determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 401 DEL 14/03/2019

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
     DITTA: CONCERIA CUMAR SRL
     PROGETTO: RICHIESTA DI AUA PER RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MONTORSO VICENTINO

                            IL DIRIGENTE
     Vista la documentazione presentata con nota del 15 gennaio 2019, prot. n. 2732, da parte della ditta
     Conceria Cumar srl con sede legale e operativa in in comune di Montorso Vicentino, via
     dell’Industria n. 6, relativa al progetto di un “ Richiesta di A.U.A. per rinnovo autorizzazione allo
     scarico” richiedendo, contestualmente, l’attivazione della procedura di verifica ai sensi dell’art.19
     del D.Lgs. 152/2006 ed in particolare dell’art.13 LR 4/2016..
     Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 5. “Industria
     dei tessili, del cuoio, del legno della carta. d) impianti per la concia del cuoio e del pellame qualora
     la capacità superi le 3 tonnellate di prodotto finito al giorno” dell’allegato IV alla parte II del D.Lgs.
     152/2006 e smi.
     Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
     Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 (Allegato A), con riferimento alla tipologia degli
     interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006.
     Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
     pubblicazione sul sito provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
     informativa al pubblico sul sito web della Provincia in data 28-01-2019 , contestualmente alla
     comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le opportune
     valutazioni di competenza.
     Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni del comma 9 del
     presente articolo.
     Tenuto conto che non sono pervenute, ai sensi dell'art.19 c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, osservazioni.
     Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 07-03-2019, ha disposto
     l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
     05/2019 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.




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     Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni/raccomandazioni al fine di mitigare gli impatti
     ambientali e monitorare nel tempo la situazione aziendale.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
     pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione
     dell'intervento.
     Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale VIA conservata agli atti.
     Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 90 ID PROC 45.
     Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
     ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”.
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.

     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021.

     Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;


                         DETERMINA

      1. che il progetto della ditta Conceria Cumar srl con sede legale e operativa in in comune di
        Montorso Vicentino, via dell’Industria n. 6, relativa al progetto di un “ Richiesta di A.U.A.
        per rinnovo autorizzazione allo scarico” è escluso dalla procedura di valutazione di
        impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni
        riportate nel parere 05/2019 allegato alla presente determinazione per costituirne parte
        integrante e sostanziale;

      2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
        Regione Veneto;

      3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;

      4. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e consulente, al comune di Montorso
        Vicentino, Ulss 8 Berica, Arpav, Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, Acque del
        Chiampo spa.
      5. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
      6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line.




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                              INFORMA


        Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
        Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
        del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
        dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
        Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
        autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.


     Vicenza, 14/03/2019



                                      Sottoscritta dal Dirigente
                                       (MACCHIA ANGELO)
                                        con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                DETERMINAZIONE N° 401 DEL 14/03/2019


     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
     DITTA:     CONCERIA       CUMAR       SRL
     PROGETTO: RICHIESTA DI AUA PER RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO

     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MONTORSO VICENTINO




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 15/03/2019.


     Vicenza, 15/03/2019




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




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                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                         Conceria Cumar srl
                            PARERE N. 05/2019

     Oggetto: Richiesta di A.U.A. per rinnovo autorizzazione allo scarico (art. 13 L.R. 4/2016).
     PROPONENTE:            Conceria Cumar srl
     SEDE LEGALE:           Via dell’Industria n. 6 - Montorso Vicentino
     SEDE INTERVENTO:         Via dell’Industria n. 6 - Montorso Vicentino
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianto per la concia del cuoio e del pellame
     PROCEDIMENTO:           Verifica di assoggettabilità ex art.19 del D.Lgs. 152/2006.
     MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. -5. Industria
                      dei tessili, del cuoio, del legno della carta. d) impianti per la concia del cuoio
                      e del pellame qualora la capacità superi le 3 tonnellate di prodotto finito al
                      giorno.
     COMUNE INTERESSATO:        \\\
     DATA DOMANDA:           15 gennaio 2019
     DATA PUBBLICAZIONE:        28 gennaio 2019
     DATA INTEGRAZIONI:        05 marzo 2019

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
      - Studio preliminare ambientale;
       -  Allegato A1autorizzazione alle emissioni;
       -  Allegato A2 autorizzazione allo scarico;
       -  Allegato A3 planimetria scarichi;
       -  Allegato A4 planimetria punti di emissione;
       -  Allegato A5 planimetria rifiuti e materie prime;
       -  Allegato A6 planimetria viabilità interna;
       -  Allegato A7 valutazione impatto acustico;
       -  Allegato A8 decreto registrazione S.O.A.;
       -  Allegato A9 planimetria catastale;
       -  Allegato A10 estratto CTR;
       -  Allegato A11 dichiarazione resinatura vasche;
       -  Allegato A12 Certificato Prevenzione Incendi.

                          PREMESSE ED UBICAZIONE
     L’azienda esercita un attività produttiva di calcinaio e concia delle pelli nel sito produttivo di Via Dell’Indu-
     stria 6, a Montorso Vicentino (VI), ed ha presentato richiesta di A.U.A. per il rinnovo del titolo settoriale di
     autorizzazione alle scarico.
     L’attività produttiva si svolge su un lotto di superfice complessiva pari a m.q. 7.402. di cui m.q. 3,038 di su-
     perfice coperta e di m.q. 4364 di superfice scoperta.
     L’opificio ove è svolta l’attività di calcinaio e concia delle pelli copre una superfice complessiva di circa a
     1.767m.q. nel quale sono attualmente installati quattro bottali per il calcinaio delle pelli e 6 bottali per la con-
     cia delle pelli. In tale reparto era in precedenza installato anche un tamburo rotativo battisale ed una scarna-

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     trice ( per entrambi non si esclude un futuro reinserimento nell’attività produttiva); in tale area viene esegui-
     to lo scarico della pelle grezza ed il lavaggio degli automezzi adibiti al trasporto della pelle grezza.
     Il fabbricato ove è presente il reparto tintura presenta una superfice complessiva di circa m.q. 1.271. ove sono
     presenti i bottali per la tintura delle pelli e il magazzino della pelle in wet blue.
     Il piano seminterrato è destinato a magazzino della pelle grezza e si estende su una superfice pari a 337 m.q.
     La ditta è insediata in Zona Agricola E2b e confina con una fonderia, un altra attività conciaria e aree agrico -
     le.




                              Ortofoto del sito

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                         ESAME ISTRUTTORIO

     QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
     In riferimento alla procedura inpiduata dall'art. 13 della L.R. 4/2016, la DGR 1979/2016 definisce i
     contenuti della relazione da allegarsi all'istanza , così come inpiduati nella DGR 1020/2016, indicando la
     necessita di prevedere anche una descrizione degli impatti sulle matrici ambientali interessate connessi
     all'esistenza dell'opera, all'utilizzazione delle risorse naturali, all'emissione di inquinanti, alla creazione di
     sostanze nocive e allo smaltimento dei rifiuti, finalizzata all'inpiduazione delle eventuali misure di
     mitigazione necessarie.
     L’inpiduazione delle matrici ambientali interessate potrebbe essere utilmente integrata attraverso l’analisi
     della strumentazione Programmatoria/Pianificatoria, tuttavia la proposta di misure mitigative risulta
     adeguata ed appropriata.

     QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     L’opificio ove è svolta l’attività di calcinaio e concia delle pelli comprendente copre una superfice
     complessiva di circa a 1.767m.q. nel quale sono attualmente installati quattro bottali per il calcinaio delle
     pelli e 6 bottali per la concia delle pelli, in tale reparto era in precedenza installati anche un tamburo rotativo
     battisale ed una scarnatrice ( per entrambi non si esclude un futuro reinserimento nell’attività produttiva); in
     tale area viene eseguito lo scarico della pelle grezza ed il lavaggio degli automezzi adibiti al trasporto della
     pelle grezza.
     Il fabbricato ove è presente il reparto
     Tintura   presenta   una   superfice
     complessiva di circa m.q. 1.271. ove
     sono presenti i bottali per la tintura delle
     pelli e il magazzino della pelle in wet blue.
     Il piano seminterrato è destinato a
     magazzino della pelle grezza e si estende su
     una superfice pari a 337 m.q..
     Il ciclo di lavorazione si sviluppa attraverso
     le seguenti fasi:
     -Magazzino e trattamento pelle grezza:
     dissalatura mediante tamburo rotativo
     battisale;
     - Riviera con dissallaggio, rinverdimento e
     calcinaio (in bottali in legno);
     - Scarnatura (attualmente sospesa);
     - Concia delle pelli: decalcinazione,
     macerazione, pickel e concia delle pelli (in
     bottali in legno);
     -Tintura delle pelli;
     - Riconcia, tintura e ingrasso delle pelli al
     fini di produrre pelli in crust.

     La ditta lavora pelli grezze come terzista
     con ciclo di lavorazione limitato alle fasi di
     calcinazione e concia al fine di produrre
     pelli in wet blue per articolistica di
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     arredamento, carrozzeria e calzatura e lavorazioni di pelle in wet-blue e wet-white al fine di produrre pelli
     in crust.La pelle grezza può essere di tipo “salata fresca” o “fresca” (quest’ultima proviene direttamente dai
     macelli italiani o europei e deve essere lavorata il giorno stesso per evitare fenomeni di putrefazione della
     stessa); il vantaggio di usare quest’ultimo tipo di pelle, sta nel fatto che si riduce la quantità d’acqua da
     utilizzare nelle fasi di calcinaio, nonché sono ridotte le quantità di cloruri presenti all’effluente finale.
     Le pelli grezze salate hanno invece provenienza dai vari stati del mondo, principalmente sono di origine
     europea e sono stoccate nell’apposito magazzino del grezzo posto nel locale seminterrato (vedi planimetria
     di cui l’allegato A5) per essere lavorate in giorni successivi.
     La pelle grezze lavorata è sia non idonea al consumo umano ai sensi del Reg. C.E. n.1069/2009 che di tipo
     “idoneo al consumo umano” ai sensi del Reg. Eu. 852/2004 e 853/2004, tuttavia non essendo autorizzata
     come impianto idoneo ai sensi del Reg. Eu. 852/2004 e 853/2004 la pelle idonea, al momento dello scarico in
     azienda viene declassata a sottoprodotto di origine animale ai sensi del Reg. C.E. n.1069/2009.




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     Le materie prime in ingresso nel sito produttivo di via Dell’Industria n. 6 della Conceria Cumar S.r.l.. sono
     costituite dalla pelle grezza sia salata che fresca, e dai prodotti chimici utilizzati nelle vaie fasi produttive di
     calcinaio e concia.
     Di seguito la tabella riassuntiva delle pelli in ingresso degli anni 2015, 2016 e 2017 e 2018




     L’azienda esegue le lavorazioni calcinaio (partendo da pelli grezze) concia delle pelli (partendo sia dalle
     pelli grezze precedentemente lavorate che da pelli in trippa provenienti da terzi) per produrre pelle conciata
     in wet blue.
     Di seguito si riporta la tabella riassuntiva delle pelli prodotte nel 2015, 2016, 2017 e 2018




     Le quantità di prodotti chimici in ingresso in azienda e destinati alle varie fasi di lavorazione sono riepilogati
     nella seguente tabella, sempre con riferimento al periodo 2015/2018.




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     QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     Aria
     L’attività è dotata di tre punti di emissione convogliate; le emissioni significative sono prodotte dai bottali di
     concia durante le fasi di decalcinazione, macerazione e pickel , e dalla centrale termica alimentata a metano.
     Tutti i camini sono a sezione circolare e installati sul tetto.
     Risulta installato n.1 abbattitore dell’acido solfidrico a servizio dei bottali di bottali di concia. L’impianto è
     costituito da un abbattitore umido, un liquido di abbattimento costituto da una soluzione di idrossido di so-
     dio, le emissioni afferiscono al camino n.1 dimensionato per una contemporaneità di aspirazione di n. 4 bot-
     tali di concia.
     Il monitoraggio delle emissioni in atmosfera (emissioni convogliate) avviene con una periodicità program-
     mata in funzione delle prescrizioni dell’autorizzazione alle emissioni n.Reg.94/ARIA del 3 aprile 2009 prot.
     72.782/AMB e ss.mm.ii.; dalle analisi prodotte i limiti risultano rispettati.
     Acque
     Tutte le acque di processo e le acque nere civili (servizi igienici, spogliatoi) prodotte all’interno del sito
     produttivo) sono raccolte e convogliate allo scarico finale nella rete fognaria industriale gestita da Medio
     Chiampo Spa.
     L’azienda è autorizzata al netto degli aumenti temporanei concessi dall’ente gestore ad uno scarico massimo
     giornaliero pari 290 m3. Le acque reflue prodotte dalle fasi riviera e concia e tintura tramite un sistema di
     calette/tubazioni e vasche di rilancio previo passaggio in una serie di sgrigliatori confluiscono in una prima
     vasca di raccolta e rilascio di capacità pari a 150 mc per essere rilanciati con pompe al trattamento di
     grigliatura e confluire nella vasca di raccolta di omogeneizzazione coperta e confinata di capacità pari a 1440
     m.c.
     Nella vasca di accumulo e omogeneizzazione di capacita di 1440 m.c. i reflui sono trattati con mediate
     l’ausilio di un “bicono” con ossigeno al fine di ossidare i solfuri presenti nei reflui.
     Dalla Vasca di omogeneizzazione i reflui sono pompati nei sedimentatori in vetroresina n.1 e n.2 di capacità
     cadauno pari a m.c. 40 dove per mezzo di sfioratori confluicono nello scarico finale ove è installato il
     campionatore automatico gestito da Medio Chiampo Spa.
     I fanghi prodotti nel processo di sedimentazione, prima del conferimento ad Medio Chiampo Spa sono
     inviati e stoccati nella vasca di accumulo di capacità pari a 56 m.c.
     Il volume di scarico è monitorato in continuo mediante un sistema di telecontrollo gestito dall’ente gestore
     mentre la qualità dei reflui scaricati è monitorata mediante un campionatore automatico installato presso
     una nicchia sigillata gestita direttamente dall’ente gestore del servizio idrico integrato posta nei confini
     aziendali ed in prossimità dell’allaccio delle rete fognaria industriale presente in via Dell’Industria,
     Montorso Vicentino (VI).
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     Acque meteoriche
     In merito al Piano di adeguamento ai sensi dell’art. 39 delle norme tecniche di attuazione del Piano di Tutela
     della Acque (PTA), in data 29.02.2016 la ditta comunicava, come integrazioni alla pratica SUAP n.
     03398580245-05112015-1445 relativa alla richiesta di A.U.A. che le acque dei piazzali sono già da tempo
     collegate con la rete delle acque di lavoro pertanto l’azienda non reputa la necessità di adottare ulteriori
     interventi in merito.
     Riguardo le acque meteoriche di dilavamento provenienti dai tetti che confluiscono in un fossato, l’azienda
     ritiene che non vi sia il pericolo di contaminazione considerato che i tre camini presenti, uno proveniente
     dall’impianto di abbattimento dell’idrogeno solforato e i restanti a servizio delle centrali termiche
     contribuiscono in modo poco significativo alla eventuale contaminazione delle acque di prima e seconda
     pioggia trattandosi di emissioni non polverulente.
     Si precisa i piazzali esterni sono tutti pavimentati e che le acqua di dilavamento dei piazzali d’ingresso
     dell’azienda sono raccolte in un pozzetto di raccolta ove è presente una pompa di rilancio che convoglia le
     acque di dilavamento nella vasca di accumulo V1 di capacità pari a 150 mc. per essere quindi rilanciate nella
     vasca di omogeneizzazione da 1440 m..c., mentre le acque di dilavamento raccolte nei piazzali ove è presente
     gli impianti di pretrattamento, le vasche di accumulo, il deposito temporaneo dei rifiuti ed i sottoprodotti di
     origine animale sono direttamente convogliate nella rete delle acque di processo.
     Il controllo della qualità degli scarichi viene eseguita direttamente dall’ente gestore, mediante un
     campionatore automatico installato all’interno del manufatto di scarico, lo stesso viene gestito e sigillato dal
     gestore.
     Il campionatore esegue un prelievo di acqua di scarico ogni 2 mc di refluo scaricato per un periodo di
     campionamento di 48 ore, ottenendo così un campione rappresentativo della qualità del reflui scaricato
     L’approvvigionamento idrico per le lavorazioni è attinta da due pozzi di cui il Rif. Pratica Genio Civile
     338/CH per concessione in sanatoria di derivazione d’acqua da falda.
     I pozzi è munito da apposito contatore sigillato da Acque del Chiampo Spa, mentre l’acqua utilizzata nei
     servizi igienici e negli spogliatoi è fornita dall’allacciamento all’acquedotto civile gestito da Medio Chiampo
     Spa.
     Suolo e sottosuolo
     Al fine di prevenire il rilascio di sostanze contaminanti nell’ambiente esterno, l’impianto è dotato di
     pavimentazione di tutte le aree di lavorazione, è previsto lo stoccaggio all’interno del capannone delle
     componenti ambientalmente più critiche (rifiuti pericolosi); sono tuttavia presenti strutture interrate, e non,
     che in caso di rottura potrebbero portare a delle contaminazioni del suolo.
     Le vasche di accumulo e rilancio presenti in azienda, nello specifico la vasca di rilancio interrata V1 di
     capacità pari a 150 m.c., la vasca di accumulo e omogeneizzazione di capacità pari a 1440 m.c., la vasca di
     stoccaggio fanghi dei decantazione e la vasca di accumulo delle acque di lavorazione delle tintura di capacità
     pari a 20 m.c. sono state controllate e resinate nell’estate del 2016, annualmente sulle stesse viene eseguito un
     controllo da personale specializzato al fine di verificare il buon stato interno delle stesse; nel caso in cui
     venga evidenziato un deperimento del rivestimento epossidico delle stesse, si procede programmando una
     resinatura delle parti usurate a fine di materne lo strato superficiale di calcestruzzo al riparo da eventuali
     attacchi corrosivi, a tal proposito si evidenzia che l’ultima ristrutturazione della vasca comprensiva di
     resinatura eseguita da ditta specializzata è stata eseguita nel 2014.
     L’ultima verifica eseguita nell’agosto 2016 non ha evidenziato criticità e/o usura delle vasche che
     necessitassero interventi manutentivi urgenti salvo il consiglio di eseguire un nuova resinatura al fine di
     mantenere il buon stato di conservazione delle stesse a cui a fatto segui l’intervento di resinatura del 2016 di
     cui la dichiarazione della ditta resimix presente nell’allegato A11.
     Considerata la vetustà delle vasche, al fine di garantire un buon stato di conservazione e tenuta delle pareti
     delle stesse, l’azienda propone di far eseguire annualmente la verifica dello stato di conservazione delle
     stesse e indipendentemente ad eventuali esiti positivi delle verifiche , una resinatura programmata con
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     frequenza decennale delle vasche, di cui la prima risulterebbe prevista, salvo esiti negativi delle verifiche
     annuali, nel 2026.
     I sedimentatori S1, S2, ed i silos di accumulo in vetroresina fuoriterra , si presentano in buono stato senza
     evidenti criticità strutturali o di usura che conservazione che ne prevede ancora un lungo utilizzo prima sua
     sostituzione.
     Rumore
     Il Comune di Montorso Vic.no ha adottato il Piano di Zonizzazione acustica territoriale, sudpidendo in
     zone il territorio comunale in funzione della destinazione d’uso dei fabbricati. In particolar modo, come si
     nota nell’Allegato 1 :
     - la sorgente sonora, (ditta oggetto di indagine) si inserisce nella Classe IV (Area di intensa attività umana);
     - il ricettore sensibile R1 (Fonderie di Montorso SpA) si inserisce anch'esso in Classe IV;
     - il ricettore sensibile R2 (complesso immobiliare produttivo allo stato collabente) si inserisce nella fascia di
     transizione tra Classe IV e Classe I. Il Regolamento Edilizio del Piano di Classificazione Acustica del
     Comune di Montorso stabilisce che, in suddette fasce, i limiti massimi variano in modo lineare tra quelli
     delle classi separate; essendo il ricettore al confine della classe IV, i limiti saranno pari a quelli di tale classe.
     - il ricettore sensibile R3 (edificio ad uso residenziale più vicino all'Azienda in esame) si inserisce in Classe
     III (Area di tipo misto).
     L’orario dell’attività oggetto di indagine è dalle ore 06.00 alle ore 21.00 in modo continuato; di conseguenza
     si esclude l'analisi del rumore nel tempo di riferimento notturno (dalle ore 22.00 alle ore 06.00).
     Dalle tabelle conclusive allegate alla relazione di impatto acutsico si evidenzia il fatto che la rumorosità
     prodotta dall'attività produttiva rispetta il valore assoluto di immissione , vi è il rispetto del limite presso i
     ricettori più sensibili, come previsto dal Piano di Zonizzazione acustica comunale, così come il valore di
     emissione rispetta i valori limite presso i ricettori più sensibili.
     Infine, per quanto riguarda il valore differenziale di immissione, l’analisi di tale parametro risulta non
     applicabile al ricettore R3 sia a finestre aperte che a finestre chiuse, in quanto il livello di rumore ambientale
     risulta trascurabile; per i restanti ricettori, tale criterio risulta non applicabile in quanto trattasi di ambienti
     produttivi; il rumore derivante dagli automezzi pesanti e leggeri della Ditta in esame, non provoca alcun
     superamento del valore limite di immissione di Via dell'Industria.
     Paesaggio
     Il presente aspetto non risulta trattato.
     Viabilità
     La Conceria Cumar S.r.l., si trova insediata in via Dell’industria, strada laterale chiusa della strada comunale
     di via Kennedy.
     Attraverso via Kennedy e successivamente per via L.da Porto è possibile raggiungere la strada Provinciale
     SP 31 che la collega ad Arzignano o passando per Montebello Vicentino all’autostrada A4 Milano-Venezia
     tramite il casello di Montebello Vicentino.
     Ad oggi, si stimano al giorno un mezzo pesante per l’arrivo delle pelli grezze e sette mezzi pesanti
     complessivi per il carico/scarico di pelli semilavorate, per i chimici e per il ritiro rifiuti.
     Si puoi quindi considerare che l’impatto sul sistema viabilistico nella zona dovuto dall’attività dell’azienda si
     configuri in circa 8 mezzi pesanti giornalieri, mentre il traffico indotto dalle maestranze aziendali si può
     stimare in 5 veicoli giorno che si immettono nella rete viabile.
     Risorse naturali, Flora, Fauna
     L'intervento in progetto ricade all'esterno di confini siti afferenti alla Rete Natura 2000.
     Nello specifico, si inserisce un'elaborazione G.I.S., estratta dal Network Europeo per lo Studio e la Gestione
     dei siti Natura 2000, elaborato e gestito dall'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA). Tale estratto evidenzia
     la localizzazione di via dell'Industria a Montorso Vicentino (Vi), e le relative distanze con i siti della Rete
     Natura2000 più prossimi. Si evidenzia che non sono presenti siti della Rete Natura2000 entro il raggio di 5

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     km, distanza indicata da I.S.P.R.A. come discriminante di analisi in “Elementi per l'aggiornamento delle
     norme tecniche in materia di valutazione ambientale” (109/2014).
     Salute dei Lavoratori e delle persone
     ll rischio tecnologico-industriale è associato al verificarsi di eventi che possono essere di origine
     intenzionale, a seguito di azione terroristica o di sabotaggio, e di origine accidentale, come conseguenza di
     errore umano, incendio o di deterioramento dei materiali.
     Nel sito possono verificarsi le seguenti tipologie di incidenti che possono portare alle relative conseguenze
     di rischio ambientale:
     - sversamento sostanze chimiche;
     - incendio.
     Entrambi i rischi sono molto limitati, per quanto riguarda gli spandimenti essi possono avvenire solo
     all’interno o in aree pavimentate collegate con la rete delle acque di processo. Se avvengono all’esterno sono
     raccolti nella rete delle acque di processo ed inviati al trattamento depurativo.
     Il rischio incendio è limitato in quanto non vengono utilizzati prodotti o miscele infiammabili; la ditta
     dispone comunque di certificato di prevenzione incendi. (vedi allegato A12).

     MISURE MITIGATIVE PROPOSTE
     Gli apprestamenti implementati dalla ditta fin dal suo insediamento si rilevano indubbiamente a tutt’oggi
     efficaci sotto il profilo ambientale e, data l’assenza di criticità e anche considerata la concreta modesta
     consistenza dell’impianto in questione, non risulterebbe necessaria l’implementazione di ulteriori interventi
     di mitigazione.
     In relazione alle possibili misure mitigative richieste dalla nuova procedura di verifica introdotta dall’art.13
     della L.R. n.04/2016, tuttavia, la ditta ha proposto le seguenti specifiche iniziative/lavori:
     a) captazione delle emissioni diffuse di idrogeno solforato, attraverso l’installazione di un impianto di
     aspirazione ed abbattimento dell’inquinante idrogeno solforato da porre a servizio della vasca di accumulo e
     omogeneizzazione e delle canalette ove sono presenti gli impianti di grigliatura;
     b) verifica usura e conservazione vasche interrate e silos di accumulo, post resinatura avvenuta nel 2016, al
     fine di garantire l’integrità ed un idoneo stato di conservazione e tenuta della vasca di omogeneizzazione ed
     accumulo interrata presente nel sito produttivo, l’azienda propone, di proseguire con frequenza annuale di
     svuotare e ripulire la vasca e verificare il buon stato interno delle stesse; nel caso in cui venga evidenziato un
     degrado delle stesse, si procede programmando la resinatura delle parti usurate o totale della vasca, al fine
     di materne lo strato superficiale di calcestruzzo al riparo da eventuali attacchi corrosivi ed
     indipendentemente dall’esito delle verifiche, l’azienda si impegna ad eseguire la resinatura della vasca con
     frequenza decennale dall’ultima resinatura.
     In merito ai sedimentatori ed ai silos di accumulo in vetroresina, l’azienda propone, al fine mantenere il
     buon stato di conservazione degli stessi di programmare annualmente una verifica degli stessi da parte
     dell’azienda fornitrice ed a seguito delle verifiche di eseguire gli eventuali interventi manutentivi indicati
     nelle verifiche.
     c) piano manutenzioni pavimentazioni aziendali; l’azienda intende integrare le azioni mirate al
     contenimento degli impatti ambientali, proponendo di verificare con cadenza annuale lo stato di
     conservazione ed impermeabilizzazione delle pavimentazioni, programmando specifici interventi in
     relazione allo stato di fatto dei persi piazzali (A, B, C, D, E, F e pavimentazioni interne).
     d) recupero delle acque di prima pioggia provenienti dalla copertura dei tetti che attualmente confluiscono
     nel fossato presente nel campo confinante.
     e) eliminazione dello stoccaggio esterno dei prodotti chimici con collocazione all’interno del reparto
     calcinaio concia.



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                   VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                                CONCLUSIONI
     La presente procedura riguarda un’attività esistente in fase di rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio,
     secondo quanto introdotto dall’art.13 della L.R. n.04/2016.
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
     riportati possono essere considerati adeguati alle finalità che il proponente intende conseguire e conformi a
     quanto previsto dalla DGRV 1020/2016.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla prosecuzione dell’attività.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti/impatti significativi sull'ambiente determinati dall’esercizio
     dell’impianto ovvero la possibilità di interventi mitigativi particolari rispetto alla realtà esistente consolidata.
     Il progetto non determina, inoltre, alcun impatto aggiuntivo e/o significativo rispetto all’esercizio corrente.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

                            Tutto ciò premesso si esprime
                            PARERE FAVOREVOLE
                al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
     1. L’azienda è comunque impegnata ad acquisire il rinnovo dell’autorizzazione unica ambientale (A.U.A.).
     2. Entro il 30 settembre 2019 dovrà essere dato conto, con specifica documentazione tecnica di collaudo,
       degli interventi mitigativi adottati, in tema di trattamento delle emissioni della vasca di
       omogenizzazione, rifacimento delle pavimentazioni e verifica vasche/serbatoi, recupero acque di prima
       pioggia dai tetti e stoccaggio prodotti chimici, così come da progetto presentato e successivamente
       integrato.
     Di quanto realizzato rispetto al punto 2 dovrà essere dato anche idoneo riscontro fotografico .

     Vicenza, 07 marzo 2019


        F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
       Dott.ssa Silvia Chierchia                                 Andrea Baldisseri




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