determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 1003 DEL 09/07/2019

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
     DITTA: CONCERIA SAN BIAGIO SRL
     PROGETTO: RICHIESTA DI AUA PER RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI ZERMEGHEDO

                            IL DIRIGENTE

     Vista la documentazione presentata con nota del 15 gennaio 2019, prot. n. 2706, da parte della ditta
     Conceria San Biagio srl con sede legale in via dell’Industria n.6 in comune di Chiampo e operativa
     in Segala n.6 in comune di Zermeghedo, relativa al progetto “ Richiesta di A.U.A. per rinnovo
     autorizzazione allo scarico” richiedendo, contestualmente, l’attivazione della procedura di verifica
     ai sensi dell’art.19 del D.Lgs. 152/2006 ed in particolare dell’art.13 LR 4/2016.
     Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 5. “Industria
     dei tessili, del cuoio, del legno della carta. d) impianti per la concia del cuoio e del pellame qualora
     la capacità superi le 3 tonnellate di prodotto finito al giorno” dell’allegato IV alla parte II del D.Lgs.
     152/2006 e smi.
     Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
     Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 (Allegato A), con riferimento alla tipologia degli
     interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006.
     Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
     pubblicazione sul sito provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
     informativa al pubblico sul sito web della Provincia in data 28-01-2019 , contestualmente alla
     comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le opportune
     valutazioni di competenza.
     Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni del comma 9 del
     presente articolo.
     Tenuto conto che non sono pervenute, ai sensi dell'art.19 c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, osservazioni.
     Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 04-07-2019, ha disposto
     l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
     16/2019 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.




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     Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
     nel tempo la situazione aziendale.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
     pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione
     dell'intervento.
     Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale VIA conservata agli atti.
     Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 90 ID PROC 45.
     Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
     ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”.
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021.
     Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;


                         DETERMINA

      1. che il progetto della ditta Conceria San Biagio srl con sede legale in via dell’Industria n.6 in
        comune di Chiampo e operativa in Segala n.6 in comune di Zermeghedo, relativa al progetto
        “ Richiesta di A.U.A. per rinnovo autorizzazione allo scarico”è escluso dalla procedura di
        valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i.
        con le prescrizioni riportate nel parere 16/2019 allegato alla presente determinazione per
        costituirne parte integrante e sostanziale;

      2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
        Regione Veneto;

      3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;

      4. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e consulente, al comune di Zermeghedo,
        Ulss 8 Berica, Arpav, Consorzio di Bonifica Alta Pinura Veneta, Vi.abilità srl, Medio
        Chiampo spa;
      5. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).

      6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line.




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                            INFORMA


     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
     Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
     presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
     data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
     Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
     autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.




     Vicenza, 09/07/2019

                                    Sottoscritta dal Dirigente
                                     (MACCHIA ANGELO)
                                      con firma digitale


     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
     DITTA:    CONCERIA      SAN    BIAGIO      SRL
     PROGETTO: RICHIESTA DI AUA PER RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO

     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI ZERMEGHEDO




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 10/07/2019.


     Vicenza, 10/07/2019




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




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                       AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                        SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                      Conceria San Biagio srl
                            PARERE N. 16/2019

     Oggetto: Richiesta di A.U.A. per rinnovo autorizzazione allo scarico (art. 13 L.R. 4/2016).
     PROPONENTE:           Conceria San Biagio srl
     SEDE LEGALE:           Via dell’Industria n. 6 - Chiampo
     SEDE INTERVENTO:         Via Segala n.21 - Zermeghedo
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:       Impianto per la concia del cuoio e del pellame
     PROCEDIMENTO:          Verifica di assoggettabilità ex art.19 del D.Lgs. 152/2006.
     MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. -5. Industria
                     dei tessili, del cuoio, del legno della carta. d) impianti per la concia del cuoio
                     e del pellame qualora la capacità superi le 3 tonnellate di prodotto finito al
                     giorno.
     COMUNE INTERESSATO:       \\\
     DATA DOMANDA:          15 gennaio 2019
     DATA PUBBLICAZIONE:       28 gennaio 2019
     DATA INTEGRAZIONI:        05 marzo ed 11 giugno 2019

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
      - Studio preliminare ambientale;
       -  Allegato A1a Autorizzazione alle emissioni;
       -  Allegato A1b Autorizzazione alle emissioni;
       -  Allegato A2 Autorizzazione allo scarico delle acque;
       -  Allegato A3 Planimetria scarichi;
       -  Allegato A4 Planimetria punti di emissione;
       -  Allegato A5 Planimetria rifiuti e materie prime;
       -  Allegato A6 Planimetria viabilità interna;
       -  Allegato A7 Decreto registrazione S.O.A.;
       -  Allegato A8 Valutazione impatto acustico;
       -  Allegato A9 Piano adeguamento al PTA;
       -  Allegato A10 Certificato Prevenzione Incendi;
       -  Allegato A11 Estratto PRG;
       -  Allegato A12 Estratto catastale;
       -  Allegato A13 Concessioni edilizie.

                          PREMESSE ED UBICAZIONE
     L’azienda gestisce un attività di lavorazione delle pelli a ciclo completo ed ha presentato richiesta di A.U.A.
     per il rinnovo del titolo settoriale di autorizzazione alle scarico”.
     La ditta, al fine di detto rinnovo, ha presentato domanda di Verifica di assoggettabilita a VIA (art. 19 del
     D.Lgs. 152&/2006 e ss. mm. e ii.) ai sensi dell’art. 13 della L.R. 4/20016.
     L’attività produttiva si svolge in un lotto di m.q. 22.822 comprensivo di una superfice coperta complessiva di
     circa mq 7.993, di una superfice scoperta pavimentata di m.q. 5.708 e di aree verdi di 8.700 m.q.

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                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     L’area adibita a reparto rifinizione si estende su una superfice di m.q. 3.425, il reparto delle operazione mec -
     caniche di rasatura, smerigliatura e follonatura e spazzolatura copre una superfice di m.q. 883 mq., il locale
     adibito a deposito dei chimici della rifinizione e cucina colori si estende per m.q. 225 circa, mentre il reparto
     bagnato copre una superfice di m.q. 1.435.
     L’Azienda è insediata nel comune di Zermeghedo all’ingresso del Paese tra via Segale e via Marconi in piena
     zona industriale dove sono presenti altre attività conciarie.
     Il sito è all’interno di in un area soggetta a vincolo paesaggistico corsi d’acqua.




                              Ortofoto del sito

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                         ESAME ISTRUTTORIO

     QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
     In riferimento alla procedura inpiduata dall'art. 13 della L.R. 4/2016, la DGR 1979/2016 definisce i
     contenuti della relazione da allegarsi all'istanza , così come inpiduati nella DGR 1020/2016, indicando la
     necessita di prevedere anche una descrizione degli impatti sulle matrici ambientali interessate connessi
     all'esistenza dell'opera, all'utilizzazione delle risorse naturali, all'emissione di inquinanti, alla creazione di
     sostanze nocive e allo smaltimento dei rifiuti, finalizzata all'inpiduazione delle eventuali misure di
     mitigazione necessarie.
     L’inpiduazione delle matrici ambientali interessate potrebbe essere utilmente integrata attraverso l’analisi
     della strumentazione Programmatoria/Pianificatoria che in prima istanza, visto il contesto, potrebbe essere
     rappresentata dalle sensibilità evidenziabili dall’esame del:
     - il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento dove non risulta indicato il fatto che l’area interessata
     dall’impianto è all’interno della Tav. 1 Difesa del suolo e degli insediamenti - “Fascia di ricarica degli
     acquiferi (art. 12 N.d.A. )”;
     - il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Vicenza dove non risulta indicato il fatto che l’area
     interessata dall’impianto è all’interno di “Tavola 2.1B - zona R1 relativamente al Rischio idraulico piano
     provinciale di emergenza (art. 10)”, “Tav. 3.1B delle “Aree Carsiche (art. 14)”, “Tavola 5.1B è a confine con
     “Piste ciclabili di 1° livello (art. 63-64)” e con “Strada del Recioto” (art. 46)”;
     - il Piano di Assetto del Territorio (PAT) dove occorre siano messe in relazione con l’impianto le seguenti
     tematiche relative alle sottoelencate tavole del PAT,
     - Elaborato 1 - Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale l’area dell’impianto, in quanto in parte
     all’interno di “Idrografia/Fasce di rispetto di 10 m - art. 96 lett. f) r.d. 25 luglio 1904 n. 523” (art. 11)
     ( l’impianto di pre trattamento della ditta è all’interno di detta fascia), del “Vincolo paesaggistico D.Lgs.
     42/2004 Corsi d’acqua” (art. 7 , 11) “Idrografia/Fasce di rispetto di profondità perse - L.R. 11/2004 art .41
     lett. g)” (art. 11);
     - Elaborato 2 – Carta delle Invarianti, in quanto l’impianto è a confine con “Elementi lineari – Rete
     idrografica”;
     - Elaborato 3 – Carta delle Fragilità l’area dell’impianto è in parte all’interno di “Area non idonea” (art. 25),
     “Area idonea a condizione” (art. 25), “Aree esondabili o a ristagno idrico - Perimetro C: fascia di 150 mt dai
     corsi d'acqua Rio Rodegotto, Rio Selva, Rio Fiumicello, area esondabile in loc. Roggia di Sopra e Roggia di
     Mezzo segnalata dal Consorzio di bonifica Zerpano Adige Guà” (art. 25 ), “Perimetro A: fascia compresa tra
     i 150 e 300 mt dai corsi d'acqua Rio Rodegotto, Rio Selva, Rio Fiumicello, area a pericolosità P1 (moderata)
     del PAI e aree di sofferenza idraulica segnalate dal Consorzio di bonifica Zerpano Adige Guà” (art. 25 );
     - Elaborato 4 – Carta della Trasformabilità, in quanto l’area dell’impianto è all’interno dell’ATO n. 3.2 -
     “Ambito del sistema produttivo della Valchiampo” (art. 26), “Aree di urbanizzazione consolidata
     (prevalentemente produttive)” (art. 30), in parte all’interno di “Aree idonee per interventi diretti al
     miglioramento della qualità urbana e territoriale” (art. 33) e del “Corridoio ecologico secondario” (art. 41) ed
     in adiacenza di un “Corridoio ecologico principale” (art. 41);
     - Elaborato 4a – Carta degli ATO, in quanto l’area dell’impianto è all’interno dell’ATO n. 3.2 - “Ambito del
     sistema produttivo della Valchiampo” (art. 26) dove è prevista la riqualificazione della funzionalità idraulica
     del torrente Rodegotto con l’obiettivo del ripristino delle dimensioni ottimali delle sezioni dell’alveo
     (rimozione delle strozzature, aree di pertinenza del torrente) nonché il riordino delle aree scoperte
     pertinenziali (depositi all’aperto e recinzioni improprie), nonché il risanamento idraulico dell’area
     produttiva anche con potenziamento della rete fognaria e della rete di scolo delle acque meteoriche.
     Infine, non è stato analizzato il PI, dove nell’Elaborato 2.1 Zone significative “Zonizzazione e vincoli” l’area
     interessata dall’impianto:
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     - è- è in parte all’interno della “zona D1/6”;
     - è in parte all’interno della “zona F3 - aree per attrezzature a parco., gioco e sport – mp – Parco con funzione
     di mitigazione paesaggistica” ;
     - è in parte all’interno della “zona F4: aree per parcheggi”;
     - è in parte all’interno dell’area soggetta a “Vincolo paesaggistico dei corsi d’acqua (art. 142, comma 1, lett. c,
     D.Lgs. 42/04)”
     - è in piccola parte all’interno del “Vincolo Idraulico (R.D. 368/1904; R.D. 523/1904)”.
     Non si ritiene comunque necessario, a riguardo, approfondire le suddette criticità, viste le tipologie di
     intervento previste nelle mitigazioni proposte e le ulteriori integrazioni richieste per gli scarichi delle acque
     meteoriche.
     QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     L’azienda Conceria San Biagio S.r.l., è gestore dell’attività di lavorazione delle pelli a ciclo completo ed è
     insediata lungo Via Segala all’ingresso della zona industriale del comune di Zermeghedo (VI).
     L’attività produttiva si svolge un lotto di m.q. 22.822 comprensivo di superfice coperta complessiva di circa
     m.q.7.993 di una superfice scoperta pavimentata di m.q. 5.708 e di aree verdi di 8.700 m.q.
     L’area adibita a reparto rifinizione si estende su una superfice di m.q. 3.425, il reparto delle operazione
     meccaniche di rasatura, smerigliatura e follonatura e spazzolatura copre una superfice di m.q. 883 mq., il
     locale adibito a deposito dei chimici della rifinizione e cucina colori si estende per m.q. 225 circa, mentre il
     reparto bagnato copre una superfice di m.q. 1.435
     Il ciclo di lavorazione si sviluppa attraverso le seguenti fasi:

     - concia delle pelli con pelo: pickel e
     concia delle pelli (in bottali in legno);-
     concia   delle   pelli   in  trippa:
     decalcinazione, macerazione, pickel e
     concia delle pelli (in bottali in legno);
     - tintura delle pelli: neutralizzazione,
     riconcia, tintura ed ingrasso delle pelli
     (in bottali);
     -    operazioni   meccaniche     di
     smerigliatura,         spazzolatura,
     palissonatura, presso-stiro pelli finite,
     misurazione;
     - rifinizione delle pelli: mediante
     l’utilizzo di spruzzi a giostra rotativa e
     macchine a rulli;
     - operazioni meccaniche di rifinizioni:,
     palissonatura, presso-stiro pelli finite,
     misurazione.
     la ditta lavora pelli grezze fine di
     produrre pelli conciate con pelo, pelli in
     wet blu, pelli tinte e pelli finite.
     La pelle grezza può essere di tipo “salata
     fresca” o “fresca” (quest’ultima proviene
     direttamente dai macelli italiani o
     europei e deve essere lavorata il giorno
     stesso per evitare fenomeni di putrefazione della stessa); il vantaggio di usare quest’ultimo tipo di pelle, sta
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     nel fatto che si riduce la quantità d’acqua da utilizzare nelle fasi di calcinaio, nonché sono ridotte le quantità
     di cloruri presenti all’effluente finale.
     Le pelli grezze salate hanno invece provenienza dai vari stati del mondo, principalmente sono di origine
     europea e sono stoccate nell’apposito magazzino del grezzo (vedi planimetrie allegate) per essere lavorate in
     giorni successivi.
     La pelle grezze lavorata è sia di tipo “idoneo al consumo umano” ai sensi del Reg. Eu. 852/2004 e 853/2004
     che non idonea al consumo umano ai sensi del Reg. C.E. n.1069/2009, tuttavia non essendo autorizzata come
     impianto idoneo ai sensi del Reg. Eu. 852/2004 e 853/2004 la pelle idonea, al momento dello scarico in
     azienda viene declassata a sottoprodotto di origine animale ai sensi del Reg. C.E. n.1069/2009. Di seguito
     sono descritte le lavorazioni eseguite dall’azienda, anche con l’ausilio di schemi a blocchi, in questi ultimi
     sono evidenziati in giallo gli impianti che contribuiscono alle emissioni in atmosfera..
     Le materie prime in ingresso nel sito produttivo della Conceria San Biagio S.r.l. sono costituite dalla pelle
     grezza, dalla pelle in trippa e dalla pelle wet blue e dai prodotti chimici utilizzati nelle varie fasi produttive.
     Di seguito la tabella riassuntiva delle pelli in ingresso degli anni 2015, 2016 e 2017.
     Tipo pelle                    2015              2016             2017
                             ingresso            ingresso           ingresso

     Grezzo                      Kg 687.258          Kg 470.811           Kg 392.337


     Pelli in trippa                    Kg. 0            Kg. 0            Kg 227.250

     Wet blue                     Kg 205.133          Kg 173.304           Kg 346.356


     L’azienda esegue le lavorazioni della concia delle pelli con pelo partendo da grezzo, la concia delle pelli
     partendo da in trippa, la tintura delle pelli partendo da wet blu e la rifinizione della pelli
     Di seguito si riporta la tabella riassuntiva delle pelli prodotte nel 2015, 2016 e 2017.

            Tipo pelle         Pelli prodotte 2015       Pelli prodotte 2016     Pelli prodotte 2017


     Pelli con pelo conciate e tinte        kg 239.499          kg 164.070             \\\

       Wet blue (da trippa)              \\\              \\\            Kg 159.075

          Pelli in crust            kg. 112.823           Kg 95.317           Kg 190.469
          Pelle rifinita            m.q. 361.870         m.q. 384.172          m.q. 278.385


     Le quantità di prodotti chimici in ingresso in azienda e destinati alle varie fasi di lavorazione sono riepilogati
     nella seguente tabella, sempre con riferimento al periodo 2015/2017.
     Prodotti chimici              2015 (Kg)             2016 (Kg)          2017 (Kg)

     Fase concia pelli con pelo           191.093             124.057             103.381

     Fase riconcia e tintura             15.143              10.377               8.648
     pelli con pelo
     Fase concia pelli in                0                  0              46.137
     trippa
     Fase riconcia, tintura ed            68.595              67.507             133.765
     ingrasso
     Rifinizione                   105.509             126.844             106.514

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                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     Aria
     L’attività è dotata di vari punti di emissione convogliati; le emissioni significative sono prodotte dai bottali
     di concia durante le fasi di decalcinazione, macerazione e pickel , dalle cabine di spruzzatura e relativi tun -
     nels di essicazione, dalla fase di rasatura e dalle centrali termiche.
     Tutti i camini sono a sezione circolare e installati sul tetto.
     Risultano installati:
     - n.1 abbattitore dell’acido solfidrico a servizio dei bottali di bottali di concia. L’impianto è costituito da un
     abbattitore umido, un liquido di abbattimento costituto da una soluzione di idrossido di sodio. le emissioni
     afferiscono al camino n.1 dimensionato per una contemporaneità di aspirazione di n. 3 bottali di concia;
     - n.6 abbattitori scrubber ad umido, per l’abbattimento delle polveri a servizio delle cabine di spruzzatura;
     - n.1 abbattitori a maniche + ciclone separatore per l’abbattimento delle polveri, a servizio degli impianti di
     rasatura e spazzolatura
     Il monitoraggio delle emissioni in atmosfera (emissioni convogliate) avviene con una periodicità program-
     mata in funzione delle prescrizioni dell’autorizzazione alle emissioni nN°Registro 271 del 27/09/2011 Prot.
     N. 66.298/AMB, e N.reg.423/ARIA del 20/08/2012 Prot.61337/AMB; dalle analisi prodotte i limiti risultano ri-
     spettati.
     Acque
     Tutte le acque di processo e le acque nere civili (servizi igienici, spogliatoi) prodotte all’interno del sito
     produttivo) sono raccolte e convogliate previa grigliatura nella vasca di accumulo ed omogeneizzazione di
     capacità paria a m.c 1.310 da cui viene pompata nei sedimentatori con destinazione finale nella rete fognaria
     industriale gestita da Medio Chiampo Spa presente in via Marconi.
     L’azienda è autorizzata ad uno scarico massimo giornaliero pari 366 m3. Le acque reflue prodotte dalle fasi
     riviera, concia e tintura tramite un sistema di calette/tubazioni e previo passaggio in sgrigliatore
     confluiscono su una vasca di accumulo e omogeneizzazione di capacità pari a 1.310 m.c.
     Le acque di rifinizione tramite un sistema di calette/tubazioni confluiscono direttamente nella vasca di
     accumulo ed omogeneizzazione.
     Dalla vasca di accumulo e omogeneizzazione tutti i reflui sono inviati ai sedimentatori e quindi tramite la
     nicchia di scarico finale alla fognatura industriale gestita da Medio Chiampo S.p.A.
     Il volume di scarico è monitorato in continuo mediante un sistema di controllo gestito dall’ente gestore
     mentre la qualità dei reflui scaricati è monitorata mediante un campionatore automatico installato presso
     una nicchia sigillata gestita direttamente dall’ente gestore del servizio idrico integrato.
     Acque meteoriche
     In data 2012 la ditta ha presentato il Piano di adeguamento ai sensi dell’art. 39 delle norme tecniche di
     attuazione del Piano di Tutela della Acque (PTA), al quale si rimanda (allegati A9a e A9b) con cui l’azienda
     ritiene che non siano necessari interventi di adeguamento.
     In merito alle coperture l’azienda con presenza di camini, l’azienda intende eseguire entro il giugno 2019 un
     campionamento dell’acqua di prima pioggia e seconda pioggia al fine di confermare l’esclusione di
     fenomeni di dilavamento di sostanze pregiudizievoli per l’ambiente.
     Il controllo della qualità degli scarichi viene eseguita direttamente dall’ente gestore, mediante un
     campionatore automatico installato all’interno del manufatto di scarico, lo stesso viene gestito e sigillato dal
     gestore.
     L’approvvigionamento idrico per le lavorazioni è fornita dall’allacciamento all’acquedotto uso industriale
     gestito da Medio Chiampo Spa mentre l’acqua utilizzata igienici ed fornita dall’acquedotto civile del
     medesimo ente gestore del servizio idrico integrato; entrambi gli allacciamenti sono muniti di contatori
     sigillati.

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     Si ritiene necessario integrare la documentazione con una valutazione sulla eventuale contaminazione delle
     acque meteoriche provenienti dalle coperture, in particolar modo per quanto riguarda il reparto rifinizione.
     Suolo e sottosuolo
     Al fine di prevenire il rilascio di sostanze contaminanti nell’ambiente esterno, l’impianto è dotato di
     pavimentazione di tutte le aree di lavorazione, è previsto lo stoccaggio all’interno del capannone delle
     componenti ambientalmente più critiche (rifiuti pericolosi); sono tuttavia presenti strutture interrate, e non,
     che in caso di rottura potrebbero portare a delle contaminazioni del suolo.
     Le vasche di accumulo e rilancio presenti in azienda, nello specifico la vasca di rilancio interrata V1 di
     capacità pari a 150 m.c., la vasca di accumulo e omogeneizzazione di capacità pari a 1440 m.c., la vasca di
     stoccaggio fanghi dei decantazione e la vasca di accumulo delle acque di lavorazione delle tintura di capacità
     pari a 20 m.c. sono state controllate e resinate nell’estate del 2016, annualmente sulle stesse viene eseguito un
     controllo da personale specializzato al fine di verificare il buon stato interno delle stesse; nel caso in cui
     venga evidenziato un deperimento del rivestimento epossidico delle stesse, si procede programmando una
     resinatura delle parti usurate a fine di materne lo strato superficiale di calcestruzzo al riparo da eventuali
     attacchi corrosivi, a tal proposito si evidenzia che l’ultima ristrutturazione della vasca comprensiva di
     resinatura eseguita da ditta specializzata è stata eseguita nel 2014.
     L’ultima verifica eseguita nell’agosto 2016 non ha evidenziato criticità e/o usura delle vasche che
     necessitassero interventi manutentivi urgenti salvo il consiglio di eseguire un nuova resinatura al fine di
     mantenere il buon stato di conservazione delle stesse a cui a fatto segui l’intervento di resinatura del 2016 di
     cui la dichiarazione della ditta resimix presente nell’allegato A11.
     Considerata la vetustà delle vasche, al fine di garantire un buon stato di conservazione e tenuta delle pareti
     delle stesse, l’azienda propone di far eseguire annualmente la verifica dello stato di conservazione delle
     stesse e indipendentemente ad eventuali esiti positivi delle verifiche , una resinatura programmata con
     frequenza decennale delle vasche, di cui la prima risulterebbe prevista, salvo esiti negativi delle verifiche
     annuali, nel 2026.
     I sedimentatori S1, S2, ed i silos di accumulo in vetroresina fuoriterra , si presentano in buono stato senza
     evidenti criticità strutturali o di usura che conservazione che ne prevede ancora un lungo utilizzo prima sua
     sostituzione.
     Rumore
     Il Comune di Zermeghedo ha adottato il Piano di Zonizzazione acustica territoriale, sudpidendo in zone il
     territorio comunale in funzione della destinazione d’uso dei fabbricati.
     Il monitoraggio è stato effettuato presso i seguenti punti:
     - P01 - P02 - P03 = Punti di rilievo al confine di proprietà;
     - P04 = Punto di rilievo in corrispondenza del ricettore R1;
     - R1 = Ricettore.
     Gli esiti secondo quanto scritto dai tecnici redattori risultano essere:
     - i Valori Limite Assoluti di Emissione nelle posizioni P01 - P02 – P03 sono rispettati;
     - i Valori Limite Assoluti di Immissione nelle posizioni P02 – P03 sono rispettati, mentre si riscontra il
     superamento del limite nella posizione P01, dovuto al contributo del traffico stradale, sorgente
     predominante.
     Risulta inoltre rispettato il Valore Limite Differenziale di Immissione al Ricettore R1.
     A margine della valutazione della Documentazione Previsionale di Impatto Acustico si indica la necessità
     che il Tecnico Competente redattore della documentazione suddetta provveda all’iscrizione all’Elenco
     Nazionale dei Tecnici Competenti in Acustica ENTECA secondo il d.lgs. 17 febbraio 2017, n. 42.
     Paesaggio
     Il presente aspetto non risulta trattato.


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     Viabilità
     La Conceria San Biagio S.r.l., si trova insediata nella zona industriale di Zermeghedo, ed il suo attuale
     ingresso è posto in via Segala; che la collega con la Strada Provinciale SP 31 che collega il sito all’autostrada
     A4 Milano A4 Milano-Venezia tramite i casello di Montebello Vicentino, o verso il comuni di Montorso e
     Arzignano.
     Ad oggi, si stimano mezzo pesante per l’arrivo delle pelli grezze la settimana, due per l’arrivo della pelle in
     wet-blu la settimana, un autocarro giorno per l’arrivo della pelle in trippa, due per la consegna dei chimici,
     sei per la consegna della pelle lavorata ed ai terzisti ed un mezzo per il ritiro dei rifiuti.
     Il contributo delle autovetture delle maestranze e dei clienti si stima sui 50 veicoli giorno.
     Risulta comunque necessario verificare l'immissione sulla SP 79 "Zermeghedo", riqualificando gli accessi
     esistenti e/o provvedere a ripristinare quanto probabilmente autorizzato anni fa, ovvero, accesso con entrata
     ed uscita separata ed eliminazione (o risistemazione dell'area) dei parcheggi presenti in quel sito."
     Risorse naturali, Flora, Fauna
     L'intervento in progetto ricade all'esterno di confini siti afferenti alla Rete Natura 2000.
     Nello specifico, si inserisce un'elaborazione G.I.S., estratta dal Network Europeo per lo Studio e la Gestione
     dei siti Natura 2000, elaborato e gestito dall'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA). Tale estratto evidenzia
     la localizzazione di via Segala a Zermeghedo (Vi), e le relative distanze con i siti della Rete Natura2000 più
     prossimi. Si evidenzia che non sono presenti siti della Rete Natura2000 entro il raggio di 5 km, distanza
     indicata da I.S.P.R.A. come discriminante di analisi in “Elementi per l'aggiornamento delle norme tecniche in
     materia di valutazione ambientale” (109/2014).
     Salute dei Lavoratori e delle persone
     ll rischio tecnologico-industriale è associato al verificarsi di eventi che possono essere di origine
     intenzionale, a seguito di azione terroristica o di sabotaggio, e di origine accidentale, come conseguenza di
     errore umano, incendio o di deterioramento dei materiali.
     Nel sito possono verificarsi le seguenti tipologie di incidenti che possono portare alle relative conseguenze
     di rischio ambientale:
     - sversamento sostanze chimiche;
     - incendio.
     Entrambi i rischi sono molto limitati, per quanto riguarda gli spandimenti essi possono avvenire solo
     all’interno e sono prontamente raccolti. Se avvengono all’esterno sono pure prontamente raccolti oppure
     collettati alla vasca di raccolta acqua industriali e meteoriche e inviati al trattamento depurativo.
     Il rischio incendio è limitato ai reparti rifinizione ove sono utilizzate miscele infiammabili; la ditta dispone
     comunque di certificato di prevenzione incendi.
     La ditta è dotata di un Documento di Valutazione dei Rischi in cui sono valutati i rischi correlati alla
     presenza e alla gestione di sostanze chimiche e infiammabili.
     Al fine di ridurre comunque il rischio che rotture accidentali provocate da urti con i carelli elevatori in
     transito dei contenitori dei prodotti chimici, l’azienda ha previsto, che tutti i prodotti chimici al momento del
     loro arrivo in azienda, vengano scaricati esclusivamente nell’area aziendale dedicata e costituita da piazzali
     cementati.
     In caso di sversamento accidentale, sia al fine di limitare l’afflusso di chimici nella rete fognaria industriale
     che di ripulire la pavimentazione, la procedura aziendale prevede l’utilizzo immediato di materiale
     assorbente da spargere nell’area oggetto di sversamento, provvedendo successivamente al recupero dello
     stesso al fine del l’idoneo smaltimento secondo la normativa vigente..

     MISURE MITIGATIVE PROPOSTE
     Gli apprestamenti implementati dalla ditta fin dal suo insediamento si rilevano indubbiamente a tutt’oggi
     efficaci sotto il profilo ambientale e, data l’assenza di criticità e anche considerata la concreta modesta


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     consistenza dell’impianto in questione, non risulterebbe necessaria l’implementazione di ulteriori interventi
     di mitigazione.
     In relazione alle possibili misure mitigative richieste dalla nuova procedura di verifica introdotta dall’art.13
     della L.R. n.04/2016, tuttavia, la ditta ha proposto le seguenti specifiche iniziative/lavori:
     a) Verifica usura e conservazione vasche interrate e silos di accumulo
     Al fine di garantire l’integrità ed un idoneo stato di conservazione e tenuta della vasca di omogeneizzazione
     ed accumulo la vasca di stoccaggio dei fanghi di decantazione presente nel sito produttivo, l’azienda
     propone, con frequenza annuale di svuotare e ripulire la vasche e di far eseguire da personale specializzato
     la verifica buon stato interno delle stesse; nel caso in cui venga evidenziato un degrado delle stesse, si
     procede programmando la resinatura delle parti usurate o totale della vasca, al fine di mantenere lo strato
     superficiale di calcestruzzo al riparo da eventuali attacchi corrosivi.
     In merito ai sedimentatori in vetroresina l’azienda propone al fine mantenere il buon stato di conservazione
     degli stessi di programmare annualmente una verifica degli stessi da parte dell’azienda fornitrice e di
     eseguire gli eventuali interventi manutentivi indicati nelle verifiche.
     b) Captazione delle emissioni diffuse di idrogeno solforato della vasca di accumulo nel caso riprenda la
     lavorazione di calcinazione delle pelli
     Nel caso dovessero riprendere le lavorazioni di calcinaio delle pelli, l’azienda intende installare una idonea
     copertura della vasca di accumulo da 1310 m.c. ed installare a servizio della stessa un idoneo sistema di
     captazione ed abbattimento delle emissioni diffuse di idrogeno solforato.
     c) Piano manutenzioni pavimentazioni aziendali
     L’azienda intende integrare le azioni mirate al contenimento degli impatti ambientali, proponendo di
     verificare con cadenza annuale lo stato di conservazione ed impermeabilizzazione delle pavimentazioni,
     programmando entro 6 mesi il rifacimento delle pavimentazioni che presentano un evidente stato di usura
     (presenza di fessurazioni e crepe), e programmando entro l’anno successivo il rifacimento delle
     pavimentazioni che cominciano ad evidenziale una usura del manto superficiale tale tuttavia da non
     compromettere l’impermeabilità della pavimentazione.

                  VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                               CONCLUSIONI
     La presente procedura riguarda un’attività esistente in fase di rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio,
     secondo quanto introdotto dall’art.13 della L.R. n.04/2016.
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
     riportati possono essere considerati adeguati alle finalità che il proponente intende conseguire e conformi a
     quanto previsto dalla DGRV 1020/2016.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla prosecuzione dell’attività.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti/impatti significativi sull'ambiente determinati dall’esercizio
     dell’impianto ovvero la possibilità di interventi mitigativi particolari rispetto alla realtà esistente consolidata.
     Il progetto non determina, inoltre, alcun impatto aggiuntivo e/o significativo rispetto all’esercizio corrente.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

                        Tutto ciò premesso il Comitato esprime
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                            PARERE FAVOREVOLE
                al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
     1. L’azienda è comunque impegnata ad acquisire il rinnovo dell’autorizzazione unica ambientale (A.U.A.).
     2. Entro il 31 dicembre 2019 dovrà essere dato conto, con specifica documentazione tecnica di collaudo,
       degli interventi mitigativi adottati, in tema di rifacimento delle pavimentazioni e verifica usura e
       conservazione vasche interrate e silos di accumulo, così come da progetto presentato e successivamente
       integrato.
     3. Preliminarmente all’eventuale ripresa delle operazioni di calcinaio, la ditta dovrà acquisire specifica
       autorizzazione da parte del gestore della fognatura e realizzare un’idonea copertura delle vasche,
       dotando le stesse di un sistema di aspirazione convogliato ad un sistema di abbattimento dedicato,
       costituito da uno scrubber a soda.
     4. Riguardo al trattamento delle acque meteoriche, si ricorda che la vasca di omogeneizzazione deve essere
       pari al doppio del volume di scarico giornaliero, comprensivo dell’aliquota derivante dalle acque di
       prima e seconda pioggia (compresi eventi meteorici estremi).
     5. Nell’eventualità che venga realizzata la vasca di prima pioggia da 20 mc, dovranno essere installati
       idonei organi elettromeccanici atti a fare in modo che l’apporto idraulico nella vasca di
       omogeneizzazione non superi tale aliquota.
     6. Preliminarmente al rilascio dell’AUA:
     - dovrà essere acquisito specifico nulla osta da parte di Vi.Abilità rispetto alla soluzione definitiva per
     l'immissione sulla SP 79 "Zermeghedo";
     - dovrà essere completata la valutazione sulla contaminazione delle acque meteoriche di dilavamento, i cui
     risultati dovranno altresì comprendere, nel caso, anche il dettaglio degli interventi di
     mitigazione/adeguamento, con relativo cronoprogramma.
     Di quanto realizzato rispetto al punto 2 dovrà essere dato anche idoneo riscontro fotografico ..


     Vicenza, 04 luglio 2019


        F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
       Dott.ssa Silvia Chierchia                                 Andrea Baldisseri




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