determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




               DETERMINAZIONE N° 1325 DEL 09/11/2018

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
     DITTA: LAPRIMA PLASTICS SRL
     PROGETTO: IMPIANTO DI STOCCAGGIO E TRATTAMENTO DI RIFIUTI SPECIALI
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI ISOLA VICENTINA

                            IL DIRIGENTE
     Vista la documentazione presentata con nota del 4 maggio 2018, prot. n. 29608, ed integrata in data
     10 maggio 2018, prot. n. 30801, da parte della ditta LAPRIMA PLASTICS SRL con sede legale e
     operativa in viale Europa n.46 in comune di Isola Vicentina, relativa al progetto di “ Modifica
     impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali.” richiedendo l’attivazione della procedura di
     verifica ai sensi dell’art.19 del D.Lgs. 152/2006 ;
     Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7. progetti di
     infrastrutture, lettera z.b) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità
     complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9,
     della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.” dell'allegato IV della parte seconda
     del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i.;
     Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
     Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 (Allegato A), con riferimento alla tipologia degli
     interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
     Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
     pubblicazione sul sito provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
     informativa al pubblico sul sito web della Provincia in data 21-05-2018, contestualmente alla
     comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le opportune
     valutazioni di competenza;
     Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni del comma 9 del
     presente articolo;
     Tenuto conto che non sono pervenute, ai sensi dell'art.19 c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, osservazioni;
     Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 08-11-2018, ha disposto
     l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
     24/2018 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;



copia informatica per consultazione
     Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
     nel tempo la situazione aziendale;
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
     pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione
     dell'intervento;
     Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale VIA conservata agli atti;
     Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45;
     Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
     ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;

     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.11 del 29/03/2018 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2018-2020;

     Visto che con Decreto del Presidente n. 41 del 27/04/2018 è stato approvato il Piano Esecutivo di
     Gestione 2018/2020 ed il Piano Performance anni 2018/2019;

                         DETERMINA


      1. che il progetto della ditta LAPRIMA PLASTICS SRL con sede legale e operativa in viale
        Europa n.46 in comune di Isola Vicentina, relativa al progetto di “ Modifica impianto di
        stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali.”. è escluso dalla procedura di valutazione di
        impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni
        riportate nel parere 24/2018 allegato alla presente determinazione per costituirne parte
        integrante e sostanziale;

      2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
        Regione Veneto;

      3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;

      4. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e allo studio di consulenza, al comune di
        Isola Vicentina, ad Arpav, all’Ulss 8 Berica;
      5. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
      6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line.




copia informatica per consultazione
                              INFORMA


        Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
        Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
        del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
        dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
        Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
        autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.



     Vicenza, 09/11/2018



                                      Sottoscritta dal Dirigente
                                       (MACCHIA ANGELO)
                                        con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




copia informatica per consultazione
                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 1325 DEL 09/11/2018


     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
     DITTA:     LAPRIMA      PLASTICS       SRL
     PROGETTO: IMPIANTO DI STOCCAGGIO E TRATTAMENTO DI RIFIUTI SPECIALI
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI ISOLA VICENTINA




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 12/11/2018.


     Vicenza, 12/11/2018




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                        (BERTACCHE CRISTINA)
                                           con firma digitale




copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                   LAPRIMA PLASTICS S.R.L.
                            PARERE N. 24/2018

     Oggetto: Modifica impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali.
     PROPONENTE:            LAPRIMA PLASTICS srl
     SEDE LEGALE:           Viale Europa n.46 – Isola Vicentina
     SEDE INTERVENTO:         Viale Europa n.46 – Isola Vicentina
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianto di recupero rifiuti.
     PROCEDIMENTO:           Verifica di assoggettabilità a V.I.A..
     MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                      infrastrutture - z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
                      pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
                      operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del
                      decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
     COMUNE INTERESSATO:        Carrè
     DATA DOMANDA:           04 e 10 maggio 2018
     DATA PUBBLICAZIONE:        21 maggio 2018
     DATA INTEGRAZIONI:        18 e 19 ottobre 2018

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
      - Elaborato 1 Relazione tecnico-descrittiva
      - Elaborato 1 - Allegato 1 - Stoccaggi
      - Elaborato 1 - Allegato 2 - Relazione tecnica acque
      - Elaborato 1 - Allegato 3 - Elaborato fotografico
      - Elaborato 1 - Allegato 4 - Documenti comprovanti il contratto di affitto
      - Elaborato 1 - Allegato 5 - Autorizzazione realizzazione nuova via di accesso
      - Elaborato 1 - Allegato Grafico 1 Allegato Grafico n. 1
      - Elaborato 1 - Allegato Grafico 2 Allegato Grafico n. 2
      - Elaborato 2 - Domanda emissioni
      - Elaborato 2 - Allegato 1 - Planimetria camini
      - Elaborato 2 - Allegato 2 - Planimetria scala 1-2000 da PRG
      - Elaborato 2 - Allegato 3 - Relazione Tecnica Emissioni
      - Elaborato 2 - Allegato 4 - Analisi camini
      - Elaborato 3 Studio Preliminare Ambientale
      - Elaborato 4 Valutazione di Incidenza Ambientale
      - Elaborato 5 Piano di sicurezza
      - Elaborato 6 Piano di ripristino del sito
      - Elaborato 7 Previsione di impatto acustico .

                               PREMESSE
     La ditta opera nel settore del recupero di rifiuti non pericolosi di tipo plastico, secondo le modalità contenu-
     te nella deliberazione n. 147/2015, nella determinazione di autorizzazione all’esercizio del Dirigente n.
     85/2016 e nel decreto del Presidente della provincia n. 79/2016; ora la ditta, al fine di migliorare ulteriormen-
     te la qualità dei propri servizi e prodotti (MPS), intende apportare alcune modifiche all’impianto autorizza-
     to.

                                                             Pag. 1 di 18


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     L’attività di recupero aziendale è finalizzata alla rigenerazione dei polimeri (MPS), restituendoli alla qualità
     idonea per essere reinseriti nel ciclo produttivo delle materie plastiche, adatte alla produzione di nuovi ma-
     nufatti.
     Nello specifico la ditta, sulla base della Determina n. 147 del 19.08.2014 e del collaudo del 28.07.2015, effettua
     operazioni di messa in riserva (R13) e trattamento (R3) finalizzate al recupero del rifiuto plastico per la pro -
     duzione di MPS.
     La proposta progettuale in esame prevede le seguenti iniziative finalizzate al miglioramento qualitativo dei
     prodotti ottenuti:
     1. miglioramento della fase di triturazione con l’inserimento di un deferrizzatore per togliere il ferro e sepa -
     ratore ad induzione per gli altri metalli presenti;
     2. spostamento del pirolizzatore con raddoppio della capacità dello stesso e introduzione di relativo nuovo
     camino di emissione;
     3. incremento della capacità di estrusione per le plastiche MPS già prodotte;
     4. inserimento di un terzo impianto di trattamento metalli (Linea metalli 3), con relativo aumento della capa-
     cità di aspirazione;
     5. spostamento del mulino 3 da piano terra a piano interrato;
     6. realizzazione di un nuovo ingresso al magazzino MPS, con relativa asfaltatura dell’accesso;
     7. realizzazione di nuovi spazi per deposito MPS.
     Si prevede inoltre un’attività di sperimentazione e ricerca che sarà regolata da specifica richiesta da presen -
     tarsi alla regione Veneto ai sensi dell’articolo 30 della L.R. 3/2000 e dell’articolo 211 del D.Lgs 152/06.

                              UBICAZIONE
     Il sito aziendale ricade nell’ambito della zona produttiva, classificata come Zona Territoriale Omogenea D1
     (industriale, artigianale e commerciale di completamento) dallo strumento urbanistico vigente comunale
     (Piano degli Interventi).
     Sotto il profilo geografico, l'area in esame è situata nel punto di passaggio fra la dorsale collinare Schio-
     Vicenza (verso ovest) e dall’alta pianura vicentina (in direzione nord, sud ed est).
     L’area ricade all’interno del bacino idrografico del fiume Brenta Bacchiglione.
     L’immobile aziendale è ubicato ad una quota di circa 70 m s.l.m., e risulta direttamente confinante con:
      - l’ecocentro del comune di Isola Vicentina a Nord Est;
      - una rivendita di ricambi per veicoli commerciali a Nord Est;
      - una ditta per la produzione di alimenti (pane e prodotti da forno) ad Est;
      - un supermercato appartenente a grande catena di distribuzione ad Sud;
      - una porzione di capannone in disuso a Nord Ovest.
     L’area industriale è direttamente servita dalla S.P. 46 “del Pasubio”, che attraversa il territorio amministrati-
     vo di Isola Vicentina da Sud-Est a Nord-Ovest sulla direttrice Vicenza - Schio - Pian delle Fugazze - Rovereto
     e la direttrice Est-Ovest, che interseca la SP pedemontana sulla direttrice Bassano – Thiene - Priabona - Valle
     dell’Agno.
     Il contesto territoriale circostante il sito aziendale, presenta lineamenti urbanistici complessi, in linea con i
     connotati del territorio dell’alta pianura vicentina: le zone edificate consolidate dei centri municipali si alter -
     nano alle zone industriali più o meno estese, relegando a lembi ormai frammentati di territorio le zone agri-
     cole.




                                                             Pag. 2 di 18


copia informatica per consultazione
               PROVINCIA DI VICENZA
                     AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                      SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                          Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
               Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                            Ortofoto del sito




                                                          Pag. 3 di 18


copia informatica per consultazione
                    PROVINCIA DI VICENZA
                           AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                            SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                               Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                    Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                  QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
     • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
     • Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
     • Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Isola Vicentina;
     • Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Isola Vicentina;
     • Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti urbani e Speciali;
     • Piano Regionale di Tutela delle Acque;
     • Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera;
     • Piano di Assetto Idroeologico (P.A.I.)
     • Rete Natura 2000.
     I riferimenti programmatici sopra indicati rappresentano un quadro generale sufficientemente descritto,
     senza variazioni rispetto alla precedente istanza di verifica di assoggettabilità alla V.I.A..

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                    QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
     Stato di Fatto
     Nello stabilimento vengono condotte attività di:
        Selezione per composizione, messa in riserva [R13] e triturazione [R3]
      finalizzata all’ottenimento di MPS conformi alle specifiche UNI 10667 e alla produzione di “MPS - lega
      Cupronichel”.
        Raffinazione della frazione metallica:
       pirolisi della frazione residua di materiale plastico (presente al 3% nella “MPS - Lega cupronichel”) per
       l’ottenimento di MPS a più elevato grado di purezza e quindi maggior valore commerciale.
                       Tipologie di rifiuti conferibili nello stabilimento
     Cod. CER                             Descrizione                              Operazioni
     02.01.04  Rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi)                                    R13, R12, R3
     07.02.13  Rifiuti plastici                                                     R13, R12, R3
     11.01.99  Rifiuti non specificati altrimenti (scarti di produzione di plastica con trattamento galvanico superficiale)       R13, R12, R3, R4
     12.01.05  Limatura e trucioli di materiali plastici                                        R13, R12, R3
     15.01.02  Imballaggi in plastica                                                  R13, R12, R3
     16.01.19  Plastica                                                         R13, R12, R3
           Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, persi da quelli di cui alla 16.02.15* (Previa verifica non
     16.02.16                                                               R13, R12, R3
           pericolosità)
     16.03.06  Rifiuti organici, persi da quelli di cui alla voce 16.03.05* (Scarti in plastica, previa verifica non pericolosità)  R13, R12, R3
     17.02.03  Plastica                                                         R13, R12, R3
     19.12.04  Plastica e gomma                                                     R13, R12, R3
     20.01.39  Plastica                                                         R13, R12, R3


                 Impianti presenti per attività di recupero rifiuti e lavorazione MPS
          Impianto             Prodotto finito             Capacità impianti Kg/h    Capacità MPS kg/h
       Triturazione linea 1   Semilavorato per linea metalli o per raffinatori         500
       Macinazione linea 2              MPS                     500             500
       Mulino GRANPLAST                MPS                     150             150
                                                                   Pag. 4 di 18


copia informatica per consultazione
                      PROVINCIA DI VICENZA
                             AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                              SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                                 Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                      Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA



       Mulino FBM                    MPS                     500             500
       Mulino VIRGINIO                  MPS                     500             500
       Linea metalli                   MPS                     200
       Combustore                    MPS                     50*
                                                                     500
       Raffinatore 1                   MPS                     200
       Raffinatore 2                   MPS                     200
       TOTALE                                            2.750            2.150


                                Quantitativi Rifiuti Autorizzati
                       Attività                 Quantitativi massimi autorizzati (ton)
                Rifiuti conferibili presso l’impianto            60 ton/giorno - 6.000 ton/anno
             Stoccaggio rifiuti da sottoporre a trattamento             120 ton - 809,0 mc
               Stoccaggio rifiuti prodotti dall’attività               80 ton - 102,5 mc
                Potenzialità di trattamento [R3]              20 ton/giorno - 6.000 ton/anno


                         Tipologie di rifiuti prodotti nello Stabilimento
     Cod. CER        Rifiuto                      Provenienza                    Destinazione - sigla R/D
     15.01.01    Scatoloni in cartone                    Sballaggio                  Operazione - trattamento R13/R3
     15.01.02    Imballaggi in Plastica                 Sballaggio                    Operazione - trattamento R13/R3
     15.01.03   Imballi in legno (pallets)                Sballaggio                    Operazione - trattamento R13/R3
     19.12.02        Ferro                  [R3] Selezione e cernita                Operazione - trattamento R13/R4
     19.12.04   Plastica non recuperata          [R3] selezione e cernita, granulazione             Operazione - trattamento R13/R3
     19.12.12   Scarti non recuperabili   [R3] Selezione per eliminazione impurezze e raffinazioni plastiche      Operazione-trattamento R13/D15
     16.10.02   Acqua dal pirolizzatore              Acqua dal pirolizzatore                 Operazione - trattamento R13/R4
     19.12.03               Lega Ni-Cu che non raggiunge gli standard MPS                   Operazione - trattamento R13/R4


     Lo stoccaggio dei rifiuti viene effettuato:
                       I cumuli sono realizzati su basamenti pavimentati all’interno di box. Tali basamenti sono impermeabili e
     Stoccaggio su cumuli
                       resistenti all’attacco chimico dei rifiuti e permettono la separazione dei rifiuti dal suolo sottostante.
     Stoccaggio di rifiuti solidi in   I cassoni, la casse e le ceste utilizzati per lo stoccaggio dei rifiuti solidi sono di tipo metallico o pastiche. Per la
     contenitori fuori terra       tipologia di rifiuti contenuti non sono richieste particolari specifiche caratteristiche (ad es. resistenza chimica).


                          Confronto Stato di Fatto con Stato di Progetto
                                STATO DI FATTO                       STATO DI PROGETTO
     Aree conferimento/stoccaggio    a)Invio diretto alla lavorazione: in questo caso lo      Realizzazione di un nuovo accesso per i mezzi
        rifiuti in ingresso.       scarico avviene sulla platea coperta all’ingresso del    pesanti al magazzino, con relativa nuova viabilità
      Accettazione/deposito dei      reparto di produzione (in colli o con scarico in      di accesso pavimentata. Acquisizione di una nuova
      rifiuti plastici in ingresso    cumulo da cassoni scarrabili).               area esterna coperta (Area E5), di superficie pari a
                       b)     Attesa    di     selezione:    area   circa 1.100 mq, dedicata in parte allo stoccaggio
      Aree stoccaggio MPS         conferimento/deposito costituita da dedicati box      delle MPS, in parte ad officina e deposito
      Attività di stoccaggio        coperti con tettoia; segue selezione delle plastiche    macchinari in disuso; il quantitativo delle MPS
      MPS e rifiuti            per composizione con successivo stoccaggio         stoccate sarà pari a 5 ton. Stoccaggio di MPS in
                        all’interno delle cupole.                  lavorazione in zona adiacente i nuovi estrusori (I3
                       c)Area conferimento/selezione: in caso di area coperta     – MPS int5), per un totale di 40 ton. Stoccaggio
                        già occupata, momentaneo utilizzo di area situata      rifiuti plastici in lavorazione in zona coperta
                        allo scoperto sul piazzale pavimentato di accesso      adiacente alla lavorazione (I2–MPS int4) per un
                        all’impianto    di   lavorazione    (utilizzata   totale di 23,5 ton.
                        alternativamente per conferimento rifiuti in colli o
                        per stoccaggio MPS in Big-bags) in attesa del
                        trasferimento all’area di selezione coperta.
                       d)Aree deposito: i rifiuti possono essere depositati
                        anche all’interno di una delle cupole. La
                        movimentazione dei rifiuti prodotti avviene
                        nell’apposita area esterna coperta da tettoia. Le

                                                                     Pag. 5 di 18


copia informatica per consultazione
                    PROVINCIA DI VICENZA
                           AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                            SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                               Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                    Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA



                       MPS vengono movimentate nelle aree di stoccaggio
                       (piazzali esterni) o all’interno delle cupole 1 e 2. Le
                       MPS verranno stoccate anche nell’ex area “Il
                       Veicolo s.r.l.” di recente acquisizione.
       Settore recupero rifiuti   I rifiuti in ingresso sono normalmente imballati in              Nessuna modifica
       Sballaggio          sacconi, ceste o casse di cartone solitamente con pallet
       cernita           di trasporto. Gli imballi possono essere a rendere
       sudpisione         (casse di plastica o metallica, pallets di legno, sacconi
       eventuale eliminazione    di plastica) oppure a perdere (scatoloni di cartone,
       manuale delle impurezze   pallets rotti). In quest’ultimo caso vengono prodotti
                     rifiuti di imballo codificati con il codice 150101
                     (cartone) e 150103 (legno). Dopo l’apertura dei colli
                     avviene la cernita che consiste nel separare se
                     possibile le singole tipologie di plastica ed eventuali
                     impurezze. Da questa fase possono originarsi rifiuti di
                     metalli ferrosi (191202), di plastica (191204) o altri
                     (191212).
       Settore recupero rifiuti   Una parte dei rifiuti viene sottoposta a triturazione al   Installazione  di  un   deferrizzatore  per
      Triturazione          fine di ottenere MPS. Il trituratore ha una capacità di    separazione/asportazione ferro e un separatore ad
                     500 Kg/h. Risulta autorizzato, ma non ancora         induzione per separazione/asportazione altri
                     installato un secondo trituratore con capacità oraria     metalli
                     massima di 500 Kg/h.
       Settore recupero rifiuti   Macinazione in n. 3 mulini indipendenti (due mulini              Nessuna modifica
      Macinazione in mulini in-   FBM, un mulino GRANPLAST) di cui uno munito di
       dipendenti         trituratore. La produzione delle MPS prevede la
                     riduzione volumetrica fino al raggiungimento delle
                     caratteristiche dimensionali richieste. Il mulino
                     GRANPLAST ha una capacità singola di 150 Kg/h. La
                     potenzialità dei mulini FBM è di 500 kg/h.
       Settore lavorazione MPS   Trattamento eseguito su plastica contenente anche       Introduzione di una terza apparecchiatura (linea
      Macinazione e separazio-    metalli finalizzato alla separazione meccanica, dopo la    metalli n.3) del tutto analoga a quelle presenti per
       ne metallo/plastica     macinazione, della plastica dai metalli presenti.       una capacità complessiva di produzione MPS pari
                     Capacità    dell’apparecchiatura   di  separazione   a  600 kg/h   (aumento della percentuale di
                     metallo/plastica è di 150 kg/h, a fronte di una capacità   produzione di MPS “lega cupronichel” più
                     di 500 kg/h del trituratore che la alimenta. Dopo il     pregiata rispetto alle altre MPS ottenibili).
                     trattamento si ottiene una plastica commerciabile       L’aumento di capacità, conseguito anche con
                     come MPS e metalli non ferrosi costituiti da una lega     installazione di seconda macchina per separazione
                     cupro-nichel con impurezze residue <5% di plastica,      metallo/plastica, non prevede l’aumento di
                     anch’essa MPS. Durante la lavorazione l’ambiente       capacità produttiva dell’impianto (R3) ma solo la
                     viene mantenuto aspirato per eventuali polveri        persificazione delle percentuali di MPS prodotte.
                     generate durante la triturazione. L’operazione avviene
                     in due macchine con capacità complessiva di 400kg/h.
       Settore recupero rifiuti   Impianto alimentato tramite coclea per il trattamento     Trasferimento dell’apparecchiatura in altra area
      Raffinazione a pirolisi    della MPS “lega cupro-nichel prodotta” per          dello stabilimento funzionale all’ottimizzazione
                     l’eliminazione della plastica residua e ottenimento di    spazi/organizzazione ed installazione di seconda
                     MPS ad elevato grado di purezza. L’MPS cupro-nichel      apparecchiatura del tutto analoga con aumento
                     pura in uscita dalla pirolisi verrà raffreddata con uno    capacità di trattamento da 50 kg/h a 100 kg/h.
                     scambiatore di calore aria-acqua e raccolta in un       A servizio di tale apparecchiatura sarà realizzato
                     contenitore. Segue quindi l’imballaggio, lo stoccaggio    un nuovo punto di emissione in atmosfera: camino
                     e la vendita. I fumi prodotti dalla pirolisi sono       n. 6
                     convogliati al camino n. 4.
       Settore recupero rifiuti   La plastica subisce un processo di taglio tramite lama            Nessuna modifica
      Raffinazione plastica me-   in rotazione e conseguente abrasione meccanica con le
       diante n. 2 raffinatori   pareti, al fine di eliminare i residui dei processi
                     superficiali (con origine di rifiuto 19 12 12). L’aria
                     aspirata viene convogliata (assieme all’aspirazione di
                     altre apparecchiature, come di seguito illustrato) nel
                     filtro a maniche, per essere poi emessa al camino n. 1.

                                                                  Pag. 6 di 18


copia informatica per consultazione
                     PROVINCIA DI VICENZA
                            AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                             SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                                Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                     Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA



                      Durante la lavorazione viene occasionalmente
                      aggiunta acqua per raffreddare il materiale, che, a
                      contatto con il materiale caldo, sviluppa vapore,
                      emesso in atmosfera attraverso il camino n. 2.
      Settori recupero rifiuti     Tutte le lavorazioni meccaniche sono asservite da una   Collegamento dei due sistemi di aspirazione per
       lavorazioni MPS.        linea di aspirazione. Sono presenti due filtri a maniche  ottimizzazione portata del flusso convogliato con
      Macinazione;           indipendenti: uno dedicato ai mulini (attività di     aumento capacità di aspirazione in relazione alla
      Macinazione e separazio-     macinazione), l’altro alle apparecchiature di       realizzazione nuova linea metalli
      ne metallo/plastica;       separazione metallo/plastica (attività di macinazione e
      Raffinazione plastica me-    separazione metallo/plastica) e dei due raffinatori
      diante n. 2 raffinatori.     (attività di raffinazione plastica). Entrambe i filtri a
                      maniche sono convogliati al camino n. 1.
       Settore recupero rifiuti    Per la separazione di perse tipologie di plastica            Nessuna modifica
       Separazione per flottazio-   (principalmente tra poliolefine – più leggere - dal
       ne               rimanente materiale plastico), viene utilizzato un
                      separatore a flottazione a circuito chiuso.
     Settore recupero rifiuti      Per la separazione della plastica da frazioni più             Nessuna modifica
      Separatore a vento        leggere (polvere e carta) è presente un’apposita
                      apparecchiatura (sistema di vagli a vento e cicloni)
                      che permette di aumentare la purezza della plastica
                      trattata, in modo da aumentare la qualità della stessa.
                      Le emissioni sono convogliate al camino n. 5.
       Settore recupero rifiuti    Il processo di estrusione risulta finalizzato al      Installazione di n. 3 estrusori per portare la
      Estrusore            miglioramento delle MPS prodotte in modo da        capacità trattamento plastiche MPS da 400 kg/h a
                      renderle idonee alle successive lavorazioni presso gli   1600 kg/h,
                      impianti di utilizzo. Sopra l’area è posizionata una    Tale modifica comporterà l’aumento della
                      cappa aspirante con emissione al camino n. 3. L’acqua   portata di emissione del camino n. 3 e il
                      di raffreddamento è gestita a circuito chiuso mediante   trasferimento dello stesso.
                      impianto frigorifero. La potenzialità massima
                      dell’estrusore è di 400 Kg/h. All’estrusore è abbinato
                      un gruppo per l’estrazione di aria e gas dalla massa di
                      plastica fusa effettuato nella fase di rammollimento.
                      L’estrazione avviene con una pompa a vuoto ad anello
                      liquido con ricircolo dell’acqua della pompa a vuoto.
                      Lo sfiato di aria estratta è collegato al camino
                      dell’estrusore (emissione camino n. 3); l’acqua viene
                      utilizzata a ciclo chiuso. L’acqua a temperatura
                      ambiente della pompa da vuoto viene periodicamente
                      sostituita e smaltita come rifiuto in quanto si possono
                      accumulare i vapori condensati estratti durante il
                      vuoto e provenienti dalla plastica rammollita.




                                                                 Pag. 7 di 18


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                         AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                          SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE

               SCHEMA A BLOCCHI DEL CICLO PRODUTTIVO STATO DI PROGETTO

                     Accettazione eedeposito dei rifiuti plastici da trattare
                     Accettazione deposito dei rifiuti plastici da trattare


         Sballaggio, cernita, sudpisione ed eventuale eliminazione manuale delle impurezze (carta, cartone,
         Sballaggio, cernita, sudpisione ed eventuale eliminazione manuale delle impurezze (carta, cartone,
                               nylon, ferro)
                               nylon, ferro)


       Triturazione (da installare)
       Triturazione (da installare)            Triturazione
                                 Triturazione        Macinazione in nr. 33mulini di
                                               Macinazione in nr. mulini di
                                               cui uno munito di trituratore
                                                cui uno munito di trituratore
                       Deferrizzatore / /separatore
                       Deferrizzatore separatore
                          ad induzione
                          ad induzione

            Macinazione eeseparazione
            Macinazione separazione
             metallo/plastica
              metallo/plastica

         Raffinazione con
         Raffinazione con
                             Pirolisi-                             nr 22filtri aa
                                                               nr filtri
          essiccazione
          essiccazione              Pirolisi-
                            combustione                              maniche
                                                                maniche
                             combustione

        Raffinazione plastica
        Raffinazione plastica
                                              Separazione
                                              Separazione
          con vernice
           con vernice             Abbattitori
                             Abbattitori           per flottazione
                                              per flottazione         Camino nr 11
                                                               Camino nr
                             ad acqua
                              ad acqua



          Camino nr 22           Camino
                           Camino    Camino
                                  Camino
          Camino nr
                           nr 44
                            nr      nr 66
                                   nr
                                            Separazione aavento
                                            Separazione vento
                                                                 Camino nr 55
                                                                 Camino nr
                            Imballaggio ee
                             Imballaggio
                          stoccaggio MPS Lega
                           stoccaggio MPS Lega
                             cupronichel
                             cupronichel


                Imballaggio eestoccaggio MPS in sacchi-sacconi oostoccaggio in silos
                 Imballaggio stoccaggio MPS in sacchi-sacconi stoccaggio in silos


           Estrusione plastica              Imballaggio eestoccaggio
                                  Imballaggio stoccaggio
           Estrusione plastica


            Camino nr 33
            Camino nr


                               Vendita
                                Vendita




                                                             Pag. 8 di 18


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     Il quadro progettuale risulta sufficientemente esaustivo nelle sue definizioni generali e dallo stesso emerge
     che, rispetto alla potenzialità dell’impianto approvato di cui al decreto 79 del 03 agosto 2016, l’attuale propo-
     sta progettuale non comporta modifiche ne al limite massimo di rifiuti conferibili all’impianto pari a 60
     ton/gg ne alla capacità massima autorizzata sia giornaliera pari a 20 ton/g sia annua pari a 6.000 ton/anno;
     ma esclusivamente alla percentuale di prodotto finito di migliore qualità rispetto a quello di qualità inferiore
     ovvero le modifiche non comportano variazioni sulle attività di recupero.
     In considerazione di quanto verificato in fase di sopralluogo in termini di aree e quantità di stoccaggi di MPS
     e di rifiuti, si chiede di fornire quanto segue:
     - coerenza tra lo stato di fatto, stato di progetto approvato e stato di progetto”attuale” (es.la presenza di
     rifiuti nel piazzale scoperto era da intendersi di natura eccezionale (alla disponibilità di posto sotto le tettoie)
     e residuale;
     - conseguentemente a quanto sopra, ed al Piano di Sicurezza presentato nell'Elaborato 5, verificare la
     coerenza con il citato parere dei VVF del 2011 e con la circolare del Ministero dell'Ambiente prot 0004064 del
     15-03-2018;
     - il documento "Elab1-Allegato1-Stoccaggi.pdf" delinea solo una lieve riduzione dei rifiuti presenti nel
     piazzale esterno, si studi la possibilità di scelte gestionali che minimizzino le quantità di rifiuti e MPS
     stoccati con ripensamento sulle quantità riportate nelle colonne "Progetto" del documento appena citato;
     - prevedere una modalità temporale per la gestione delle MPS, considerando sia la disponibilità delle aree,
     che gli accumuli di nuovi materiali recuperati derivanti dalla prosecuzione dell’attività di recupero
     Con riferimento alla gestione delle acque meteoriche, le acque di seconda pioggia dei piazzali interessati (in
     autorizzazione in maniera residuale, nel sopralluogo in modo massivo) alla presenza dei rifiuti è previsto
     che la seconda pioggia l'immissione su rete di acque bianche comunale (con recapito in acque superficiali)
     senza trattamento ma con rispetto dei limiti (Tab. 1 – All. B delle N.T.A. del P.T.A.); per le acque di altri
     piazzali e dei tetti (vedi tabella a pagina 13 della Bozza istruttoria) sono previsti pozzi perdenti:
     - verificare l'impossibilità, o meno, di convogliare anche questi contributi nella rete bianca comunale
     supportando la scelta dei pozzi disperdenti;
     - il progetto porta ad un aumento delle emissioni atmosferiche, compresa la captazione della zona di
     estrusione, con possibile formazione di composti organici ossidati; serve dunque una valutazione della
     possibilità di scarico sul suolo alla luce dei limiti pertinenti per i parametri caratterizzanti le emissioni (Ni,
     Cu, Cr, Aldeidi, fenoli e idrocarburi).
     Le integrazioni fornite risultano esaustive.
     Si ritiene comunque opportuno identificare il quantitativo massimo di MPS stoccabili, coerente con il CPI e
     verificato dai VVFF, al fine di evitare che l'accumulo di MPS comporti l’aumento del rischio incendio

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento, richiedendo specifiche annotazioni nella presentazione della documentazione di approvazione progetto.
                                   111




                                                             Pag. 9 di 18


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                         AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                          SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                   QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
     Nello stabilimento risultano presenti i seguenti punti di emissione:
                                                               Portata
      Camino                         Impianto
                                                               (mc/ora)
           Triturazione linea 1                                            //
           Triturazione linea 2                                            //
           Mulino 1                                                 900
           Mulino 2                                                 1.000
        1   Mulino 3                                                 1.000
           Trattamento ABS – metalli                                        2.700
           Raffinazione con essiccamento                                       600
           Raffinazione plastica con vernice                                     600
           TOTALI                                                  6.800
        2   Raffinazione plastica con vernice                                     600
        3   Estrusore plastica                                            2.000
        4   linea di pirolisi per raffinazione MPS cupro-nichel con abbattitore ad umido               180
        5   Separatore a vento - sistema di vagli a vento e cicloni (attualmente non accora attivato)        4.800
     La proposta progettuale in esame prevede:
      l’aumento della portata oraria del camino n. 1 (da 6.800 mc/h a 12.000 mc/h) a seguito della modifica della
      linea di trattamento ABS – metalli;
      l’aumento della portata oraria del camino n. 3 a seguito della modifica dell’estrusore plastica; è previsto
      l’aumento del numero di estrusori per un totale di 4 unità e la modifica comporterà lo spostamento del ca-
      mino n. 3 con aumento della portata da 2.000 mc/h a 13.000 mc/h.
      L’attivazione di una nuova emissione (camino n. 6) per realizzazione del nuovo pirolizzatore. Attualmente
      la ditta dispone di un’emissione autorizzata (camino n. 4) relativa alla macchina già presente. Il nuovo pi-
      rolizzatore sarà servito da un combustore (a tiraggio naturale) alimentato a gas metano per l’eliminazione
      della frazione combustibile con successivo scambiatore ad aria (per l’abbassamento della temperatura) ed
      abbattitore ad acqua per l’eliminazione delle polveri residue. Dopo questi trattamenti i fumi saranno con-
      vogliati al camino n. 4 (attuale pirolizzatore) e al camino n. 6 (pirolizzatore di progetto).
      estensione dell’orario di attività delle linee di trattamento al periodo notturno.




                                                             Pag. 10 di 18


copia informatica per consultazione
                    PROVINCIA DI VICENZA
                           AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                            SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                               Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                    Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     Da quanto presentato dalla Proponente si desume che l’esercizio dell’impianto, rispetto alla configurazione
     di progetto, comporta:
      un aumento inferiore al punto percentuale nei confronti delle emissioni di polveri (PTS), ossidi di azoto
      (NOx), ossidi di zolfo (SOx) e monossido di carbonio (CO);
      un aumento di circa il 9%. per quanto riguarda il nichel (Ni);
      un contributo relativo alle altre sostanze (PTS, NOx, SOx e CO) ragionevolmente immutato rispetto alla
      configurazione aziendale attuale e del tutto trascurabile in relazione alle emissioni totali comunali.
     Quanto sopra considerato, si ritiene ragionevole che in relazione al progetto presentato non emergano im -
     patti aggiuntivi significativi sulla presente componente.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
     La ditta risulta autorizzata alla gestione dello scarico delle acque con autorizzazione dirigenziale n. 85 del
     12.04.2016. Le acque gestite nello stabilimento riguardano:
      acque di dilavamento piazzale ad uso stoccaggio MPS e rifiuti in ingresso.
      acque di dilavamento viabilità e zone di passaggio.
      acque pluviali (coperture dei fabbricati);
      acque civili;
     e la Proponente riporta il seguente Sistema di gestione delle acque:
     LOCALIZZAZIONE         FUNZIONE                       GESTIONE SCARICO
                               Trattasi di piazzali destinati al passaggio dei mezzi conferenti, stoccaggio di MPS
                  Passaggio mezzi con-   (all’interno di big bag)e dal deposito di rifiuti (all’interno di colli), pavimentati in
                  ferenti;         conglomerato bituminoso. I piazzali sono dotati di sistema di raccolta delle acque
     Piazzali esterni Sud-
                  Stoccaggio MPS      di prima pioggia con successivo trattamento e convogliamento in fognatura delle
     Est pavimentati di
                  all’interno di big bag;  acque nere consortile, secondo le modalità contenute nell’autorizzazione AVS n.
     accesso all’impianto
                  Stoccaggio rifiuti    5265 del 22.11.2013. Le acque di seconda pioggia sono inviate presso la rete delle
                  all’interno di colli.   acque bianche della lottizzazione produttiva, nel rispetto dei limiti previsti dalla
                               Tab. 1 – All. B delle N.T.A. del P.T.A. (scarico in corso d’acqua superficiale).
                               La viabilità e i relativi piazzali sono utilizzati esclusivamente per il passaggio dei
     Viabilità e piazzale a
                  Passaggio mezzi per il  mezzi commerciali per il trasporto in uscita di MPS. Si esclude, pertanto, il rischio
     servizio degli accessi
                  trasporto di MPS in    di dilavamento di rifiuti e la conseguente necessitò di attivare sistemi di raccolta e
     lato Ovest e Sud
                  uscita.          trattamento delle acque di prima pioggia. Le acque meteoriche di dilavamento
     (magazzino MPS).
                               della viabilità e dei piazzali sono convogliate presso gli attuali pozzi perdenti.
                               Sulla base dei campionamenti e dei rapporti di prova eseguiti (Rapporto di prova
                               n. 15-4700-001 del 23/07/2015), le acque dei tetti non risultano contaminate da
     Coperture del
                               emissioni in atmosfera originate dall’attività stessa, pertanto non necessitano di
     fabbricato produttivo   Recupero rifiuti e la-
                               autorizzazione ai sensi dell’Art 39 comma 5) del P.T.A. Le acque dai tetti degli
     e copertura delle     vorazione MPS.
                               uffici e del reparto produttivo sono disperse al terreno tramite una linea di pozzi
     cupole.
                               perdenti, mentre quelle provenienti dai tetti delle cupole sono disperse
                               direttamente nel terreno.
                               Le acque nere civili sono convogliate presso la fognatura delle acque nere
     Palazzina uffici      Ufficio aziendale
                               (fognatura pubblica).
     Dalla documentazione presentata risulta che l’attuale sistema di gestione delle acque rimane invariato
     rispetto a quanto autorizzato e l’area di 950 mq, con pavimentazione in conglomerato bituminoso destinata
     ad esclusivo passaggio dei mezzi per il trasporto di MPS in uscita, relativa alla realizzazione del secondo
     ingresso lungo il lato Sud dell’impianto risulta idraulicamente separata dai piazzali limitrofi. In analogia con
     quanto attualmente approvato per il resto delle zone di passaggio, il progetto prevede che le acque di
     dilavamento vengano collettate ai pozzi perdenti esistenti.


                                                                 Pag. 11 di 18


copia informatica per consultazione
                   PROVINCIA DI VICENZA
                         AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                          SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     Per quanto sopra considerato, si ritiene ragionevole che in relazione al progetto presentato non emergano
     impatti aggiuntivi significativi sulla presente componente
     Le integrazioni richieste all’interno del quadro progettuale verranno valutate anche in relazione al presente
     aspetto.
     In relazione alla presente tematica si ritiene di prescrivere quanto segue:
     - realizzazione di un sedimentatore/disoleatore/flottatore prima del pozzo disperdente; di tale impianto do -
     vrà essere registrata la manutenzione. Riscontri ed anomalie verificate in fase di manutenzione periodica de -
     vono essere oggetto di approfondimento e di relazione tecnica;
     - in relazione al trattamento della prima pioggia delle meteoriche provenienti da tetto nelle aree interessate
     all'aumento di emissioni, sia previsto di monitorare la qualità delle acque di prima pioggia, prima del confe-
     rimento all'impianto di trattamento, con proposta operativa e riferita almeno ai seguenti parametri che sono
     allo stesso tempo tipici e critici; SST, Cr, Ni e Cu, COD, aldeidi

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento ma, stante le potenziali criticità emergenti, si ritiene opportuno prescrivere specifiche misure gestionali.

     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     Dall’analisi della carte geologiche del Veneto il sito produttivo in esame è situato sul territorio pianeggiante
     dell’alta Pianura Veneta, originatosi nel Quaternario a seguito di innumerevoli depositi fluvioglaciali ed
     alluvionali. La granulometria del materiale depositato decresce man mano che ci si allontanata dall’area
     collinare settentrionale alla quale si associa come noto un perso comportamento idrogeologico da materiali
     permeabili a materiali poco permeabili con intersezione nella fascia denominata “fascia della risorgive” in
     cui avviene il passaggio da un tipo all’altro. In particolare l’area è situata nel territorio a nord di tale fascia ed
     è caratterizzata da uno strato di materiale ghiaioso grossolano sede di una falda freatica indifferenziata che
     in generale varia da 60-70 m di profondità a nord a ridosso delle colline fino ad annullarsi a sud in
     corrispondenza delle risorgive, con rare intercalazioni di strati limoso-sabbiosi. In prossimità dell’area di
     intervento, l’altezza della falda freatica è di circa 60 m s.l.m. (Fonte: Valutazione di Compatibilità Idraulica al
     PAT). Considerato che l’impianto è già esistente ed operativo con relative autorizzazioni e che non si
     prevedono modifiche significative allo stato esterno dei luoghi, ma interventi di adeguamento
     dell’impiantistica all’interno del fabbricato esistente, è ragionevole ritenere che la realizzazione del progetto
     non produca impatti aggiuntivi significativi sulla presente componente ambientale.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     L’area in analisi si colloca all’interno della zona industriale di Isola Vicentina, rientrando nel Piano di
     Zonizzazione Acustica Comunale in classe V - con limiti di 70 dBA in periodo diurno e di 60 dBA in periodo
     notturno. L’azienda è circondata da lotti industriali, i ricettori più vicini – solo con carattere residenziale –
     non vengono sufficientemente descritti nella documentazione: il tecnico descrive il ricettore 1 ricadente in
     classe III – con limiti di 60 dBA in periodo diurno e 50 dBA in periodo notturno e il ricettore 2
     semplicemente non influenzato dalle emissioni di rumore prodotte dall’azienda. Manca nella
     documentazione un’analisi riferibile del contesto ambientale o layout di analisi e di progetto.
     Le sorgenti indicate nella documentazione come fonti di rumore, risultano essere due camini di espulsione
     fumi: un camino esistente e uno di progetto, anche a riguardo mancano indicazioni riferibili sugli impianti,


                                                              Pag. 12 di 18


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     mezzi e lavorazioni anche antropiche dell’azienda, nonché analisi riferibili sulle emissioni di rumore
     prodotte sia in ambiente interno – capannoni aziendali - che esterno.
     Durante il sopralluogo si è constatato la presenza e l’utilizzo di più impianti di macinazione del materiale
     plastico, un mulino con i rispettivi impianti-motore, più camini di espulsione polveri ( attualmente presenti
     in numero di 5 e 1 di progetto), l’impianto pirolizzatore collegato ai rispettivi camini già detti, gli abbattitori
     ad acqua, nonché gli impianti frigo per il raffrescamento dell’acqua stessa negli impianti – posti in ambiente
     esterno sotto una tettoia sul fianco nord-est verso il ricettore 2, nonchè tutte le ulteriori eventuali attività
     manuali e non, compreso lo scarico e carico materiale.
     Il capannone si presenta composto da più parti internamente collegate, con aperture (portoni e finestre)
     anche non chiudibili. L’area di pertinenza esterna secondo quanto indicato nel sopraluogo dai tecnici
     dell’azienda viene usata per l’attività di carico e scarico materiale.
     L’azienda svolge l’attività sia in periodo diurno che notturno, a riguardo nella documentazione manca una
     specifica valutazione degli impianti, delle attrezzature e attività, nonché mezzi aziendali funzionanti
     rispettivamente sia in diurno che in notturno.
     Si ritiene che il grado di approfondimento del documento di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
     non sia sufficiente viste le finalità emerse; l’argomento non e’stato trattato relativamente agli impatti acustici
     determinati dalle attività e dagli impianti dell’azienda per il periodo diurno e notturno, così come richiesto
     dalla normativa di settore (ai sensi dell’art. 8 della Legge Quadro n.447 del 26.10.1995 e successive norme
     attuative nonchè DDG ARPAV n. 3 del 29/01/2008). Nello specifico:
     Manca la verifica del traffico indotto dall’attività sulle strade afferenti l’area in esame. Si chiedono, delle
     indicazione riferibili sui percorsi di collegamento alle strade principali usati dai mezzi di trasporto del
     materiale in ingresso e in uscita dal lotto, sul numero dei mezzi di trasporto dell’attività e sulle emissioni di
     traffico indotto (leggero e pesante) prodotte dall’attività allo scopo di valutare l’effettiva incidenza dei livelli
     incrementali prodotti dai mezzi – soprattutto pesanti – dell’attività sia per il periodo diurno che notturno.
     Tali livelli, anche come sommatoria degli effetti del traffico esterno all’attività saranno confrontati con i
     limiti delle infrastrutture stradali percorse dai mezzi di trasporto di cui sopra, che dovranno essere
     classificate secondo il DPR 142/2004 e riportare i limiti relativi alle fasce di pertinenza stradale del caso.
     Si ritiene opportuno verificare con rilievo fonometrico, in periodo diurno e notturno, i livelli di rumore
     residuo scorporati dalle emissione stradali e non, presso i ricettori R1 e R2 ed eventuali altri ricettori anche
     con carattere non residenziale cioè commerciale/terziario - nonché i valori LeqA e L95 orari più bassi
     riscontrati dal monitoraggio, che saranno usati per la verifica del livello differenziale presso i suddetti
     ricettori; inoltre i livelli di emissione sonora delle attuali attività e impianti dell’azienda indagata, il tutto con
     lo scopo di verifica delle emissioni di rumore attuali e di progetto, anche come sommatoria degli effetti.
     Si ricorda che da normative vigenti, dati/valori con più di tre anni sono da considerarsi non attendibili a
     causa del carattere di vetustà che essi assumono. Inoltre i dati di cui sopra devono avere carattere di
     riferibilità, a riguardo si chiede di integrare – laddove non è possibile è opportuno produrre una verifica
     fonometrica atta alla caratterizzazione delle emissioni della specifica sorgente - le informazioni con schede
     tecniche e certificazioni per le sorgenti di progetto e gli eventuali sistemi di mitigazione.
     Si fa presente che il documento di valutazione di impatto acustico deve sempre riportare adeguate storie
     temporali con i tracciati fonometrici dei rilievi effettuati e con le analisi del dato più adeguate; si riscontra a
     riguardo tempistiche di monitoraggio dei livelli residui e ambientali troppo brevi e condotti in posizioni di
     misura non adeguate. Si chiede inoltre di dare indicazioni riferibili sul posizionamento dei punti di misura,
     la normativa di settore chiede infatti specifiche e chiare indicazioni.
     Di seguito alle valutazioni effettuate dal Tecnico Competente e riportate nella Documentazioni di Impatto
     Acustico, con gli approfondimenti riguardanti le integrazioni del caso, non si riscontrano potenziali o
     manifeste criticità a causa delle attività e/o degli impianti, macchinari e mezzi dell’azienda.
     Si ritiene opportuno prescrivere fin d’ora un monitoraggio – con gli impianti e le attività funzionanti a pieno
     regime presso i ricettori verificati in fase di progetto - per evidenziare la bontà della stima previsionale ed
                                                       Pag. 13 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     eventualmente per inpiduare modalità operative o interventi strutturali finalizzati alla limitazione delle
     criticità.
     Qualora al Comune dovessero pervenire lamentele o segnalazioni di disturbo ovvero se il Comune, per
     precauzione, lo ritenesse comunque opportuno, sarà richiesto alla ditta titolare dell’attività di produrre
     adeguate verifiche fonometriche.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento, prescrivendo tuttavia un monitoraggio post operam.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
     Radiazioni ionizzanti: Il Comune di Isola Vicentina risulta censito, secondo l’ARPAV (Anno di
     aggiornamento dell’elenco: 2002, Fonte: DGRV n. 79 del 18/01/2002), all’interno degli ambiti a rischio radon.
     Rispetto all’attività esistente, il progetto in esame non prevede la realizzazione o l’utilizzo di locali chiusi
     ritenuti a rischio radon (interrati, seminterrati), ma la fruizione di ambienti esterni (piazzale) e di fabbricati
     aperti dove ragionevolmente non può sussistere il rischio radon.
     Radiazioni non ionizzanti: L’attività di messa in riserva, selezione preliminare e trattamento di rifiuti speciali
     non pericolosi in esame non prevede la generazione di radiazioni non ionizzanti (es. campi
     elettromagnetici).
     Inquinamento luminoso: La proponente dichiara che la configurazione aziendale prevista dal progetto, al
     fine di non determinare potenziali interferenze significative negative nei confronti della componente
     ambientale in oggetto, sulla base di quanto indicato dall’art. 9 dalla LR 17/2009 non prevede l’impiego di
     apparecchi illuminanti rivolti verso l’alto. Il progetto prevede l’estensione del ciclo produttivo anche
     all’orario notturno, a tal proposito la Proponente dichiara che durante le ore notturne saranno attivi
     dispositivi per la regolazione dell’intensità luminosa, di accensione e spegnimento automatico in funzione
     delle necessità di utilizzo e che l’attività di progetto si svolgerà all’interno del fabbricato aziendale, dove
     risulta possibile contenere e limitare le emissioni luminose necessarie per le lavorazioni.
     Per quanto sopra considerato, si ritiene ragionevole che in relazione al progetto presentato non emergano
     impatti aggiuntivi significativi sulla presente componente.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
     L’impianto di progetto non comporta la realizzazione di nuove opere o volumi edilizi in quanto la
     Proponente prospetta di utilizzare le aree aziendali in disponibilità e le relative pertinenze esterne e non
     preventiva la possibilità di determinare variazioni rispetto allo stato attuale dei luoghi. Il contesto
     produttivo – industriale di appartenenza, è caratterizzato dalla presenza di fabbricati produttivi e di
     strutture/opere di servizio ed all’interno dello stesso non sono riconoscibili elementi architettonici
     relazionabili con aspetti storico – monumentali e culturali riconosciuti. L’impianto aziendale ricade
     all’interno di aree tutelate per legge ai sensi dell’art. 142 del D.lgs 42/2004 (c - i fiumi, i torrenti, i corsi
     d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti
     elettrici, approvato con Regio Decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per
     una fascia di 150 metri ciascuna), relativa alla fascia di 150 m dagli argini del torrente Giara. Considerato che
     l’impianto di recupero rifiuti è esistente ed autorizzato con Decreto provinciale n. 147 del 19.08.2014; tenuto
     conto che la Proponente non prevede modifiche significative dello stato esterno dei luoghi, ma interventi di
     adeguamento dell’impiantistica all’interno del fabbricato aziendale; preso atto che le modifiche prospettate
                                                             Pag. 14 di 18


copia informatica per consultazione
                      PROVINCIA DI VICENZA
                             AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                              SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                                 Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                      Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     risultano riconducibili ad “interventi ed opere in aree vincolate esclusi dall’autorizzazione paesaggistica”,
     così come inpiduati dall’Allegato A, di cui all’art. 2, comma 1 del D.P.R. n. 31 del 13.02.2017 (A.1. Opere
     interne che non alterano l’aspetto esteriore degli edifici); si ritiene ragionevole la non sussistenza di influen-
     ze significative sul paesaggio.

                                   VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
     Gli elementi afferenti la viabilità interessati dai flussi di automezzi commerciali entrata ed uscita
     dall’impianto di progetto sono nell’ordine: la strada comunale via Europa (interna alla zona industriale), la
     S.P. 46 “del Pasubio”. L’impianto risulta ubicato all’interno di zona produttiva (ZTO D) già dotata da idonea
     viabilità per il transito di traffico veicolare commerciale e direttamente servita dalla SP 46 “Pasubio”. La
     Proponente riporta che le modifiche all’impianto previste dal progetto non produrranno una nuova
     domanda di mobilità anche in relazione alle attività produttive in corso nel contesto territoriale (zona
     produttiva D); in particolare dichiara che i quantitativi di rifiuti in ingesso e trattati dall’impianto
     rimarranno invariati rispetto allo stato autorizzato e pertanto il traffico veicolare di esercizio rimarrà
     invariato rispetto allo stato autorizzato e sarà costituito da mezzi commerciali pesanti, adibiti al trasporto dei
     rifiuti da recuperare e per il trasporto in uscita delle MPS prodotte. Sulla base della capacità produttiva
     dell’impianto la Proponente stima un traffico veicolare in entrata ed uscita pari a 7 mezzi commerciali
     pesanti/giorno ovvero 14 passaggi/giorno (valore medio desunto dal quantitativo massimo annuale in
     trattamento pari a 6.000 ton) e precisa che i mezzi pesanti conferenti e in uscita dall’impianto interessano ed
     interesseranno esclusivamente la sola viabilità a servizio della zona produttiva immettendosi direttamente
     nella SP 46 “Pasubio”, senza interferire in alcun modo con contesti residenziali di sorta. Dalla
     documentazione fornita risulta complessivamente un contributo giornaliero, che si determina nei confronti
     del valore di 1.368 automezzi pesanti stimato per la SP 46, pari a 1 %. La Proponente dichiara, pertanto, che
     le modifiche di progetto non vanno comunque ad alterare gli elementi viari già utilizzati attualmente dai
     mezzi in ingresso e uscita dall’insediamento.

                                   VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
     La proponente riporta che la rete ecologica è inpiduata dai quattro strumenti di pianificazione espressi
     nella seguente tabella:
                         Elementi della rete
     Strumento di settore vigente
                         ecologica del Piano            Relazione con l’intervento di progetto
      in materia di biopersità
                        interessati dal progetto
                                      L’area di progetto ricade all’esterno dei siti della rete Natura 2000, così
                                      come inpiduati dalla DGRV n. 4003 del 16 dicembre 2008 e s.m.i.
     Rete Natura 2000                         I siti più prossimi all’area sono:
     Direttiva 79/409/CEE,             Nessuno        SIC IT3220013 e ZPS IT3220040 “Bosco di Dueville e risorgive limi-
     92/43/CEE                                trofe” – Distanza 3,1 km;
                                       SIC IT3220038 “Torrente Valdiezza” – Distanza 3,7 km;
                                       SIC IT3220039 “Biotopo Le Poscole” – Distanza 5,7 Km.
     P.T.R.C. Regione Veneto                      L’intervento in oggetto ricade all’interno di un sito industriale posto in un
     Tav. 09 – Sistema del territorio       Nessuno       ambito produttivo consolidato. Non vengono interessati elementi della
     rurale e della rete ecologica                   rete ecologica regionale.


                                                                  Pag. 15 di 18


copia informatica per consultazione
                   PROVINCIA DI VICENZA
                          AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                           SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                              Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                   Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA



     P.T.C.P. Provincia Vicenza                 L’intervento in oggetto ricade all’interno di un sito industriale posto in un
     Tav. 3.1.B – Sistema          Nessuno       ambito produttivo consolidato. Non vengono interessati elementi della
     ambientale                         rete ecologica provinciale.
                                   L’intervento in oggetto ricade all’interno di un sito industriale posto
     P.A.T. Isola Vicentina                   all’interno di un ambito produttivo consolidato. Il corridoio ecologico
     Tav. 4 – Carta delle          Nessuno       corrispondente al torrente Oriolo-Giara è separato dall’area aziendale dal
     trasformabilità                       terrapieno rialzato dell’argine e dalla SP46. Non vengono pertanto
                                   interessati elementi della rete ecologica locale.



     Da quanto presentato dalla Proponente emerge che l’area aziendale si pone all’esterno degli elementi della
     rete ecologica sia locale che sovraordinata, così come inpiduati dagli strumenti di pianificazione; pertanto,
     non risultano criticità significative in relazione allo sviluppo del progetto e non si ritiene ipotizzabile ne
     prevedibile alcuna variazione degli impatti sulla componente in esame.

                                VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
     Per quanto riguarda la Salute Pubblica i possibili impatti sono riconducibili in generale alla presenza di
     rumore, sostanze tossiche, radiazioni(ionizzanti e non) e agenti patogeni.
     La Proponente non riporta nessun riferimento a specifici rischi negli ambienti di lavoro. Si sottolinea che il
     personale addetto deve essere formato ed informato sui rischi legati alle attività svolte e sul corretto utilizzo
     dei dispositivi di protezione inpiduale messi a loro disposizione e che la Ditta deve attenersi alle
     valutazioni previste nell’ambito del D.Lgs 81/2008 ss.mm.ii.; in merito al rumore si rimanda allo specifico
     paragrafo. Considerato che rispetto a quanto già autorizzato non si prevedono ulteriori codici C.E.R. per i
     rifiuti in ingresso, non si inpiduano sostanziali modifiche in termini di presenza di sostanze tossiche,
     radiazioni ed agenti patogeni e si ritiene ragionevole escludere l’instaurarsi di condizioni tali da costituire
     rischi aggiuntivi significativi sulla Salute Pubblica e sui lavoratori rispetto all’attuale già autorizzato.

                                VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.


                        VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                             CONCLUSIONI
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
     tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
     finalità che il proponente intende conseguire.
     Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.

                                                               Pag. 16 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
     attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
     monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di rispetto dei limiti
     concernenti l’inquinamento atmosferico ed acustico.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

                          Tutto ciò premesso si esprime
                           PARERE FAVOREVOLE
              al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
     1. L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio
     dell’attività; in particolare per quanto riguarda le emissioni in atmosfera e la gestione/recupero dei rifiuti.
     2. La documentazione relativa alla procedura di approvazione progetto dovrà contenere tutte le modifiche
     prospettate e descritte con le integrazioni fornite con la relazione del 19.10.2018, ivi compreso
     l’aggiornamento relativo alla normativa antincendio (parere dei VVFf), nonché esaminare i seguenti aspetti:
     - realizzazione di un sedimentatore/disoleatore/flottatore prima del pozzo disperdente; di tale impianto
     dovrà essere registrata la manutenzione. Riscontri ed anomalie verificate in fase di manutenzione periodica
     devono essere oggetto di approfondimento e di relazione tecnica;
     - in relazione al trattamento della prima pioggia delle meteoriche provenienti da tetto nelle aree interessate
     all'aumento di emissioni, sia previsto di monitorare la qualità delle acque di prima pioggia, prima del
     conferimento all'impianto di trattamento, con proposta operativa e riferita almeno ai seguenti parametri che
     sono allo stesso tempo tipici e critici; SST, Cr, Ni e Cu, COD, aldeidi;
     - identificare il quantitativo massimo di MPS stoccabili, coerente con il CPI e verificato dai VVFF, al fine
     di vitare che l'accumulo di MPS comporti l’aumento del rischio incendio.
     3.Nella fase di avvio dell’impianto dovrà essere effettuato uno specifico monitoraggio delle emissioni
     gassose, con almeno tre perse campagne di misura, dando contro, attraverso idonei campionamenti, delle
     specifiche efficienze delle perse sezioni di abbattimento.
     4.In sede di collaudo dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di
     verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza
     triennale, e mirata ai ricettori in classe III, presenti immediatamente a Sud Ovest dell’impianto.:
     - le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti
     di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno concordate
     con Arpav;
     - l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
     Previsionale di Impatto Acustico;
     - nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, concordati con
     Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle
     analisi.




                                                             Pag. 17 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     5. Le procedure di collaudo, di cui alle prescrizioni nn. 3/4, dovranno essere coordinate con le verifiche in
     corso relative alla precedente approvazione progetto e descritte nella documentazione di cui alla prescrizione
     n.2.
     6.L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
     addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di
     sicurezza/rischio segnalati (chimico e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione
     della presentazione del certificato di collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.

     Vicenza, 07 novembre 2018

      F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
      Dott.ssa Silvia Chierchia                                 Andrea Baldisseri




                                                             Pag. 18 di 18


copia informatica per consultazione