tetti;
     6- presentare, sottoscritta da una professionista abilitato, una proposta per un piano di monitoraggio delle
     acque sotterranee dello stabilimento, con minimo tre punti di controllo posti uno a monte e due a valle.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richesto.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.
                                111
                  QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
     La proponente riporta una valutazione sulla qualità dell’aria in riferimento ai dati forniti da ARPAV nella
     “Relazione annuale sulla qualità dell’aria – Anno 2018” relativamente ai parametri: biossido di zolfo (SO2),
     biossido di azoto (NO2), ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO), particolato (PM10 e PM2.5),
     piombo (Pb) benzene (C6H6), Ozono (O3) cadmio (Cd), nichel (Ni), arsenico (As) e Benzo(a)pirene (BaP).
     Dai risultati forniti da ARPAV non si evidenziano particolari criticità per il contesto territoriale della
     Provincia di Vicenza, nel quale è localizzato lo stabilimento in esame.
     Complessivamente nell’insediamento sono presenti quattro camini autorizzati e come sopra riportato, si
     prevede l’installazione del Camino n.5 (portata 50.000 mc/h) in aggiunta al camino n. 3 (portata 58.000 mc/h)
     a servizio del processo di trattamento anodico. La proponente riporta che per quanto riguarda i parametri
     monitorati ai suddetti camini (Acido solforico, Sostanze Tabella D), a seguito dell’introduzione dei nuovi
     prodotti, non ci saranno modifiche rispetto a quanto già previsto per il camino n.3 e considerando la
     presenza di impianti abbattimento in ciascun camino e i risultati delle analisi alle emissioni in atmosfera dei
     camini esistenti ed autorizzati, dove gli inquinanti risultano in concentrazione ampiamente inferiore ai limiti
     di legge, si può ragionevolmente affermare che non vi saranno modifiche significative ai valori delle
     emissioni e che comunque questi si manterranno al di sotto dei limiti di legge.
     Quanto sopra considerato, si ritiene ragionevole che non emergano impatti significativi sulla presente com -
     ponente.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
     Presso lo Stabilimento l’unica fonte di approvvigionamento dell’acqua è l’acqua potabile dell’acquedotto.
     L’acqua prelevata è impiegata sia per usi industriali che per usi legati ai servizi igienici e sanitari.


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     I consumi generali vengono misurati in entrambi i casi tramite contatori, uno per la galvanica e uno per il
     resto dello stabilimento. Si rileva che in base ai dati storici i maggiori consumi idrici non derivano dalla
     galvanica ma dai servizi igienici e dal sistema di irrigazione. Infatti nel 2018 il consumo idrico è stato di ~
     575 mc per uso igienico sanitario, ~ 345 mc per uso irriguo e 68 mc per l’impianto di ossidazione anodica.
     L’autorizzazione in essere include l’Autorizzazione agli scarichi di cui al Capo II del Titolo IV della Sezione
     II della Parte terza del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ovvero l’autorizzazione alo scarico nel
     Torrente Leogra delle acque meteoriche di prima e seconda pioggia.
     Come da Nulla Osta rilasciato dal Genio Civile per lo scarico nel Leogra (prot N.335809 del 4/08/2017), la
     ditta raccoglie le acque meteoriche di dilavamento e le convoglia nel torrente Leogra previo trattamento
     delle acque di prima pioggia. Relativamente alle acque di seconda pioggia, lo scarico avviene senza necessità
     di trattamento, sempre nel torrente Leogra.
     Il sistema di raccolta e convogliamento delle acque meteoriche è composto da caditoie in ghisa su pozzetti in
     calcestruzzo collegate ad una tubazione di adduzione al corpo ricettore. L’impianto di trattamento è
     costituito da un pozzetto scolmatore, un dissabbiatore e un disoleatore con filtro a coalescenza.
     Il ciclo di lavoro per com'è strutturato non ha scarichi idrici, visto che l’impianto è dotato di un sistema di
     recupero/riutilizzo delle acque. A servizio della linea di trattamento sono presenti due impianti DEMI.
     Con l’ampliamento delle vasche di trattamento in progetto, l’impatto sulla presente componente ambientale
     non presenterà significative modifiche in quanto l’impianto dispone già di un sistema di riutilizzo delle
     acque reflue industriali (verrà solo potenziato il DEMI) e rimarrà invariata la modalità di gestione delle
     acque meteoriche di dilavamento dei piazzali, che scaricano in Torrente Leogra, previo trattamento delle
     acque di prima pioggia.
     Gli scarichi assimilati ai domestici recapitano in pubblica fognatura.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     La superficie del piazzale pavimentato è di circa 4.000 mq e quella coperta dallo stabilimento è di circa 4.800
     mq per un totale complessivo di circa 9.000 mq di superficie impermeabilizzata. Si rileva che la superficie
     delle aree di stoccaggio materie prime, preparati, prodotti ed intermedi “tutte pavimentate e al coperto” a
     seguito delle modifiche di progetto subiranno un aumento dell’estensione in relazione all’area prodotti
     galvanici (da 12 mq a 56 mq). Comunque, dalla documentazione presentata, non si rilevano variazioni
     significative sulla componente suolo, in quanto l’intervento non sottrae superficie agli habitat comunitari, né
     comporterà variazioni della quantità e qualità delle acque o modifiche alle componenti idrogeologiche.
     Sulla base di quanto sopra è ragionevole ritenere che le attività di progetto non producano impatti aggiuntivi
     significativi sulla presente componente ambientale rispetto all’attuale stato di fatto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     La documentazione presentata riporta che L’Amministrazione Torrebelvicino ha provveduto alla redazione
     del piano di classificazione acustica del territorio comunale previsto dal DPCM 1 Marzo 1991 e dalla legge
     447/95. Con deliberazione di Consiglio Comunale N. 32 Reg. del 26.05.2005 il Comune ha approvato il Piano
     di Zonizzazione Acustica definendo così la situazione esistente riguardo alla problematica del rumore. In
     particolare, si è provveduto alla zonizzazione del territorio comunale inpiduando le aree con
     caratteristiche omogenee dal punto di vista funzionale.
                                                    Pag. 8 di 15


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     Al fine di valutare l’impatto acustico derivante dalle modifiche impiantistiche previste dal progetto
     dell’impianto di ossidazione anodica esistente e l’inserimento di nuove vasche dedite ai trattamenti di
     anodizzazione dei semilavorati metallici, risultano significative dal punto di vista acustico le seguenti
     apparecchiature poste tutte sul lato ovest dell’azienda e per le quali la Proponente ha effettuato una
     Valutazione Previsionale di Impatto Acustico:
        Ventilatore di aspirazione asservito allo scrubber;
        Scrubber;
        Uscita camino 5 impianto di abbattimento.
     La valutazione si basa su una serie di rilievi fonometrici di caratterizzazione dello stato attuale, effettuati il
     giorno 10 ottobre 2019 e su una simulazione di propagazione del rumore generato dalle nuove sorgenti
     acustiche previste dalle modifiche in progetto realizzata mediante software dedicato Soundplan© a partire
     dai dati forniti dai costruttori dei nuovi impianti.
     Dai dati riportati nella documentazione presentata si evince che:
        La rumorosità ambientale misurata nell’area nell’intorno dell’Azienda rispetta i limiti assoluti di
          immissione in periodo diurno.
        La rumorosità ambientale associata al ricettore abitativo più prossimo all’Azienda rispetta i limiti
          assoluti di immissione nel periodo diurno.
        Le emissioni dell’Azienda rispettano i limiti di emissione nel periodo diurno e la rumorosità
          ambientale misurata nell'ambiente circostante lo stabilimento di Torrebelvicino rilevata il 10 ottobre
          2019 rispetta i limiti assoluti di immissione stabiliti dall'art. 2 del D.P.C.M. 14 novembre 1997 nel
          periodo diurno in corrispondenza di tutti i punti analizzati.
        Anche i valori delle emissioni e il differenziale di immissione imputabili all’attività dell’Azienda,
          calcolati a partire dalla misura effettuata presso il ricettore abitativo più prossimo, rispettano i limiti
          imposti dalla suddetta normativa
     Per lo stato previsionale, a seguito della realizzazione delle modifiche impiantistiche, è stata effettuata una
     simulazione delle emissioni relative ai nuovi impianti e dai risultati di tale simulazione per il periodo diurno
     risulta il rispetto dei limiti di emissione presso tutti i punti analizzati.
     Sulla base di quanto sopra riportato si evince che la rumorosità imputabile all’Azienda rispetterà tutti i limiti
     imposti dalla normativa vigente (limiti di immissione assoluto e differenziali, limite di emissione) in
     corrispondenza di tutti i punti analizzati e pertanto, l’intervento di progetto non comporterà una variazione
     sensibile delle emissioni acustiche dello Stabilimento. Ad ogni buon conto si ritiene che, a seguito della
     realizzazione delle modifiche impiantistiche, dovrà essere eseguito un monitoraggio acustico con l’impianto
     a regime per la verifica dell’eventuale necessità di eseguire opere di mitigazione acustica
     Visto il contesto all’interno del quale opera l’Azienda e la natura degli interventi in progetto, sulla base della
     Valutazione Previsionale di Impatto Acustico presentata non si ravvisano particolari elementi che
     evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati dall’intervento.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
     Dalla documentazione presentata emerge che il Comune di Torrebelvicino:
      è a rischio radon in quanto le abitazioni che superano il livello di riferimento di concentrazione media
      annua sono pari al 20,3%.
      è attraversato da un elettrodotto ad alta tensione pari a 220 kV, che si snoda per una lunghezza di 2,46 km
      ma che passa a più di un km dall’azienda. Sono installati sei impianti radio base di proprietà dei gestori
      Omnitel, Wind, H3G, Tim e Telecom.

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     In relazione alla tipologia delle lavorazioni dell’insediamento la valutazione per la componente in esame in
     termini di emissione di “radiazioni ionizzanti e non ionizzanti“ non risulta significativa. In merito
     all’impatto acustico si rimanda al capitolo specifico. Secondo i dati del quadro conoscitivo della Regione
     Veneto, il territorio comunale rientra in una zona che presenta un aumento della luminosità totale rispetto
     alla naturale tra il 300% ed il 900%. Il territorio presenza pertanto valori medio alti di inquinamento
     luminoso. In ogni caso, in relazione allo stato di progetto non si evidenziano aspetti critici inerenti potenziali
     impatti sulla presente componente rispetto a quanto già in essere ed autorizzato.
     Nella documentazione prodotta, inoltre, non è specificato se l’intervento prevede la realizzazione di nuovi
     impianti di illuminazione esterna. Nel caso in cui I suddetti impianti fossero previsti, si rende necessario il
     progetto illuminotecnico in base alla L. R. 17/2009. e ai criteri e linee guida di progettazione consultabili sul
     sito ARPAV all’indirizzo: https://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/luminosita-del-cielo/criteri-e-linee-
     guida-1.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO

     L’ambito di intervento, pur essendo localizzato in area industriale, si pone tra il corso d'acqua del
     Torrente Leogra e il versante boscato posto verso Sud, rientrando in un ambito di fondo valle a
     ridosso del corso d’acqua stesso. Dal punto di vista degli ambiti paesaggistici ex D.Lgs 42/2004, la
     cartografia della figura sottostante mette in evidenza il sistema dei vincoli paesaggistici presenti
     nell’area. Il territorio                           comunale è interessato
     da corsi d’acqua e aree                            boscate soggetti a
     vincolo paesaggistico                             ai sensi dell’art. 142
     del D.Lgs 42/2004 (ex                             L. 431/85).




     Secondo quanto riportato nella relazione di Screening, l’impianto non è situato in ambiente di pregio o di
     interesse paesaggistico. L’area di intervento non è segnalata per rinvenimenti archeologici di interesse e non
     risulta soggetta a tutela dei beni culturali e ambientali. Dato che l’impianto sorge in area industriale, in un
     contesto già urbanizzato e industrializzato, trattandosi di uno stabilimento già esistente e relativo ad un
     progetto di ampliamento interno ad esso, si ritiene trascurabile l’impatto sulla componente paesaggistica.

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     Si riscontra una sistemazione degli esterni esistente curata e di buona qualità, come si può osservare dalle
     foto sotto riportate:




     L'intervento non interferisce direttamente con la qualità paesaggistica, ma si ritiene opportuno, considerata
     la vicinanza con elementi importanti del paesaggio, quali il torrente
     Leogra, l’ambito di fondovalle e il versante boscato, e la vicinanza
     con una abitazione privata, richiedere un intervento di inserimento
     paesaggistico/ambientale.
     Nella fattispecie si propone di intervenire sul fronte Nord
     verso il torrente al limite del prato esistente, mettendo a dimora sul
     ciglio del prato stesso una formazione arboreo-arbustiva naturale,
     utilizzando piante di orniello (Fraxinus ornus), biancospino
     (Crataegus oxyacantha), rosa selvatica (Rosa canina), sanguinella
     (Cornus sanguinea), carpino bianco (Carpinus betulus), berretto del
     prete (Euonymus europaeus)
     Si richiede di completare la documentazione tecnica fornita, con
     un’integrazione relativa al computo metrico estimativo,
     comprensivo degli oneri di gestione/manutenzione per almeno un
     triennio.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO

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     Lo stabilimento è ubicato nella zona industriale di Torrebelvicino, lungo via dell’Industria. Facilmente
     raggiungibile da parte dei mezzi di soccorso e in vicinanza delle principali arterie stradali del Comune.
     La Proponente riporta che:
      Il nucleo abitato principale di Torrebelvicino non è baricentrico ma è proteso, ormai sempre più nel corso
       degli anni, verso la direttrice est, ai margini della città di Schio tanto che le zone residenziali a confine
       tendono a confondersi ed integrarsi in un unico aggregato urbanistico.
      Esistono due frazioni: Pievebelvicino che sorge sulla sponda destra del torrente Leogra ed Enna, posta sul
       versante dell’omonimo monte.
      Per la valutazione dell’incidenza sul traffico indotto, si è preso in considerazione il Piano Urbano di
       Mobilità elaborato dal Comune di Torrebelvicino e confrontato i flussi di traffico nelle arterie in
       prossimità lo stabilimento con il possibile traffico indotto dall’impianto (n di automezzi in arrivo e in
       uscita).
      Per quanto riguarda l’Insediamento in oggetto, giornalmente il numero di automezzi pesanti in arrivo e
       in uscita dall’impianto sono 4 e 10 i mezzi commerciali di clienti e fornitori, che potranno aumentare di 1-
       2 a progetto realizzato.
     Dai dati forniti, considerando i flussi di traffico presenti e il livello di saturazione delle arterie in prossimità
     allo stabilimento, risulta ragionevole ritenere trascurabile il traffico indotto generato dall’Azienda in
     relazione allo sviluppo del progetto proposto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
     Nel comune di Torrebelvicino vi è la presenza diffusa di elementi portatori di valenze di pregio naturale
     legate alla struttura geologica e climatica che nel loro interagire ha dato origine alla complessa varietà
     geomorfologica del bacino del Leogra nel suo affacciarsi sulla pianura veneta.
     I rilievi che caratterizzano e racchiudono il bacino del Leogra a nord e a sud del centro urbano municipale
     hanno offerto nei secoli passati accoglienza e risorse naturali alle popolazioni rurali legate alla fertilità dei
     boschi e alla caccia, alla disponibilità e produttività dei pascoli e dei prati e risorse occupazionali legate
     all’attività estrattiva (miniere) e alla forza dell’acqua (mulini e magli).
     L’intervento non incide direttamente sulle risorse naturali ed agronomiche, ma, analogamente a quanto
     evidenziato in precedenza a proposito della componente paesaggio, si ritiene opportuno richiedere un
     intervento di mitigazione/riqualificazione ecologica, inserendo una fascia boscata arboreo-arbustiva
     naturaliforme, sul limite del prato che guarda verso il torrente, a Nord.
     Sarà importante utilizzare specie arboreo-arbustive tipiche della zona (orniello, carpino bianco, rosa
     selvatica, evonimo, biancospino ecc) come già evidenziato sopra, da mettere a dimora in modo
     naturaliforme, non in maniera lineare, geometrica.
     Si richiede quindi una integrazione, fornendo un elaborato progettuale specifico che inpidui
     planimetricamente l’area di intervento, le specie da utilizzare con i relativi sesti di impianto, i costi di
     realizzazione e di gestione per almeno i primi tre anni.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA

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     Le informazioni sulla biopersità, la flora e la fauna del territorio comunale fanno riferimento alle indagini
     effettuate dall’analisi agronomica ambientale e riportate nel documento della VAS “Quadro Ambientale
     adottato” del Comune di Torrebelvicino. Tale studio inpidua all’interno del territorio comunale di
     Torrebelvicino tre tipologie di ecosistemi terrestri e un ecosistema di tipo acquatico:




     Dalla Relazione di Verifica di assoggettabilità alla V.I.A. risulta che al fine di caratterizzare la biopersità
     faunistica del territorio di Torrebelvicino si è fatto riferimento a liste faunistiche relative alle specie più
     comuni e maggiormente rintracciabili, trascurando volutamente le specie da tempo non avvistate per la loro
     scarsità o rarità. Le informazioni sono state desunte sia da interviste con associazioni venatorie del luogo, sia
     per conoscenza diretta, sia, infine, dalle pubblicazioni specialistiche del Gruppo naturalistico Nisoria
     (Atlante degli Anfibi e dei Rettili della Provincia di Vicenza e Atlante degli Uccelli nidificanti nella Provincia
     di Vicenza). Ad ogni buon conto, considerato quanto riportato nei vari capitoli specifici non si evidenziano
     significative variazioni degli impatti sulla componente in esame rispetto allo stato ante progetto in esame.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE PER LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
     L’area oggetto di studio non è ubicata in aree appartenenti né a Siti di Importanza Comunitaria né a Zone di
     Protezione Speciale; si possono ritenere improbabili effetti significativi prodotti sui siti Natura 2000 citati.
     Il progetto in esame non è assoggettato alla valutazione di incidenza in quanto rientra nelle condizioni
     previste dall’Allegato A, paragrafo 2.2 della D.G.R. n° 1400 del 29 agosto 2017 al punto 1: “1. progetti e
     interventi espressamente inpiduati e valutati non significativamente incidenti dal relativo strumento di
     pianificazione, sottoposto con esito favorevole a procedura di valutazione di incidenza, a seguito della
     decisione dell’autorità regionale per la valutazione di incidenza”.
     Il proponente dichiara che il progetto in esame non è assoggettato alla valutazione di incidenza in quanto
     rientra nelle condizioni previste dall’Allegato A, paragrafo 2.2 della D.G.R. n° 1400 del 29 agosto 2017 al
     punto 1: “1. progetti e interventi espressamente inpiduati e valutati non significativamente incidenti dal
     relativo strumento di pianificazione, sottoposto con esito favorevole a procedura di valutazione di incidenza,
     a seguito della decisione dell’autorità regionale per la valutazione di incidenza”.
     Nello specifico il proponente fa riferimento alle Linee Guida Provinciali che si riferiscono alle istanze
     A.U.A. , poste in siti all'esterno delle zone SIC/ZPS, e non per impianti soggetti a AIA e VIA e, pertanto, il
     progetto non rientra nelle condizioni previste per l’esclusione. Si richiede, quindi, documentazione
     presentata con le verifiche relative alla compatibilità del progetto con le finalità conservative degli habitat e
     delle specie presenti nel sito.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto

                               VALUTAZIONE
     Si sospende il giudizio per richiesta di integrazioni e lo si riprenderà all’arrivo delle stesse.


     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
     Per quanto riguarda la Salute Pubblica i possibili impatti sono riconducibili in generale alla presenza di
     rumore, sostanze tossiche, radiazioni (ionizzanti e non) e agenti patogeni. In relazione al rischio incidenti
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                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




    industriali e/o emergenze ambientali ed alle possibili ricadute sulla Salute Pubblica e sui Lavoratori, preso
    atto che da quanto riportato nella documentazione presentata:
     Non sussistono nello stabilimento fonti di vibrazioni significative;
     A seguito delle modifiche previste dal progetto non si prevedono variazioni in termini di emissioni di
      radiazioni ionizzanti o non ionizzanti.
     Le modifiche di progetto non comporteranno alcuna modifica alle sorgenti luminose presenti all’esterno
      dello Stabilimento;
     La tipologia di processi industriali presenti all’interno dello Stabilimento non generano odori che
      possono essere fonte di impatto verso l’esterno.
     Lo stabilimento non rientra nel campo di applicazione del D.Lgs. n.105/2015 “Attuazione della direttiva
      2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose” e non
      vi rientrerà nemmeno a seguito delle modifiche.
     Le dispersioni nel terreno di sostanze pericolose si possono verificare solo in condizioni operative
      incidentali; in particolare, tale aspetto può essere imputato alle seguenti attività:
      - Perdite dai serbatoi interrati di sostanze liquide - Perdite di sostanze pericolose dalle manichette di
         collegamento alle cisterne mobili durante le operazioni di carico/scarico o- Rottura di contenitori di
         sostanze pericolose durante la movimentazione - Perdite dagli automezzi di sostanze pericolose
         (olio, gasolio, benzina, etc.) nel piazzale movimentazione mezzi
     I depositi fuori terra sono situati in aree provviste di bacini di contenimento e su pavimentazione
      impermeabile (tutti gli stoccaggi sono al coperto).
     Le cause più probabili di rilasci accidentali sono state inpiduate nelle manovre di movimentazione delle
      materie prime liquide, particolarmente di quelle confezionate in fusti, che possono avvenire fuori dalle
      zone attrezzate con bacini di contenimento.
    Considerato che la Proponente riporta di aver adottato le adeguate misure di precauzione, ovvero
    informazione/formazione/addestramento del personale addetto alla movimentazione delle sostanze
    chimiche e procedure ed istruzioni operative di emergenza implementate opportune al fine di evitare
    fenomeni di inquinamento del suolo, si ritiene ragionevole escludere l’instaurarsi di condizioni tali da
    costituire rischi aggiuntivi significativi sulla Salute Pubblica e sui Lavoratori rispetto all’attuale già
    autorizzato.
    Non vi sono segnalazioni e/o osservazioni da parte dell’Ulss competente per territorio.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.


                  VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO

                              CONCLUSIONI
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
     tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
     finalità che il proponente intende conseguire.
     Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
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     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
     Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
     attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
     monitoraggio finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

           Alla luce di quanto analizzato si ritiene l’intervento compatibile pertanto, si esprime
                            PARERE FAVOREVOLE
               al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
     1) L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio dell’attività,
     in particolare per quanto riguarda l’Autorizzazione Integrata Ambientale.
     2) Preliminarmente al rilascio dell’AIA dovrà essere presentato progetto illuminotecnico in base alla L. R. 17/2009, di
     cui è stata affidata la progettazione.
     3) Il PMC dovrà prevedere modalità di controllo della presenza di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nei prodotti in
     ingresso e nei rifiuti liquidi inviati a smaltimento presso terzi ed un monitoraggio sulle acque meteoriche di
     dilavamento, almeno in avvio per una caratterizzazione ed, eventualmente, con cadenza periodica in base ai risultati
     iniziali.

     Vicenza, 11 giugno 2020

        F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
     Dott.ssa Silvia Chierchia                                    Andrea Baldisseri




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