determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




               DETERMINAZIONE N° 1421 DEL 28/11/2018

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
     DITTA:CONSORZIO STABILE SIS SCPA
     PROGETTO: ATTIVITÀ DI RECUPERO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI (CER 170904).
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MALO E VILLAVERLA

                            IL DIRIGENTE
     Vista la documentazione presentata con nota prot. 63104 del 24-09-2018, da parte della ditta
     CONSORZIO STABILE SIS SCPA con sede legale in via Invorio n.24/A in comune di Torino,
     relativa al progetto di un “ Attività di recupero di rifiuti non pericolosi (CER 170904)” in comune di
     Malo e Villaverla lungo il cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) richiedendo,
     contestualmente, l’attivazione della procedura di verifica ai sensi dell’art.19 del D.Lgs. 152/2006;
     Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7. progetti di
     infrastrutture, lettera z.b) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità
     complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9,
     della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.” dell'allegato IV della parte seconda
     del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i.;
     Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
     Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 (Allegato A), con riferimento alla tipologia degli
     interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
     Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
     pubblicazione sul sito provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
     informativa al pubblico sul sito web della Provincia in data 12-10-2018 , contestualmente alla
     comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le opportune
     valutazioni di competenza;
     Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni del comma 9 del
     presente articolo;
     Tenuto conto che non sono pervenute, ai sensi dell'art.19 c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, osservazioni;
     Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 07-11-2018, ha disposto
     l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
     26/2018 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;



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     Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
     nel tempo la situazione aziendale;
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
     pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione
     dell'intervento;
     Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale VIA conservata agli atti;
     Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45;
     Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
     ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;

     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.11 del 29/03/2018 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2018-2020;

     Visto che con Decreto del Presidente n. 41 del 27/04/2018 è stato approvato il Piano Esecutivo di
     Gestione 2018/2020 ed il Piano Performance anni 2018/2019;


                         DETERMINA

      1. che il progetto della CONSORZIO STABILE SIS SCPA con sede legale in via Invorio
        n.24/A in comune di Torino, relativa al progetto di un “ Attività di recupero di rifiuti non
        pericolosi (CER 170904)” in comune di Malo e Villaverla lungo il cantiere della
        Superstrada Pedemontana Veneta (SPV). è escluso dalla procedura di valutazione di
        impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni
        riportate nel parere 26/2018 allegato alla presente determinazione per costituirne parte
        integrante e sostanziale;

      2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
        Regione Veneto;

      3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;

      4. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e allo studio di consulenza, ai comuni di
        Malo e Villaverla all’Ulss 7 , ad Arpav, al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta
      5. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).

      6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line.




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                            INFORMA


     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
     Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
     presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
     data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
     Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
     autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.



     Vicenza, 28/11/2018



                                    Sottoscritta dal Dirigente
                                     (MACCHIA ANGELO)
                                      con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                DETERMINAZIONE N° 1421 DEL 28/11/2018


     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
     DITTA:CONSORZIO     STABILE      SIS     SCPA
     PROGETTO: ATTIVITÀ DI RECUPERO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI (CER 170904).
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MALO E VILLAVERLA




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 29/11/2018.


     Vicenza, 29/11/2018




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                        (BERTACCHE CRISTINA)
                                           con firma digitale




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                             SIS S.c.p.a.
                            PARERE N. 26/2018

     Oggetto: Attività di recupero di rifiuti non pericolosi (CER 170904).
     PROPONENTE:            SIS S.c.p.a.
     SEDE LEGALE:           Via Invorio n. 24/A – Torino
     SEDE INTERVENTO:         Cantiere Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) – Malo e Villaverla
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianti di recupero di rifiuti non pericolosi
     PROCEDIMENTO:           Verifica di assoggettabilità a VIA ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs 152/06.
     MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                      infrastrutture, lettera z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
                      pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
                      operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del
                      decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
     COMUNE INTERESSATO:        \\\
     DATA DOMANDA:           24 settembre 2018
     DATA PUBBLICAZIONE:        12 ottobre 2018
     DATA INTEGRAZIONI:        \\\

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
     1) PROGETTO DELL’INFRASTRUTTURA - Cantierizzazione – Attività di recupero rifiuti non pericolosi
     (CER 170904) Lungo il cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta(SPV) - Relazione tecnica sito di Malo;
     2) Allegato 1 - Studio per la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale;
     3) Allegato 2 - Dichiarazione di esclusione dall’obbligo di redazione della Valutazione di Incidenza
     Ambientale ex DGRV 1400/2017;
     4) Allegato 3 - Cantierizzazione - Attività di recupero rifiuti non pericolosi (CER 170904) lungo il cantiere
     della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) - Planimetria dei siti di recupero Lotto 1 tratta C”.

                                 PREMESSE
     Il Consorzio Stabile SIS Scpa è il contraente generale per la progettazione esecutiva e la realizzazione della
     Superstrada Pedemontana Veneta e nell’ambito dei lavori per la realizzazione delle opere della SPV sarà
     avvviata una campagna di recupero (R5) dei rifiuti cui è stato attribuito il codice CER 17 09 04 “Rifiuti misti
     dell'attività di costruzione e demolizione, persi da quelli di cui alle voci 17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03” pro-
     venienti dallo scavo della Galleria Naturale Malo tra le pk 16+824 e 17+000.
     In questo tratto è stata realizzata un’attività di consolidamento del terreno con tecnica del jet-grouting che ha
     determinato la formazione di una serie di colonne nel sottosuolo. Le colonne realizzate con la tecnica sin qui
     descritta sono di fatto delle colonne di calcestruzzo nelle quali l’inerte è costituito dal terreno in sito. In fase
     di scavo della galleria è necessario procedere alla demolizione della parte sommitale e di fondo delle colon-
     ne realizzate, nonché delle porzioni laterali, per raggiungere la quota di progetto prevista per la sezione del-
     la Galleria; contestualmente, lo scavo interessa il nucleo centrale costituito di terreno non trattato.
     Il materiale proveniente dallo scavo della galleria nel tratto compreso tra le pk 16+824 e 17+000 sarà sottopo -
     sto ad un’operazione di recupero che prevede, per la frazione di materiale con pezzatura superiore ai 250
     mm, l’impiego di un impianto mobile autorizzato. I rifiuti oggetto della campagna di recupero provengono
     dallo scavo, eseguito con tecnica tradizionale (martellone), dei lavori di realizzazione delle Galleria Malo
     Lato Treviso, nel tratto compreso tra le pk 16+824 e 17+000 in comune di Malo, oggetto dell’attività prelimi -

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     nare di consolidamento del terreno con tecnica del jet-grouting. La tecnologia di scavo impiegata non con -
     sente di separare le colonne consolidate dal nucleo centrale e, pertanto, all’ammasso è attribuito il codice
     CER 170904 Rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, persi da quelli di cui alle voci 17 09 01,
     17 09 02 e 17 09 03.

                                UBICAZIONE
     L‘area interessata si sviluppa all’interno del cantiere della costruenda Superstrada Pedemontana Veneta
     (SPV), all’interno dei territori comunali di Malo e di Villaverla.
     Il sito di messa in riserva (R13) oggetto dell'approvazione del progetto emessa con Determinazione n. 780 del
     20/07/2018 dalla Provincia di Vicenza è collocato tra le pk 17+880 e 18+040 dell'opera, in comune di Malo.
     L’impianto di frantumazione verrà collocato lungo l’impronta della futura SPV tra le pk 18+100 e la pk
     18+300, anch’esso in comune di Malo.
     Le attività di recupero R5 avverranno in corrispondenza del lotto 1 tratta A della SPV tra le pk 13+500 e
     23+566 (in comune di Malo fino alla pk 19+960 e poi in comune di Villaverla).




                              Ortofoto del sito

                QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
     • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
     • Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
     • Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (P.A.T.) dei Comuni di Malo e Villaverla;
     • Piano degli Interventi (P.I.) dei Comuni di Malo e Villaverla;
     • Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (P.T.R.A.)

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     • Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.)
     • Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
     • Rete Natura 2000.
     Il Quadro Programmatico si presenta con adeguato livello di dettaglio per quanto riguarda gli strumenti
     esaminati, così come per ciò che concerne l’analisi delle sensibilità emergenti.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
     I rifiuti oggetto della campagna di recupero provengono dallo scavo, eseguito con tecnica tradizionale
     (martellone), dei lavori di realizzazione delle Galleria Malo Lato Treviso, nel tratto compreso tra le pk
     16+824 e 17+000 in comune di Malo, oggetto dell’attività preliminare di consolidamento del terreno con
     tecnica del jet-grouting. La tecnologia di scavo impiegata non consente di separare le colonne consolidate dal
     nucleo centrale e, pertanto, all’ammasso è attribuito il codice CER 170904 Rifiuti misti dell'attività di
     costruzione e demolizione, persi da quelli di cui alle voci 17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03.




     Qualora tali materiali risultino idonei al recupero, saranno riutilizzate in cantiere per i seguenti scopi:
     • formazione dei rilevati stradali
     • ricoprimento/rinterri di manufatti quali Gallerie Artificiali
     • corpo stradale inteso come bonifica-sottofondo-strato di stabilizzato
     Il reimpiego avverrà nella stessa tratta dell’opera (lotto 1 tratta C) mediante operazione di recupero che si
     configura come un’attività R5 Riciclaggio/recupero di altre sostanze inorganiche.
     L’attività si articola nei seguenti passaggi:
     • selezione granulometrica del materiale mediante movimentazione con mezzi meccanici presso il sito di
     messa in riserva;
     • operazione di frantumazione con impianto mobile autorizzato qualora la pezzatura sia superiore a 250
     mm;
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     • verifica tecnico merceologica;
     • recupero mediante la formazione dei rilevati stradali tramite stesa e compattamento per strati successivi di
     spessore non superiore a 50cm e mediante il ricoprimento di manufatti quali Gallerie Artificiali e rinterri
     manufatti (R5).
     La verifica dell’ammissibilità al reimpiego del materiale è condotta prima del deposito del materiale nel sito
     di messa in riserva contestualmente alle operazioni di scavo mediante l’esecuzione del test di cessione di cui
     all’All. 3 del DM 5 febbraio 1998. Come riportato nella determinazione di approvazione del progetto n
     780/2018 della Provincia di Vicenza, si prevede l’esecuzione di un campione ogni 3.000 mc.
     DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
     Il volume complessivo del rifiuto è stato definito in ragione della sezione tipologica del tratto di galleria
     naturale interessata dall’attività di consolidamento con la tecnica del Jet Grouting ed ammonta
     complessivamente a 29.000 mc.




     Considerando un peso specifico di circa 1,7 t/mc, nella campagna di recupero rifiuti oggetto della domanda
     sarà sottoposta a trattamento una massa complessiva di 49.300 t, a cui è stato attribuito il codice CER 170904.
     Per quanto riguarda le attività di frantumazione con impianto mobile autorizzato, si stima che sarà
     sottoposto a frantumazione il 20-25% del materiale oggetto della campagna di recupero.
     IMPIEGO DELL’IMPIANTO MOBILE
     Come evidenziato nel capitolo 5.1, l’impianto mobile autorizzato al trattamento dei rifiuti sarà impiegato
     unicamente per la riduzione volumetrica della frazione con pezzatura eccedente i 250 mm.
     L'impianto mobile in oggetto è denominato Impianto mobile di frantumazione inerti semovente OM
     CRUSHER ULISSE - Matricola n. 99H06300T, costruito nel 2007 dalla ditta Officine Meccaniche di Ponzano
     Veneto S.r.l. di Ponzano Veneto (TV) - Potenzialità massima 300 t/h e specifico per i rifiuti di cui ai seguenti
     CER: 10 13 11 – 17 01 01 – 17 01 02 – 17 01 03– 17 03 02 – 17 05 04 –17 05 04 – 17 05 08 – 17 08 02 – 17 09 04.



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     Il macchinario è un frantoio in versione mobile, in quanto dotato di cingoli che ne consentono la
     movimentazione autonoma in cantiere. La macchina è dotata di un’ampia tramoggia di carico, di un vaglio,
     di un frantoio a mascelle e di un nastro trasportatore che conduce il materiale nel percorso di trattamento.
     L’impianto sarà collocato in prossimità del sito di messa in riserva e più precisamente lungo l’impronta della
     futura SPV tra le pk 18+100 e la pk 18+300.




     La produttività del processo di recupero dipende sostanzialmente dalla produttività dell’impianto di
     frantumazione che verrà impiegato per il trattamento della sola frazione eccedente la pezzatura di 250 mm.
     Ipotizzando che questa frazione rappresenti il 25% del totale, il materiale da sottoporre a frantumazione
     ammonta a 12.325 t nell’intera campagna.
     Sulla base della produzione reale dell’impianto che si attesta sulle 180 t/h, si stima che per il trattamento
     proposto il frantoio dovrà essere attivato per una durata complessiva di circa 70 ore; il frantoio sarà attivato
     in orario diurno, per un massimo effettivo di 6 ore al giorno e con una durata media di 4 ore/giorno.
     Questo comporta una durata complessiva dell’attività di frantumazione di circa 18 giorni lavorativi.
     A questi vanno aggiunti i tempi per l’attività di selezione granulometrica ed i giorni necessari per
     l'allestimento e lo sgombero delle attrezzature da cantiere e l'analisi e il trasporto a destino dei materiali
     prodotti dall'attività di recupero, quantificabili in ulteriori 45 giorni lavorativi.
     Si prevede pertanto che la durata della campagna sia orientativamente di 63 giorni lavorativi non
     consecutivi, nel rispetto del limite superiore di 120 gg stabilito dall’art. 6 dell’Allegato A alla DGRV 499/2008
     per la durata della campagna di recupero di rifiuti non pericolosi mediante impianto mobile.
     VERIFICA DEI REQUISITI DI NORMA DEL MATERIALE FRANTUMATO
     La qualificazione è l’insieme delle attività che permettono di inpiduare nei materiali inerti originati
     dall’attività di recupero la sussistenza dei requisiti tecnici e fisico chimici per rispondere ai valori di
     classificazione previsti per le tipologie di materiali e per le categorie merceologiche previamente identificate,
     nonché per assicurare il rispetto della qualità ambientale in funzione del loro impiego.
     La qualifica di M.P.S. viene attribuita a valle del processo di caratterizzazione nel corso del quale sono
     verificati:
     1. l’assenza di contaminazione chimica;
     2. il possesso dei requisiti tecnico merceologici.
     L’assenza di contaminazione chimica e l’ammissibilità al recupero, come anticipato, viene effettuata prima
     della messa in riserva. A seguito delle operazioni di selezione granulometrica e di frantumazione

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     (unicamente per la frazione di pezzatura eccedente i 250 mm), sarà verificata l’idoneità tecnico merceologica
     dei materiali che dovrà essere dimostrata attraverso la conformità all’allegato C della Circolare del Ministero
     dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del 15 luglio 2005 n. UL/2005/5205 per i vari ambiti di utilizzo
     finale (ad esempio Allegato C1 corpo dei rilevati; Allegato C2 Sottofondi stradali; Allegato C3 strati di
     fondazione – Allegato C4 Recuperi Ambientali, riempimenti e colmate; Allegato C5 Starti accessori aventi
     funzione antigelo, anticapillare, drenante, etc).
     Ai fini della caratterizzazione chimica dei materiali e della verifica tecnico merceologica sarà eseguito n.1
     campione ogni 3.000 mc di produzione.
     Il materiale in uscita dal processo di recupero sarà impiegato nell’ambito della costruzione del lotto 1 tratta
     C della Superstrada Pedemontana Veneta, in sostituzione degli inerti naturali, per i seguenti scopi:
     • formazione dei rilevati stradali
     • ricoprimento/rinterri di manufatti quali Gallerie Artificiali
     • corpo stradale inteso come bonifica-sottofondo-strato di stabilizzato
     Nel dettaglio, le aree di cantiere nelle quali è previsto l’impiago dei rifiuti recuperati, sono elencati in Tabella
     5 nel capitolo 5.1.
     Le aree si trovano nel territorio comunale di Malo e Villaverla e sono raggiungibili, dal sito dove avverrà il
     processo di recupero, percorrendo l’impronta dell’opera o comunque percorrendo la viabilità di cantiere.
     Si precisa che essendo le attività di scavo effettuate contestualmente all’attività di recupero, si prevede
     comunque di disporre interamente del limite superiore di 120 gg stabilito dalla norma per lo svolgimento
     della campagna. Il cumulo di rifiuto da trattare non è infatti già prontamente disponibile nelle quantità finali
     stimate ma verrà prodotto nel corso delle attività di cantiere.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.
                                111
                  QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
     Al fine di contenere il problema legato al sollevamento delle polveri indotto dalla movimentazione dei mez-
     zi di cantiere e dalla frantumazione degli inerti, occorrerà innanzitutto effettuare la bagnatura periodica del-
     le superfici di cantiere. Tale intervento sarà effettuato tenendo conto del periodo stagionale con aumento
     della frequenza delle bagnature durante la stagione estiva. L’efficacia del controllo delle polveri con acqua
     dipende essenzialmente dalla frequenza con cui viene applicato.
     I frantoi sono dotati inoltre di una pompa dell’acqua, che per mezzo di appositi nebulizzatori posti nei punti
     di maggior produzione di polvere, abbatte la polvere prodotta.
     Se necessario, anche le aree destinate allo stoccaggio temporaneo dei materiali saranno sottoposte a bagnatu-
     ra, o in alternativa coperte al fine di evitare il sollevamento delle polveri.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
     Le lavorazioni dell’impianto avvengono a secco pertanto non vi sono scarichi idrici legati al processo di
     frantumazione e vagliatura.


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     L'acqua utilizzata nell'impianto viene impiegata, qualora necessario, soltanto in forma nebulizzata allo scopo
     di abbattere sul nascere le polveri prodotte durante la movimentazione dei rifiuti che presentano
     caratteristiche pulverulente.
     I rifiuti in deposito temporaneo / nel sito di messa in riserva saranno inoltre coperti con teli impermeabili e,
     di conseguenza, dai rifiuti depositati, NON potranno generarsi in alcun caso acque potenzialmente
     contaminate e l'impianto in questione non determina pertanto scarichi idrici.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     La natura di tipo solido dei rifiuti speciali conferiti ed oggetto di trattamento non consente possibili
     fenomeni di sversamento, spanti o colaticci in grado di interferire con i suoli o con le acque sotterranee.
     I rifiuti in ingresso all’area di trattamento saranno sottoposti a verifica preliminare, al fine di verificare
     l’assenza di contaminanti potenzialmente inquinanti, condotta utilizzando il test di cessione così come
     descritto all’Allegato 3 del DM 5/2/98. In caso contrario si provvederà alla copertura del materiale in attesa
     di lavorazione, evitando in tal modo il dilavamento, come indicato dal verbale di riunione del 24/02/2015 del
     Coordinamento ARPAV-RA per l’esecuzione dell’attività di audit del monitoraggio ambientale della SPV.
     Nell’eventualità si verificassero situazioni di rischio come sversamenti accidentali dovuti a guasti di
     macchinari, incidenti tra automezzi e/o sversamenti di sostanze pericolose, gli operatori sono istruiti per
     intervenire prontamente con le dovute procedure di emergenza, utilizzando i Kit anti-sversamento presenti
     nei presidi posti all’interno del cantiere; tali procedure d’intervento comportano la bonifica del sito
     contaminato dallo sversamento di sostanze inquinanti tramite la predisposizione di apposito materiale
     assorbente che verrà smaltito, una volta utilizzato, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in
     materia di gestione dei rifiuti.
     Si esclude pertanto la possibilità di generare scarichi idrici potenzialmente inquinanti in grado di modificare
     in modo significativo la qualità del sistema idrico superficiale ed ipogeo.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     L’emissione sonora associata al processo di recupero è associata prevalentemente al funzionamento
     dell’impianto di frantumazione.
     per la campagna di recupero rifiuti presentata con prot. n. SIS-LO1-185-18-LCO-ens del 18/07/2018, per il
     trattamento del rifiuto CER 170101 è stata predisposta la “Documentazione di previsione di impatto
     acustico”.
     Lo studio citato ha evidenziato che “i recettori maggiormente interessati dal rumore del frantumatore
     saranno certamente quelli più vicini, presso i quali si prevede un aumento del rumore anche di +8 / +9 dBA.
     Si valuti in ogni caso che i valori previsti saranno ampiamente inferiori al limite di 60 dBA, valore limite di
     zona associato alla maggior parte dell’area di interesse del cantiere”.
     L’impianto impiegato e l’area all’interno della quale sarà attivato il frantoio per la campagna di recupero
     oggetto del presente studio sono le medesime. In considerazione del fatto che l’impianto sarà utilizzato
     alternativamente per il trattamento del rifiuto CER 170101 e del CER 170904, si possono assumere anche per
     questa campagna di recupero le medesima conclusioni riportate in precedenza.


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     Si specifica, inoltre che il cantiere della construenda Superstrada Pedemontana Veneta lotto 1 tratta C è ad
     oggi in possesso di autorizzazione in deroga al rumore. Il comune di Malo, con prot. 10963 del 05/06/2014,
     ha concesso la deroga temporanea ai valori limite di rumore, relativa alle attività di cantiere per la
     realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta, valida fino al 10/06/2019.
     Nella documentazione presentata come studio di VIA viene a mancare l’effettiva analisi relativa al
     documento di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico, con valenza temporale recente e contestuale - la
     Valutazione Previsionale di Impatto Acustico richiamata a giustificare le conclusioni del caso è datata
     all’anno 2014.
     Si ricorda inoltre che serve si indichi nella richiesta di deroga specifica dell’attività in screening: il tipo di
     attività in analisi con gli impianti, le macchine e le attrezzature nonché il numero di mezzi pesanti che
     serviranno all’attività stessa, gli orari delle lavorazioni e i livelli di emissione acustica calcolati in facciata ai
     ricettori più coinvolti dalle lavorazioni di progetto.”
     Nel caso di eventuali riscontri di potenziali o manifeste criticità acustiche si predisponga dei sistemi di
     contenimento e di mitigazione delle emissioni di rumore impattanti, nei confronti dei ricettori più prossimi
     alle attività, mezzi e impianti di progetto, così come indicato nel PMA .
     Di seguito si ritiene opportuno prescrivere fin d’ora un monitoraggio – con gli impianti di frantumazione
     installati e funzionanti a pieno regime - per evidenziare la bontà della stima previsionale ed eventualmente
     per inpiduare ulteriori modalità operative o interventi strutturali finalizzati alla limitazione delle criticità
     laddove si potessero riscontrare livelli di emissione acustica superiori a quanto eventualmente indicato
     nell’autorizzazione in deroga.
     Inoltre qualora al Comune dovessero pervenire lamentele o segnalazioni di disturbo ovvero se il Comune,
     per precauzione, lo ritenesse comunque opportuno, sarà richiesto alla ditta titolare dell’attività di produrre
     adeguate verifiche fonometriche. I risultati delle verifiche dovranno essere consegnati alla l’Amministrazio -
     ne Comunale entro breve tempo dalla suddetta richiesta.

                               VALUTAZIONE
     Si ravvisano aspetti di criticità e quindi si prescrive un monitoraggio con gli impianti di frantumazione installati e
     funzionanti a pieno regime.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
     Non sono attesi impatti derivanti dal presente progetto.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
     Premesso che l’alterazione dei dinamismi spontanei che caratterizzano il paesaggio nell’opera oggetto di stu-
     dio è limitata nel tempo, l’impianto ricade all’interno di un contesto paesaggistico a bassa vulnerabilità, ca-
     ratterizzato del cantiere della costruenda SPV.
     Si escludono pertanto alterazioni significative e permanenti dei dinamismi spontanei di caratterizzazione del
     paesaggio sia dal punto di vista visivo, sia con riferimento agli aspetti storico monumentali.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.



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     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
     Il traffico veicolare è associato alla quantità di materiali in ingresso dal processo di recupero che è
     influenzato anche dalla produttività dell’impianto di frantumazione.
     In ragione del quantitativo di rifiuto e delle attività previste è stata ipotizzata una durata complessiva della
     campagna di circa 65 giorni lavorativi. Si prevede quindi il trattamento giornaliero di una quantità di rifiuti
     pari a 758 t/g, equivalenti a 445 mc/g circa.
     Considerando di effettuare il trasporto del materiale con mezzi con capacità di 14 mc, significa un traffico
     indotto di quasi 32 mezzi al giorno per conferire le MPS ai siti di riutilizzo.
     Considerando di effettuare i transiti nel corso di 8 ore lavorative, risulta un’intensità di 4 mezzi/ora.
     I mezzi transiteranno lungo la viabilità di cantiere della costruenda SPV e sostituiscono gli spostamenti che
     sarebbero stati comunque effettuati per trasportare il materiale inerte di cava necessario alla realizzazione
     dell’opera.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
     L'ambito territoriale oggetto del presente studio non ricade all’interno della Rete Natura 2000, e non è
     caratterizzato dalla presenza di specie floristiche e vegetazionali di particolare valore e interesse. L'area è
     inserita infatti all’interno di un contesto prettamente agricolo localizzato nelle vicinanze di un contesto
     fortemente disturbato dalla viabilità esistente (Strada Provinciale 46 del Pasubio – SP 46) e si trova all’interno
     dei cantieri per la realizzazione della costruenda Superstrada Pedemontana Veneta.
     I siti appartenenti alla Rete Natura 2000 più vicini all’area di intervento sono in seguenti:
     - SIC IT3220039 Biotopo “Le Poscole” posto in una vallata laterale della valle dell’Agno;
     - SIC IT3220008 “Buso della Rana” in comune di Monte di Malo;
     - SIC IT3220040 “Bosco di Dueville e risorgive limitrofe” e ZPS IT3220013 “Bosco di Dueville”.
     La stessa Valutazione di Incidenza Ambientale del PAT di Malo, redatta nel 2009, ha concluso affermando
     che per le opere previste dal Piano (nelle quali ricade anche la costruenda Superstrada Pedemontana Veneta)
     “con ragionevole certezza scientifica, si può escludere il verificarsi di effetti significativi negativi sui Siti
     della Rete Natura 2000”.
     L’opera oggetto di studio si inserisce all’interno del cantiere della costruenda SPV.
     Relativamente alla componente ambientale flora e vegetazione, all’interno dell’area di intervento dal punto
     di vista floristico non sono presenti specie di pregio a rischio di riduzione/estinzione; non si segnala inoltre
     la presenza di associazioni vegetazionali di particolare pregio. La maggior parte delle specie faunistiche pre -
     senti nel comprensorio risultano comuni e caratterizzate da spiccate capacità adattative rispetto ad ambienti
     di tipo antropizzato (specie ad alta valenza ecologica adattate a vivere in condizioni ambientali persificate).
     Capacità di carico dell’ambiente naturale, per "capacità di carico” si intende il limite entro il quale gli ecosi -
     stemi possono resistere ad una perturbazione, oltre la quale si ha un collasso non necessariamente reversibi-
     le. Il sito di progetto ricade all’interno del cantiere autorizzato della SPV, posto in un contesto territoriale for -
     temente antropizzato, a carattere industriale. L’intervento di progetto non determina sottrazione o frammen -
     tazione di habitat faunistici e non interessa direttamente elementi della rete ecologica locale, provinciale e re-
     gionale. Non si prefigurano pertanto impatti potenziali nei confronti di aree di particolare sensibilità am -
     bientale.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.
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     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
     Non sono attesi impatti derivanti dal presente progetto.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.


                   VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                               CONCLUSIONI
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
     tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
     finalità che il proponente intende conseguire.
     Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
     Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
     attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
     monitoraggio finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di contenimento degli impatti in
     tema di inquinamento acustico, emissioni di polveri e gestione delle acque meteoriche di dilavamento.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici
                           Tutto ciò premesso si esprime
                           PARERE FAVOREVOLE
            Alla esclusione dalla procedura V.I.A., subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.

     1. L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio
      dell’attività; in particolare per quanto riguarda la gestione/recupero dei rifiuti.
     2. I sistemi di gestione delle emissioni di polveri in atmosfera dovranno essere costantemente gestiti in
      modo tale da garantire nel tempo l’efficienza prevista in progetto; al fine di limitare l'emissione di
      polveri sarà necessario prevedere azioni di umidificazione delle strade di cantiere nelle giornate secche
      e/o ventose.
     3. Si dovrà provvedere costantemente alla prevista azione di ricopertura dei cumuli di rifiuti che dovranno
      essere effettuata con idonei teli di contenimento.
     4. Preliminarmente al rilascio dell’autorizzazione alla gestione dei rifiuti, si dovrà procedere all’eventuale
      aggiornamento dell’autorizzazione in deroga al rumore per l’attività di progetto rilasciate dal comune;
      la predetta autorizzazioni in deroga dovrà contenere anche il riferimento alle attività previste dal
      presente progetto.
     5. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
      addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di

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      sicurezza/rischio segnalati; di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione della
      presentazione del certificato di collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.
     6. L’istanza di approvazione progetto dovrà essere integrata con una aggiornata relazione previsionale di
      impatto acustico.
     7. L’approvazione progetto dovrà prevedere un monitoraggio – con gli impianti di frantumazione
      installati e funzionanti a pieno regime - per evidenziare la bontà della stima previsionale ed
      eventualmente per inpiduare ulteriori modalità operative o interventi strutturali finalizzati alla
      limitazione delle criticità laddove si potessero riscontrare livelli di emissione acustica superiori a quanto
      eventualmente indicato nell’autorizzazione in deroga.
     8. In caso di previsione di utilizzo della viabilità esterna al cantiere, ad oggi non considerata, si richiede la
      presentazione preventiva di uno specifico elaborato con le valutazioni viabilistiche del caso, ivi comprese
      le possibili mitigazioni.


     Vicenza, 07 novembre 2018

      F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
      Dott.ssa Silvia Chierchia                                 Andrea Baldisseri




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