determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 1477 DEL 06/12/2018
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
DITTA:CONSORZIO STABILE SIS SCPA
PROGETTO: ATTIVITÀ DI RECUPERO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI (CER 170504).
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata con nota prot. 63611 del 2-10-2018, da parte della ditta
CONSORZIO STABILE SIS SCPA con sede legale in via Invorio n.24/A in comune di Torino,
relativa al progetto di un “ Attività di recupero di rifiuti non pericolosi (CER 170504)” in comune di
Montecchio Maggiore lungo il cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) richiedendo,
contestualmente, l’attivazione della procedura di verifica ai sensi dell’art.19 del D.Lgs. 152/2006;
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7. progetti di
infrastrutture, lettera z.b) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità
complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9,
della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.” dell'allegato IV della parte seconda
del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i.;
Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 (Allegato A), con riferimento alla tipologia degli
interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
pubblicazione sul sito provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
informativa al pubblico sul sito web della Provincia in data 18-10-2018 , contestualmente alla
comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le opportune
valutazioni di competenza;
Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni del comma 9 del
presente articolo;
Tenuto conto che non sono pervenute, ai sensi dell'art.19 c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, osservazioni;
Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 07-11-2018, ha disposto
l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
copia informatica per consultazione
25/2018 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale;
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione
dell'intervento;
Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale VIA conservata agli atti;
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45;
Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.11 del 29/03/2018 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2018-2020;
Visto che con Decreto del Presidente n. 41 del 27/04/2018 è stato approvato il Piano Esecutivo di
Gestione 2018/2020 ed il Piano Performance anni 2018/2019;
DETERMINA
1. che il progetto della CONSORZIO STABILE SIS SCPA con sede legale in via Invorio
n.24/A in comune di Torino, relativa al progetto di un “ Attività di recupero di rifiuti non
pericolosi (CER 170504)” in comune di Montecchio Maggiore lungo il cantiere della
Superstrada Pedemontana Veneta (SPV). è escluso dalla procedura di valutazione di
impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni
riportate nel parere 25/2018 allegato alla presente determinazione per costituirne parte
integrante e sostanziale;
2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto;
3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
4. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e allo studio di consulenza, all’ulss 8
Berica, ad Arpav, al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta.
5. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
copia informatica per consultazione
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.
Vicenza, 06/12/2018
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 07/12/2018.
Vicenza, 07/12/2018
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
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SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
SIS S.c.p.a.
PARERE N. 25/2018
Oggetto: Attività di recupero di rifiuti non pericolosi (CER 170504).
PROPONENTE: SIS S.c.p.a.
SEDE LEGALE: Via Invorio n. 24/A – Torino
SEDE INTERVENTO: Cantiere Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) – Montecchio Maggiore
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianti di recupero di rifiuti non pericolosi
PROCEDIMENTO: Verifica di assoggettabilità a VIA ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs 152/06.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
infrastrutture, lettera z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
COMUNE INTERESSATO: \\\
DATA DOMANDA: 02 ottobre 2018
DATA PUBBLICAZIONE: 18 ottobre 2018
DATA INTEGRAZIONI: \\\
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
1) PROGETTO DELL'INFRASTRUTTURA - Cantierizzazione - Richiesta di autorizzazione al recupero
sabbie di fonderia (CER 170504) Lungo la tratta 1A della Superstrada PedemontanaVeneta (SPV) Relazione
tecnica;
2) Allegato 1 - Studio per la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale;
3) Allegato 2 - Dichiarazione di esclusione dall’obbligo di redazione della Valutazione di Incidenza
Ambientale ex DGRV 1400/2017;
4) Allegato 3 – PROGETTO DELL’INFRASTRUTTURA - Cantierizzazione – Richiesta di autorizzazione al
recupero sabbie di fonderia (CER 170504) Lungo la tratta 1A della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) -
Planimetria dei tratti esistenti soggetti a scarifica/fresatura – lotto 1 – tratta “A”;
5) Allegato 4 – PROGETTO DELL’INFRASTRUTTURA - Cantierizzazione – Richiesta di autorizzazione al
recupero sabbie di fonderia (CER 170504) Lungo la tratta 1A della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) -
Planimetria dei siti di messa in riserva (R13) e dei siti di recupero (R5) – lotto 1 – tratta “A”
PREMESSE
Il Consorzio Stabile SIS Scpa è il contraente generale per la progettazione esecutiva e la realizzazione della
Superstrada Pedemontana Veneta e nell’ambito dei lavori per la realizzazione delle opere della SPV è stata
realizzata un’attività di scarifica del manto stradale del tracciato principale della SPV e delle rampe di acces -
so e uscita della SR 246 tra le progressive di progetto -4+000 e 0+250, in comune di Montecchio Maggiore.
Alle sabbie di fonderia rinvenute dalla scarifica del manto stradale è stato attribuito il codice CER 170504 ter -
ra e rocce, perse da quelle in cui alla voce 17 05 03. L’operazione di recupero, qualora il rifiuto risulti ido-
neo al recupero, si configura come un’attività R5 Riciclaggio/recupero di altre sostanze inorganiche.
Il reimpiego del materiale, qualora idoneo al recupero, è previsto nella medesima tratta (lotto 1 tratta A della
Superstrada Pedemontana Veneta) nello strato di sottofondazione del pacchetto stradale.
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Per la gestione delle quantità di rifiuto previste, circa 26.000 mc, è stata richiesta l‘autorizzazione alla messa
in riserva (R13) o deposito preliminare (D15) (trasmessa il 10/08/2018 con nota prot. SIS-LO1-208-18-LCO-
aan).
UBICAZIONE
I siti inpiduati per l’operazione di messa in riserva (R13) - deposito preliminare (D15) (oggetto di una ri -
chiesta di autorizzazione inviata precedentemente con nota prot. SIS-LO1-208-18-LCO-aan) sono situati sul
sedime della costruenda SPV in due luoghi:
• nel tratto compreso tra le pk -3+050 e -2+850 (in corrispondenza delle WBS TR1A002S che si estende tra la
pk -3+281,44 e la -2+687,93) – area 01;
• nel tratto compreso tra le pk -0+890 e -0+640 (in corrispondenza delle WBS TR1A006N che si estende tra la
pk -1+217,18 e la -0+217,31) – area 02.
Tali aree di cantiere sono situate lungo l’asse dell’infrastruttura esistente e sono raggiungibili percorrendo le
piste di cantiere che affiancano il tracciato principale. Su queste aree sono stati depositati i materiali risultan -
ti dalle operazioni di scarifica svoltesi finora; le attività di recupero R5, qualora il rifiuti risulti idoneo, avver-
ranno in corrispondenza della WBS – aree di cantiere specificate in relazione.
Ortofoto del sito
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QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (P.A.T.) del Comune di Montecchio Maggiore;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Montecchio Maggiore;
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (P.T.R.A.)
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.)
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico si presenta con adeguato livello di dettaglio per quanto riguarda gli strumenti
esaminati, così come per ciò che concerne l’analisi delle sensibilità emergenti.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
I siti in cui avverrà il recupero delle sabbie di fonderia, (rifiuto classificato con codice CER 170504 terra e
rocce, perse da quelle di cui alla voce 17 05 03) provenienti dai lavori di scarifica del manto stradale relativi
al tracciato principale della SPV e delle rampe di accesso e uscita della SR 246 tra le progressive di progetto
-4+000 e 0+250, sono situati in comune di Montecchio Maggiore. Il reimpiego del materiale, qualora idoneo
al recupero, è previsto nella medesima tratta (lotto 1 tratta A della Superstrada Pedemontana Veneta) nello
strato di sottofondazione de pacchetto stradale.
DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
I rifiuti che verranno sottoposti a trattamento sono identificati con il CER 17 05 04 (Terra e rocce, perse da
quelle di cui alla voce 17 05 03), per un quatitativo di circa 45.000 tonnellate.
Le rampe della SR 246, infatti, hanno una superficie complessiva di circa 24.200 mq cui corrisponde un
volume di 12.100 mc. L’interferenza con l’asse principale interessa una superficie di 28.500 mq circa che
determinano un volume di 14.250 mc. Il volume complessivo del rifiuto da gestire ammonta quindi a 26.350
mc che, considerando un peso specifico di 1,7 t/mc, corrisponde a 44.795 t.
La movimentazione del rifiuto avverrà utilizzando esclusivamente le aree di cantiere e la viabilità di
cantiere. La tracciabilità dei flussi di rifiuti verrà gestita con la modulistica interna del Sistema di Gestione
Ambientale di Cantiere (SGAC). Nel caso specifico, la procedura si applica per i rifiuti da costruzione e
demolizione prodotti dal Consorzio Stabile SIS Scpa movimentato con mezzi propri, dei subcontraenti e con
noli a caldo/freddo, e destinato ai siti di messa in riserva (R13) o deposito preliminare (D15).
A seconda dell’esito delle analisi, il materiale sarà tracciato come rifiuto (trasporto su mezzi autorizzati e
accompagnato dalla documentazione prevista dalla vigente normativa in materia) oppure come MPS
(accompagnato dalla modulistica del Sistema di Gestione Ambientale di SPV).
I rifiuti in ingresso ai siti di messa in riserva (R13) o deposito preliminare (D15) saranno sottoposti ad una
prima fase di controllo per verificarne l’ammissibilità da un punto di vista sia amministrativo che
merceologico. Se al termine delle verifiche, il rifiuto è ritenuto non ammissibile, per motivi qualitativi e/o per
motivi documentali, l’addetto al controllo ne dovrà rifiutare l’ingresso ed annotare nell’apposita sezione del
documento di trasporto la non accettazione. Se al completamento di tutti i controlli previsti il rifiuto sarà
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considerato ammissibile, lo stesso verrà stoccato nei siti di messa in riserva (R13) o deposito preliminare
(D15), in attesa di essere sottoposto alle verifiche analitiche, per lotti di 1.000 mc, al termine delle quali sarà
possibile procedere all’operazione di recupero R5 qualora i parametri rispettino i limiti del DM 05/02/98 e
ss.mm.ii.
Siti di messa in riserva
I siti inpiduati per l’operazione R13 messa in riserva e D15 deposito preliminare (oggetto di una richiesta
di autorizzazione inviata precedentemente con nota prot. SIS-LO1-208-18-LCO-aan) e dove avverranno le
attività di caratterizzazione volte alla verifica dell’idoneità del materiale al recupero, sono situati sul sedime
della costruenda SPV in due luoghi:
· nel tratto compreso tra le pk -3+050 e -2+850 (WBS TR1A002S) – AREA 01;
· nel tratto compreso tra le pk -0+890 e -0+640 (WBS TR1A006N) – AREA 02.
Nei siti di messa in riserva, il rifiuto in attesa di essere sottoposto all’operazione di recupero R5 è
accumulato su telo a protezione del terreno sottostante. Il cumulo è altresì ricoperto al fine di evitare il
dilavamento da parte delle acque meteoriche. Lo stoccaggio del materiale con le modalità descritte consente
di escludere qualsiasi fenomeno di contaminazione delle matrici ambientali e la dispersione di polveri.
I materiali attualmente stoccati presso i siti inpiduati per l’operazione R13 messa in riserva e D15 deposito
preliminare (AREA 1 e AREA 2) sono stati sottoposti ad analisi di caratterizzazione con riferimento ai valori
delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) ed al il test di cessione secondo il DM 05/02/98
aggiornato al DM 05/04/06 n° 186.
Le analisi di caratterizzazione non hanno evidenziato superamenti dei limiti di cui alla colonna B della
tabella 1, allegato 5 alla parte IV - Titolo V del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii.
Gli esiti del test di cessione effettuato sui campioni prelevati nel corso del campionamento complessivo delle
rampe della SR 246, effettuato congiuntamente coi tecnici ARPAV, è sintetizzato nel seguente schema (si
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riporta anche il sito di deposito; dove questo non è indicato significa che il materiale è rimasto in giacenza al
di sotto del manto stradale esistente che deve ancora essere fresato).
Per quel che riguarda i materiali che devono ancora essere fresati/scarificati, preliminarmente al
trasferimento presso i siti di R13/D15, contestualmente alle fasi di scavo del rifiuto, verranno verificate le
CSC in conformità alle colonne A e B Tabella 1, allegato 5 al Titolo V parte IV del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.,
in modo da escluderne la pericolosità (trattandosi di un codice CER a specchio) e verrà eseguito il test di
cessione secondo il DM 05/02/98 aggiornato al DM 05/04/06 n° 186. Le analisi verranno eseguite
indicativamente ogni 5.000 mc in modo da assicurare la rappresentatività del campione prelevato.
Caratterizzazione in uscita
I materiali in uscita dai siti R13/D15 saranno sottoposti al test di cessione secondo il DM 05/02/98 aggiornato
al DM 05/04/06 n° 186. Le analisi verranno eseguite indicativamente ogni 1.000 mc I risultati delle analisi
consentiranno di definire il destino del rifiuto che potrà essere avviato:
· ad operazioni di recupero qualora i parametri analiticamente determinati rientrino nei limiti del DM
05/02/98 aggiornato al DM 05/04/06 n° 186;
· a smaltimento qualora i parametri analiticamente determinati non rientrino nei limiti del DM05/02/98
aggiornato al DM 05/04/06 n° 186.
Caratteristiche dei prodotti inerti ottenuti dall’ attività di recupero
Per i materiali in uscita dall’impianto di recupero, una volta attestate le caratteristiche, vi è la cessazione
della qualifica di rifiuto come stabilito dall’art 184-ter del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.
Dall’attività di recupero dei rifiuti deriveranno quindi le cosiddette “Materie Prime Seconde” inerti che
saranno riutilizzate, all’interno dello stesso cantiere, per la realizzazione dei rilevati. mezzo di immagini e/o
schemi.
L’attività di recupero sarà attiva per un periodo diurno non consecutivo di circa 85-90 giorni per circa 7-8
ore/giorno, procedendo al trattamento dei rifiuti per lotti di 1.000 mc in funzione dei risultati dei test di
cessione effettuati sul materiale.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Al fine di contenere il problema legato al sollevamento delle polveri indotto dalla movimentazione dei mez-
zi di cantiere, la gestione ambientale in atto nel cantiere SPV prevede la bagnatura periodica delle superfici.
Tale intervento sarà effettuato tenendo conto del periodo stagionale con aumento della frequenza delle ba-
gnature durante la stagione estiva. L’efficacia del controllo delle polveri con acqua dipende essenzialmente
dalla frequenza con cui viene applicato.
I siti di messa in riserva/deposito preliminare saranno coperti al fine di evitare la ri-sospensione di polveri
dai cumuli.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
I rifiuti saranno posti in cumulo in corrispondenza dei siti di messa in riserva / deposito preliminare
(R13/D15) al di sopra di un telo impermeabile a protezione del suolo e coperti da un ulteriore telo al fine di
evitare la formazione di acque di dilavamento potenzialmente contaminate.
Ciò premesso, si esclude la possibilità di generare scarichi idrici potenzialmente inquinanti in grado di
modificare la qualità del sistema idrico superficiale ed ipogeo.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
La natura di tipo solido dei rifiuti speciali conferiti ed oggetto di trattamento non consente possibili
fenomeni di sversamento, spanti o colaticci in grado di interferire con i suoli o con le acque sotterranee. I
rifiuti saranno posti in cumulo in corrispondenza dei siti di messa in riserva / deposito preliminare
(R13/D15) al di sopra di un telo impermeabile a protezione del suolo e coperti da un ulteriore telo al fine di
evitare la formazione di acque di dilavamento potenzialmente contaminate.
Nell’eventualità si verificassero situazioni di rischio come sversamenti accidentali dovuti a guasti di
macchinari, incidenti tra automezzi e/o sversamenti di sostanze pericolose, gli operatori sono istruiti per
intervenire prontamente con le dovute procedure di emergenza del Sistema di Gestione Ambientale di
Cantiere, utilizzando i Kit anti-sversamento presenti nei presidi posti all’interno del cantiere.
Tali procedure d’intervento comportano la bonifica del sito contaminato dallo sversamento di sostanze
inquinanti tramite la predisposizione di apposito materiale assorbente che verrà smaltito, una volta
utilizzato, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Il cantiere della costruenda Superstrada Pedemontana Veneta lotto 1, tratta A è in possesso
dell’autorizzazione in deroga al rumore concessa dal comune di Montecchio Maggiore:
• autorizzazione del comune di Montecchio Maggiore con prot. SUAP N. 41324 del 23/12/2015 e valida fino
al 25/01/2019 – Lotto 1A.
L'emissione sonora dell’attività di fresatura/scarifica, del trasporto del materiale ai siti di messa in
riserva/deposito preliminare ed ai siti di reimpiego rientra nella rumorosità tipica dei cantieri stradali.
Nello specifico percorso di screening si va a valutare le attività relative all’autorizzazione di messa in riserva
(R13) o deposito preliminare (D15) per il riciclaggio/ recupero di sostanze inorganiche (R5).
A riguardo di tale attività manca la documentazione del caso: Valutazione Previsionale di Impatto Acustico,
così come le norme di settore richiedono.
Si ricorda inoltre che serve si indichi nella richiesta di deroga specifica dell’attività in screening: il tipo di
attività in analisi con gli impianti, le macchine e le attrezzature nonché il numero di mezzi pesanti che
serviranno all’attività stessa, gli orari delle lavorazioni e i livelli di emissione acustica calcolati in facciata ai
ricettori più coinvolti dalle lavorazioni di progetto.”
Nel caso di eventuali riscontri di potenziali o manifeste criticità acustiche si predisponga dei sistemi di
contenimento e di mitigazione delle emissioni di rumore impattanti, nei confronti dei ricettori più prossimi
alle attività, mezzi e impianti di progetto, così come indicato nel PMA .
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Di seguito si ritiene opportuno prescrivere fin d’ora un monitoraggio – con gli impianti di frantumazione
installati e funzionanti a pieno regime - per evidenziare la bontà della stima previsionale ed eventualmente
per inpiduare ulteriori modalità operative o interventi strutturali finalizzati alla limitazione delle criticità
laddove si potessero riscontrare livelli di emissione acustica superiori a quanto eventualmente indicato
nell’autorizzazione in deroga.
Inoltre qualora al Comune dovessero pervenire lamentele o segnalazioni di disturbo ovvero se il Comune,
per precauzione, lo ritenesse comunque opportuno, sarà richiesto alla ditta titolare dell’attività di produrre
adeguate verifiche fonometriche. I risultati delle verifiche dovranno essere consegnati alla
l’Amministrazione Comunale entro breve tempo dalla suddetta richiesta.
VALUTAZIONE
Si ravvisano aspetti di criticità e quindi si prescrive un monitoraggio con gli impianti di frantumazione installati e fun-
zionanti a pieno regime.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Non sono attesi impatti derivanti dal presente progetto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
L’area oggetto di analisi è situate interamente all’interno del sedime della costruenda Superstrada Pedemon -
tana Veneta, inoltre le attività oggetto di valutazione sono a carattere temporaneo e legate alle attività di rea -
lizzazione del tratto stradale.
Nell’area oggetto d’intervento all’interno del comune di Montecchio Maggiore non si segnalano elementi ca-
ratteristici e di rilievo del patrimonio culturale.
La presenza dei cumuli è peraltro un fenomeno limitato nel tempo che non comporta un aggravio
dell’impatto paesaggistico determinato dalla fase di cantiere dell’opera che è stato oggetto delle valutazioni
specialistiche che hanno portato all’approvazione della stessa.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
L’attività recupero dei rifiuti prevede il transito dei mezzi dai siti di messa in riserva– deposito preliminare
ai siti di riutilizzo -smaltimento. I transiti associati a dette attività sostituiscono quelli che sarebbero stati
necessari per conferire il rifiuto esternamente al cantiere e quelli necessari per l’approvvigionamento di
inerti. Lo svolgimento delle attività, pertanto non incrementa il volume di traffico in fase di cantiere rispetto
a quanto ipotizzabile per la realizzazione dell’opera.
Per quanto riguarda la generazione di volumi di traffico, durante il funzionamento giornaliero del processo
di trattamento che avverrà per lotti di 1.000 mc, l’attività di progetto prevede il transito di circa 35-40 mezzi
al giorno, con un media di circa 5 mezzi/ora.
I mezzi transiteranno lungo la viabilità di cantiere approvata dal Commissario Delegato di Governo,
contenuta nei “Piano di Produzione e Gestione delle terre e rocce da scavo”.
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
L'ambito territoriale oggetto del presente studio non ricade all’interno della Rete Natura 2000 e non è
caratterizzato dalla presenza di specie floristiche e vegetazionali di particolare valore e interesse.
L'area è inserita infatti all’interno di un contesto agricolo-industriale fortemente disturbato dalla viabilità
esistente(Strada Provinciale 246 di Recoaro),dai cantieri per la realizzazione della costruenda Superstrada
Pedemontana Veneta, dall’edificazione diffusa e dalle pratiche di sfruttamento agricolo del suolo.
I siti appartenenti alla Rete Natura 2000 più vicini all’area di intervento sono i seguenti:
- 1,5 km dal SIC IT3220037 “Colli Berici”;
- 5,3 km dal SIC IT3220038 “Torrente Valdiezza”.
Sulla base della tipologia di lavorazioni in esame, che rientrano tra le normali pratiche industriali di
costruzione e realizzazione di infrastrutture stradali, si esclude l’apporto di qualsiasi tipo di impatto
all’interno delle aree SIC e ZPS da parte nell’attività di recupero rifiuti inerti non pericolosi prodotti
nell’ambito del cantiere per la costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta.
Relativamente alla componente ambientale flora e vegetazione, all’interno dell’area di intervento dal punto
di vista floristico non sono presenti specie di pregio a rischio di riduzione/estinzione; non si segnala inoltre
la presenza di associazioni vegetazionali di particolare pregio. All’interno dell’area di progetto non sono pre-
senti zone umide, sorgenti d’acqua o pozze di abbeveraggio. La maggior parte delle specie faunistiche pre -
senti nel comprensorio risultano comuni e caratterizzate da spiccate capacità adattative rispetto ad ambienti
di tipo antropizzato (specie ad alta valenza ecologica adattate a vivere in condizioni ambientali persificate).
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Non sono attesi impatti derivanti dal presente progetto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto e quanto richiesto/segnalato dal
Comune di Montecchio Maggiore è stato considerato nella relazione istruttoria e recepito nella valutazione
finale.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
monitoraggio finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di contenimento degli impatti in
tema di inquinamento acustico, emissioni di polveri e gestione delle acque meteoriche di dilavamento.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
di rischi ambientali, sanitari ed ecologici
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
Alla esclusione dalla procedura V.I.A., subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
1. L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio
dell’attività; in particolare per quanto riguarda la gestione/recupero dei rifiuti.
2. I sistemi di gestione delle emissioni di polveri in atmosfera dovranno essere costantemente gestiti in
modo tale da garantire nel tempo l’efficienza prevista in progetto; al fine di limitare l'emissione di
polveri sarà necessario prevedere azioni di umidificazione delle strade di cantiere nelle giornate secche
e/o ventose.
3. Si dovrà provvedere costantemente alla prevista azione di ricopertura dei cumuli di rifiuti che dovranno
essere effettuata con idonei teli di contenimento.
4. Preliminarmente al rilascio dell’autorizzazione alla gestione dei rifiuti, si dovrà procedere all’eventuale
aggiornamento dell’autorizzazione in deroga al rumore per l’attività di progetto rilasciate dal comune;
la predetta autorizzazioni in deroga dovrà contenere anche il riferimento alle attività previste dal
presente progetto.
5. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di
sicurezza/rischio segnalati; di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione della
presentazione del certificato di collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.
6. L’istanza di approvazione progetto dovrà essere integrata con la relazione previsionale di impatto
acustico.
7. L’approvazione progetto dovrà prevedere un monitoraggio – con gli impianti di frantumazione
installati e funzionanti a pieno regime - per evidenziare la bontà della stima previsionale ed
eventualmente per inpiduare ulteriori modalità operative o interventi strutturali finalizzati alla
limitazione delle criticità laddove si potessero riscontrare livelli di emissione acustica superiori a quanto
eventualmente indicato nell’autorizzazione in deroga.
Vicenza, 07 novembre 2018
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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