determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 175 DEL 02/03/2018

                          Servizio VIA VINCA


     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
     DITTA: AUTODEMOLIZIONI DE ROSSI SRL
     PROGETTO: MODIFICA SOSTANZIALE DELL’ATTIVITA’ DI RECUPERO RIFIUTI
     NON PERICOLOSI SVOLTA AI SENSI DALLA DETERMINAZIONE N.513 DEL
     20/06/2017
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI BASSANO DEL GRAPPA

                            IL DIRIGENTE

       Vista la documentazione presentata in data 4 ottobre 2017, prot. n. 67965,integrata in data 11
     ottobre 2017, prot. n. 69741, da parte della ditta Autodemolizioni De Rossi srl con sede legale in via
     Vicenza n.28 in Comune di Vedelago ed operativa in Via dei Tulipani n.17 in comune di Bassano
     del Grappa , relativa al progetto di un “ Modifica sostanziale dell’attività di recupero rifiuti non
     pericolosi metalllici svolta ai sensi della Determinazione n.513 del 20/06/2017” richiedendo,
     contestualmente, l’attivazione della procedura di verifica ai sensi dell’art.19 del D.Lgs. 152/2006;
       Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7. progetti
     di infrastrutture, lettera z.b) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con
     capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da
     R1 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.” dell'allegato IV della
     parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i.;
       Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
     Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016, con riferimento alla tipologia degli interventi, come
     inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
       Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
     pubblicazione sul sito provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
     informativa al pubblico sul sito web della Provincia in data 18/10/2017 , contestualmente alla
     comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le opportune
     valutazioni di competenza;
      Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni del comma 9 del
     presente articolo;



copia informatica per consultazione
      Tenuto conto che sono pervenute, ai sensi dell'art.19 c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, le osservazioni
     del Comune di Bassano del Grappa con nota prot. 75126 del 03/11/2017 , trasmesse al proponente
     per le considerazioni di pertinenza, con nota n.77 del 02/01/2018, all’interno della comunicazione
     con la quale è stata inoltrata la richiesta di integrazione;
      Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 28-02-2018, ha
     disposto l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel
     parere 05/2018 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
      Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
     nel tempo la situazione aziendale;
       Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
     urbanistica/edilizia dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
     rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
     l'autorizzazione dell'intervento;
       Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale VIA conservata agli atti;
      Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
      Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45;
     Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
     ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
        Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
         Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.25 del 17/07/2017 con la quale è
     stato approvato il Bilancio di Previsione 2017-2019;
        Visto che con Decreto Presidenziale n. 65 del 01/08/2017 è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione 2017/19;
                          DETERMINA

      1. che il progetto della ditta Autodemolizioni De Rossi srl con sede legale in via Vicenza n.28
        in Comune di Vedelago ed operativa in Via dei Tulipani n.17 in comune di Bassano del
        Grappa , relativa al progetto di un “ Modifica sostanziale dell’attività di recupero rifiuti non
        pericolosi metalllici svolta ai sensi della Determinazione n.513 del 20/06/2017” è escluso
        dalla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla
        L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere 05/2018 allegato alla presente
        determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale;

      2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).

      3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
        Regione Veneto;

      4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;

      5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line;




copia informatica per consultazione
        6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e consulente, al comune di Bassano del
         Grappa , ad ARPAV, all’ULSS n.7 ;
                              INFORMA
        Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
        Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
        del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
        dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
        Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
        autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.

     Vicenza, 02/03/2018



                                      Sottoscritta dal Dirigente
                                       (MACCHIA ANGELO)
                                        con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                DETERMINAZIONE N° 175 DEL 02/03/2018


     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
     DITTA:   AUTODEMOLIZIONI    DE     ROSSI     SRL
     PROGETTO: MODIFICA SOSTANZIALE DELL’ATTIVITA’ DI RECUPERO RIFIUTI
     NON PERICOLOSI SVOLTA AI SENSI DALLA DETERMINAZIONE N.513 DEL
     20/06/2017
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI BASSANO DEL GRAPPA




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 05/03/2018.


     Vicenza, 05/03/2018




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                           (POLO PAOLA)
                                          con firma digitale




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                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                 Autodemolizioni De Rossi S.R.L.
                            PARERE N. 05/2018

     Oggetto: Modifica sostanziale dell'attività di recupero rifiuti non pericolosi metallici svolta ai sensi della
     Determinazione n. 513 del 20/06/2017.
     PROPONENTE:            Autodemolizioni De Rossi srl
     SEDE LEGALE:           Via Vicenza n. 28 - Vedelago (TV)
     SEDE INTERVENTO:         Via dei Tulipani n. 17 - Bassano del Grappa
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianto di stoccaggio e recupero rifiuti metallici speciali non pericolosi.
     PROCEDIMENTO:           Verifica di assoggetttabilità.
     MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                      infrastrutture - z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
                      pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
                      operazioni di cui    all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta
                      del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
     COMUNE INTERESSATO:        \\\
     DATA DOMANDA:           11 ottobre 2017
     DATA PUBBLICAZIONE:        12 ottobre 2017
     DATA INTEGRAZIONI:        26 gennaio e 26 febbraio 2018

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
      - - Studio preliminare ambientale;
      - - Elaborato grafico: inquadramento urbanistico e rilievo della distanza da edifici ad uso abitativo;
      - - Relazione a supporto della Dichiarazione di non avvio procedura di VINCA;
      - - Previsionale di impatto acustico;
      - - Modulistica ex DGRV n. 2426/09;
      - - Relazione tecnica integrativa;
      - - Elaborato grafico: inquadramento territoriale – estratto C.T.R.;
      - - Elaborato grafico: planimetria delle aree stato di fatto;
      - - Elaborato grafico: schema dei flussi;
      - - Elaborato grafico: planimetria delle aree stato di progetto;
      - - Piano di emergenza e relativa planimetria delle vie di fuga;
      - - Relazione di verifica Attività soggetta alle visite ed ai controlli di prevenzione incendi;
      - - Elaborato grafico: rilievo fotografico;
      - - Visura camerale del proponente.

                                 PREMESSE
     L’Autodemolizioni De Rossi Srl è un’azienda che già opera nel settore della gestione dei rifiuti speciali, in
     particolare l’attività di autodemolizione, preso lo stabilimento di Vedelago (TV) e, negli ultimi anni ha visto
     crescere il proprio ramo d’azienda operante nel recupero di rifiuti non pericolosi metallici prodotti in offici -
     ne, attività artigiane e piccole industrie, che si sostanzia nella raccolta, messa in riserva R13 e trattamento di
     recupero R4 finalizzato al recupero completo.
     Da qui l’esigenza di ampliare le proprie strutture impiantistiche acquisendo l’impianto sito in Via dei Tuli-
     pani, 17 (Loc. Prè) Bassano del Grappa (VI) e facendosi promotrice del progetto di aumento della potenziali -
     tà di trattamento.
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     La ditta Autodemolizioni De Rossi Srl è subentrata con nell’attività della Ditta Metsol Srl nello stabilimento
     in questione, con autorizzazione n. 513/2017, con attività che consiste nella messa in riserva R13 e recupero
     R4 di rifiuti metallici ferrosi e non ferrosi.
     L’attività attualmente non ha altre autorizzazioni o titoli abilitanti poiché viene svolta in un locale chiuso
     (dunque non è suscettibile di produrre uno scarico di acque meteoriche di dilavamento) e non comporta trat-
     tamenti sui metalli che possano generare un’emissione in atmosfera.
     Lo stabilimento è allacciato alla rete di approvvigionamento idrico e di scarico gestita da Etra Spa, ma esclu -
     sivamente per l’utilizzo dei servizi igienico – assistenziali.
     Si segnala infine che in contemporanea alla prima comunicazione per l’avvio dell’attività (inviata da Metsol
     Srl mediante SUAP con CCIAA_VI/VI-SUPRO/0007961 del 05/02/2015) era stata fatta anche la comunicazio -
     ne di attivazione di industria insalubre, alla quale tuttavia non è pervenuto alcun riscontro dagli Enti compe -
     tenti.
     Il progetto di modifica, oggetto di verifica, consiste nell’aumentare in modo consistente la potenzialità di
     trattamento, in particolare dell’attività di recupero completo R4 “Riciclaggio /recupero dei metalli e dei com-
     posti metallici” e quella di stoccaggio in messa in riserva R13 funzionale ad esso.
     I quantitativi di riferimento passano da 9 t/gg a 150 t/gg in termini di potenzialità massima e da 2.250 t/anno
     a 37.500 t/anno per ciò che riguarda i rifiuti in stoccaggio.

                              UBICAZIONE
     L’attività di gestione di rifiuti attuale ed in progetto è svolta in una porzione di capannone ubicato in via dei
     Tulipani n. 17 in Loc. Prè nel territorio comunale di Bassano del Grappa (VI).
     L’ubicazione dell’attività permette di raggiungere rapidamente i centri produttivi delle zone industriali limi -
     trofe.
     Lo stabilimento confina:
     • a Nord ed Est con i capannoni affiancati alla porzione dove si svolge l’attività di gestione;
     • a Sud ed Ovest con via dei Tulipani.




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                              Ortofoto del sito

                QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
     • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
     • Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
     • Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Bassano del Grappa;
     • Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Bassano del Grappa;
     • Piano Regionale di Tutela delle Acque;
     • Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali;
     • Piano di Assetto Idrogeologico;
     • Rete Natura 2000.
     I riferimenti programmatici sopra indicati rappresentano un quadro generale sufficientemente descritto.
     Un aspetto significativo che si evince dall’esame del Quadro Programmatico è quello che riguarda la
     sensibilità del sito rispetto alla tutela della risorsa idrica, per il quale l’azienda sottolinea che trattandosi di
     attività che viene svolta in un locale chiuso, non è suscettibile di produrre uno scarico di acque meteoriche di
     dilavamento; si ritine utile evidenziare tale aspetto in modo tale da prevedere che vi sia una costante
     attenzione al mantenimento dell’integrità delle pavimentazioni interne ed esterne ed un analisi della
     gestione delle acque meteoriche del piazzale esterno. Tale aspetto verrà affrontato all’interno del Quadro
     Progettuale.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.




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                  QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
     La struttura in cui la Ditta svolge la propria attività ha una superficie complessiva di circa 1.800 mq di cui
     circa 1.000 mq occupati dalla porzione di fabbricato artigianale al cui interno sarà svolta l’attività di gestione
     rifiuti.
     Nelle aree scoperte (800 mq) oltre alla viabilità di accesso ed i parcheggi per i veicoli dei dipendenti
     (pavimentati con fondo in bitume), la ditta intende parcheggiare, sul lato sud, i cassoni metallici vuoti che
     non sta utilizzando per l’attività. La superficie destinata allo svolgimento dell’attività di stoccaggio e
     recupero sarà esclusivamente quella coperta interna al fabbricato esistente che è completamente
     pavimentata; al suo interno sono identificate le seguenti aree (si veda l’elaborato grafico n. S4 – Planimetria
     delle Aree):
     - un’area dedicata al conferimento dei rifiuti;
     - aree di messa in riserva R13 funzionale al recupero per le tipologie di rifiuto 3.1 e 3.2;
     - un’area di trattamento di recupero R4 dei rifiuti dei paragrafi 3.1 e 3.2;
     - un’area di deposito delle materie recuperate che hanno cessato di essere rifiuti “EoW”;
     - un’area di deposito dei rifiuti prodotti dalle operazioni di trattamento “DEP”;
     - un’area di viabilità interna;
     - un’area amministrativa;
     - un’area di deposito attrezzature “AT”.
     Il capannone è dotato di pavimentazione in cls ma non dispone di una propria rete di raccolta dei colaticci e
     degli spanti accidentali, che pertanto saranno gestiti secondo le indicazioni contenute nel Piano di gestione
     degli sversamenti accidentali ed occasionali (si veda allegato n. 3).
     Il progetto non prevede la realizzazione di ulteriori strutture rispetto a quelle già esistenti, e l’attività di
     gestione rifiuti sarà svolta all’interno del capannone dotato di pavimentazione di tipo industriale in cls;
     dunque non sono previste alterazioni delle matrici suolo o sottosuolo.
     L’attività attuale è fortemente incentrata sulla gestione dei rifiuti di cui alla tipologia 3.2 del DM 05/02/1998 e
     s.m.i., cioè rifiuti metallici non ferrosi.




     In base a quanto descritto nell’elaborato n. 13 “Relazione Tecnica Integrativa”, le lavorazioni saranno svolte
     con le stesse modalità previste attualmente: sarà svolta in un locale chiuso (dunque non è suscettibile di
     produrre uno scarico di acque meteoriche di dilavamento) e non comporta trattamenti sui metalli che
     possano generare un’emissione in atmosfera (nelle sporadiche occasioni in cui sarà necessario
     l’adeguamento dimensionale dei rifiuti saranno utilizzate esclusivamente cesoie a mano).
     Alla luce delle esigenze riconducibili ai nuovi parametri di produzione il layout di impianto subirà una
     totale revisione come rappresentato nell’elaborato n. 17 “Planimetria delle aree – stato di Progetto”), i cui
     tratti salienti sono:
     1) l’eliminazione delle aree di sola messa in riserva R13 (aree perimetrale in coloro blu);
     2) l’eliminazione dell’area di commercio merci metalliche;

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     3) la destinazione di quasi tutte le superfici di stoccaggio alla gestione dei rifiuti di cui alla tipologia 3.1.
     DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
     I rifiuti che sono gestiti nell’impianto, secondo le prescrizioni contenute nell’Allegato 1 del D.M. 05.02.98 e
     s.m.i., provengono dalla raccolta effettuata presso attività produttive, commerciali e di servizi delle zone
     limitrofe. La raccolta e il trasporto dei rifiuti saranno effettuati direttamente dalla De Rossi (autorizzata al
     trasporto all’Albo Nazionale dei gestori Ambientali al n. VE/013171) o da trasportatori ugualmente abilitati
     che hanno accordi commerciali con la Ditta.
     Tutti i rifiuti che arrivano all’impianto, sono sottoposti all’operazione di messa in riserva identificata con la
     sigla R13 ed successivamente operazione di recupero R4.
     L’impianto della ditta De Rossi accetta in ingresso le seguenti tipologie di rifiuti:




       La Ditta all’interno dell’impianto per gestire i rifiuti utilizza i
               seguenti macchinari e/o attrezzature:
     - Caricatore Minelli mod. CM190, utilizzato per movimentare il
       materiale e per effettuare la cernita (foto a lato);
     - Contatore Geiger per rilevare l’eventuale livello di emissioni di
       radioattività:
     La ditta De Rossi attualmente dispone di 3 autocarri, 1 trattore stradale, 2
     rimorchi ed 1 semirimorchio autorizzati al trasporto dei rifiuti.


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     Nei diagrammi di flusso presentati a seguire esemplifica il processo produttivo attuale e di progetto.




                                                                  Stato
     attuale                       Stato di progetto

     Il quadro dell’attività in progetto può essere schematizzato nella seguente tabella:




     Il forte aumento della potenzialità è possibile grazie a due fattori:
     1) l’aumento della velocità di rotazione del magazzino: si prevede che i rifiuti al massimo della potenzialità
     restino in stoccaggio massimo 2 giorni presso le strutture di via Dei Tulipani;
     2) la velocità di svolgimento dell’operazione di recupero R4 resa possibile dalla particolare tipologia di
     rifiuti gestiti dalla De Rossi che necessitano nella quasi totalità dei casi di una operazione di sola verifica
     delle caratteristiche merceologiche.
     I rifiuti in uscita si sudpidono tra quelli provenienti dall’attività di sola messa in riserva R13, che escono
     con lo stesso codice di entrata, e quelli residuali provenienti dall’attività di recupero R4 per i quali si assegna

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     uno dei codici CER rientranti nella famiglia 1912XX in quanto derivanti da attività di trattamento meccanico.
     Oltre a questi possono essere prodotti rifiuti derivanti da attività estranee alla gestione e legate alla normale
     operatività di qualsiasi azienda produttiva come imballaggi, rifiuti dalla manutenzione delle attrezzature,
     rifiuti dalla pulizia dei locali.
     Le operazioni di recupero di materia hanno la finalità di “produrre” le cosiddette materie prime secondarie
     o materiali recuperati cioè materiali che hanno perso la qualifica giuridica di rifiuto (in conformità a quanto
     stabilito dall’art. 184ter del D.Lgs.n. 152/06 e s.m.i.)
     Alla data della comunicazione cui la presente è allegata, sono stati emanati i regolamenti n. 333/2011
     (inerente il recupero dei rottami di ferro, acciaio, alluminio e sue leghe) e il n. 715/2013 (inerente il recupero
     dei rottami di rame e sue leghe): la De Rossi per poter effettuare l’operazione R4 implementa un sistema di
     gestione conforme a quanto previsto nei due regolamenti (Si vd. allegato 2 - attestati di certificazione del
     sistema.
     Si chiedono le seguenti integrazioni al fine del rilascio dell’iscrizione in regime semplificato:
     1) vista l'entrata in vigore del D.P.R. n. 160 del 07/04/2010 "Regolamento per la semplificazione ed il riordino
     della disciplina sullo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP)," che inpidua nello Sportello Unico
     per le Attività Produttive del Comune l'unico soggetto pubblico di riferimento territoriale per tutti i
     procedimenti che hanno come oggetto l'esercizio di attività produttive (comprese le attività di servizi) e tutte
     le vicende afferenti agli impianti produttivi, si invita a trasmettere la comunicazione di rinnovo in formato
     digitale al SUAP del Comune;
     2) con DGRV n. 2721 del 29/12/2014, pubblicata nel BUR n. 4 del 09/01/2015, sono variate le disposizioni in
     merito alle garanzie finanziarie a copertura delle attività di smaltimento e recupero rifiuti, in particolare,
     sono previste nuove modalità per l'applicazione delle riduzioni per le perse tipologie di rifiuti.
     Il massimale, della polizza fideiussoria (oppure deposito cauzionale se l’importo risulta inferiore ad €
     1.500,00) a copertura di tutti gli stoccaggi di rifiuti presenti nell'impianto, è pari a quello risultante dallo
     “Schema per il calcolo della polizza fideiussoria”, scaricabile dal sito internet della Provincia di Vicenza:
     http://www.provincia.vicenza.it/ente/la-struttura-della-provincia/servizi/ambiente/procedura-semplificata-
     per-attivita-di-recupero
     Tale schema potrà essere inviato preventivamente a questo Servizio (Rag. Giuseppe Savio tel. 0444/908240)
     per la verifica della congruità dell'importo del massimale.
     Ricorrendone i presupposti, la ditta dovrà fare pervenire al Settore Ambiente della Provincia, per via
     telematica tramite pec e con firma digitale, il file di rinnovo delle polizze ai fini della sottoscrizione digitale
     del beneficiario e successiva restituzione; la copia del rinnovo della polizza RC inquinamento, qualora
     prevista, può essere inviata tramite posta elettronica certificata.
     Si ricorda che, come previsto lett. D) “Disposizioni di carattere generale” dell'Allegato A alla D.G.R.V. n.
     2721 del 29/12/2014, la mancata presentazione delle garanzie non consente l'avvio dell'attività o la sua
     prosecuzione;
     3) attestazione del pagamento dei diritti di iscrizione (integrazione se per anno 2016 oppure versamento
     intero se per anno 2017) al Registro Provinciale per l'anno 2016, ai sensi del D.M. n. 350/98, per la classe 3
     pari a € 387,34.
     4) Identificazione dei codici CER con riferimento alle due distinte modalità di recupero (MPS ovvero EoW).
     5) Predisposizione di una procedura operativa atta a verificare, nel tempo, l’integrità delle pavimentazioni,
     al fine di evitare potenziali contaminazioni nel suolo e/o sottosuolo.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.
                                111
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                   QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
     Per quanto attinente alle potenziali emissioni in atmosfera, si osserva che l’impianto in oggetto non presenta
     punti di emissione convogliati o convogliabili sulla base delle migliori tecniche disponibili.
     È da sottolineare che la movimentazione e trattamento dei rifiuti avviene esclusivamente all’interno del fab-
     bricato esistente. Non sono previste attività di combustione dei rifiuti o altre forme di emissioni gassose peri -
     colose, derivanti da specifici cicli di trattamento e recupero, che possano compromettere la componente at-
     mosferica. Allo stesso tempo non è prevista l’accettazione di materiali di origine biologica putrescibile che
     possano essere fonte di odori sgradevoli sia negli ambienti di lavoro che all’esterno del perimetro aziendale;
     le emissioni odorigene non rappresentano sicuramente una componente di criticità dal punto di vista
     dell’impatto ambientale dell’opera in esame.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
     L’attività viene svolta in un locale chiuso “e non è suscettibile di produrre uno scarico di acque meteoriche di dila-
     vamento”. Il capannone è dotato di pavimentazione in cls ma non dispone di una propria rete di raccolta dei colaticci e
     degli spanti accidentali che pertanto saranno gestiti secondo le indicazioni contenute con mediante l’impiego di prodotti
     assorbenti, così come descritto nel Piano di gestione degli sversamenti accidentali ed occasionali
     Lo stabilimento è allacciato alla rete di approvvigionamento idrico e di scarico gestita da Etra Spa, ma
     esclusivamente per l’utilizzo dei servizi igienico – assistenziali.
     Non sono riportate planimetrie delle reti idriche (né delle acque nere né delle acque meteoriche).

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     Negli elaborati annessi all’istanza depositata dal proponente non figura alcuna trattazione né approfondi-
     mento specifico associato alla disamina di tale comparto, con riferimento alle interazioni attuali e future con
     l’iniziativa produttiva.
     Il proponente afferma che “Non si procede all’analisi degli strumenti di pianificazione riguardanti le matrici
     ambientali: “risorsa idrica”, in considerazione delle caratteristiche specifiche del progetto che, come ampiamente
     relazionato negli elaborati che lo descrivono, non è in grado di influire su di esse”.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     Dall’analisi dell’elaborato annesso in atti (“Studio Previsionale di Impatto Acustico”) si evince che il clima
     acustico in cui il progetto va ad inserirsi presenta le caratteristiche peculiari di una zona produttiva nella
     quale il livello di rumore ambientale presenta valori “elevati”.


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     Dal punto di vista delle rilevazioni strumentali, si segnala che l’attuale livello di emissioni acustiche legate
     all’attività rientra ampiamente entro i limiti di zona ed è stato messo in risalto come le misure presso i punti
     più prossimi ai recettori, inpiduati come potenziale bersaglio dell’impatto, siano fortemente influenzate
     dalle emissioni acustiche derivanti dal traffico veicolare presente in via dei Tulipani; anche la stima delle
     emissioni previste dall’attività in progetto, nonostante siano state determinate considerando condizioni
     peggiorative, a maggior tutela dell’ambiente, riportano risultati rientranti entro i limiti di zona.
     Si ritiene, dunque, che anche questo aspetto ambientale significativo non subisca un impatto tale da essere
     elemento ostativo alla valutazione positiva della compatibilità ambientale del progetto in esame. I valori di
     previsione presso i bersagli sensibili limitrofi sono comunque entro i limiti di legge:




     Sotto il profilo del metodo e delle attrezzature di lavoro l’attività non subirà variazioni.
     In seguito alla valutazione del documento integrativo della valutazione di Previsione di Impatto Acustico,
     così come proposto dal tecnico competente redattore, non si riscontrano potenziali o manifeste criticità in
     ordine alle emissioni di rumore prodotte dalle macchine, impianti e attività anche manuali della azienda
     indagata.
     Le valutazioni effettuate per la stima dei livelli di rumore prodotti dal traffico indotto dei mezzi soprattutto
     pesanti dell’attività, non hanno considerato gli effetti della sommatoria dei livelli di emissione sonora
     prodotti dal traffico esterno all’attività in analisi; ciò nonostante i livelli di rumore proposti nella
     documentazione, come caratteristici delle sorgenti indagate (traffico esterno e indotto) rientrano,
     contestualmente alla specifica analisi, nei limiti di norma.


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     E’ comunque opportuno ricordare all’azienda di operare, nell’ambito delle proprie attività in ambiente
     interno con portoni e finestre chiuse.
     Si prescrive fin d’ora un monitoraggio - con gli impianti e le attività funzionanti a pieno regime
     ( comprendendo la verifica dell’effettivo impatto prodotto dalle emissioni del traffico indotto) presso i
     ricettori verificati in fase di progetto, per la verifica dei livelli di immissione, emissione e differenziali per
     evidenziare la bontà della stima previsionale ed eventualmente per inpiduare modalità operative o
     interventi strutturali finalizzati alla limitazione delle criticità. Valutando la variabilità delle situazioni
     incognite presenti nel sito in analisi se non fosse possibile il monitoraggio in ambiente interno (così come
     chiesto dalla norma vigente) presso i suddetti ricettori, si ritiene opportuno valutare i livelli differenziali a
     finestre aperte assimilati ai valori in ambiente esterno verificati ad 1 mt. dalla facciata.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
     Negli elaborati annessi all’istanza depositata dal proponente non figura alcuna trattazione né approfondi-
     mento specifico associato alla disamina di tale comparto, con riferimento alle interazioni attuali e future con
     l’iniziativa produttiva.
     Nella relazione tecnica integrativa depositata dal proponente per quanto riguarda il “controllo radiometrico
     sui rottami metallici” è riportato quanto segue:
     a pag. 7) : “Per riguarda la radioattività dei rifiuti in ingresso ed è svolta mediante l’utilizzo del contatore
     Geiger portatile in uso presso l’impianto. Nell’implementazione del SGQ ai sensi del Reg. n. 333/2011 e Reg.
     UE n. 715/2013 sarà prevista una procedura che stabilisce come documentare l’avvenuta verifica di questo
     parametro.”
     a pag 8) Macchinari utilizzati presso l’impianto … Contatore Geiger Gammascout .
     Quanto riportato è carente per questi motivi:
     - il contatore Geiger proposto non risponde ai requisiti minimi previsti dalla Norma UNI 10897/2016: effi -
     cienza di almeno 600 cps/microGy/ora riferita al Cs-137. Lo strumento deve inoltre essere dotato di certifica-
     to di taratura. In sostanza lo strumento proposto ha una risposta troppo lenta e non è adatto al controllo ra-
     diometrico dei rottami metallici;
     - l’osservanza dei regolamenti citati non è sufficiente. La ditta deve anche ottemperare a quanto richiesto dal -
     la Normativa Nazionale ( DLgs 230/95 smi e DL 100/2011). In particolare deve essere incaricato un Esperto
     Qualificato che redigerà la procedura di controllo dei rottami metallici, effettuerà le carte di controllo sul mi -
     suratore di radiazioni, validerà i certificati di non radioattività dei rottami in ingresso.
     La relazione risulta carente per quanto riguarda il controllo radiometrico dei rottami in ingresso e dovrà es -
     sere integrata come sopra specificato. Dovrà essere acquistato un misuratore di radiazioni avente i requisiti
     minimi previsti dalla UNI 10897/2016.
     Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto.
     In particolare:
     - dalle integrazioni fornite risulta che lo strumento per la misura della radioattività è il geiger Gammascout
     mod. AT1117M, ma dalla foto allegata non si evince se è collegato alla sonda BDKG 05 (anche se in un punto
     della relazione viene nominata) che garantisce la sensibilità richiesta dalla norma UNI. Si richiede venga
     esplicitato se è effettivamente collegato a tale sonda scintillante (nel qual caso non è più un Geiger) o a quale
     altro tipo di sonda;
     - definire qual è “ l’area isolata non frequentata da persone” in cui parcheggiare temporaneamente il mezzo
     in cui è stata riscontrata radioattività ed indicarlo nella planimetria.


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                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento; prima del rilascio dovranno essere fornite le suddette informazioni mancanti.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
     Negli elaborati annessi all’istanza depositata dal proponente non figura alcuna trattazione né approfondi-
     mento specifico associato alla disamina di tale comparto, con riferimento alle interazioni attuali e future con
     l’iniziativa produttiva.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
     Relativamente all’analisi tecnica inerente il comparto viabilistico e del traffico si riporta quanto segue:
     - le due principali arterie (SS 47 e SP 111), nei tratti nelle vicinanze del sito d’impianto hanno,
     sostanzialmente il medesimo flusso veicolare medio giornaliero che si assesta tra 12.000 e 16.000 veicoli;
     - il traffico veicolare pesante sulle due arterie è rilevante a causa dell’alta concentrazione nella zona di
     insediamenti produttivi e dalle rilevazioni alla base dell’elaborato (si consideri tuttavia che si tratta di dati
     rilevato prima del 2008 e dunque pre crisi economica) presentava una crescita costante annua pari al circa
     3%.
     Traducendo i dati sulla potenzialità del progetto oggetto di verifica, in termini di traffico veicolare indotto, si
     possono fare le seguenti previsioni:
     - a massimo regime l’impianto conterà un ingresso giornaliero di circa una decina – dozzina di mezzi
     pesanti, tipicamente saranno veicoli a 3 assi e dunque porteranno il quantitativo massimo caricabile in un
     cassone per ogni accesso effettuato;
     - a massimo regime l’impianto conterà un’uscita giornaliera di circa quattro – cinque mezzi pesanti del tipo
     “autoarticolato” e dunque con una capacità di trasporto di merce per singola uscita molto superiore a quello
     dei mezzi in ingresso.
     Al traffico pesante si sommerà quello leggero, legato alla tratta abitazione – luogo di lavoro degli addetti e
     dei potenziali clienti che è stimabile in cinque accessi giornalieri.
     Supponendo che tutte le tratte effettuate riguardino le arterie viarie principali, si può stimare che ogni
     giorno a pieno regime l’impianto produrrà un traffico pari a 44 passaggi (sommando andate e ritorni), cioè
     un incremento pari allo 0,0028 – 0,0037 % rispetto ai dati di flusso delle due arterie stradali visti sopra.
     Si ritiene che tali valori non siano in grado mutare l’attuale livello di congestione delle suddette arterie
     stradali; l’aggravio dovuto al traffico veicolare indotto dal progetto inoltre sarà sostanzialmente azzerato
     dall’apertura della Superstrada Pedemontana Veneta, il cui tracciato passa a circa 1 Km di distanza dal sito
     di progetto: il traffico indotto infatti è esclusivamente di collegamento tra la zona industriale di Loc. Prè
     dove è ubicato l’impianto sede dell’attività e le zone industriali/artigianali limitrofe, dunque non interesserà
     arterie stradali locali a servizio dei centri abitati.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.




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     CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
     Negli elaborati annessi all’istanza depositata dal proponente non figura alcuna trattazione né approfondi-
     mento specifico associato alla disamina di tale comparto, con riferimento alle interazioni attuali e future con
     l’iniziativa produttiva.
     L’area di progetto si trova inserita all’interno di una zona industriale stabilmente utilizzata. Si ricorda inoltre
     che l’impianto non subirà alcuna modifica dal punto di vista strutturale e delle superfici attualmente
     esistenti ed autorizzate: gli interventi in progetto non prevedono la realizzazione di nuove opere
     infrastrutturali e/o ampliamento delle esistenti, pertanto il progetto di cui si discute non determina
     sottrazione/trasformazione di nuovo suolo con opere di impermeabilizzazione del territorio e nemmeno
     sottrazione di habitat o habitat di specie.
     L’area oggetto d’interesse si trova ad una distanza di circa 470 m dal più vicino Sito d’Importanza
     Comunitaria (SIC) IT 3260018 “Grave e Zone umide del Brenta”(figura 5). All’analisi degli effetti dell’attività
     in progetto sull’equilibrio dell’ecosistema dell’area sottoposta a tutela è dedicato l’elaborato.
     10 “Relazione a supporto della Dichiarazione di non avvio procedura di VINCA” nel qual si evince la non
     presenza di incidenza ambientale nemmeno sul sito più vicino.




                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
     Negli elaborati annessi all’istanza depositata dal proponente non figura alcuna trattazione né approfondi-
     mento specifico associato alla disamina di tale comparto, con riferimento alle interazioni attuali e future con
     l’iniziativa produttiva.
     Va evidenziato come le attività di recupero vengano svolte tutte all’interno del capannone compresa la
     movimentazione dei mezzi di trasporto; ciò può creare accumuli di gas di scarico degli automezzi che
     andranno meglio valutati e gestiti.
     Le intgerazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.



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                    VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                                CONCLUSIONI
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
     tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
     finalità che il proponente intende conseguire.
     Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
     Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
     attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
     monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di rispetto dei limiti
     concernenti l’inquinamento acustico.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

                            Tutto ciò premesso, si esprime
                            PARERE FAVOREVOLE
               al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
     1) L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio dell’attività,
     in particolare per quanto riguarda la gestione/recupero dei rifiuti.
     2) Preliminarmente al rilascio del provvedimento autorizzativo, l’azienda dovrà:
          - comunicare i riferimenti identificativi dei rifiuti aventi descrizione generica “rifiuti non specificati
     altrimenti” (EER 120199);
          - esplicitare a quale tipo di sonda sia collegato lo strumento per la misura della radioattività, al fine di
     garantire la sensibilità richiesta dalla norma UNI;
          - definire qual è “ l’area isolata non frequentata da persone” in cui parcheggiare temporaneamente il mezzo in
     cui è stata riscontrata radioattività ed indicarlo nella planimetria.
     3) In sede di collaudo dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di verifica del
     rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai ricettori
     presenti in prossimità dell’impianto:
     - le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti di misura),
     sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate con congruo preavviso
     ad Arpav;
     - nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una specifica
     progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i
     risultati delle analisi;
     - si prescrive, altresì, di mantenere di tenere le porte, i portoni e le finestre del capannone sede dell’attività sempre ben
     chiusi;


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     - l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio Previsionale di
     Impatto Acustico.
     4) Il piazzale non potrà essere utilizzato per nessuna operazione riguardante i rifiuti in entrata e uscita (nemmeno per
     lo scarico e la movimentazione).
     5) L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale addetto al
     ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di sicurezza/rischio segnalati
     (chimico e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione della presentazione del certificato di
     collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.


     Vicenza, 28 febbraio 2018

       F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
      Dott.ssa Silvia Chierchia                                  Andrea Baldisseri




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