Determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 480 DEL 22/04/2020

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: GIUDIZIO DI COMPATIBIITA' AMBIENTALE AI SENSI DELL’ART.27 BIS
     DEL D.LGS. 152/2006 E S.M.E.I
     DITTA: SCUTARO VINCENZO & FIGLIO SRL
     PROGETTO: IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI COSTITUITI DA IMBALLAGGI IN
     PLASTICA E METALLO
     LOCALIZZAZIONE: COMUNE DI CORNEDO VICENTINO

                            IL DIRIGENTE

     Vista la documentazione presentata con nota prot. 21710 del 16-04-2019, ed integrata con proy.
     22275 del 18-04-2019, da parte della ditta SCUTARO VINCENZO & FIGLIO SRL, con sede
     legale in via Nuova Francesca n.15 in comune di Santa Croce all’Arno (PI) e operativa in via Tezze
     di Cereda n.22 in comune di Cornedo Vicentino, relativa al progetto di “ impianto trattamento
     rifiuti costituiti da imballaggi in plastica e metallo” richiedendo l’attivazione della procedura di
     valutazione impatto ambientale ai sensi dell’art. 23 c.1 del D.Lgs. 152/2006.
     Dato atto che la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa alla parte II del Decreto
     Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 – 7. Progetti di infrastrutture - 7. Progetti di infrastrutture - z.a1)
     Impianti di recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R2 a
     R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
     Tenuto conto che la procedura di valutazione impatto ambientale rientra tra le competenze
     inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016.
     Dato atto che, ai sensi dell’art.27 bis del D.Lgs. 152/2006:
     - con nota prot.24671 del 3-05-2019 è stata data comunicazione di avvio procedimento e di
     avvenuta pubblicazione della documentazione sul proprio sito provinciale agli enti interessati per le
     opportune valutazioni di competenza;
     - con nota prot. 63594 del 04-12-2019 è stata data comunicazione agli enti interessati dell’avvenuta
     attivazione della fase di consultazione con la pubblicazione, sul proprio sito web e nella medesima
     data, dell’avviso di cui all’art. 23 c.1 lettera e) del D.Lgs. 152/2006, chiedendo al Comune di
     Cornedo Vicentino, ai sensi di quanto disposto dall’art. 27 bis, comma 4, di dare informazione nel
     proprio albo pretorio informatico della pubblicazione del suddetto avviso.
     Tenuto conto che non sono pervenute, ai sensi dell'art. 27 bis c.4 del D.Lgs. n.
     152/2006,osservazioni ostative.
     Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno in modalità
     teleconferenza del 16-04-2020, ha disposto la compatibilità ambientale del Progetto presentato con
     le prescrizioni/raccomandazioni contenute nel parere 06/2020 allegato al presente provvedimento
     per costituirne parte integrante e sostanziale.




copia informatica per consultazione
     Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
     nel tempo la situazione aziendale.
     Dato atto che il provvedimento, ai sensi dell'art.26 c.4 del D.Lgs. 152/2006, sostituisce o coordina
     tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque dominanti
     in materia ambientale, necessari per la realizzazione e l'esercizio dell'opera o dell'impianto.
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n.37/2014) che è di giorni 270 (ID 179).
     Visti:
       • il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;
       • la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
         2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
         giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;
       • la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di
         competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”
     Dato atto che con Decreto Presidenziale n. 28 del 24/02/2020 è stato approvato il Piano Esecutivo
     di Gestione 2020/2022 e il Piano delle Performance anni 2020/2021;
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
     Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.3 del 03/02/2020 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2020-2022;

                          DETERMINA

      1. il giudizio favorevole di compatibilità ambientale della dittaCUTARO VINCENZO &
        FIGLIO SRL, con sede legale in via Nuova Francesca n.15 in comune di Santa Croce
        all’Arno (PI) e operativa in via Tezze di Cereda n.22 in comune di Cornedo Vicentino,
        relativa al progetto di “ impianto trattamento rifiuti costituiti da imballaggi in plastica e
        metallo” con le prescrizioni riportate nel parere 06/2020, allegato alla presente
        determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale;
      2. Di dare atto che:
        a) la procedura di valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 27 bis del D.Lgs. n.
        152/06, dovrà essere reiterata qualora il progetto non venga realizzato entro cinque anni
        dalla pubblicazione;
        b) il presente provvedimento si riferisce al progetto così come pervenuto, con le successive
        integrazioni presentate; eventuali variazioni progettuali dovranno essere sottoposte a
        preventiva valutazione;
        c)    il   presente    provvedimento     sostituisce,  ad   ogni    effetto,
        visti/pareri/concessioni/autorizzazioni di competenza di organi regionali, provinciali e
        comunali necessari per la realizzazione del progetto.
        d) l'approvazione del progetto costituisce variante allo strumento urbanistico comunale.
      3. Di prescrivere che :
        e) nella fase realizzazione del progetto dovrà essere sempre garantita la sicurezza per la
        salute degli addetti ai lavori, dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente circostante;
        f) il proponente, per gli adempimenti di cui all'art. 28 del D.Lgs. 152/06, dovrà trasmettere
        un resoconto annuale dei monitoraggi, entro il 30/04 a partire dall’anno successivo avvio
        dell'impianto, redatto secondo modalità da definirsi con il Servizio V.I.A. Provinciale;
      4. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).




copia informatica per consultazione
        5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
         all'albo pretorio on line.

                          INFORMA CHE
     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. (Tribunale
     Amministrativo Regionale) del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario
     al Capo dello Stato entro 120 giorni.
     La documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente- Ufficio VIA
     della Provincia di Vicenza, contra' Gazzolle n. 1, Vicenza.
     Di dare altresì atto che:
     - il presente provvedimento sarà pubblicato sul sito web provinciale www.provincia.vicenza.it;
     - la ditta dovrà pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto il presente
     provvedimento concordato preventivamente con gli Uffici provinciali, nel quale sarà indicata
     l’opera, l’esito del provvedimento e i luoghi ove lo stesso può essere consultato nella sua
     interezza;
     - dalla data di pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione decorrono i termini per eventuali
     impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti interessati, nonché per le scadenze di cui al
     precedente punto 1);
     - la presente deliberazione non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o indiretti sulla
     situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi art 49 del TUEL come
     modificato dal DL 174/12).
     Il presente provvedimento viene trasmesso alla Ditta e allo studio di consulenza, al comune di
     Cornedo Vicentino e Castelgomberto, ad Arpav, all’ulss 8 Berica, a Viacqua spa, Viabilità srl.
     Agli Enti si ricorda la rispettiva competenza in materia di vigilanza e controllo ai sensi delle vigenti
     norme, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di edilizia.
     Di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale ai sensi
     e per gli effetti D.L. 33/20113

     Vicenza, 22/04/2020
                                     Sottoscritta dal Dirigente
                                      (MACCHIA ANGELO)
                                       con firma digitale


     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 480 DEL 22/04/2020


     OGGETTO: GIUDIZIO DI COMPATIBIITA' AMBIENTALE AI SENSI DELL’ART.27 BIS
     DEL D.LGS. 152/2006 E S.M.E.I
     DITTA: SCUTARO VINCENZO & FIGLIO SRL
     PROGETTO: IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI COSTITUITI DA IMBALLAGGI IN
     PLASTICA           E      METALLO
     LOCALIZZAZIONE: COMUNE DI CORNEDO VICENTINO




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 23/04/2020.


     Vicenza, 23/04/2020




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                 Scutaro Vincenzo & Figlio S.R.L.
                             PARERE N. 06/2020

     Oggetto: Impianto trattamento rifiuti costituiti da imballaggi in plastica e metallo.
     PROPONENTE:            Scutaro Vincenzo & Figlio srl
     SEDE LEGALE:            Via Nuova Francesca n. 15 – Santa Croce all’Arno (PI)
     SEDE INTERVENTO:          Via Tezze di Cereda n. 22 – Cornedo Vicentino
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianto di recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
     PROCEDIMENTO:           Valutazione di impatto ambientale ex art.27-bis del D.Lgs. 152/2006.
     MOTIVAZIONE V.I.A:         ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                      infrastrutture - 7. Progetti di infrastrutture - z.a1) Impianti di recupero di
                      rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R2 a
                      R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152
     COMUNE INTERESSATO:        \\\
     DATA DOMANDA:           16, 18 aprile e 22 maggio 2019
     DATA PUBBLICAZIONE:        04 dicembre 2019
     DATA INTEGRAZIONI:         20 febbraio e 10 marzo 2020

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
      - Elaborato 1   Relazione tecnico-descrittiva
       -  Elaborato 1        TAV. 1 Lay-out impianto Marzo 2019
       -  Elaborato 2        Studio Impatto Ambientale
       -  Elaborato 3        Riassunto non tecnico
       -  Elaborato 4        Valutazione Incidenza ambientale
       -  Elaborato 5        Piano di sicurezza
       -  Elaborato 6        Piano di ripristino
       -  Elaborato 7        Valutazione impatto acustico
       -  Elaborato 8        Gestione delle acque di dilavamento piazzali
       -  Elaborato 8 – TAV. 2    Planimetria scarichi
       -  Elaborato 9        Richiesta di classificazione industria insalubre.

                                  PREMESSE
     La ditta svolge, presso la sede legale e operativa di Santa Croce sull’Arno (PI), l’attività di lavaggio e rigene -
     razione di fusti in plastica, metallo e cisternette di recupero, con un’unità locale in comune di Montecchio
     Maggiore (VI), via Cal del Guà n. 63, autorizzata ai sensi dell’art.208 del D.Lgs.n. 152/2006.
     Ora la ditta, al fine di soddisfare l’esigenza di ampliare gli spazi dedicati alla propria attività, intende ricollo-
     care e ampliare l’attività svolta nella succursale di Montecchio Maggiore (VI) utilizzando uno stabile esisten-
     te, ubicato all’interno della zona produttiva di via Tezze di Cereda in Comune di Cornedo Vicentino (VI).
     Nell’ambito della richiesta di ricollocamento, la ditta intende apportare le seguenti modifiche rispetto
     all’autorizzazione in essere nel sito Montecchio Maggiore:
     - inserimento di una macchina di preparazione alla triturazione denominata “taglia cisternette”, con funzio -
     ne di taglio e riduzione dimensionale delle cisternette per poi inserirle nell’impianto di triturazione;


                                                             Pag. 1 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     - in funzione dell’andamento del mercato, prevedere un doppio turno e quindi l’estensione ad un orario di
     16 ore (nel periodo diurno);
     - possibile migliorie sull’impianto di triturazione e lavaggio con capacità di trattamento da 500 a 600 Kg/h
     con una capacità giornaliera (sulle 16 ore) di triturazione di 9,6 ton/gg;
     - allargamento delle attività di recupero delle cisternette come manufatti mediante sostituzione di parti (es.
     l’otre di plastica) o per recupero di alcune parti (telaio, bancale)
     Le attività previste rimangono sostanzialmente quelle approvate per il sito di Montecchio maggiore.
     - R13 per l’invio poi alla sede di S.Croce sull’Arno (PI) per il recupero R3 ed R4 mediante rigenerazione degli
     imballi (per gli imballi plastici);
     - R3 per il recupero di plastica secondo la norma UNI 10667 (per gli imballi di plastica) o per recupero di im-
     balli o parti (nuova attività);
     - R13 per il recupero poi come MPS (per gli imballi metallici).
     I quantitativi di rifiuti in gestione sono così quantificati:
     - Stoccaggio rifiuti in ingresso : 17 ton
     - Stoccaggio rifiuti prodotti : 72,7 ton di cui 64,2 di pericolosi
     - Rifiuti in ingresso annui : 5.200 ton/anno
     - Rifiuti accettabili al giorno : 17 ton
     Il capannone in oggetto sorge all’interno un lotto di 3.250 mq, di cui 1.258 mq coperti ripartiti su un capan -
     none da 630 mq (comprensivi di 31 mq di ufficio), con piano interrato, e da una tettoia di 628 mq.
     Il progetto non prevede nessun intervento edilizio e nessuna variante allo strumento urbanistico.

                              UBICAZIONE
     L’impianto di progetto comprende un fabbricato e le relative pertinenze esterne (piazzali e viabilità interna);
     il lotto produttivo è ubicato in via Tezze di Cereda, n. 22, all’interno della zona industriale di Cornedo Vi-
     centino (VI), posta tra la Strada Provinciale 246 “Recoaro” e la Strada Provinciale 124 “Priabonese”.
     L’immobile aziendale ricade all’interno di una zona industriale classificata come ZTO “D – Produttiva” dallo
     strumento urbanistico comunale vigente e risulta confinante con:
     - ad est con l’asse viario SP 124 “Priabonese”;
     - a sud con una ditta produttrice di display digitali;
     - ad ovest con la viabilità interna della zona industriale oltre la quale è ubicata una ditta di costruzioni metal-
     liche e di serramenti in alluminio;
     - a nord con una ditta di abbigliamento.




                                                             Pag. 2 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                              Ortofoto del sito

                QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
     • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
     • Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
     • Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Cornedo Vicentino;
     • Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Cornedo Vicentino;
     • Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
     • Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ;
     • Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali;
     • Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
     • Piano di Gestione dei Rischi Alluvionali;
     • Rete Natura 2000.
     Gli strumenti di pianificazione presi in esame, costituiscono un quadro programmatico di riferimento
     esaustivo e congruo rispetto al progetto in esame. Si rileva tuttavia la necessità di taluni approfondimenti.
     P.T.R.C. ADOTTATO
     Nello S.I.A si afferma che “ “ … l’area di progetto ricade all’interno di un ambito territoriale caratterizzato …
     da “possibili livelli eccedenti di radon”. … Si precisa che il capannone produttivo è dotato di locali interrati
     dotati di sistema di ricambio d’aria al fine di escludere il verificarsi del rischio di esposizione al radon. … “
     Sarebbe opportuno che venisse depositata una pianta del piano interrato con i relativi usi; tale tematica
     dovrà essere affrontata all’interno della specifica matrice del Quadro Ambientale.
     P.T.C.P.
     Nell’analisi della varie tavole non viene indicato che l’area è all’interno di “Aree Carsiche (Art. 14)” (TAV.
     3.1.B Sistema Ambientale), di “VIABILITA' ESISTENTE (Art.63) Secondo livello” (TAV. 4.1.B Sistema
     insediativo infrastrutturale) ed è interessata da “RETI FRUITIVE MOBILITA' LENTA - Assi ciclabili
     relazionali (Art.63)” (TAV. 5.1.B Sistema del paesaggio); occorre che quanto sopra inpiduato sia messo in
     relazione con l’intervento proposto.

                                                             Pag. 3 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI CORNEDO VICENTINO
     L’area in questione è interessata da “Assi ciclabili relazionali (rif. PTCP art. 63 – Tav. 4) art. 67” (TAV. 4
     Carta della trasformabilità). da tener presente che l’art 68 sopracitato, nella parte relativa alle
     PRESCRIZIONI E VINCOLI detta che “ Il tracciato indicato nella tavola 4 – Carta delle Trasformabilità
     impone un vincolo di salvaguardia dall'edificazione e dalla realizzazione di opere quali recinzioni,
     sbarramenti ecc. che ne possano compromettere la continuità. “ Occorrerà, a riguardo, inpiduare nella
     tavola di progetto il sedime dell’area di vincolo sopracitata e verificare, di conseguenza, la compatibilità di
     quanto proposto con la norma succitata.
     PIANO DEGLI INTERVENTI DEL COMUNE DI CORNEDO VICENTINO
     Non viene analizzato, nella sua totalità, l’art. 26 delle NTO del PI omettendo altri punti dell’articolo in
     questione e se ne richiede un maggior dettaglio di esame.
     In particolare, si riportano alcune delle parti della norma con considerate nello S.I.A., che potrebbero
     interessare l’intervento in questione:
     “5. Al fine di garantire l'efficace applicazione degli indirizzi di tutela ambientale ed il raggiungimento degli
     obiettivi prefissati dal PAT, l’Amministrazione Comunale si riserva di subordinare l'autorizzazione
     all'insediamento di nuove aziende al rispetto di specifici impegni: per tali aziende sarà necessaria una
     domanda preliminare al fine di acquisire il parere degli uffici pubblici competenti e/o degli altri Istituti
     specialistici che di volta in volta saranno indicati dall'Amministrazione Comunale stessa”;
     “8. Gli insediamenti di industrie insalubri di prima classe di cui all'art. 216 del T.U. delle leggi sanitarie,
     approvato con regio decreto 27/7/1934 n. 1265 e s.m.i. sono consentiti a condizione che siano previsti idonei
     impianti per la protezione degli inquinamenti previo parere favorevole della Giunta Comunale.”
     Occorre pertanto chiarire se l’intervento in questione è coerente con le norme del PI sopracitate,
     specificando, eventualmente, se occorre procedere ad una variante ai sensi dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs.
     152/2006 e ss. mm. e ii..
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                  QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
     La ditta intende spostare ed ampliare l’attività, ora collocata in Comune di Montecchio Maggiore, in un
     opificio ubicato in Cornedo Vicentino in Via Tezze di Cereda n.22, di futura acquisizione ed attualmente non
     utilizzato. L’attività prevederà quanto segue:
     - preparazione alla triturazione denominata mediante macchina denominata “taglia cisternette”, con la
     funzione di tagliare e ridurre dimensionalmente la plastica delle cisternette per poi inserirle nell’impianto di
     triturazione;
     - impianto di triturazione e lavaggio con capacità di trattamento da 500 a 600 Kg/h con una capacità quindi
     giornaliera (sulle 16 ore) di triturazione di 9,6 ton/gg
     - attività di recupero delle cisternette come manufatti mediante sostituzione di parti (es. l’otre di plastica) o
     per recupero di alcune parti (telaio, bancale).
     Il recupero mediante lavaggio dei colli integri rimane attivo nella sede di Santa Croce all’Arno (PI).
     Lo stabile prevede una superficie utile di circa 1200 mq di superficie coperta.
     Non sono previste modifiche alle tipologie di rifiuti in ingresso, che rimangono le medesime dell’attuale
     autorizzazione e sono riportate nella seguente tabella.


                                                             Pag. 4 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                       AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                        SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     Il capannone in oggetto sorge in un lotto di 3250 mq con 1258 mq coperti ripartiti un capannone da 630 mq
     di superficie (comprensivi di 31 mq di ufficio) con scantinato ed una tettoia di 628 mq ed il progetto non
     prevede nessun intervento edilizio e nessuna variante allo strumento urbanistico.
     L’interno del fabbricato è pavimentato mediante cemento ed in prossimità dell’ingresso sarà posto un dosso
     in cemento per il contenimento delle acque di eventuale spegnimento di altezza media di 5 cm da
     convogliare in un pozzetto predisposto allo scopo; tale cordolo e l’impermeabilità della pavimentazione su
     una superficie utile di circa 1200 mq garantiscono un volume di raccolta di circa 60 mc, che può fungere da
     bacino di contenimento per un serbatoio di stoccaggio delle acque di lavaggio da 30 mc. e per l’eventuale
     acqua di spegnimento
     Il tecnico redattore del documento descrittivo della futura attività scrive nella Relazione tecnico -
     descrittiva:” ritiene che la pavimentazione presente possa soddisfare a requisiti di operatività e protezione
     ambientale.”.

     Lay out di progetto:




                                                            Pag. 5 di 18


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     L’impianto di triturazione è posto in un capannone adiacente a quello principale – sul fronte sud – che
     presenta grandi aperture non vetrate sui tre lati.
     Al piano interrato e presente uno spazio di notevoli dimensioni non descritto nella documentazione in
     analisi, su cui è necessario chiarire l’utilizzo circa le eventuali future funzioni, impianti, macchinari, attività,
     etc. anche in relazione alle condizioni di sicurezza
     Risulta inoltre da verificare compiutamente lo stato di integrità generali delle pavimentazioni.
     DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
     Il ciclo di lavorazione prevede l’utilizzo di 6 linee di lavorazione, così inpiduate:
     Linea 1) Trattamento Fusti;
     Linea 2) Trattamento cisternette;
     Linea 3) Preparazione per il trattamento cisterne di recupero plastica;
     Linea 4) Triturazione e produzione MPS;
     Linea 5) Fusti metallici;
     Linea 6) Commercializzazione imballi nuovi o rigenerati.
     La descrizione consecutiva delle fasi di lavoro nel processo di recupero è la seguente.
     1) Arrivo dei rifiuti costituiti da imballaggi plastici, misti (cisternette) e metallici pericolosi e non pericolosi;
     verifica sommaria dei rifiuti con accettazione totale, parziale o non accettazione dei rifiuti.
     2) Per gli imballaggi plastici, valutazione visiva per singolo imballo al fine di valutare la ricuperabilità come
     imballo o come materiale ed inserimento delle varie tipologie nei cumuli (per i rifiuti recuperabili come
     imballi con accumulo di imballi della stessa dimensione – per la plastica possono essere recuperati fusti da
     30, 60, 120, 150 o 200 litri. Le cisternette pericolose e non pericolose, che possono essere con capienza da 500
     o da 1000 litri, sono sempre inviate a rigenerazione presso l’impianto sito in provincia di Pisa.
     3) Nel caso imballo non risulti recuperabile, gli imballaggi plastici verranno stoccati nell’apposita area in
     attesa di lavorazione per l’invio all’impianto di triturazione e lavaggio, con ottimizzazione cromatica di
     lavorazione rispetto alle specifiche colorazioni.
     4) Le cisternette con parti recuperabili per il recupero come imballo (sostituzione dell’otre o recupero delle
     parti) vengono invece trattate, attraverso una preliminare separazione della gabbia metallica, passando alla
     macchina utilizzata per tagliare in parti l’otre; in questa area viene inoltre selezionata la plastica per colore
     (bianco, nero, blue e multicolore).
     5) I rifiuti prodotti durante la gestione possono essere costituiti da parti di imballo in plastica o ferro non
     recuperabili (191204 e 191202), materiale asportato dagli imballi prima del trattamento (191211*- fangoso),
     rifiuti provenienti dall’impianto di lavaggio (normalmente etichette sporche e umide – 191211* - solido).
     Questi rifiuti sono stoccati su cisterne in plastica da 1 mc prive di coperchio. A disposizione viene tenuta
     della segatura da utilizzarsi per eventuali spandimenti accidentali. Il rifiuto raccolto in un contenitore è
     classificato con il codice 150203.
     6) Al raggiungimento di idonei quantitativi di imballi rigenerabili (es. circa 400 imballi in plastica da 120 litri
     o nr 50 cisternette da 1 mc) avviene il trasporto verso la sede di Pisa.
     7) Gli imballi in plastica non rigenerabili verranno trattati in un trituratore di potenzialità massima di 500-
     600 kg/h con impianto di lavaggio. L’impianto di lavaggio funziona a circuito chiuso e le acque di lavaggio
     vengono stoccate in due serbatoi verticali del volume di 30 mc cadauno e smaltite periodicamente come
     rifiuto con il codice CER 161001*.
     8) Le MPS prodotte dal trattamento di triturazione e lavaggio escono dall’impianto e vengono caricare in
     sacconi e quindi stoccate all’esterno
     9) Risulta inoltre a disposizione un’area per eventuali rifiuti in ingresso di cui si sia rilevata la non
     conformità alle finalità dell’impianto post accettazione del carico (es. contenitori troppo sporchi e/o con
     elevato residuo solido); per tali rifiuti, di volta in volta verrà valutata la corretta codifica e destinazione.
                                                        Pag. 6 di 18


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     Tutte le fasi saranno svolte all’interno del capannone su superficie pavimentata e pertanto al coperto e non
     soggette a fenomeni di dilavamento.
     All’esterno del capannone è presente un piazzale pavimentato in cemento, dotato di idoneo sistema di
     raccolta e trattamento delle acque meteoriche di dilavamento; attualmente manca il cordolo di contenimento
     sul perimetro del capannone, indispensabile nel caso di sversamento accidentale e/o nel caso di prevenzione
     incendi.
     I rifiuti (imballaggi) saranno accatastati in modo regolare all’interno. La movimentazione dei fusti sarà
     effettuata effettuata manualmente o con muletto elettrico.




     I macchinari che saranno presenti sono relativi all’impianto di triturazione e lavaggio e all’impianto di taglio
     delle cisterne. La verifica degli imballi e la selezione è manuale.
     La movimentazione dei rifiuti avviene manualmente o con muletto elettrico.
     Gli scarichi idrici della ditta si possono sudpidere tra:
     - scarichi dei servizi igienici;
     - acque meteoriche dell’area esterna.
     Materie prime utilizzate
     Per l’attività di trattamento e recupero viene utilizzata soda caustica al 30 %. La cisterna è conservata
     all’interno del box sopra un bacino di contenimento specifico. Il consumo stimato, alla massima potenzialità,
     è di circa 2000 litri all’anno. Le fonti di energia sono la corrente per le apparecchiature (muletto elettrico) per
     la movimentazione di rifiuti.
     Richiesta di integrazioni alla luce della nuovo lay-out proposto nelle integrazioni spontanee:
     1) riverificare il rispetto della distanza minima 100 m prevista dalla Deliberazione Consiglio Regionale
     30/2015 considerando tutte le operazioni coinvolte nel processo di recupero (taglio delle cisternette,
     macinazione, ecc., escluse le operazioni R13);

                                                             Pag. 7 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     2) con riferimento alla necessità di contenere liquidi che accidentalmente si spandessero sulle
     pavimentazioni a seguito di rotture o come liquidi di spegnimento il proponente dovrebbe riepilogare in
     relazione tecnica sia per il primo piano che per il piano interrato:
     - i lavori necessari per la sistemazione e impermeabilizzazione delle pavimentazioni;
     - il progetto di realizzazione di cordoli di contenimento calcolando i volumi contenibili confrontandoli con
     quelli derivanti da accidentali rotture di contenitori;
     - descrivere il rischio che eventuali liquidi (di spegnimento o rotture dei silos) accidentalmente presenti nella
     pavimentazione del primo piano confluiscano al piano interrato mettendone in discussione la capacità
     ritentiva.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; risulta necessario prescrivere, per la fase di
     realizzazione/esercizio, l’adozione di un sistema di gestione finalizzato al riconoscimento e mantenimento
     dell’EoW richiesto, a seguito dell’emanazione delle Linee Guida di ISPRA.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                  QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
     Secondo la documentazione progettuale l’attività non è pertanto soggetta ad autorizzazione per le emissioni
     in atmosfera, in quanto non sono presenti fonti di emissione di tipo convogliato o diffuso.
     L’attività R3 di triturazione degli imballi in plastica non sarà fonte di emissioni in atmosfera in quanto il pro -
     cesso avverrà “ad umido”, grazie alla bagnatura del materiale prima della lavorazione meccanica ed al rici-
     clo dell’acqua di lavaggio, escludendo la formazione di polvere. Sarà presente un ricambio d’aria per la boni-
     fica dell’ambiente interno dovuto alla presenza di motori e di circuiti all’acqua fonte di umidità.
     La macchina taglia cisterne lavorerà con porte chiuse, in un box dotato di estrattore d’aria (a fini di bonifica
     dell’ambiente interno), ed il taglio darà origine a granuli che verranno raccolti periodicamente. Non si
     prevedono emissioni d'aria.
     A pag 60 del SIA si "E’ presente un ricambio d’aria per la bonifica dell’ambiente interno dovuto alla presenza
     di motori e di circuiti all’acqua fonte di umidità". Si richiede di precisare, dopo il cambiamento del lay-out
     con le integrazioni di giugno 2019, come venga affrontato tale problema.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; risulta necessario prescrivere, per la fase di
     realizzazione/esercizio, la verifica analitica delle emissioni prodotte e l’efficienza dell’impianto di
     abbattimento proposto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
     Nell’ambito dello stabilimento in esame si prevede la gestione delle seguenti tipologie di acque:
     ● acque reflue industriali (di processo) derivanti dall’impianto di triturazione e lavaggio degli imballi in
      plastica trattati; tali acque verranno stoccate in situ all’interno di due serbatoi verticali (da 30 m 3 cad.) e
      periodicamente smaltite come rifiuto; i consumi di acqua, nello stato di progetto, sono stimati in 250
      litri/tonnellata di rifiuto sottoposto a lavaggio, per un quantitativo annuale massimo di rifiuti liquidi (ac -
      que di lavaggio) da inviare a smaltimento pari a 528 m3/anno, pari a 1,5 viaggi al mese;


                                                             Pag. 8 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     ● acque meteoriche di dilavamento: l’attività rientra nell’Allegato F al PTA Veneto, al punto 6 (Impianti di
      smaltimento e/o di recupero di rifiuti); le acque di dilavamento dei piazzali saranno intercettate da cadi-
      toie dedicate, perse e separate da quelle delle acque pluviali delle coperture:
       Acque di dilavamento dei piazzali esterni
        Il progetto non prevede attività produttive sui piazzali esterni, che tuttavia vengono ricondotti alla
        lettera a), comma 1, art. 39 del PTA (depositi di rifiuti, materie prime, prodotti, non protetti
        dall’azione degli agenti atmosferici) in quanto vi sarà lo stoccaggio dei beni prodotti destinati alla
        vendita e delle gabbie da riutilizzare. Il progetto prevede pertanto la raccolta delle acque di dilava-
        mento dei piazzali attraverso caditoie dedicate, che conferiranno ad un sistema di
        sedimentazione/disoleazione in continuo, con recapito finale in fognatura nera, previo passaggio in
        pozzetto fiscale idoneo ad ispezioni e campionamenti. Il sistema sarà costituito da:
         sedimentatore/disoleatore con capacità pari a 30 l/s;
         tubazione di strozzatura in ingresso al trattamento costituita da 1 m di tubo in PVC PN6 Ø75, po-
          sta a 70 cm rispetto alla quota massima di accumulo acqua (profondità di 60 cm rispetto al piazza-
          le); il diametro potrà essere variato in sede di installazione per soddisfare la profondità di instal-
          lazione;
         cordolo per lo scivolo di altezza pari a 10 cm;
         due pompe di rilancio dedicate alle acque di dilavamento dello scivolo con portata di 15 mc/h
          ciascuna, inserite in una vasca di accumulo di 5 mc;
        Per eventi con tempo di ritorno superiore a 10 anni la portata di punta è superiore alla capacità di
        trattamento del sistema (30 l/s). La strozzatura a monte del sistema, opportunamente dimensionata
        (vedasi soprastante lettera “b”), è volta a garantire una portata in ingresso massima pari alla capacità
        del sistema stesso: pertanto per eventi con tempo di ritorno superiore a 10 anni si avrà a monte del
        sistema un accumulo di acque piovane, che sarà stoccato nel piazzale stesso (soluzione accettabile a
        fini aziendali in quanto i beni stoccati all’esterno non sono soggetti a deperimento a contatto con ac-
        qua). Per la stima della quota di allagamento del piazzale si assume che l’area a disposizione sia pari
        a 1200 m2 (e non pari a tutti i 1.800 m 2 del piazzale, in ragione delle pendenze presenti), in via caute-
        lativa diminuita ulteriormente del 20% per tenere conto che sul piazzale possono essere presenti de -
        gli ingombri (materiale in stoccaggio), pervenendo al seguente prospetto dell’altezza dell’allagamen-
        to per i persi tempi di ritorno




         Per quanto riguarda lo scivolo verso il piano interrato, se ne prevede l’isolamento idraulico per mez -
         zo di un cordolo (altezza di 10 cm; vedi soprastante lettera “c”), in modo da impedire la discesa delle
         acque di dilavamento provenienti dal piazzale. Le acque meteoriche che interesseranno direttamente
         lo scivolo saranno intercettate alla base dello stesso ed inviate al sistema di trattamento attraverso
         una vasca di accumulo e pompe di rilancio dedicate (vedi soprastante lettera “d”). La documentazio -
         ne progettuale evidenzia come il dimensionamento della vasca e del sistema di rilancio, sviluppato
         su un tempo di ritorno di 50 anni.
         Viene previsto di realizzare un accumulo netto a 5 m 3 ed un sistema di pompaggio da 30 m 3/h (costi-
         tuito da due unità di capacità pari a 15 m 3/h ciascuna, per evitare partenze troppo frequenti delle
         pompe in condizioni di normale piovosità: normalmente ne verrà utilizzata una, mentre saranno co-
         mandate in parallelo in funzione del livello di riempimento della vasca di accumulo).

                                                             Pag. 9 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     Acque di dilavamento delle coperture
     Il progetto prevede per le acque pluviali delle coperture la raccolta mediante caditoie dedicate e l’invio diret-
     to alla fognatura bianca, in quanto non si prevedono in copertura sorgenti di potenziali sostanze pregiudizie -
     voli per l’ambiente (camini).
     ● acque civili: le acque civili saranno recapitate direttamente in fognatura nera
     ● eventuali spanti di lavorazione e acque da spegnimento incendi: in prossimità del portone di ingresso al
       capannone sarà posto un dosso in cemento (altezza media di 5 cm) per il contenimento delle acque di
       eventuale spegnimento; il cordolo e l’impermeabilità della pavimentazione su una superficie utile di
       1.258 m2 garantiranno un volume di raccolta di circa 60 m3, che potrà fungere da bacino di contenimento
       per un serbatoio di stoccaggio delle acque di lavaggio da 30 m 3 e per eventuale acqua di spegnimento; al
       piano interrato saranno presenti 4 pozzetti di raccolta che saranno isolati ed utilizzati per la raccolta di
       eventuali spanti, da smaltire poi come rifiuto.
     Si riportano di seguito uno schema di riepilogo delle perse tipologie di acque sopra illustrate e la pianta
     scarichi:




                                                             Pag. 10 di 18


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                         AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                          SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     Sulla base della documentazione progettuale presentata e del sopralluogo istruttorio eseguito, si ravvisa
     l’esigenza di acquisire le seguenti informazioni integrative:
       - precisazione della fonte di approvvigionamenti idrico dello stabilimento e stima dei consumi idrici
         complessivi su base giornaliera e annuale;
       - verifica delle condizioni delle reti fognarie esistenti (tubazioni e pozzetti) e degli esistenti manufatti
         di trattamento (disoleatore/sedimentatore), in relazione allo stato di conservazione, alla tenuta ed
         all’idoneità dei requisiti dimensionali rispetto alle valutazioni idrauliche e alle prestazioni
         depurative previste dal progetto;
     precisazione delle opere di nuova realizzazione e delle modifiche di opere preesistenti che si prevedono
     nell’ambito della rete fognaria e dei manufatti correlati.
     Per quanto riguarda le acque meteoriche si richiede viene richiesta una migliore descrizione del sistema di
     captazione e scarico delle acque meteoriche in grado di evidenziare la coerenza con i requisiti dell'art. 39 del
     PTA. In particolare:
     - acque meteoriche da tetto: deve essere descritto il destino della "fognatura bianca" (SIA pag.60)
     evidenziando la capacità idraulica di smaltimento (considerando superfici di captazione). Ai fini del
     risparmio della risorsa idrica il proponente valuti anche la possibilità di utilizzo delle meteoriche da tetto nel
     ciclo produttivo;
     - acque meteoriche da piazzale: per eventi con tempo di ritorno maggiori di 10, stante la capacità di
     trattamento del sistema di 30 l/sec, lo stesso piazzale funziona come vasca di accumulo a monte
     dell'impianto di trattamento e, quindi dovranno essere descritti, eventualmente con l'utilizzo di planimetrie,
     gli accorgimenti utilizzati per garantire la tenuta del piazzale quale vasca di accumulo in modo da evitare
     fuoriuscite d'acqua perse rispetto quelle dell'impianto di trattamento; inoltre, essendo l'impianto di
     trattamento sotto la superficie del piazzale, si spieghi come viene garantito il buon funzionamento dello
     stesso impianto anche in caso di allagamento del piazzale e quindi di riempimento totale dell'impianto.
     Le integrazioni hanno parzialmente fornito quanto richiesto, in particolare, si chiede che in fase di collaudo
     venga definita la seguente destinazione delle acque meteoriche di dilavamento: tutte le acque meteoriche
     dell'area vanno a finire in fognatura nera, ad eccezione di quelle provenienti dalle coperture, che avranno
     come destinazione la “fognatura bianca”.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento, prescrivendo tuttavia una definizione univoca in fase di collaudo, sulla base di quanto sopra descritto.

     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     L’ambito di progetto comprende esclusivamente superfici a destinazione produttiva; in particolare si
     utilizzeranno fabbricati e piazzali produttivi esistenti, senza modificare l’attuale uso del suolo.
     L’attivazione del centro di recupero secondo la configurazione di progetto non comporta, pertanto, la
     modifica dell’uso del suolo e pertanto la possibilità di determinare sottrazione, distruzione, perdita o
     frammentazione di superfici esterne all’ambito produttivo.
     Si chiede la verifica sulle condizioni di impermeabilità e continuità delle pavimentazioni, sia all’interno dei
     locali sia nei piazzali esterni, ed eventuale inpiduazione dei necessari interventi di ripristino.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.




                                                              Pag. 11 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     L’azienda in analisi si troverà in un lotto posto in zona industriale nel Comune di Cornedo Vicentino, in
     prossimità di altre aziende di carattere industriale/commerciale. Il lotto aziendale è definito da via Tezze di
     Cereda e dalla SP 39 sui fronti este ed ovest, a nord e sud confina con lotti industriali.




               Immagine dell’area di studio con evidenziato in rosso il lotto aziendale di progetto.

     I ricettori più vicini considerati nell’analisi di impatto acustico R1 e R2 si trova a nord-ovest e a sud-ovest
     rispetto la sede di progetto ad una distanza di circa 85 – 100 mt.
     L’area in analisi inoltre è prossima alla SP 246 a cui si collega la SP 39. Oltre la SP 246 si trovano area
     residenziali e agricole in classe IV e III, con limiti acustici di immissione ed emissione per il periodo diurno
     rispettivamente di 65 – 60 dBA e 60 – 55 dBA.
     L’area in analisi è posta da Piano di Classificazione Acustica Comunale in classe V, che prevede valori limite
     di immissione e emissione rispettivamente per il periodo diurno di 70 dBA e 65 dBA.
     Le sorgenti sonore relative a macchinari, impianti e attrezzature nonché attività dell’azienda sono:
     - traffico indotto prodotto dai mezzi pesanti per la consegna del materiale da trattare e trattato – fusti e
     cisternette;
     - carico scarico materiale con carrello elevatore e posizionamento in zone di deposito;
     - attività di preparazione recupero mediante separazioni delle parti (cerniera, coperchio, separazione
     plastiche per colori, ecc) o di rigenerazione cisternette (mediante sostituzione otri) o parti.
     - taglio degli otri mediante specifica macchina;
     - triturazione mediante specifico impianto;
     - eventuale adeguamento volumetrico per i fusti in ferro.
     Alcune attività di lavorazione del materiale (lavaggio e taglio/adeguamento dei fusti e delle cisternette)
     vengono svolte all’interno di un capannone con finestre e portoni apribili, l’attività di triturazione sarà posta
     in un ulteriore capannone in adiacenza al principale con grandi aperture non chiudibili sui tre lati nord, sud
     ed est. Di seguito:
     Si ritiene che il grado di approfondimento del documento di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
     non sia sufficiente viste le finalità e le problematiche emerse; l’argomento non e’stato trattato relativamente
     agli impatti acustici determinati dalle attività e dagli impianti dell’azienda per il periodo diurno così come
     richiesto, dalla normativa di settore (ai sensi dell’art. 8 della Legge Quadro n.447 del 26.10.1995 e successive
     norme attuative manca il riferimento della DDG ARPAV n. 3 del 29/01/2008).
     Manca nella valutazione l’analisi del traffico indotto, con indicazioni riferibili sui percorsi di collegamento
     alle strade principali usati dai mezzi di trasporto del materiale in ingresso e in uscita dal lotto, sulle
                                                             Pag. 12 di 18


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     emissioni di traffico indotto prodotte dall’attività sulle strade afferenti l’area in esame, allo scopo di valutare
     l’effettiva incidenza dei livelli incrementali prodotti dai mezzi – soprattutto pesanti – dell’attività, in
     funzione dell’effettiva classificazione secondo DPR n. 142/2004 delle infrastrutture stradali percorse dai
     mezzi aziendali e privati leggeri e pesanti.
     Di seguito alle valutazioni effettuate con gli approfondimenti riguardanti la richiesta di integrazioni di cui
     sopra, se si riscontrassero criticità - anche legate alle emissioni sonore dell’attuale traffico presente nell’area
     di indagine - con conseguenti alterazioni dei livelli di immissione, dovute agli incrementi del traffico
     veicolare indotto dalla attività, si indica l’opportunità di valutare delle possibili alternative concordate anche
     con le Amministrazioni Comunali specifiche ai percorsi prevalenti di collegamento al lotto aziendale, come
     sistemi di mitigazione dei livelli sonori prodotti dal traffico indotto, nei confronti dei ricettori impattati, a
     scopo di riportare nei limiti di norma (tabella 2 del DPR 142/2004) i suddetti valori di emissione sonora.
     Si chiede di valutare i livelli assoluti di immissione e di emissione nei confronti dei ricettori più prossimi alla
     pertinenza esterna dell’attività – intendendo la definizione più ampia di ricettore non prettamente
     residenziale – cioè la verifica delle emissioni sonore, atta al confronto con i limiti di legge, prodotte
     dall’attività di progetto sarà fatta al confine dell’attività stessa e nei confronti delle aziende più prossime.
     Si ricorda a riguardo la definizione di ricettore: “Qualsiasi edificio adibito ad ambiente abitativo comprese le
     relative aree esterne di pertinenza, o ad attività lavorativa o ricreativa; aree naturalistiche vincolate, parchi
     pubblici ed aree esterne destinate ad attività ricreative ed allo svolgimento della vita sociale della collettività;
     aree territoriali edificabili già inpiduate dai vigenti piani regolatori generali e loro varianti generali, vigenti
     al momento della presentazione dei progetti di massima relativi alla costruzione delle infrastrutture.”
     Si chiede a riguardo un approfondimento circa la verifica delle emissioni dell’attività di triturazione posta
     verso sud nel lotto aziendale in un capannone aperto sui tre lati; fronte nord, sud, ed est . La verifica dei
     livelli assoluti di immissione, emissione e differenziale è stata condotta considerando il capannone
     interamente chiuso.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
     La documentazione presentata dalla ditta proponente il progetto non riporta a riguardo note alcune sia nelle
     valutazioni di carattere tecnico che descrittivo.
     A riguardo si chiede un’eventuale e/o opportuna nota da parte del tecnico redattore della documentazione
     tecnico – analitica relativa alla specifica matrice ambientale.
     Nella documentazione prodotta, inoltre, non è specificato se l’intervento prevede la realizzazione di nuovi
     impianti di illuminazione esterna. Nel caso in cui I suddetti impianti fossero previsti, si rende necessario il
     progetto illuminotecnico in base alla L. R. 17/2009. e ai criteri e linee guida di progettazione consultabili sul
     sito ARPAV all’indirizzo: https://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/luminosita-del-cielo/criteri-e-linee-
     guida-1.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
     L’intervento non comporta nuove edificazioni e quindi si ritiene non necessita di relazione paesaggistica; si
     allega comunque un elaborato fotografico contenente alcuni punti di ripresa (allegato n. 4).
                                                   Pag. 13 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
     Per quanto riguarda la viabilità, il sito aziendale si trova nella Zona Industriale di Cornedo Vicentino,
     direttamente collegata alla S.P. 246 e S.P. 124 dalla stessa viabilità interna della zona industriale,
     dimensionata per sostenere il traffico veicolare commerciale indotto dagli impianti produttivi che insistono
     nell’ambito territoriale. Non si prevede l’interessamento di ambiti residenziali.
     La configurazione aziendale di progetto comporta il trattamento di un quantitativo massimo di 4.200
     ton/anno, pari a 19 ton/giorno di rifiuti in trattamento (su 220 giorni lavorativi/anno). Considerando che la
     portata media di ogni vettore è di circa 7,5 ton e la movimentazione totale di rifiuti e MPS giornaliera è di 38
     ton/giorno, si stima un transito di circa 8 vettori/giorno; valutato inoltre che ogni vettore deve
     necessariamente entrare ed uscire dall’impianto, ne deriva un valore di 16 passaggi/giorno di automezzi
     commerciali pesanti.
     Per la descrizione del comparto ambientale in analisi si è fatto riferimento a: Progetto SIRSE (Sistema
     Informativo per la Rete Stradale Extraurbana), Monitoraggio del Traffico anni 2000 – 2008.




     Mancano a riguardo effettive analisi dei flussi viabilistici nella fase ante operan e post operan sulle strade
     afferenti l’area d’indagine.
     In particolare si evidenzia che lo studio di impatto ambientale non riporta rilievi di traffico aggiornati sulla
     percorrenza giornaliera media né della strada di accesso alla azienda, né della viabilità principale, ma
     rimanda alle simulazioni eseguite in ordine alla stesura del P.T.C.P. e precedentemente del progetto SIRSE
     (anno 2006). Allo stesso modo non sono presenti valutazioni sulla interferenza dei veicoli indotti dichiarati
     nello studio rispetto alla viabilità principale.
     Si sospende la valutazione ravvisando la necessità di prevedere le seguenti integrazioni:
     a) eseguire rilevamenti di traffico finalizzati a definire allo stato attuale il numero medio di veicoli
     giornaliero circolante lungo (prendere in esame un giorno infrasettimanale tipo):
     - la SP 246;
     - la SP 124;
     - la viabilità di collegamento tra le due strade provinciali.
     b) valutare i LOS delle arterie stradali e delle intersezioni più prossime;
     c) fornire una stima delle provenienze dei veicoli indotti e i relativi percorsi di accesso al sito;


                                                             Pag. 14 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     d) eseguire una valutazione sulla sostenibilità (in termini di livello di servizio) dell’interferenza dei veicoli
     indotti dall’intervento e i veicoli circolanti nel tratto di collegamento tra la SP 246 e la SP 124.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
     L’intervento non comporta nuove edificazioni e quindi si ritengono presenti interferenze con le risorse
     naturali ed agronomiche.
     Valutare l'opportunità di inserire un filare arboreo lungo il perimetro interno sulla strada principale, sia per
     inserire elementi di naturalità in un ambito fortemente compromesso da questo punto di vista, che per
     produrre una positiva continuità con il filare arboreo posto a Sud ed evidenziato in figura 4.
     E’ quindi opportuna la presentazione di un elaborato specifico che illustri la planimetria di progetto, ed i i
     sesti di impianto, oltre ad un computo metrico estimativo della sistemazione a Verde che riporti
     1. genere e specie delle piante arboree utilizzate (Acer platanoides ?)
     2. le loro idonee dimensione (crf fusto non inferiore a 18-20 cm
     3. costi di manutenzione per un periodo di almeno tre anni.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA
     L’intervento non comporta nuove edificazioni e quindi si ritengono presenti interferenze con le flora e la
     fauna.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE PER LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
     L’impianto di progetto insiste su ambiti attualmente urbanizzati, all’esterno della rete Natura 2000; i siti più
     vicino sono:
     • SIC IT3220039 “Biotopo Le Poscole” – Distanza 0,8 km;
     • SIC IT3220038 “Torrente Valdiezza” – Distanza 4,8 km.
     L’esame degli effetti sui SIC ha permesso di stabilire come l’unico effetto significativo sia riconducibile alla
     generazione di rumorosità (rumorosità ambientale > 50 dB). Il limite massimo degli effetti previsti è, pertan -
     to, lo stesso ambito di influenza del rumore, corrispondente ad un raggio di circa 200 m dall’impianto azien-
     dale, limite che non coinvolge elementi della rete Natura 2000. Inoltre l’introduzione delle opere di mitiga -
     zione previste dal progetto in esame comporteranno una sostanziale invarianza dei livelli di rumore rispetto
     allo stato attuale.
     Sono dunque esclusi possibili influenze sugli habitat e habitat di specie di interesse comunitario collocati
     all’interno dei siti della rete Natura 2000 e comunque all’esterno del limite massimo sotteso degli effetti.
     Ai sensi dell’Allegato A, paragrafo 2.2 della D.G.R. n. 1400 del 29.08.2017 punto 23, gli interventi sono ricon -
     ducibili all’ipotesi di non necessità di valutazione di incidenza.


                                                             Pag. 15 di 18


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     Nel seguito si riporta l’estratto cartografico relativo alla rete Natura 2000 e all’ubicazione dell’area
     di progetto.




                    Estratto della cartografia della “Rete Natura 2000 nel Veneto”

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.


     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
     Nella Relazione Tecnico Descrittiva di progetto il tecnico redattore scrive che i rischi infortunistici presenti
     sono legati principalmente alla movimentazione manuale dei carichi e alla movimentazione interna con il
     muletto. E’ presente un rischio chimico limitato data la potenziale presenza di residui all’interno dei
     contenitori. E’ stata condotta, nell’attuale sede, una analisi ambientale ed una analisi all’operatore (che a
     volte entra nel box per verificare l’andamento del trattamento – le operazioni di manutenzione vengono
     effettuati ad impianto fermo) al fine di verificare il rischio chimico presente. I dati indicano una leggera
     presenza di solventi.
     Per l’eventualità di sversamenti accidentali (residui liquidi presenti nei contenitori anche per esposizione al
     eventi atmosferici), che potranno essere solamente di bassa entità, è presente un punto di stoccaggio
     materiale assorbente e relativo bidone per il loro stoccaggio. Nell’attuale sede sono state condotte delle
     analisi sull’ambiente di lavoro che si riportano in allegato 5. Il nuovo sito è più grande e quindi ci si aspetta
     che queste condizioni siano migliorate. Il personale addetto è comunque formato ed informato sui i rischi
     legati alle attività svolte e sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione inpiduale messi a loro
     disposizione.
     Il progetto sarà sottoposto ad esame da parte dei VVFF per la relativa approvazione e’ attualmente esistente
     un’impianto di spegnimento incendi.
     Nell’Elaborato 5 presentato dalla ditta proponente viene descritto il Piano di Sicurezza: “Piano di sicurezza
     ai sensi art. 22 comma 2 lettera d. della LR 3/2000” e ai sensi del Decreto Legge 4 ottobre 2018 n.113. Il piano
     tiene conto dei rischi possibili relativi ad una perdita della cisterna di contenimento o di incendi che possono
     essere interno od esterno con relative opere di mitigazione ambientale (raccolta delle acque inquinate).
     Non risultano segnalazioni e/o evidenze da parte dell’Ulss competente per territorio.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.




                                                             Pag. 16 di 18


copia informatica per consultazione
                   PROVINCIA DI VICENZA
                         AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                          SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                              Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                   Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                    VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                                CONCLUSIONI
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
     tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
     finalità che il proponente intende conseguire.
     Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
     Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
     attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
     monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici
     Il parere espresso dalla Commissione è relativo sia alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale che
     a quella di approvazione progetto per l’attività di gestione rifiuti, oggetto di votazione all’interno della
     conferenza dei servizi, il cui elenco è riportato in premessa al presente parere.
     L’approvazione progetto costituisce, ove necessario, variante urbanistica puntuale prevista dalla L.R.
     n.03/2000.

                            Tutto ciò premesso si esprime
                            PARERE FAVOREVOLE
                  all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
     1.In sede di collaudo si dovrà procedere con i seguenti adempimenti/obblighi:
     EoW
     Ai fini del riconoscimento dell’EoW si dovrà adempiere a quanto segue:
     a) predisporre un sistema di gestione per dimostrare il rispetto dei criteri relativi alla cessazione della qualifica di rifiuto
     attraverso specifiche procedure e check list, prevedendo, come specificato nelle LG SNPA n. 23/20, almeno i seguenti
     elementi minimi:
     - procedura sull’accettazione del rifiuto e modalità di stoccaggio;
     - procedura sulla modalità di trattamento e sulla verifica dei parametri di processo, se previsti;
     - procedura sulle verifiche sul prodotto finito (definizione del lotto, metodi e frequenza di analisi, modalità di stoccaggio
     dell’EoW);
     - procedura sulle non conformità del prodotto (e relativa gestione).
     Si ritiene che tale sistema possa essere assorbito da quanto previsto dal Regolamento 305/11 sulla marchiatura CE qua-
     lora contenga gli elementi sopra riportati e, in caso contrario andrà integrato con gli stessi.
     b) predisporre il modello della dichiarazione di conformità, ai sensi degli articoli 47 e 38 del D.P.R. 28 dicembre 2000,
     n. 445, che deve contenere tutte le informazioni tali che per ogni lotto sia attestato il rispetto delle condizioni e dei crite -
     ri sopra riportati per la cessazione della qualifica di rifiuto. La scheda di conformità allegata dovrà contenere le seguenti
     sezioni minime:
     - ragione sociale del produttore;
     - caratteristiche della sostanza/oggetto che cessa la qualifica di rifiuto;
                                                           Pag. 17 di 18


copia informatica per consultazione
                   PROVINCIA DI VICENZA
                         AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                          SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                              Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                   Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     - la quantificazione del lotto di riferimento;
     - rapporti analitici di prova per il rispetto degli standard tecnici, ambientali e sanitari, ove previsti.
     La marchiatura CE prevista dal regolamento Reg. 305/11 prevede che tutti i materiali prodotti debbano essere associati
     ad una dichiarazione di prodotto (DoP) per l’immissione in commercio, che dovrà contenere indicazioni sul lotto di rife -
     rimento. A tal proposito si ritiene necessario che qualora la Ditta adempia a quanto previsto dal Reg. 305/11, la DoP sia
     integrata con le informazioni richieste dalle LG SNPA, in particolare riportando gli estremi del lotto di riferimento, i ri -
     sultati analitici (sia prestazionali che ambientali) e il riferimento al relativo rapporto di prova..
     Impatto acustico
     La compatibilità acustica mediante indagine di verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da
     ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità dell’impianto:
     a) le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti di misu -
     ra), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate con congruo preav-
     viso ad Arpav;
     b) nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una specifica pro-
     gettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i ri -
     sultati delle analisi;
     c) l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio Previsionale di
     Impatto Acustico.
     Emissioni in atmosfera
     Le verifiche analitiche dovranno dimostrare, oltre al rispetto dei limiti in emissione, anche l’efficienza del sistema di ab -
     battimento; gli esiti dovranno essere accompagnati anche dalla procedura gestionale definitiva riferita allo scrubber.
     Ambiente idrico
     La conformazione definitiva degli scarichi dovrà prevedere la seguente destinazione delle acque meteoriche di dilava -
     mento: le acque meteoriche dell'area saranno recapitate nella “fognatura nera”, ad eccezione delle acque di seconda piog-
     gia e di quelle provenienti dalle coperture, che avranno come destinazione la “fognatura bianca”; i flussi destinati alla
     “fognatura bianca” dovranno essere dotati di autonomo pozzetto fiscale a norma, e nelle analisi di controllo necessarie al
     collaudo funzionale, si dovrà dare conto della congruità di tali destinazioni.
     2. In relazione al progetto di mitigazione dell’impatto paesaggistico, la ditta dovrà effettuare un costante monitoraggio
     del progetto del verde e con frequenza almeno annuale vengano redatte delle relazioni allo scopo. Si dovrà prevedere di
     sostituire tutte quelle piante che non hanno attecchito o che risultino malate.
     3. Contestualmente alla presentazione della relazione di collaudo funzionale si dovrà dare conto del rispetto delle pre -
     scrizioni di cui al parere del Comune di Cornedo Vicentino del 15.04.2020.
     4. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale addetto al rice-
     vimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di sicurezza/rischio segnalati (chimi -
     co e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione della presentazione del certificato di collaudo fi-
     nalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.


     Vicenza, 16 aprile 2020

        F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
     Dott.ssa Silvia Chierchia                                    Andrea Baldisseri




                                                              Pag. 18 di 18


copia informatica per consultazione