Determina Non assoggettamento a VIA F.lli Fava 57-2020

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 57 DEL 15/01/2020

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M. E I.
     DITTA:F.LLI FAVA S.R.L..
     PROGETTO: RINNOVO AUTORIZZAZIONE AL RECUPERO DI RIFIUTI SPECIALI
     NON PERICOLOSI IN REGIME SEMPLIFICATO.
     LOCALIZZAZIONE - COMUNE DI VICENZA, VIA RIVIERA BERICA N. 632.

                            IL DIRIGENTE
     Vista la documentazione presentata con nota prot. 59758 del 14/11/2019 da parte della ditta F.lli
     Fava S.r.l. con sede legale in strada Bisortole, 3 in comune di Vicenza, relativa al progetto di
     “Rinnovo autorizzazione al recupero di rifiuti speciali non pericolosi in regime semplificato.”
     richiedendo, contestualmente, l’attivazione della procedura di verifica ai sensi dell’art.19 del D.Lgs.
     152/2006 ed in particolare dell’art.13 L.R. 4/2016.
     Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7. progetti di
     infrastrutture, lettera z.b) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità
     complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all’allegato C, lettere da R1 a R9,
     della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.” dell’allegato IV della parte seconda
     del D.Lgs. 152/2006 e s.m. e i..
     Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
     Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 (Allegato A), con riferimento alla tipologia degli
     interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006.
     Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
     pubblicazione sul sito provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
     informativa al pubblico sul sito web della Provincia in data 25/11/2019, contestualmente alla
     comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le opportune
     valutazioni di competenza.
     Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l’esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni del comma 9 del
     presente articolo.
     Tenuto conto che agli atti non risultano pervenute osservazioni da parte di Enti coinvolti nella
     procedura.
     Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 14/01/2020, ha disposto
     l’esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere

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     02/2020 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
     Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni/raccomandazioni al fine di mitigare gli impatti
     ambientali e monitorare nel tempo la situazione aziendale.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
     urbanistica/edilizia dell’intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
     rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
     l’autorizzazione dell’intervento.
     Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale VIA conservata agli atti.
     Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 90 ID PROC 45.
     Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
     ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”.
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021.
     Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021.


                         DETERMINA

      1. che il progetto della ditta F.lli Fava S.r.l. con sede legale in strada Bisortole, 3 in comune di
        Vicenza, di “Rinnovo autorizzazione al recupero di rifiuti speciali non pericolosi in regime
        semplificato.” è escluso dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale di cui al
        D.Lgs. 152/2006 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere 02/2020
        allegato alla presente determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale.
      2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
        Regione Veneto.
      3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell’art. 23 D.Lgs. 33/2013.
      4. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e consulenti, al Comune di Vicenza, al
        Comune di Arcugnano, ad ARPAV, all’Azienda ULSS n.8 Berica, al Consorzio di Bonifica
        Alta Pianura Veneta, al Servizio Viacqua S.p.A. e Vi.Abilità S.r.l..
      5. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
      6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line.


                          INFORMA CHE

     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
     Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del


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     presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
     data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
     Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
     autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l’attuazione dell’intervento.

     Vicenza, 15/01/2020

                                    Sottoscritta dal Dirigente
                                     (MACCHIA ANGELO)
                                      con firma digitale

     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                DETERMINAZIONE N° 57 DEL 15/01/2020


     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M. E I.
     DITTA:F.LLI       FAVA         S.R.L..
     PROGETTO: RINNOVO AUTORIZZAZIONE AL RECUPERO DI RIFIUTI SPECIALI
     NON     PERICOLOSI  IN   REGIME     SEMPLIFICATO.
     LOCALIZZAZIONE - COMUNE DI VICENZA, VIA RIVIERA BERICA N. 632.




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 15/01/2020.


     Vicenza, 15/01/2020




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




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                            F.lli Fava snc
                            PARERE N. 02/2020

     Oggetto: Rinntvt auttrizzazitne al recupeert di rifuti speeciali ntn peerictltsi in regime sempelifcatt (art.
     13 L.R. 4/2016).
     PROPONENTE:            F.lli Fava snc
     SEDE LEGALE:           Strada di Bisortole n. 3 – Vicenza
     SEDE INTERVENTO:         Via Riviera Berica n. 632 – Vicenza
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianti di recupero di rifuti non pericolosi
     PROCEDIMENTO:           Verifca di assoggetaailità ex art.9t del D.Lgs. 92222006.
     MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 92222006 e ss.mm.ii. - 7. Progeti di
                      infrastruture z.a) Impianti di smaltimento e recupero di rifuti non
                      pericolosi, con capacità complessiva superiore a 90 t2giorno, mediante
                      operazioni di cui all'allegato C, letere da R9 a Rt, della parte quarta del
                      decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 922.
     COMUNE INTERESSATO:        \\\
     DATA DOMANDA:           94 e 92 novemare 2098
     DATA PUBBLICAZIONE:        22 novemare 2098
     DATA INTEGRAZIONI:        \\\

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
      - Relazione ex art. 93
       -  Allegato 9 autorizzazioni
       -  Allegato 2 planimetria
       -  Allegato 3 valutazione di impato acustico
       -  Allegato 4 dichiarazione conformità uraanistica;
       -  Allegato E relazione V.Inc.A.

                          PREMESSE ED UBICAZIONE
     La dita nel sito atuale di Via Riviera Berica, n. 632, si occupa di recupero di rifuti inerti, classifcati speciali
     non pericolosi, viene efetuata sia relativamente a propri cantieri che relativamente a terzi, rispeto ad ativi-
     tà di scavi, demolizioni, movimento terra ed opere fognarie ed acquedotistiche.
     L’atività è autorizzata dalla Determinazione N. 9206 del 082082209t, della Provincia di Vicenza, che proroga
     l’iscrizione al n. 246 al Registro Provinciale delle imprese che efetuano atività di recupero rifuti in proce -
     dura semplifcata, rilasciata con provvedimento N° Registro 9242Servizio suolo Rifuti2 93 del 0t20822093. La
     proroga è valida sino al 392922209t.
     Il rinnovo dell’atività di recupero oaaliga la dita a presentare una domanda di verifca di assoggetaailità
     alla V.I.A., ai sensi dell’art 93 “Rinnovo di autorizzazioni o concessioni” della Legge Regionale n. 4 del 98
     feaaraio 2096.
     L’atività di recupero rifuti inerti, svolta nel sito di Via Riviera Berica, n. 632, rimane invariata a quanto ri -
     chiesto nel 2093 e atualmente autorizzato; nello specifco, si riporta la seguente taaella esplicativa:
     Nell’area di Via Riviera Berica n. 632, è efetuato, oltre alle operazione sopradescrite, il deposito delle terre
     e rocce da scavo gestite ai sensi del DPR 92022097 e s.m.i. (non rifuti).

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     L’area si trova all’interno di una Zona Industriale, uaicata lungo la Riviera Berica e vi si accede da un accesso
     privato da Via Riviera Berica.
     L'area su cui insiste la commitente è priva di vincoli.




                              Orttfttt del sitt




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                          ESAME ISTRUTTORIO
     QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
     In riferimento alla procedura inpiduata dall'art. 93 della L.R. 422096, la DGR 9t7t22096 defnisce i contenuti
     della relazione da allegarsi all'istanza , così come inpiduati nella DGR 902022096, indicando la necessita di
     prevedere anche una descrizione degli impati sulle matrici amaientali interessate connessi all'esistenza
     dell'opera, all'utilizzazione delle risorse naturali, all'emissione di inquinanti, alla creazione di sostanze
     nocive e allo smaltimento dei rifuti, fnalizzata all'inpiduazione delle eventuali misure di mitigazione
     necessarie.
     L’inpiduazione delle matrici amaientali interessate potreaae essere utilmente integrata atraverso l’analisi
     della strumentazione Programmatoria2Pianifcatoria che in prima istanza, visto il contesto, potreaae essere
     rappresentata dalle sensiailità evidenziaaili dall’esame del:
     Piano di Tutela delle Acque, non preso allo stato in considerazione, considerato che l’area interessata è
     all’interno.
     - di una zona con “Grado di vulneraailità ‘M’ medio (Valore Sintacs 32-20)” (Fig. 2.2 relativa alla “Carta della
     Vulneraailità Intrinseca della falda freatica della Pianura Veneta”);
     - dei “Comuni con acquiferi confnati pregiati da sotoporre a tutela” (Fig. 3.9t relativa alla “Carta dei
     territori comunali con acquiferi confnati pregiati da sotoporre a tutela”).
     Inoltre, sulla aase del SITVI (Sistema informativio territoriale del comune di Vicenza), risulta che una parte
     dei mappali 28t e 2tt sono interessati da “Compatiailità geologica - Aree idonee a condizione (04)” (- PAT -
     Elaa. 3 – Fragilità) ed una piccola parte del mappale 622 è interessato da Fasce di rispeto - ossigenodoto (PI
     – Elaa. 2 – Vincoli e tutele); inoltre, una parte dei mappali 28t e 2tt sono al di fuori della zona D
     completamento e sono compresi nella zona E Rurale collinare (PI – Elaa. 3 – Zonizzazione).
     Infne, sovrapponendo il catasto terreni con l’ortofoto semarereaae che l’ativita in questione vada ad
     interessare, in piccola parte, anche i mappali 2t6 e 2t8 (interessati sopratuto da aosco).
     Si ritiene opportuno, a riguardo, richiedere che si verifchino le suddete criticità, al fne di inpiduare
     eventuali priorità da considerare nella proposta delle misure di mitigazione.

     QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     Statt di Fatt
     Le tipologie di recupero rifuti, per la quale la dita è iscrita, sono la 7.9 e la 7.39-ais, i cui codici CER
     autorizzati sono elencati nella seguente taaella di sintesi:

                                 ATTIVITÀ DI RECUPERO
        TIPOLOGIA RIFIUTI
                                                               CODICI
     D.M. 05/02/98 ALLEGATO 1, SU-
                                                               C.E.R.
           BALL. 1                             Sigla R (allegatt C pear-
                          Paragraft D.M. 05/02/98
                                             te IV D.Lgs. 152/06)

                                                           909399    970909
                                                           970902    970903
            7.9                  7.9.3.a               R93-R2
                                                           970802    970907
                                                           970t04    200309

           7.39-ais               7.39-ais.3               R93            970204

     Non viene richiesta non chiede alcuna modifca, le quantità di rifuti tratati e l’atività di recupero rifuti
     inerti rimane invariata rispeto a quanto atualmente autorizzato.
     L’atività è soggeta a verifca di assoggetaailità alla V.I.A. in conformità all’art. 93 della L.R. 422096 in
     quanto: L’attivttà dt recupero rtfutt è soggeta alla ivertfca dt assoggetabtlttà alla V.I... at senst del D.Lgs. 152/0.6 e
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     s.m.t., Parte II, .llegato IV, punto 7 “Progett dt tnfrastruture”, letera zb) “Imptantt dt smalttmento e recupero dt
     rtfutt non pertcolost, con capacttà complesstiva supertore a 1. t/0gtorno, medtante operaztont dt cut all'allegato C, letere
     da R1 a R9, della parte quarta del decreto legtslattivo 3 aprtle 2..6, n. 152”.
     Pertanto, lo Screening di V.I.A. viene condoto sull’atività di recupero, già esistente ed autorizzata, dei rifuti
     riportati in taaella 9 e taaella 2 di seguito riportate.
     Il prodoto fnito (Materiale recuperato) otenuto dal processo di recupero è il seguente:
     Materie prime secondarie per l’edilizia derivanti da recupero “tipologia 7.9”
     le materie prime secondarie per l'edilizia devono avere carateristiche conformi alla Circolare del Ministero
     dell'amaiente e della tutela del territorio 92 luglio 2002, n. UL2200222202, in particolare, secondo gli allegati
     C9, C2, C3, C4 e C2 della Circolare stessa, le materie prime secondarie devono possedere, per essere ritenute
     tali, le carateristiche chimiche fssate dal test di cessione (Allegato 3 del DM 2222t8) e le specifche
     carateristiche fsiche determinate da analisi merceologiche e granulometriche o da prove fsiche a seconda
     del riutilizzo. Con la periodicità indicata dalle norme, la Dita fa eseguire questo tipo di verifche di
     conformità
     Tabella 1o: Rifuti in ingresst stggeti ad tpeerazitne di recupeert
                           Rifuti ctstituiti da laterizi, inttnaci e ctngltmerati di cementt armatt e ntn, ctmperese
                           le traverse e traverstni ferrtviari e i peali in calcestruzzt armatt pertvenienti da linee
                           ferrtviarie, telematiche ed eletriche e frammenti di rivestimenti stradali, peurché perivi
                                                di amiantt

                           C.E.R.                  Descrizitne
                                 rifuti della produzione di materiali compositi a aase di cemento,
                           90 93 99
                                 persi da quelli di cui alle voci 90930t e 909390
                           97 09 09  Cemento
           7.1 Tipetltgia
                           97 09 02  Matoni
                           97 09 03  Matonelle e ceramiche
                                 miscugli o frazioni separate di cemento, matoni, matonelle e
                           97 09 07
                                 ceramiche, perse da quelle di cui alla voce 970906
                                 materiali da costruzione a aase di gesso, persi da quelli di cui alla
                           97 08 02
                                 voce 97 08 09
                                 rifuti misti dell’atività di costruzione e demolizione, persi da
                           97 0t 04
                                 quelli di cui alle voci 970t09, 970t02 e 970t03
                          Atività di demolizione, frantumazione e costruzione; selezione da RSU e2o RAU:
          7.1.1 Prtvenienza
                          manutenzione reti; atività di produzione di lastre e manufati in farocemento.
                          Materiale inerte, laterizio e ceramica cota anche con eventuale presenza di
       7.1.2 Carateristiche del rifutt
                          frazioni metalliche, legno, plastica, carta e isolanti escluso amianto
                          Messa in riserva di rifuti inerti [R93] per la produzione di materie prime
                          secondarie per l’edilizia mediante fasi meccaniche e tecnologicamente
                          interconnesse di macinazione, vagliatura, selezione granulometrica e
        7.1.3 a) Atività di recupeert    separazione della frazione metallica e delle frazioni indesiderate per
                          l’otenimento di frazioni inerti di natura lapidea a granulometria idonea e
                          selezionata, con eluato del test di cessione conforme a quanto previsto in allegato
                          3 al presente decreto [R2];
                          Materie prime secondarie per l’edilizia con carateristiche conformi all’allegato C
      7.1.4 Carateristiche delle materie
                          della Circolare del Ministero dell’amaiente e della tutela del territorio 92 luglio
       perime e/t dei pertdtti ttenuti
                          2002, n. UL2200222202.




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     Tabella 2o: Rifuti in ingresst in esclusiva messa in riserva
                                             terre e rtcce di scavt
          7.31-bis Tipetltgia         C.E.R.                   Descrizitne
                            97 02 04   terra e rocce, perse da quelle di cui alla voce 97 02 03
         7.31.bis.1 Prtvenienza        Atività di scavo.
                           Materiale inerte vario costituito da terra con presenza di ciotoli, saaaia, ghiaia, trovanti
      7.31.bis.2 Carateristiche del rifutt
                           anche di origine antropica.
                           a) industria della ceramica e dei laterizi [R2];
                           a) utilizzo per recuperi amaientali (il recupero è suaordinato all’esecuzione del test di
                           cessione sul rifuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente [R90];
       7.31.bis.3 Atività di recupeert
                           c) formazione di rilevati e sotofondi stradali (il recupero è suaordinato all’esecuzione del
                           test di cessione sul rifuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto)
                           [R2].
       7.31.bis.4 Carateristiche delle
       materie perime e/t dei pertdtti     Prodoti ceramici nelle forme usualmente commercializzate
             ttenuti


     Tabella 3o: Rifuti pertdtti a seguitt del Ciclt di pertduzitne ed avviati a smaltimentt
         C.E.R.                               Descrizitne
        93 02 02*      Oli minerali per motori, ingranaggi e luarifcazione, non clorurati
        92 02 03      Assoraenti materiali fltranti, stracci ed indumenti produtivi, persi da quelli di cui alla voce 92 02 02
        96 09 07      Filtri dell’olio
        96 09 29      Componenti pericolosi persi da quelli di cui alle voci da 96 09 07 a 96 09 99, 96 09 93 e 96 09 94
        96 06 09*      Baterie al piomao
        9t 92 02      Metalli ferrosi


     DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
     I rifuti in ingresso, che derivano da terzi e da cantieri gestiti dalla stessa Società, sono trasportati con formu -
     lario dal cantiere al sito di Via Riviera Berica, n. 632 e sostano nel setore di conferimento, in atesa della veri-
     fca visiva e documentale (scheda rifuto2documentazione ai sensi della D.G.R.V. 9773220922 classifcazione di
     non pericolosità). Superata tale verifca, vengono registrati nel registro di carico e scarico della dita e quindi
     stoccati nell’area di messa in riserva.
                             Recupeert inerti (7.1)
     Il processo di recupero si sviluppa nelle seguenti fasi:
     9. Messa in riserva in due cumuli, in area apposita;
     2. Lavorazione nel Trituratore modello “TRI9699FP” secondo le seguenti fasi: - Carico in tramoggia atraver -
       so idonei escavatori o pale meccaniche; - Macinazione del materiale in un frantoio a mascelle; - Scarico del
       materiale frantumato in un nastro trasportatore; - Selezione del materiale ferroso atraverso una calamita;
       - Uscita del materiale dal nastro trasportatore;
     3. Scarico del materiale su un nastro trasportatore lungo 22 m e deposito in cumulo;
     4. Atività analitica chimica e fsica per conseguire la conformità del materiale ai sensi della Circolare Mini-
       steriale del 92 luglio 2002, n. UL2200222202;
     2. Predisposizione, in lay-out, di altro cumulo per non interrompere il processo industriale durante l’atività
       analitica di conformità alla Circolare Ministeriale sopracitata,
     6. Trasferimento del materiale che ha cessato la qualifca di rifuto mediante pale e2o escavatori in apposita
       area di accumulo. Dopo aver cessato la qualifca di rifuto, il materiale può anche essere:
        sotoposto ad ulteriore macinazione, tramite il frantoio secondario modello “70 CRS”, per ridurlo a
         materiale di pezzatura 0-40 mm stoccato in apposita area di accumulo;
        sotoposto ad ulteriore vagliatura, tramite il vaglio “KEESTRACK, NOVUM”
     Il trituratore modello “TRI9699FP” e il frantoio secondario modello “70 CRS” non operano in contemporanea
                            Recupeert terre (7.31-bis)
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     Le terre e rocce da scavo, che entrano in impianto classifcate come “rifuto speciale non pericoloso” identif-
     cate dal codice CER 97 02 04, sono sotoposte alla sola operazione di messa in riserva.
     Il processo di recupero si sviluppa nelle seguenti fasi:
        Ingresso dei rifuti nel sito di Via Riviera Berica, 623;
        Sosta presso il setore di conferimento per la verifca documentale e visiva degli stessi;
        Messa in riserva in cumulo in area apposita;
        Avvio dei rifuti ad altra destinazione autorizzata.
                                Opeerazitni di sttccaggit
         Tipetltgia Materiali                          Mtdalità di Depetsitt
                          L’area di deposito rifuti è situata in posizione rilevata rispeto al piano campagna, i rifuti
                          depositati sono pisi in due aree di accumulo; una dedicata esclusivamente alla tipologia
                          7.9 ed una dedicata alternativamente o alla tipologia 7.9 o alla tipologia 7.39-ais. Ogni cu-
          Rifuti in ingresso
                          mulo può avere un volume massimo di 309 mc, per un volume massimo di entramai di 602
                          mc e per un quantitativo massimo di messa in riserva di t02,4t tonnellate.
                          Per evitare il dilavamento meteorico i cumuli dei rifuti vengono coperti.
     Materiale tratato in atesa di confor-  Il materiale tratato a valle del nastro trasportatore, è stoccato in due cumuli che rimango-
           mità analitica        no coperti sino all’esito della conformità analitica
         Materiale recuperato       Dopo aver conseguito la conformità analitica i materiali vengono spostati, tramite pala in
          (prodoto fnito)        due apposite aree di accumulo
         Terre e rocce da scavo      Un’area è specifcatamente destinata al deposito delle terre e rocce da scavo provenienti da
        in deposito temporaneo       cantieri edili. I carichi di terre sono accompagnati dalla documentazione prevista dal DPR
           (non rifuto)         92022097.


     Considerato quanto sopra riportato, non si riscontrano elementi di criticità amaientale signifcativi; ad ogni
     auon conto si ritiene opportuno evidenziare che in relazione all’acquisizione di Terre e Rocce da Scavo quali-
     fcate come “sotoprodoto” e quindi inpiduate come “non rifuto”, la gestione delle suddete deve essere
     garantita in modo completamente separato dalla linea di processo rifuti con relativa adeguata procedura di
     tracciaailità dei materiali che atesti la “non commistione2miscelazione” del “rifuto Terre e Rocce da Scavo”
     con il “non rifuto Terre e Rocce da Scavo conformi alla Taaella 9 (colonna A o B) di cui all’Allegato 2 al Tito-
     lo V, Parte IV del D.Lgs. 922206”.

     QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     Aria
     Non sono presenti2previsti camini di emissioni aeriformi convogliate e le emissioni di polveri difuse in
     atmosfera vengono contenute mediante sistemi di aaaatimento ad umido. L’impianto di frantumazione è
     dotato di un sistema di aaaatimento delle polveri costituito da una linea di ugelli, posti lungo i nastri
     trasportatori, che neaulizzano acqua sul materiale in lavorazione per evitare al generazione di polveri
     aerodisperse. La quantità di acqua spruzzata sui materiali è dosata in modo da otenere l’umidifcazione,
     senza causare ruscellamenti. Anche la strada privata di accesso al sito è dotata di una linea di ugelli per
     limitare la polverosità.
     Quanto sopra considerato, si ritiene ragionevole che non emergano impati signifcativi sulla presente com-
     ponente.
     Acque
     Acque di Processo: Nell’atività di recupero rifuti non si impiegano acque per la lavorazione (non si
     eseguono tratamenti ad umido ma esclusivamente tratamenti a secco) e pertanto non risulta presente uno
     scarico di acque di lavorazione. Le acque prelevate dall’acquedoto sono utilizzate esclusivamente per
     evitare fenomeni di polverosità difusa (con dispersione al suolo) ed il consumo d’acqua si atesta su un
     valore annuo di circa 600 metri cuai.


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     Acque Meteoriche: Lo stoccaggio dei rifuti (che consiste in: messa in riserva funzionale al recupero -
     esclusiva messa in riserva o deposito temporaneo dei rifuti prodoti) e lo stoccaggio dei materiali tratati (che
     non hanno ancora cessato la qualifca di rifuto) risultano soggeti a copertura mediante teli impermeaaili;
     pertanto le acque meteoriche vengono diretamente disperse al suolo. La Dita dichiara che le lavorazioni
     non vengono condote durante eventi meteorici intensi.
     Quanto sopra considerato, valutate le tipologie dei materiali tratati e le modalità di protezione degli stessi
     dal dilavamento meteorico, si ritiene ragionevole che non emergano impati signifcativi sulla presente com-
     ponente.
     Sutlt e stttsutlt
     Dalla documentazione presentata (estrati dal P.A.T.: Carta Geolitologica, Carta Idrogeologica) risulta che il
     sito presenta una geologia formata da suastrati di materiali alluvionali, morenici o lacustri di natura
     prevalentemente argillosa e saaaiosa, mentre la falda è ad una profondità compresa fra 2-2 m dal p.c..
     La Dita dichiara che la matrice amaientale suolo2sotosuolo non risulta interessata dall’atività di processo in
     quanto i rifuti e le lavorazioni aferenti risultano su superfci in asfalto e non sussistono particolari elementi
     d’impianto al di soto del piano campagna.
     Considerata la tipologia dei materiali tratata nel Sito (materiali inerti classifcati come rifuti speciali non
     pericolosi), nonché lo stato dei luoghi gestito secondo le autorizzazioni rilasciate, non si riscontrano impati
     signifcativi sulla presente componente.
     Rumtre
     La rumorosità delle lavorazioni è data dai macchinari e dalla movimentazione mezzi. Il clima acustico in cui
     si inserisce l’atività è defnito dal Piano di Zonizzazione Acustica comunale, approvato con deliaera
     comunale n. 92 del 23.02.2099.
     L’Azienda ha provveduto all’esecuzione di una Valutazione di Impato Acustico con misurazioni eseguite
     nelle postazioni riportate nella seguente taaella:
     Tabella petstazitni di misura
     N. Ptstazitne                 Descrizitne                            Recettri
        9     A LATO ABITAZIONE PIU' VICINA, SU STRADINA DI ACCESSO                     RECETTORI 9
        2     CONFINE A NORD                                           22
        3     SOPRA CUMULO IN PROSSIMITA' CONFINE A OVEST                             22
        4     IN PROSSIMITA' ABITAZIONE A SUD-EST, A FIANCO GARBIN                      RECETTORI 2

     Dalla documentazione presentata emerge il generale rispeto dei limiti di immissione e di emissione con
     l’unica criticità emersa riguardante il rispeto del limite del diferenziale ai recetori.
     L’Azienda dichiara che, per rientrare nei limiti di legge, è stata prospetata a livello di simulazione operativa
     un’opera di mitigazione aasata su una aarriera fonoassoraente da posizionare sopra il muro di contenimento
     dei cumuli. La aarriera, di altezza pari a 3 m, una volta installata sul muro raggiungerà un’altezza
     complessiva di 7 m per una lunghezza di circa 20 m. In seguito all’installazione della aarriera, nella
     simulazione efetuata all’interno della Valutazione di Impato Acustico, i valori previsti ai ricetori
     diminuiscono con conseguente rispeto del limite diferenziale al ricetore.
     Sulla aase del risultato della Valutazione di Impato Acustico, si può ritenere ragionevolmente non
     signifcativo l’impato sulla presente componente in termini generali. Si precisa che dovrà essere realizzata
     con tempestività l’opera di mitigazione acustica inpiduata con successiva esecuzione del relativo
     monitoraggio acustico che atesti il conseguimento dell’oaietivo di mitigazione prospetato.
     Circa il riscontro di manifeste criticità acustiche risulta predisposto il suddeto intervento struturale nei
     confronti dei ricetori più prossimi alle atività, dovute a mezzi e impianti-macchinari, con progeti riferiaili e
     contestuali all’area e alle proalematiche emerse. In fase preliminare al rinnovo dell’autorizzazione dovranno
     essere fornite le opportune schede tecniche, certifcazioni e analisi2valutazioni del caso, per rendere lo studio


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     di mitigazione delle emissioni sonore non a norma adeguato all’oaaietivo delle limitazioni delle criticità
     riscontrate.
     Paesaggit

     La sensiailità amaientale dell’area è valutata non solo in aase
     alla tipologia di uso del suolo, che circonda l'atività oggeto
     d'indagine, ma anche alla conformità ai piani territoriali, con-
     siderando nello specifco il Piano di Asseto Territoriale del
     Comune di Vicenza, che recepisce vincoli, tutele e fragilità in-
     piduate nella pianifcazione superiore. La dita è inserita in
     una zona industriale, nella quale insistono altre ativitàpro-
     dutive, artigianali e commerciali. La porzione collinare, nella
     Carta dei Vincoli e degli Interventi del PAT, è evidenziata dal
     vincolo paesaggistico forestale e dal vincolo per le zone aosca-
     te. Il canale di Deaaa è vincolato dal punto di vista paesaggi-
     stico. Nessuno di questi vincoli condiziona l'area industriale in
     modo direto. L’area risulta non soggeta a invarianti di natura
     geologica, paesaggistica, amaientale o di naturastorico-amaientale dalla Carta delle Invarianti del PAT. Dalla
     Carta delle Trasformaailità si evince come la dita sia inserita all'interno del tessuto uraano consolidato, in
     area priva di peculiarità amaientali.Poiché non sono previsti interventi di ulteriore edifcazione rispeto
     all’edifcato atuale non si prevedono impati paesaggistici signifcativi. La prevista aarriera antirumore che è
     pensata con uno sviluppo di 7 m (altezza) per 20 m (lunghezza) è comunque compresa tra gli edifcati fronte
     strada (che hanno altezze di circa 90 m) e la collina retrostante rimanendo pertanto esclusa dai coni visuali
     principali.
     Agenti fsici
     In relazione alla tipologia delle lavorazioni dell’insediamento la valutazione per la componente in esame in
     termini di emissione di “radiazioni ionizzanti e non ionizzanti e2o rischio Radon“ non è applicaaile.
     Nella documentazione presentata non si riscontrano elementi specifci in merito alla presente componente
     amaientale, in ogni caso in relazione allo stato d’impianto non si evidenziano aspeti critici inerenti potenziali
     impati e si ritiene non signifcativo l’impato da agenti fsici.
     Viabilità
     L’area in oggeto si trova all’interno di una Zona Industriale uaicata lungo la Riviera Berica e al sito si accede
     atraverso un accesso privato da Via Riviera Berica. Dalla documentazione presentata emerge che i mezzi in
     entrata ed uscita dal sito presentano una portata superiore alle 90 tonnellate con un massimo di 44 tonnellate
     e risultano in quantità di circa 20 mezzi al giorno. Al sito si accede atraverso la stessa Riviera Berica sia da
     Sud che da Nord, arteria idonea al transito di autoveicoli e mezzi di trasporto, anche pesanti. Verso Nord si
     interceta la tangenziale Sud di Vicenza che porta facilmente ai caselli di Vicenza Est e Vicenza Ovest.
     Quanto sopra considerato, si ritiene ragionevole che il trafco provocato dai mezzi della dita per il trasporto
     dei materiali in ingresso e uscita dal Sito, non comporti un’incidenza signifcativa sul trafco complessivo
     della rete stradale.
     Ristrse naturali, Fltra, Fauna
     L’area di impianto è inserita nell’amaito uraano di Vicenza, all’interno della piccola Z.I. di Riviera Berica.
     L’elemento di rilievo dal punto di vista naturalistico risulta essere l’area collinare che si inerpica a partire dal
     confne ovest della Z.I. Riviera Berica; si rimarca la coesistenza di un aaitato sparso servito da viaailità locale
     con aree aoschive. Nello specifco le aree aoschive sono costituite da ostrio-querceti, castagneti con presenza
     signifcativa di roainieti che lamaiscono la proprietà nel lato SO. Data la vicinanza con aree intensamente
     antropizzate la fauna è costituta prevalentemente da specie antroposimpatriche con occasionali presenze di
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     specie migratrici (nello specifco appartenenti all’avifauna ed erpetofauna) nei periodi di migrazione. Le
     carateristiche del progeto, che non prevede mutamenti sostanziali nelle atività e nelle struture, sono tali
     per cui non si prevedono impati signifcativi sulla presente componente.




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     Rete Natura 2000
     Dalla documentazione presentata emerge che il sito in oggeto non ricade in siti aferenti alla Rete Natura
     2000, nello specifco risultano i seguenti due siti della Rete Natura 2000 posti ad una distanza entro un raggio
     di 2 Km:
         - IT3220037 Colli Berici – SIC = distanza ca. 9,72 Km dal punto più prossimo
         - IT3220040 Bosco di Dueville e Risorgive limitrofe – SIC = distanza ca. 0,49 Km dal punto più
         prossimo
     Tra l’area in oggeto e i siti S.I.C.2Z.P.S. risultano presenti: Strada SP247 – Tessuto uraano industriale
     artigianale e commerciale con relative infrastruture – aree ad elevato impiego agricolo. Il sistema
     infrastruturato con il tessuto antropico difuso determina un insieme di aarriere ecologiche condizionanti la
     moailità di specie faunistiche e foristiche. Nella Relazione di Verifca di Incidenza Amaientale, la Dita
     dichiara che: l’efetiva distanza tra il Sito d’Impianto e i siti della Rete Natura 2000 - la presenza di aarriere
     antropiche - l’assenza di azioni incluse tra quelle che determinano signifcativa vulneraailità dei siti di cui
     sopra, permetono ragionevolmente di escludere signifcative incidenze negative sulla Rete stessa.




     Preso ato dei contenuti di cui alla Verifca di Incidenza Amaientale, dalla quale emerge che la distanza
     risulta la principale discriminante che permete di escludere efeti sinergici negativi dell’atività industriale
     sulla Rete Natura 2000 e considerata la situazione dell’impianto a fronte delle autorizzazioni in essere con
     relative procedure di gestione predisposte, si ritiene ragionevole che non emergano azioni che determinano
     la vulneraailità dei Siti Rete Natura 2000 e pertanto è possiaile escludere con ragionevole certezza incidenze
     signifcative negative sulla Rete Natura 2000.
     Salute dei Lavtrattri e delle peerstne
     Per quanto riguarda la Salute Puaalica i possiaili impati sono riconduciaili in generale alla presenza di
     rumore, sostanze tossiche, radiazioni (ionizzanti e non) e agenti patogeni. In relazione al rischio incidenti
     industriali e2o emergenze amaientali ed alle possiaili ricadute sulla Salute Puaalica e sui Lavoratori, preso
     ato che:
      il processo in oggeto non comporta sostanziali elementi in termini di presenza di sostanze tossiche,
       radiazioni ed agenti patogeni;
      i rifuti tratati in impianto: sono non pericolosi - non sono spontaneamente comaustiaili2infammaaili -
       sono staaili - non contengono composti odorigeni - non danno luogo a formazione di gas a contato con
       l’acqua - non presentano signifcativa incompatiailità chimica;
      non sono ipotizzaaili incidenti determinati dal contato fra sostanze chimicamente incompatiaili e non
       sono ipotizzaaili efeti rilevanti determinaaili da eventi accidentali durante la movimentazione dei rifuti
       all’interno dell’impianto;


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      l’atività di tratamento rifuti in oggeto può comportare per i lavoratori addeti principalmente un
      rischio di esposizione a polveri aerodisperse e per scongiurare il fenomeno della dispersione di polveri
      durante la movimentazione dei rifuti inerti è operativo un sistema di “neaulizzazione” che agisce sulle
      aree di deposito e di movimentazione.
     Non risultano segnalazioni da parte dell’Ulss competente per territorio.

     MISURE MITIGATIVE PROPOSTE
     Gli apprestamenti implementati dalla dita fn dal suo insediamento si rilevano induaaiamente a tut’oggi
     efcaci soto il proflo amaientale e, data l’assenza di criticità e anche considerata la concreta modesta
     consistenza dell’impianto in questione, non risultereaae necessaria l’implementazione di ulteriori interventi
     di mitigazione. In relazione alle possiaili misure mitigative richieste dalla nuova procedura di verifca
     introdota dall’art.93 della L.R. n.0422096, la Proponente si dichiara disponiaile ad inserire nuove essenze
     araoree in un'area indicata dal Comune di Vicenza, in quanto il sito dove si inserisce l’atività della dita è
     schermato dalla strada dai capannoni prospicienti Viale Riviera Berica ed il versante che dà verso il aosco
     collinare è alquanto ripido e non vi sono spazi sufcienti da dedicare ad una eventuale ulteriore
     piantumazione.
     Considerando con positività la proposta di mitigazione compensativa, si ritiene comunque signifcativa la
     verifca delle criticità riportata nel “Quadro di Riferimento Programmatico”, tenuto conto anche che in sede
     di sopralluogo si è riscontrato che il rilevato dove sono predisposte le aree operative di processo è situato
     leteralmente a ridosso della superfcie del “Bosco collinare”. In un amaito di mitigazione2protezione
     amaientale pertanto, si ritiene deaaa essere dedicata particolare atenzione alla salvaguardia della
     condizione naturale del versante “Bosco collinare” medesimo considerando le risultanze della verifca
     richiesta, nonché possiaili ulteriori misure di mitigazione2protezione amaientale quali eventuali opportuni
     pisori perimetrali di separazione tra l’area d’impianto e l’area aoschiva stessa.
     Tra le misure mitigative proposte si rileva anche l'opera di mitigazione aasata su una aarriera fonoassoraente
     proposta dalla Dita.
                  VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                              CONCLUSIONI
     La presente procedura riguarda un’atività esistente in fase di rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio,
     secondo quanto introdoto dall’art.93 della L.R. n.0422096.
     Il progeto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispeto ad altri piani,
     progeti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggeto del parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaaorati e l’accuratezza degli elementi ivi
     riportati possono essere considerati adeguati alle fnalità che il proponente intende conseguire e conformi a
     quanto previsto dalla DGRV 902022096.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla prosecuzione dell’atività.
     La considerazione degli impati, riferiaili alle specifche atività oggeto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progeto non comporta pressioni o efeti2impati signifcativi sull'amaiente determinati dall’esercizio
     dell’impianto, salva la necessità di un intervento di mitigazione acustica, ovvero la possiailità di interventi
     mitigativi particolari rispeto alla realtà esistente consolidata.
     Il progeto non determina, inoltre, alcun impato aggiuntivo e2o signifcativo rispeto all’esercizio corrente.
     Rispeto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza di
     rischi amaientali, sanitari ed ecologici.

           .lla luce dt quanto analtzzato st rtttene l’tnterivento compattbtle pertanto, esprtme

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                           PARERE FAVOREVOLE
              al non assoggetamento alla V.I... con le prescrtztont dt segutto cttate.
     L’aztenda è comunque tmpegnata ad acqutstre tl rtnnoivo dell’autortzzaztone all’eserctzto dell’attivttà.
     Il detaglto delle opere mtttgattive, oltre alla barrtera fono-assorbente che rtsulta gtà defntta, sarà concordato
     con tl Comune dt Vtcenza e doivrà essere realtzzato entro 18. gtornt dalla nottfca del presente parere; potrà
     essere realtzzato anche tn aree dtiverse da quella dell’tmptanto, dandone tdoneo rtscontro fotografco.
     Successtivamente alla realtzzaztone dell’tnterivento dt mtttgaztone acusttca l’aztenda doivrà:
     - efetuare una mtrata ed accurata tndagtne acusttca dt ivertfca del rtspeto del crtterto dtferenztale e del
     ltmtte dt emtsstone e mtrata at rtcetort presentt tn prosstmttà dell’tmptanto con modalttà dt efetuaztone
     delle mtsuraztont, sta con rtguardo al camptonamento spaztale (scelta det puntt dt mtsura), sta con rtguardo
     al camptonamento temporale (scelta det tempt dt mtsura), comuntcate con congruo preaivivtso ad .rpaiv;
     - nel caso t ivalort non stano rtspetatt, doivranno essere messt tn opera t correttivt necessart, medtante una
     spectfca progetaztone da presentarst all’.mmtntstraztone comunale ed .RP.V, a cut, nel fratempo,
     saranno statt comuntcatt t rtsultatt delle analtst;
     - l’tndagtne doivrà essere condota da un soggeto qualtfcato terzo, rtspeto all’estensore dello Studto
     Preivtstonale dt Impato .custtco.
     Entro 9. gtornt doivranno, tnivece, essere forntte le       opportune schede tecntche, certtfcaztont e
     analtst/0ivalutaztont del caso, per rendere lo studto dt mtttgaztone delle emtsstont sonore non a norma
     adeguato all’obbtettivo delle ltmttaztont delle crtttcttà rtscontrate
     In caso dt mancato trasfertmento dell’attivttà entro 3 annt dalla data del presente parere, tl Comttato st
     rtseriva dt rtchtedere ultertort mtsure dt mtttgaztone per altre componentt ambtentalt .


     Vicenza, 93 gennaio 2020


       F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
     Dot.ssa Alessandra Di Nardo                                  Andrea Baldisseri




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