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                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




               DETERMINAZIONE N° 758 DEL 03/07/2020

                     Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA

     OGGETTO: DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N. 152.
     DITTA:ITALCROMATURA SRL. SEDE INSTALLAZIONE :VIA MAJORANA N. 6 A-B-C
     COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE.
     CODICE 2.6 “IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DI SUPERFICI METALLICHE E
     MATERIE PLASTICHE MEDIANTE PROCESSI ELETTROLITICI O CHIMICI, CON
     VASCHE DESTINATE AL TRATTAMENTO AVENTI UNA VOLUMETRIA SUPERIORE A
     30 METRI CUBI”.
     RIESAME CON MODIFICA CON VALENZA DI RINNOVO. AUTORIZZAZIONE
     INTEGRATA AMBIENTALE N. 5/2020.
                            IL DIRIGENTE
     Premesso che per l'attività esercitata nell’installazione in oggetto, già identificata al codice
     IPPC 2.6 e relativa al trattamento di superfici metalliche mediante processi elettrolitici o
     chimici, con vasche destinate al trattamento con volumetria superiore a 30 metri cubi, con
     provvedimento n. 10/2011 del 08/06/2011, è stata rilasciata Autorizzazione Integrata
     Ambientale; titolare di tale autorizzazione è attualmente la ditta Italcromatura srl.
     Considerato che dopo persa corrispondenza e a seguire una procedura di screening
     conclusasi con determinazione n.1577 del 20/12/2018 con la quale è stato disposto” è escluso
     dalla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/2006 e alla
     L.R.4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere 33/2018 allegato alla presente
     determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale…..”, con nota prot n. 42803 del
     07/08/2019 si è proceduto ai sensi della L. 241/90 e ss.mm.ii. e dell'art.29-quater del D.Lgs
     152/2006 e ss.mm.ii a comunicare l’avvio del procedimento di riesame con modifica con
     valenza di rinnovo dell’AIA richiamata.
     Visto che il ciclo produttivo dell'azienda è sinteticamente descritto in “allegato 1” al presente
     provvedimento.
     Dato atto che, tenuto conto dell'organizzazione aziendale la presente autorizzazione va a
     costituire/sostituire, secondo quanto delineato all'allegato all'allegato IX alla parte II del D.Lgs
     152/2006 :
     a) autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermi restando i profili concernenti aspetti
     sanitari (titolo I della parte quinta del D.Lgs. 152/2006).
     b) autorizzazione allo scarico
     - produttivo- con autorizzazione già in essere e oggetto di modifica per nuovi apporti;
     - acque meteoriche (come nuova autorizzazione);
     la ditta intende gestire i rifiuti prodotti dalla propria attività secondo le disposizioni del
     deposito temporaneo stabilite dalla normativa vigente e che nel complesso non svolge alcuna
     attività di gestione rifiuti che necessiti di autorizzazione.



copia informatica per consultazione
     Considerato che con nota prot.n.7725 del 18/02/2020 è stata indetta una Conferenza di
     Servizi ai sensi dell’ art. 29 quater, comma 5 del D.Lgs. n. 152/2006 convocando gli Enti e la
     ditta per il giorno 10/03/2019; La riunione della conferenza del 10/03/2020 non è stata
     possibile per la situazione di emergenza sanitaria verificatasi. Con nota prot.n. 20502 -
     14/05/2020 è stata convocata una riunione di conferenza per il giorno 26 maggio attraverso
     teleconferenza.
     Considerato che alla Conferenza di Servizi del 26/05/2020 - invitati il comune di sede di
     impianto, il gestore della fognatura in cui recapita lo scarico aziendale previa depurazione,
     ARPAV , ULSS per una accertata presenza di impiantistica con emisioni non convogliate
     all’esterno - hanno presenziato Provincia, Arpav, Acque del Chiampo SpA, quale gestore della
     fognatura; alla conferenza era presente anche la ditta.
     Considerato che il Comune, avvisato che la stessa conferenza costituiva il momento di
     acquisizione delle prescrizioni del Sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del Regio decreto 27
     luglio 1934, n. 1265 con documento datato 19/05/2020 agli atti con prot.n. 21536 del
     20/05/2020 ha confermato e rinnovato il parere comunale datato 19/02/2020 già inoltrato con
     comunicazioni SUPRO nn. 42884-42890 del 19/02/2020 e i cui contenuti sono riportati in
     allegato A.
     Rilevato che nel corso della predetta Conferenza, come risulta da documentazione agli atti e
     riportato in allegato A, si è delineata la rilasciabilità dell'autorizzazione in questione conpisi
     alcuni aspetti e condizioni riportate in allegato 2 e valutato positivamente il proposto piano di
     monitoraggio, rivisto congiuntamente con ARPAV, per alcuni aspetti non sostanziali,
     pervenendo alla sua versione definitiva come da documento allegato (allegato 3 PMC).
     Visto il documento allegato (allegato A) parte integrante del presente provvedimento in cui
     sono riportati i persi e principali atti adottati nel tempo e i persi momenti istruttori di cui al
     presente provvedimento, nonché quanto emerso in sede di conferenza; si ritiene che tale
     allegato unitamente al verbale agli atti della stessa conferenza risponda all'esigenza normativa
     di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29 -quater del D. Lgs.
     152/2006.
     Visto il decreto ministeriale 24/04/2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da
     applicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto Legislativo 18 febbraio
     2005, n.59”, la Deliberazione della Giunta n. 1519 del 26 maggio 2009 che costituisce
     attualmente l'atto di riferimento in materia e la delibera della Giunta Provinciale n. 200/41230
     quale atto di indirizzo per l’applicazione delle tariffe per l’Autorizzazione Integrata
     Ambientale. La ditta ha provveduto in merito, dandone riscontro con nota agli atti con
     prot.n.25907 del 18/06/2020;
     Visto il D.Lgs 03/04/2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni;
     Vista la Legge Regionale n.04/2016;
     Dato atto che con Decreto Presidenziale n. 28 del 24/02/2020 è stato approvato il Piano Esecutivo
     di Gestione 2020/2022 e il Piano delle Performance anni 2020/2021;
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
     Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.3 del 03/02/2020 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2020-2022;

                          DETERMINA
       1. di rilasciare alla ditta Italcromatura srl - l’Autorizzazione Integrata Ambientale per le
        attività condotte nell’installazione in oggetto organizzate e gestite secondo le modalità
        rappresentate nella documentazione depositata agli atti e nel rispetto delle condizioni di
        cui al presente provvedimento.




copia informatica per consultazione
          In allegato 2), quale parte integrante e sostanziale del provvedimento, sono riportate le
          condizioni a cui risulta subordinata la stessa autorizzazione.
          Al fine di garantire un controllo dell'attività autorizzata la ditta dovrà procedere ad
          attuare un monitoraggio della stessa secondo il piano allegato (Allegato 3) che
          costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
          L’autorizzazione di cui al presente provvedimento costituisce riesame con modifica con
          valenza di rinnovo dell’autorizzazione in essere e costituisce/sostituisce le
          autorizzazioni richiamate in premessa.
        2.  Di informare che
          -per il rinnovo e il riesame dell'autorizzazione vale quanto disposto all’art. 29-octies del
          D.Lgs. n. 152/2006. L'Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al presente
          provvedimento è soggetta a riesame secondo le modalità previste dall'art. 29-octies del
          D.Lgs. n. 152/2006, come modificato dai successivi D.Lgs. n. 128/2010 e n. 46/2014; in
          ogni caso il Gestore è tenuto a presentare la documentazione richiesta per il riesame
          dell'AIA entro 10 anni dalla data di rilascio del presente provvedimento;
          -rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
          autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività autorizzate.Al
          riguardo si richiamano in particolare le competenze in materia edilizia del comune e questo
          per richiamare l’impegno della ditta di rapportarsi con la stessa Amministrazione per quanto
          riportato dalla stessa nel parere reso;
          -in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione, si
          procederà secondo quanto previsto dall’art. 29 - decies, comma 9, e dall’art. 29 –
          quattuordecies del D.Lgs. n. 152/2006;
          -in relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo ARPAV nel corso di validità della
          presente autorizzazione effettuerà almeno due ispezioni Ambientali Integrate con oneri
          a carico del Gestore e almeno una visita in loco ogni 3 anni, fatto salvo comunque
          quanto previsto nel Piano di Ispezione Ambientale a livello regionale così previsto
          dall'art. 29 decies, comma 11, del D.Lgs. n. 152/2006. Per la tariffa dei controlli in
          questione è riferimento la DGRV 1519 del 26 maggio 2009. Qualora ne ravvedesse la
          necessità, la Provincia potrà disporre controlli aggiuntivi secondo quanto previsto
          dall’art 29 - decies, comma 4, del D.Lgs. n. 152/2006.
        3.  Di informare che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al
          Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni, ovvero in
          alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
        4.  Di trasmettere il presente provvedimento alla Società in oggetto, al comune di
          Montecchio Maggiore, ad ARPAV , all’ULSS 8 Settore SPISAL e al gestore della
          fognatura Acque del Chiampo .
        5.  Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
          diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
          sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
        6.  di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
          all'albo pretorio on line.

     Vicenza, 03/07/2020
                                       Sottoscritta dal Dirigente
                                        (MACCHIA ANGELO)
                                         con firma digitale

     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 758 DEL 03/07/2020


     OGGETTO:  DECRETO   LEGISLATIVO  3  APRILE  2006, N.   152.
     DITTA:ITALCROMATURA SRL. SEDE INSTALLAZIONE :VIA MAJORANA N. 6 A-B-C
     – COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE. CODICE 2.6 “IMPIANTI PER IL
     TRATTAMENTO DI SUPERFICI METALLICHE E MATERIE PLASTICHE MEDIANTE
     PROCESSI ELETTROLITICI O CHIMICI, CON VASCHE DESTINATE AL
     TRATTAMENTO AVENTI UNA VOLUMETRIA SUPERIORE A 30 METRI CUBI”.
     RIESAME CON MODIFICA CON VALENZA DI RINNOVO. AUTORIZZAZIONE
     INTEGRATA AMBIENTALE N. 5/2020.




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 03/07/2020.


     Vicenza, 03/07/2020




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




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                              PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
                           Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
                            Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net



                    Autorizzazione Integrata Ambientale n.5/2020
                                   ALLEGATO 1
      Il presente allegato - “allegato 1” - costituente parte integrante e sostanziale dell’Autorizzazione Inte -
      grata Ambientale n.5/2020 riporta l'inquadramento generale e la descrizione dell’attività svolta da
      Italcromatura srl nell’installazione di Via Majorana n. 6 A-B-C in Comune di Montecchio Maggiore
      (VI)
     Tabella A: “Inquadramento ”
                    Capacità
        Attività        produttiva                         Attività
                   autorizzata

                               Attività IPPC: Produzione e trasformazione dei metalli
                               Codice IPPC 2.6 “ Trattamento di superficie di metalli o materie
       Galvanica       140 metri cubi      plastiche mediante processi elettrolitici o chimici qualora le vasche
                               destinate al trattamento utilizzate abbiano un volume superiore a 30
                               mc”.
     L’azienda opera nel settore galvanico ed è specializzata nel trattamento di nichelatura e successiva
     finitura mediante cromatura.
     L'attività si svolge in un’area con una superficie complessiva di ca 8.080 m2 di cui circa 6.000 coperti,
     2.000 scoperti e pavimentati e 80 scoperti e non pavimentati. La superficie risulta come da dati indicati
     dopo la recente acquisizione di un capannone limitrofo.
     Nell’installazione sono inpiduabili le seguenti aree:
     - Uffici e servizi
     - Deposito materiali grezzi e materiali finiti
     - Locale galvanica
     - Impianto di depurazione
     - Centrale di trasformazione ENEL
     - Centrale termica
     - Locali tecnici
     Il materiale da sottoporre al trattamento galvanico giunge da aziende esterne e, dopo una sosta più o
     meno prolungata nell'area adibita a deposito temporaneo viene destinato al trattamento di nichelatura e
     successivo finissaggio di cromatura. Prima di subire l'elettrodeposizione, i materiali da trattare
     vengono sottoposti a dei pretrattamenti; le perse fasi sono così riassunte:
     - sgrassature elettrolitiche
     - lavaggi
     - decapaggio
     - lavaggio
     - sgrassatura chimica
     - sgrassatura elettrolitica
     - lavaggio
     - pulizia manuale
     - neutralizzazione
     - lavaggio
     - nichelatura

     Autorizzazione Integrata Ambientale – Italcromatura srl-  Allegato 1              Pag. 1 di 9



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     - lavaggio statico (recupero nichel)
     - lavaggi
     - attivazione
     - lavaggi
     - finissaggio (cromatura)
     - lavaggio statico (recupero cromo)
     - lavaggio
     - attivazione
     - lavaggi
     - passivazione
     - lavaggi statici
     - lavaggi finali




     Autorizzazione Integrata Ambientale – Italcromatura srl-  Allegato 1  Pag. 2 di 9



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     SGRASSATURA ELETTROLITICA (ANODICA)
     La sgrassatura elettrolitica è il metodo più usato per la preparazione dei metalli prima
     dell’elettrodeposizione. I manufatti da trattare sono collegati come anodi. Si ha uno sviluppo
     gassoso di O 2 che costituisce una forte agitazione meccanica e facilita il distacco dei grassi ed
     il rinnovo della soluzione sul pezzo. Si lavora alla temperatura di circa 70 C°, per migliorare la
     conducibilità dell’elettrolita oltre ad esaltare i fenomeni di bagnatura, emulsionatura,
     saponificazione, ecc., con densità di corrente da 7,5 A/dm 2, per un tempo di 1-2 minuti. Dopo
     la sgrassatura è necessario un energico lavaggio. I principali componenti del sistema di
     sgrassatura sono: alcali, silicati, agenti complessanti e tensioattivi. Si impiegano: NaOH, Sodio
     Carbonato, Metasilicato di sodio come componenti principali. Gli elementi chimici alcalini non
     sono volatili e non richiedono l’estrazione dei fumi per motivi di salute e sicurezza o per
     protezione dell’ambiente. In via cautelativa sono tuttavia previste aspirazioni localizzate sulle
     vasche di sgrassatura. Le acque di lavaggio dopo la sgrassatura vengono inviate nell’impianto
     di depurazione. Le soluzioni esauste vengono alienate come rifiuto.
     DECAPAGGIO
     Il decapaggio è il procedimento chimico che permette di pulire i pezzi da trattare nei processi
     galvanici dalla ruggine, dall’ossido di calamina e residui di saldatura senza intaccare in modo
     notevole il metallo-base. Durante il decapaggio strati inutili o aderenti, come scaglie, film di
     ossidi o altri prodotti di corrosione del metallo vengono rimossi attraverso una reazione
     chimica con acidi forti. La concentrazione degli ioni metallici disciolti aumenta nella soluzione
     di decapaggio mentre la forza dell’acido diminuisce. Il consumo di acido associato alla
     dissoluzione del metallo e degli ossidi viene integrato aggiungendo nuovo acido alla soluzione.
     Nello specifico vengono utilizzati acido solforico e, in misura minore, acido fluoridrico; il
     contenuto massimo è del 28% per H 2SO4 e del 0,1% per HF. I pezzi da decapare non devono
     avere tracce di grasso, altrimenti il decapaggio risulta non uniforme. Il bagno di decapaggio
     viene mantenuto a 40°C, con movimentazione meccanica dei pezzi. l decapaggio con H 2SO4
     usato a temperatura inferiore a 60°C non produce nebbia acida e non richiede aspirazione.
     Le acque di lavaggio dopo il decapaggio vengono inviate alla neutralizzazione nell’impianto di
     depurazione aziendale.
     SGRASSATURA CHIMICA
     La sgrassatura è finalizzata a rimuovere dalla superficie del metallo da trattare tracce di sporco
     residuate dalle precedenti operazioni senza modificare la superficie stessa. Viene effettuata in
     una vasca a temperatura ambiente costituito da una soluzione acquosa di alcali, silicati, fosfati
     e agenti complessi e tensioattivi (NaOH, Sodio carbonato, metasilicato di Sodio, gluconato di
     Sodio).Successivamente i pezzi vengono sottoposti ad un ulteriore processo di sgrassatura
     anodica.
     SPUGNATURA
     Per pezzi di pregio e/o altissima qualità e criticità si effettua la pulitura a mano con spugne, in
     abbinamento ai precedenti trattamenti di sgrassatura.
     LAVAGGIO
     Il lavaggio viene effettuato per eliminare residui liquidi delle soluzioni di trattamento dai pezzi
     trattati, rimasti aderenti ai pezzi (drag-out). Il drag-out è il trasporto di materiale liquido che
     rimane aderente al pezzo nella vasca di trattamento. La riduzione del drag-out è una misura
     fondamentale per minimizzare la perdita di sostanze chimiche. Il lavaggio è necessario per
     prevenire la contaminazione delle fasi di processo e per evitare il deterioramento dei pezzi per
     un eventuale contatto prolungato con i residui chimici reagenti con la superficie o la vaiolatura
     dovuta all’essiccamento delle sostanze chimiche dei bagni.
     Le acque usate per il lavaggio contengono le sostanze chimiche impiegate nei processi e per
     questo debbono essere trattate nell’impianto di depurazione prima dello scarico e
     rappresentano la maggior forma di utilizzo dell’acqua.


     Autorizzazione Integrata Ambientale – Italcromatura srl-  Allegato 1  Pag. 3 di 9



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     NEUTRALIZZAZIONE
     Questo processo è finalizzato a rendere compatibile il pH della superficie dell’articolo da
     trattare con il bagno successivo. In questo caso viene effettuato mediante soluzioni acquose
     moderatamente alcaline (<5% di acido solforico). La neutralizzazione non produce emissioni e
     non richiede l’estrazione dei vapori.
     Le acque usate per la neutralizzazione confluiscono al depuratore per essere trattate
     nell’impianto prima dello scarico.
     NICHELATURA
     La Nichelatura è la più importante ed estesa operazione della galvanostegia. I vari tipi di
     nichelatura di solito si distinguono in base allo spessore del rivestimento. Sebbene la funzione
     principale di questi processi sia quella di migliorare la resistenza del substrato alla corrosione,
     usura e abrasione, il nichel fornisce anche un rivestimento liscio, altamente riflettente e
     resistente alla corrosione come substrato per una vasta gamma di altri rivestimenti per la
     finitura decorativa.
     Condizioni operative
     Il bagno di elettrodeposizione è formato dalla Soluzione di Watt composta da: solfato di nichel
     (200-240 g/l), cloruro di nichel (35 – 70 g/l) e acido borico (30 – 45 g/l), la temperatura
     operativa può variare tra i 60–70°C (comunemente a 65°C) con un pH tra 3.5 e 4.5.
     Composizioni con un contenuto di cloruro di nichel più elevato potrebbero essere usate per
     raggiungere un tasso di deposizione maggiore. La densità di corrente è di 2,2 A/dm 2, anche se
     possono essere utilizzate densità comprese tra 0,5 e 10 A/dm 2.. Le soluzioni di Watt possono
     essere utilizzate senza additivi per ottenere superfici opache, sebbene vengano additivate quasi
     sempre con tensioattivi per ridurre la ritenzione delle bolle di gas sulla superficie del nichel per
     evitare vaiolature. Alle soluzioni di Watt vengono solitamente aggiunti dei composti organici.
     Questi modificano la struttura metallurgica del nichel per produrre o un deposito lucido e
     completamente brillante o un deposito semibrillante o satinato. Oltre a modificare l’aspetto
     estetico del nichel, questi additivi causano inevitabilmente dei cambiamenti nella duttilità,
     durezza e stress interno del deposito. Il quantitativo addizionato dipende dalle funzioni
     richieste dal deposito di nichel e varia da piccoli quantitativi di semi-brillantanti organici (<1
     ml/l) e di tensioattivi per una finitura semibrillante, a brillantanti primari e secondari (10-20
     ml/l) e tensioattivi (<10 ml/l) per una finitura brillante. Se regolarmente analizzate, usate e
     mantenute con cura, le soluzioni di Watt possono avere una vita molto lunga. Il nichel
     depositato al catodo è un po’ più abbondante di quello rifornito dalla dissoluzione dell’anodo,
     perché l’efficienza del catodo è normalmente di 96-98% rispetto a quella dell’anodo di 100%.
     Questa piccola differenza nelle efficienze viene normalmente compensata dal drag-out della
     soluzione. Nei sistemi in cui il drag-out è basso la concentrazione della soluzione potrebbe
     aumentare, questo potrebbe quindi richiedere un trattamento per mantenere la concentrazione
     entro i limiti operativi. La durata della soluzione di nichel dipende principalmente
     dall’introduzione di contaminazioni che possono essere di natura inorganica o organica.
     Le acque del bagno di nichelatura non vengono inviate al depuratore.
     RECUPERO NICHEL
     Dopo la fase di elettrodeposizione segue lavaggio chiuso, detto “recupero” (che non darà luogo
     ad utilizzo di acqua corrente se non episodicamente allorché parte di tale recupero andrà a
     rimpiazzare la soluzione precedente di trattamento persa per evaporazione).
     LAVAGGIO
     Dopo la fase di elettrodeposizione i pezzi subiscono un lavaggio senza recupero della
     soluzione che andrà invece al depuratore. Le acque utilizzate per questi lavaggi vengono
     comunque riutilizzate in cascata in altri lavaggi che necessitano via via di acque sempre meno
     pure.
     ATTIVAZIONE
     Dopo il trattamento di nichelatura ed i relativi lavaggi, prima della cromatura, i pezzi nichelati

     Autorizzazione Integrata Ambientale – Italcromatura srl-  Allegato 1  Pag. 4 di 9



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     richiedono un trattamento di attivazione. E’ un trattamento in bagno alcalino con composizione
     simile a quello di sgrassatura; anche il processo di attivazione viene condotto con passaggio di
     corrente per ottenere agitazione meccanica e migliorare l’effetto pulente, a 40-45°C. In
     analogia con le operazioni di sgrassatura, ogni trattamento di attivazione è seguito da fasi di
     risciacquo finalizzata a ridurre il fenomeno del drag-out dalle vasche; al fine di limitare il
     consumo della risorsa idrica, ogni risciacquo è oggetto di riutilizzo in cascata.
     CROMATURA
     La cromatura ha ampio utilizzo sia come finitura decorativa sia come rivestimento funzionale.
     Per uso decorativo (cromo brillante) è usualmente applicato uno strato sottile per prevenire la
     corrosione delle superfici lisce e brillanti del substrato di nichel. Lo spessore del rivestimento è
     generalmente tra i 0.1 e 0.2 micron. Nell’intento di ridurre l’utilizzo di sostanze pericolose per
     la salute e per l’ambiente, molti sforzi sono stati prodigati e molte risorse sono state spese per
     la ricerca di processi sostitutivi di quelli al Cromo esavalente e, negli ultimi tempi, sono state
     messe a punto tecniche di cromatura che impiegano Cromo trivalente con risultati confrontabili
     con quelli ottenuti col processo tradizionale (a Cromo esavalente), sia in termini economici che
     di qualità del prodotto; inoltre recentemente, molti produttori occidentali (fra cui primarie case
     automobilistiche europee) prevedono espressamente, nei propri capitolati, il processo di
     cromatura a Cromo trivalente per corrispondere anche alla sensibilità collettiva sempre più
     indirizzata alla richiesta di cicli di produzione eco-compatibili.
     Oltre ad assicurare il minimo rischio per la salute e a minimizzare l’impatto sull’ambiente, la
     “cromatura trivalente” ha anche altri importanti vantaggi, fra cui in particolare:
     - ottimo potere penetrante,
     - possibilità di ottenere perse finiture,
     - ottima resistenza all’ossidazione.
     Il processo di cromatura, denominato Envirochrome®, utilizza un elettrolita a base di Cromo
     trivalente i cui principali componenti sono:
     - sali di Cromo trivalente ad alta stabilità,
     - additivi organici ed inorganici per migliorare l'uniformità dell'elettrodeposizione,
     - tensioattivi per aumentare la bagnabilità dei pezzi,
     - miscela di sali inorganici per mantenere costante la conducibilità della soluzione di cromatu -
     ra,
     - additivi per ottimizzare il colore del deposito di Cromo.
     Il bagno di cromatura è posto sotto aspirazione per garantire un’adeguata salubrità
     dell’ambiente di lavoro. Le emissioni sono convogliate ad un abbattitore tipo scrubber; una
     volta esauste le acque dello scrubber vengono inviate al depuratore.
     Le acque del bagno di cromatura non vengono scaricate, dato che tendono a diminuire o per
     evaporazione o a causa dell’acqua residua presente sui pezzi cromati. Vengono quindi
     reintegrate utilizzando o le acque provenienti dai lavaggi successivi o acqua demi.
     RECUPERI CROMO
     La cromatura è seguita da bagni di risciacquo statico/recupero del cromo per contenere il drag-
     out di bagni. Il sistema è collegato ad un impianto di distillazione a ciclo chiuso (evaporatore).
     Le impurità si accumulano all’interno del distillatore, che preleva acqua inquinata e restituisce
     alla vasca acqua distillata. Il concentrato viene prelevato e smaltito come rifiuto.
     Segue poi un’altra vasca collegata ad un impianto a resine a scambio ionico sempre a ciclo
     chiuso. Questo preleva acqua contaminata e reimmette acqua demineralizzata, mantenendo
     costante il livello nelle vasche; quando periodicamente le resine devono essere rigenerate, gli
     eluati concentrati sono raccolti in un serbatoio specificatamente destinato poi allo smaltimento
     come rifiuto.Le acque non vengono quindi scaricate.
     ATTIVAZIONE
     Dopo il trattamento di cromatura ed i relativi lavaggi i pezzi richiedono un trattamento di
     attivazione, del tutto simile a quello descritto più sopra. In analogia con le operazioni di

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     sgrassatura, ini trattamento di attivazione è seguito da un lavaggio finalizzato a ridurre il
     fenomeno del drag-out dalle vasche; al fine di limitare il consumo della risorsa idrica, ogni
     risciacquo è oggetto riutilizzo in cascata.
     PASSIVAZIONE (CROMATAZIONE)
     Il processo di passivazione viene utilizzato per proteggere le superfici dei rivestimenti da
     atmosfere aggressive.Tale processo consiste nel trattamento (elettrolitico) superficiale con una
     soluzione acida di cromato; ne risulta un film trasparente, poco poroso, con struttura pressoché
     colloidale che in alcune ore penta assai resistente. Il meccanismo di protezione è duplice in
     quanto la presenza del Cr6+ nella massa del film esercita una azione inibitrice, mentre la
     natura non porosa del film stesso esclude la penetrazione di umidità che potrebbe asportare il
     Cr6+.La fase di passivazione è seguita da 3 bagni di risciacquo, l’ultimo dei quali servito da
     resine a scambio per il riutilizzo dell’acqua a ciclo chiuso.
     LAVAGGIO A CALDO
     I pezzi vengono infine lavati in una vasca contenete acqua calda. L’acqua del lavaggio non dà
     luogo ad emissioni in atmosfera. Le acque della vasca del lavaggio a caldo vengono scaricate
     nel depuratore.
     SCARICHI INDUSTRIALI
     Le acque provenienti dai lavaggi presenti sulla linea galvanica confluiscono all’impianto di
     depurazione interno allo stabilimento per essere trattate e riportate allo scarico nella condotta
     fognaria pubblica di Via Majorana, collegata al depuratore gestito da Acque del Chiampo SpA.
     Le acque di lavaggio, continuamente ricambiate, costituiscono i reflui che devono essere
     depurati prima dello scarico.
     Il valore di riferimento per l’utilizzo di acqua negli stadi di risciacquo va da 3 a 20 l/m 2 (Bref
     Final Draft 5.1.5.4). Una stima del valore in questione vale circa 6,1 l/(m 2 x lavaggio).
     La ditta utilizza alcuni accorgimenti impiantistici studiati e realizzati per conseguire:
     - il miglioramento dell’efficienza di lavaggio dei manufatti cromati;
     - la riduzione dei consumi idrici;
     - il contenimento della quantità di cromo da trattare nell’impianto di depurazione.
     In particolare:
       - dopo il bagno di cromatura, sono presenti alcune vasche in serie che servono alla pulizia ed
         al lavaggio dei manufatti metallici. La prima vasca dopo la cromatura è vuota; la seconda e
         la terza sono di recupero statico (vale a dire, senza ricambio d’acqua). La seconda vasca
         dopo la cromatura è collegata ad un impianto di distillazione (evaporatore) a ciclo chiuso;
         questo preleva acqua contaminata e reimmette acqua distillata, mantenendo costante il
         livello nella terza vasca; il concentrato si accumula all’interno del distillatore, dal quale
         viene periodicamente prelevato, per essere smaltito come rifiuto; la terza vasca è in
         collegamento con la seconda, per cui l’evaporatore è di fatto a servizio anche di questa. Il
         volume d’acqua del concentrato viene reintegrato al bisogno;
       - la 4° vasca dopo la cromatura è collegata ad un impianto a resine a scambio ionico a ciclo
         chiuso; questo preleva acqua contaminata e reimmette acqua demineralizzata, mantenendo
         costante il livello nella vasca; periodicamente le resine devono essere rigenerate, mentre gli
         eluati concentrati sono inviati a stoccaggio e quindi smaltiti come rifiuto. Segue una vasca
         per attivazione, a sua volta seguita da una vasca di lavaggio con due posizioni che utilizzano
         acqua di rete, che poi è riutilizzata in cascata ad altri lavaggi prima di essere conferita al
         depuratore;
       - dopo la passivazione sono presenti 4 vasche con la funzione di pulizia dei manufatti, di cui
         due a ciclo chiuso; in particolare il lavaggio a ciclo chiuso è servito da un impianto a resine
         a scambio ionico a ciclo chiuso; questo preleva acqua contaminata e reimmette acqua
         demineralizzata, mantenendo costante il livello nella vasca; periodicamente le resine devono
         essere rigenerate, mentre gli eluati concentrati sono inviati a stoccaggio e quindi inviati al
         depuratore. I recuperi e l’ultimo lavaggio a caldo utilizzano acqua di rete.
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     IMPIANTO DI DEPURAZIONE
     L’impianto di depurazione è di tipo chimico-fisico ed è così strutturato:
     Sezione di ingresso impianto: è la prima vasca di trattamento, dove confluiscono le acque reflue
     dovute a:
       - lavaggi acidi: alcuni lavaggi della sgrassatura, lavaggi dopo cromatura ed il lavaggio caldo
         dopo la passivazione;
       - eluati da rigenerazione delle resine a scambio ionico, che permettono il riciclo delle acque
         del lavaggio dopo la passivazione (raccolti in un serbatoio e dosati nell’impianto con portata
         ridotta e controllata);
       - eventuali spanti dall’impianto;
       - eventuali colaticci nel piazzale nord (ingresso) e tunnel;
       - acque di dilavamento prima pioggia dei piazzali lato sud e lato nord-est;
       - spillatura acque da ispessitori.
     Tali reflui confluiscono in una vasca, dotata di agitazione, del volume di circa 4 mc, dove sono
     dosati automaticamente un agente acido (acido cloridrico), necessario a portare il pH al valore
     ottimale di circa 3 ed un agente riducente (sodio bisolfito), in grado di ridurre il cromo da
     esavalente a trivalente, e soda caustica. I dosaggi sono controllati e comandati da appositi strumenti
     indicatori e regolatori (pHmetri e sonde redox).
     I reagenti sono prelevati da apposite cisterne, poste nello stesso locale del depuratore.
     Sezione 2 (trattamento cromo esavalente): successivamente, i reflui passano in una seconda vasca,
     simile alla precedente ed avente la stessa dotazione strumentale, dove avviene una ripetizione della
     reazione di riduzione del cromo esavalente, qualora la presenza di questo inquinante sia segnalata
     dagli strumenti di controllo. La reazione di riduzione si completa nell’arco di alcuni minuti, un
     tempo notevolmente inferiore alla permanenza media dei reflui nelle due vasche (oltre quattro ore).
     Sezione di agitazione e miscelazione delle reazioni chimiche e dosaggio flocculante e rilancio ai
     decantatori: una volta completato il ciclo di trattamento del cromo esavalente, i reflui si riuniscono
     con le altre acque provenienti dal ciclo galvanico (queste ultime, essendo prive di cromo non
     necessitano di decromatazione, e pertanto vengono dosate qui), costituite da lavaggi alcalini (acque
     dei lavaggi dopo gli altri trattamenti di sgrassatura e di attivazione).
     I reflui riuniti confluiscono in due vasche poste in serie, aventi un volume di circa 8 mc ciascuna e
     dotate di agitazione, dove sono dosati, in sequenza, un agente alcalino (soda caustica in soluzione),
     necessaria ad innalzare il pH fino al valore di circa 10, carbone attivo in polvere, che ha la funzione
     di ridurre il COD e di adsorbire i tensioattivi ed un polielettrolita organico. Questi dosaggi,
     comandati automaticamente e controllati da appositi strumenti indicatori e regolatori, permettono la
     trasformazione dei metalli da composti solubili a idrati insolubili, sotto forma di fanghi facilmente
     sedimentabili.
     Sezione di sedimentazione (decantatori): considerato che la portata effettiva attuale è notevolmente
     inferiore a quella di progetto, la fase di sedimentazione è realizzata in due soli decantatori,
     impiegati alternativamente; un terzo, seppur presente, viene sempre tenuto vuoto, per poter
     fronteggiare eventuali situazioni di emergenza in cui sia richiesta una raccolta delle acque. I fanghi
     (costituiti prevalentemente da idrati di ferro, di cromo trivalente e di nichel), raccolti al fondo dei
     sedimentatori, sono periodicamente aspirati ed inviati a due cisterne, fuori terra, di ispessimento, da
     dove sono prelevati da ditte esterne autorizzate per le operazioni di smaltimento. Man mano che i
     fanghi ispessiscono si accumulano sul fondo, lasciando acqua più pulita nella parte alta; i due
     ispessitori sono dotati di sistema di spillo a perse altezze per inviare quest’acqua in testa al
     sistema di depurazione.
     Sezione di correzione del pH finale : le acque chiarificate (in uscita dai sedimentatori)
     subiscono un processo di filtrazione, al fine di eliminare totalmente le particelle più minute di
     fango non sedimentate; vengono quindi accumulati in un’ultima vasca, avente un volume di
     circa 8 mc e dotata di agitazione, dove sono dosati automaticamente un agente acido (acido
     cloridrico), per portare il pH entro l’intervallo ammesso per lo scarico ed un agente ossidante

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     (acqua ossigenata) e soda caustica, per eliminare eventuali eccessi di solfiti. Anche in questo
     caso, il dosaggio di acido è controllato e comandato da un pH-metro indicatore-regolatore,
     mentre il dosaggio di acqua ossigenata è proporzionale al flusso idrico.
     Per le acque meteoriche si rimanda all’allegato A.
     EMISSIONI IN ATMOSFERA
     L’impianto è dotato delle seguenti emissioni convogliate:
     - Ventilazione generale tunnel contenente l’impianto galvanico -Camino 1
     - Aspirazioni localizzate - Camino 2
     - Ventilazione locale di depurazione acque - Camino 3
     -Produzione di calore (uso tecnologico) - Camino 4
     Risultano significative le emissioni di cui ai camini 1 e 2.
     Ventilazione tunnel
     Il dimensionamento dell’impianto di aspirazione del tunnel si è basato sulla scelta di adeguati
     parametri in funzione di classe di pericolosità degli inquinanti, temperature dei bagni,- dimensioni
     delle vasche,- volume netto del tunnel.
     Per l’aspirazione sono stati previsti due collettori del diametro di 800 mm cadauno con perse
     bocchette di aspirazione equidistanziate – collocati nella parte superiore del tunnel in asse con le
     linee di trattamento.
     La “compensazione” dell’aria estratta dal tunnel avviene naturalmente attraverso delle bocche di
     immissione aria posizionate al centro del tunnel e dislocate in modo tale da creare un flusso di aria
     diretto dal centro verso il collettore di aspirazione. L’aspirazione (anche quella localizzata
     successivamente descritta) produrrà altresì una depressione del tunnel tale da garantire l’ingresso
     d’aria anche attraverso l’apertura di carico-scarico telai, assicurando quindi una “protezione attiva”
     nei confronti di possibili esalazioni che in questo modo non potranno uscire dal tunnel.
     L’aspirazione del tunnel è affidata a un elettroventilatore con motore dotato di inverter per la
     regolazione della velocità di rotazione e quindi della portata aspirata. Il flusso d’aria aspirato viene
     convogliato ad un abbattitore (previsto prudenzialmente per il trattamento dell’emissione) costituito
     da una colonna di assorbimento a corpi di riempimento che utilizza acqua come liquido assorbente
     (in controcorrente rispetto al flusso gassoso) (camino 1 diametro pari a 1000 mm e altezza 16 m).
     Nel tempo è tuttavia notato che alcune esalazioni da vasche, pur non avendo concentrazioni
     significative, possono alterare (puntinare) i manufatti in lavorazione. Da qui la necessità di poter
     introdurre alcune aspirazioni localizzate. In particolare sono state poste in essere delle aspirazioni
     localizzate sulle sgrassature 9, 10, 12 e 13 mediante cappe in PP e due ventilatori da 2000 m3/h
     ciascuno da inserire nell’aspirazione generale del tunnel relativa alla emissione nr 1. Questa
     specifica aspirazione (pari al massimo a 4000 m3/h) non incide in modo significativo sulla portata
     massima complessiva, come risulta dalla verifica aeraulica effettuata.
     Il numero di ricambi orari da assicurare (per un impianto galvanico a tunnel) è normalmente
     compreso tra 10 e 15. Allo stato approvato la portata aspirata è pari a 45000 Nm3/h; si propone di
     diminuire tale portata a 40000 Nm3/h. Poiché il tunnel ha un volume netto (d’aria) di circa 3150
     m3, assumendo una portata massima complessivamente estratta (in modo forzato) pari a 40000
     m3/h, l’impianto di aspirazione è in grado di garantire oltre 12,7 ricambi/ora, valore ritenuto
     sufficientemente cautelativo per l’impianto in esame (da considerare l’aspirazione localizzata –
     emissione 2).
     Aspirazioni localizzate
     Oltre alla ventilazione generalizzata del tunnel era stato previsto un sistema di aspirazione
     localizzata per le vasche di cromatura (nn. 65-66-67 e 73-74) costituito da cappe laterali, a filo
     vasca (una per lato), e da cappe superiori per ogni posizione di cromatura. Le aspirazioni sono
     collegate, mediante un collettore del diametro di 600 mm, ad un ventilatore avente una portata
     massima di 10000 m3/ h.


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     Il trattamento (finale) delle emissioni è affidato ad una colonna di assorbimento a corpi di
     riempimento che utilizza acqua come liquido assorbente (in controcorrente rispetto al flusso
     gassoso).
     Per l’aspirazione n. 2 sono state eliminate le aspirazioni localizzate (a cappa e a bordo vasca) in
     prossimità delle vasche 73 e 74 e mantenute le aspirazioni a cappa per le vasche 65, 66 e 67,
     eliminando quelle a bordo vasca.
     Alla luce della diminuzione delle aspirazioni la portata è inpiduata a 8500 Nm3/h.
     Ventilazione locale di depurazione acque
     Nel locale dell’impianto di depurazione acque, il processo di riduzione dei cromati (dosaggio di
     bisolfito di sodio in ambiente acido) potrebbe dar luogo a produzione di gas acidi (ossidi di zolfo e
     acido cloridrico) che devono essere opportunamente rimossi dal locale stesso. L’impianto di
     depurazione è per questo presidiato da n. 1 parete aspirante (dim. L4000 x H500 x P250 mm) a
     feritoie verticali collettate ad un ventilatore avente una portata di 6000 m3/h. Il trattamento delle
     potenziali emissioni è affidato ad una colonna di assorbimento a corpi di riempimento (installata a
     valle del ventilatore che utilizza acqua come liquido assorbente (in controcorrente rispetto al flusso
     gassoso).
     Produzione di calore (uso tecnologico)
     Per il riscaldamento ed il mantenimento delle temperature di processo nelle vasche dell’impianto
     galvanico viene utilizzato il vapore prodotto dalla centrale termica, composta da n. 2 generatori di
     vapore con bruciatore a gas metano aventi potenzialità nominale rispettivamente pari a 1117 kW in
     grado di fornire 1500 Kg/h di vapore e a 700 kW, il primo normalmente in esercizio e l’altro in
     riserva funzionale. La caldaia da 1117 kW ha sostituito la caldaia da 1744 kW.
     Operazione di spazzolatura
     Nell’AIA in essere non è prevista alcuna operazione di spazzolatura. Nel corso del tempo tale
     attività si è rivelata tuttavia necessaria per la rifinitura dei pezzi; l’operazione è saltuaria
     occasionale, eseguita solo al bisogno su alcuni pezzi, con frequenza prevista in 5 h/settimana. Tale
     operazione con una spazzolatrice meccanica fissa dotata di due mole spazzolatrici; ognuna delle due
     mole è servita da una bocca di aspirazione per una portata totale aspirata di 3000 m3/h. Il sistema di
     trattamento è costituito da due sacchi filtranti in feltro agugliato (filtri a manica) e sacco di raccolta
     polveri in nylon. .Le maniche possono essere carenate in modo da intercettarne le emissioni da
     convogliare a camino e in tal senso vi è l’impegno della ditta a procedere con la realizzazione di un
     nuovo punto di emissione (camino 5) ( vedasi prescrizione allegato 2).
     UTILIZZO ACQUA
     La ditta dispone di due fonti di approvvigionamento idrico: pozzo (prelievo principale) e
     allacciamento all’acquedotto pubblico. La ditta – vedasi prescrizione – può utilizzare acqua per
     usi industriali nella quantità massima di 55.000 mc/annui
     Al fine di limitare il consumo della risorsa idrica, non si utilizza acqua di rete in tutti i lavaggi,
     ma si ricorre a dei ricicli per il riutilizzo in cascata delle acque di lavaggio,
     Nella documentazione prodotta per la procedura di screening la ditta ha proceduto a valutare
     il consumo idrico specifico con riferimento alle BAT di settore, paragrafo 4.7.10 (“Multiple
     rinse techniques”).Le menzionate BAT di settore, al paragrafo 5.1.5.4, indicano per il consumo
     idrico specifico valori compresi tra 3 e 20 l/m2 per ogni lavaggio. La linea galvanica della ditta
     dispone di 14 lavaggi, e pertanto secondo le BAT il consumo idrico specifico ottimale per la
     ditta risulta compreso tra 0,039 e 0,26 m3/m2. Il progetto proposto, che prevede un consumo
     specifico di acqua pari a 0,086 m3/m2, risulta conforme alle indicazioni delle BAT previste per
     lo specifico settore industriale (che prevedono consumi compresi tra 0,039 e 0,26 m3/m2); tale
     valore costituisce un miglioramento rispetto alla situazione riscontrata nel periodo di attività
     2012-2017.


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                              PROVINCIA DI VICENZA
                         AREA TECNICA-Servizio Rifiuti VIA VAS


                               Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                          Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
                          Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




                Autorizzazione Integrata Ambientale n.5/2020
                            ALLEGATO 2
     Il presente allegato, definito come “Allegato 2” e costituente parte integrante e sostanziale
     dell’autorizzazione Integrata Ambientale n.5/2020, riporta i limiti, le prescrizioni e le condizioni da
     osservare nell’esercizio dell’attività svolta dalla ditta Italcromatura srl, nell’installazione di via
     Majorana n. 6 A-B-C –in Comune di Montecchio Maggiore.

                 Prescrizioni per singole matrici ambientali
                       1 Emissioni in atmosfera
      1. I punti di emissione dovranno essere identificati in modo univoco e per ogni punto di
         controllo e prelievo dovrà essere garantita in alternativa la presenza di una bocchetta di
         prelievo dotata di tronchetto filettato di dimensioni unificate, munito di tappo e saldato al
         camino o di flangia universale di dimensioni unificate dotata di fori passanti e di
         controflangia cieca per la chiusura, costruiti secondo quanto riportato in calce al presente.
         Per la sezione di campionamento dovrà essere rispettato quanto previsto al punto 3.5.
         dell’allegato VI alla parte V del D.Lgs. 152/06.
      2.  I controlli periodici delle emissioni in atmosfera sono richiesti con la frequenza indicata nel
         piano di monitoraggio; tali controlli dovranno essere effettuati, nelle condizioni di esercizio
         più gravose degli impianti produttivi.
      3.  La ditta dovrà effettuare i i controlli di cui al precedente punto dando comunicazione ad
         ARPAV con almeno 15 giorni d'anticipo della data in cui intende effettuare i prelievi.
      4.  I dati relativi agli autocontrolli effettuati dovranno essere riportati su apposito registro a cui
         si allegheranno i certificati analitici ed essere tenuti a disposizione dell’autorità competente
         al controllo. Uno schema esemplificativo di tale registro è riportato in appendice 1 allegato
         VI parte V del D.Lgs. 152/06. Per i certificati analitici si dovrà far riferimento allo schema
         riportato in calce.
      5.  Le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere quelle utilizzate dal Servizio
         Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-
         ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodiche-analitiche. Le metodiche utilizzate dal
         Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio. L’azienda
         può cambiare le metodiche analitiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può
         esprimersi in merito.
      6.  Ogni interruzione del normale funzionamento degli impianti di abbattimento, compresa la
         manutenzione ordinaria e straordinaria, deve essere annotata su un apposito registro da
         tenersi a disposizione dell’autorità competente al controllo. Uno schema esemplificativo di
         tale registro è riportato in appendice 2 allegato VI parte V del D.Lgs. 152/06.
      7.   La ditta dovrà sempre provvedere ad una corretta gestione e manutenzione dei propri




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        sistemi di abbattimento, secondo quanto previsto nel piano di monitoraggio e controllo. In
        caso di anomalie o guasti agli impianti il gestore deve darne comunicazione alla Provincia,
        al dipartimento provinciale dell’ARPAV e al Comune entro le otto ore successive. Qualora le
        anomalie di funzionamento siano tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione
        fissati, si dovrà procedere alla sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario
        alla rimessa in efficienza; le difformità accertate nei controlli analitici effettuate dal gestore
        devono essere comunicate entro 24 ore dall'accertamento.
      8. La ditta dovrà procedere al convogliamento all’esterno delle emissioni della
        spazzolatrice nel termine di 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento; la
        ditta dovrà comunicare la data di conclusione dell’intervento e procedere all’analisi
        della fase di avvio nel termine dei 30 giorni successivi alla realizzazione
        dell’intervento. Per la data di prelievo vale l’obbligo di comunicazione con anticipo di
        15 giorni.
        Si ribadisce che nel frattempo è rimessa alla ditta la responsabilità in materia di igiene
        dell’ambiente di lavoro per un eventuale utilizzo con reimmissione in ambiente di
        lavoro dell’impiantistica in questione.
      9. La ditta dovrà rapportarsi con lo SPISAL dell'ULSS 8 con un'apposita relazione da
        presentarsi nel termine di 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento e da
        inviarsi per conoscenza a questo Ente e ad ARPAV, per l’eliminazione delle aspirazioni
        a bordo vasca relativamente alle vasche di cromatura.

                  2 Scarichi idrici/gestione acque meteoriche
      10. La ditta è autorizzata allo scarico delle acque produttive, meteoriche piazzale nord senza
        distinzione di prima e seconda pioggia come inpiduate in allegato 1 con recapito in
        fognatura previo trattamento al depuratore aziendale ( scarico inpiduato come SF1).
        Ad adeguamento PTA attuato, allo scarico SF1 confluiranno anche le acque meteoriche
        prima pioggia piazzale sud e piazzale nord est di recente inserimento .
      11. Per il monitoraggio dello scarico SF1 dovranno essere utilizzate le strutture con
        l'autocampionatore in essere . Il relativo utilizzo dovrà essere preventivamente concordato
        con il gestore della fognatura.
        Secondo quanto emerso in conferenza del 26/05/2020 la ditta dovrà intervenire
        migliorando il sito di alloggiamento delle apparecchiature di controllo ovvero, per
        quanto possibile, tutte le apparecchiature di controllo attualmente esistenti
        (autocampionatore, quadri elettrici e centralina di telecontrollo) vanno dislocati in unico
        punto, in completa sicurezza e al coperto, e tutti predisposti per la sigillatura; la ditta
        dovrà rapportarsi con il gestore della fognatura a definirne i dettagli di intervento.
        La ditta dovrà procedere alla manutenzione annuale del misuratore di portata in uscita
        (verifica elettronica e pulizia sensori tubo di misura), procedendo alla registrazione
        delle relative operazioni.( vedasi PMC implementato per la prescrizione).
        Ad Acque del Chiampo SpA è rimesso l’impegno di far venir meno la promiscuità in essere
        ovvero far in modo che l’autocampionatore non vada ad intercettare anche i reflui civili
        dell’azienda contermine.
        Per la definizione e realizzazione di quanto sopra indicato si inpidua il termine del
        30/09/2020; nel termine dei successivi 10 giorni dovrà essere comunicata la conclusione
        dei lavori a questa Amministrazione, ad Acque del Chiampo spa e ad ARPAV.
        Gli autocontrolli allo scarico SF1 ancorchè in scadenza potranno essere rinviati alla
        conclusione dei lavori in questione ( prelievo entro 10 ottobre 2020).
      12. La ditta è altresì autorizzata allo scarico dei pluviali delle coperture, delle acque meteoriche
        di sgrondo dalla copertura (accesso al fabbricato dal lato nord con la canaletta grigliata di



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        captazione) e ad adeguamento attuato della seconda pioggia piazzale sud e piazzale nord est
        di nuovo inserimento. Il recapito è la fognatura acque bianche di via Natta.( scarico
        inpiduato come SF3 e per il quale dovrà essere predisposto apposito pozzetto fiscale che
        escluda i contributi di altre aziende).
      13. La ditta dovrà dare attuazione al progetto di adeguamento al PTA del piazzale sud e
        piazzale nord est nel termine del 30 settembre 2020.
      14.Nel medesimo termine di cui al precedente punto la ditta dovrà presentare il certificato di
        regolare esecuzione dell’opera, per le nuove strutture di convogliamento, trattamento e
        scarico, rilasciato dal direttore dei lavori, così come previsto all'art. 50 della L.R. 33/85 e
        smi. In tale documentazione dovrà essere inpiduato il pozzetto fiscale di prelievo per la
        verifica del rispetto dei limiti che dovrà intercettare unicamente le acque meteoriche
        dilavanti i piazzali della ditta - quello in essere già inpiduato come SF3 presenta una
        situazione di promiscuità non ammissibile.
      15. Alla conclusione degli interventi e nel termine dei successivi 60 giorni la ditta deve
        procedere ad un controllo analitico per la verifica del rispetto dei limiti.
      16. Nelle more della realizzazione del progetto di adeguamento la ditta dovrà gestire i piazzali
        come da proposta riportata in allegato A.
      17. Ogni campionamento dovrà essere effettuato nelle condizioni operative, meteorologiche
        ed impiantistiche ritenute dal tecnico responsabile più gravose per la qualità delle acque
        scaricate e le stesse dovranno essere specificatamente indicate nel verbale di
        campionamento da allegare al rapporto di prova.
      18. La ditta deve effettuare i controlli analitici comunicando al Dipartimento provinciale
        dell' ARPAV, con almeno 15 giorni di anticipo, la data in cui intende effettuare i
        prelievi. Per i controlli di scarichi di acque meteoriche il preavviso il Dipartimento
        Provinciale dell’ARPAV deve essere effettuato nei medesimi termini in cui viene
        contattato il laboratorio incaricato.
      19. I pozzetti fiscali devono essere del tipo UNICHIM o analogo, in modo da permettere il
        prelievo manuale o con l’attrezzatura automatica (autocampionatore), devono essere sempre
        accessibili da parte delle Autorità competenti al controllo, idonei per i prelievi e le misure di
        portata dei reflui oggetto del presente provvedimento e indipendenti da altri eventuali
        apporti di acque reflue.
      20. Le analisi e il prelievo dei campioni, realizzati al fine di monitorare nel tempo il rispetto dei
        limiti, dovranno essere effettuati da personale qualificato, che redigerà anche un apposito
        verbale di prelievo. Quest’ultimo dovrà essere allegato al rapporto di prova che dovrà
        indicare, oltre agli esiti delle analisi condotte sui campioni prelevati anche il metodo di
        campionamento e le metodiche analitiche adottate. I rapporti di prova con i relativi verbali
        di prelievo dovranno essere conservati dalla ditta e messi a disposizione delle autorità
        competenti al controllo.
      21. Le metodologie di campionamento e analisi devono essere quelle utilizzate dal Servizio
        Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-
        ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda può
        cambiare le metodiche analitiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi
        in merito. Le metodiche utilizzate dal Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso
        fede in fase di contraddittorio
      22. La ditta dovrà registrare, su apposito quaderno (o dedicato supporto informatico) messo a
        disposizione dell’autorità di controllo, le operazioni di manutenzione programmate e
        straordinarie effettuate sul sistema di depurazione.
      23. La ditta dovrà provvedere all’attenta e costante conduzione del sistema di depurazione e
        segnalare tempestivamente alla Provincia, al Dipartimento Provinciale dell’ARPAV e al



copia informatica per consultazione
        gestore della fognatura eventuali inconvenienti che si dovessero verificare.
      24. I limiti di accettabilità non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione
        con acque prelevate esclusivamente allo scopo.
                        3 Emissioni sonore
      25. L’azienda deve verificare, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche
        che comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, l’attualità della
        Valutazione di Impatto Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi
        fonometrici necessari, utilizzando le professionalità di un Tecnico Competente in Acustica
        Ambientale. Devono essere valutati i livelli di emissione, immissione e differenziale e
        confrontati con i relativi limiti. Le misure per valutare i livelli di immissione e differenziale
        devono essere effettuate presso i ricettori più esposti al rumore; qualora ciò non fosse
        possibile deve essere inpiduata una posizione di misura (nelle vicinanze del ricettore o in
        prossimità della sorgente) che consenta di stimare il livello presso il ricettore. I parametri da
        misurare sono i livelli acustici per i quali è stata evidenziata la potenziale criticità. Si
        segnalano, per l’elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell’articolo
        8 della Legge n.447 del 1995, le Linee Guida approvate con Deliberazione del Direttore
        Generale ARPAV (DDG n.3 del 29.01.2008) e consultabili nel sito internet dell’Agenzia,
        all’indirizzo    http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/fle-e-    allegati/
        linee_Guida-DOC-Impatto_Acustico
      26. In caso di superamento, da comunicarsi tempestivamente a questo Ente, al Comune ed
        all’ARPAV, dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche concordandole con
        Comune ed ARPAV. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa Amministrazione
        per gli aspetti di competenza.
      27. Le campagne di misura dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle attività
        rumorose, con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni, al Comune ed ad ARPAV, che
        potranno presenziare allo stesso. Per i limiti dovrà essere fatto riferimento al piano di
        zonizzazione acustica del comune di Montecchio Maggiore.
      28. La prima campagna di misure a seguire il presente provvedimento dovrà essere effettuata
        entro il 2022. La valutazione, effettuata come da comunicazione della ditta in conferenza nel
        2019 tenendo conto del parere di ARPAV in sede di screening, sarà sottoposta da parte di
        questa Amministrazione alla valutazione della competente sezione di ARPAV e sulla base
        del parere che sarà reso potranno seguire altre e perse determinazioni.
                         4 Gestione rifiuti
      29. Al report sulla produzione dei rifiuti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo che riporta
        un elenco limitato ai rifiuti caratteristici dello specifico comparto produttivo, dovrà essere
        allegata copia del MUD;.
      30. I rifiuti prodotti dovranno essere raggruppati in aree dotate di apposita cartellonistica,
        indicante il relativo codice C.E.R. e l’eventuale caratteristica di pericolosità.
      31. La gestione dei rifiuti prodotti dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalla parte IV
        Titolo I D.Lgs. 152/06; in particolare la loro gestione dovrà avvenire nella modalità di
        deposito temporaneo così come definito dall’art. 183 c. 1 lettera bb) del D.Lgs. 152/2006.
                            5 Altro
      32. Utilizzo di acqua: il consumo idrico per uso produttivo non potrà superare 55.000 m 3/anno
        come somma dei prelievi da pozzo e acquedotto. Ogni prelievo deve essere contabilizzato
        con apposito contatore. La ditta dovrà mantenere in uso i contatori dichiarati in essere e per
        l’uso civile di una delle palazzine uffici attualmente sprovvisto dovrà provvedere




copia informatica per consultazione
        all’installazione nel termine di 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento.
      33. La ditta dovrà costantemente vigilare sul buono stato di conservazione delle pavimentazioni
        impermeabilizzate ed effettuare, in presenza di eventuali fessurazioni, le relative
        manutenzioni. E’ nell’impegno della ditta, come previsto nel progetto di adeguamento al
        PTA e nei tempi dello stesso, procedere alla sistemazione del piazzale con il rifacimento
        della pavimentazione per garantirne l’impermeabilizzazione ed evitare possibili
        percolazioni.
      34. Tutte le vasche della linea galvanica devono essere identificate in modo univoco, indicando
        la numerazione come da schema riportato in allegato 1.
      35. In caso di incidenti e/o impresti con impatto per le perse matrici ambientali, dovrà adottare
        immediatamente tutte le misure necessarie per limitarne le conseguenze, procedendo e con
        le comunicazioni di cui al comma 1 dell’art’art.29-undecies del D.lgs 152/06 entro le otto
        ore successive all’evento.
      36. La ditta, ad esclusione dei periodi di chiusura per ferie, dovrà comunicare eventuali fermi
        prolungati – oltre 15 gg- di attività e qualora tali periodi superino trenta giorni dovrà essere
        contestualmente presentato un piano con le attività di controllo e monitoraggio da condursi
        durante gli stessi e perse rispetto alla normale attività nonché le azioni da mettere in atto
        anche dal punto di vista strutturale per garantire la sicurezza dell’impianto.
      37. Dovrà altresì essere comunicata il fine esercizio dell’attività. Con tale comunicazione dovrà
        essere presentato un Piano di ripristino ambientale che descriva gli interventi che verranno
        attuati al fine della restituzione del sito agli usi originari e i relativi accertamenti analitici per
        verificare l’assenza di eventuale contaminazione del sito.
      38. Per il monitoraggio della falda
        a) è richiesta un'analisi con frequenza semestrale differenziata nel set analitico come
        riportato nel PMC e storicamente in essere;
        b) le date di prelievo dovranno essere comunicate ad ARPAV con anticipo di almeno 15
        giorni;
        c) qualora dal monitoraggio dovessero emergere delle anomalie dovrà esserne data
        tempestiva comunicazione a questa Amministrazione, al Comune ed ARPAV.
      39. Le registrazioni dei dati previsti dal Piano monitoraggio e controllo dovranno seguire le
        seguenti indicazioni:
           a) tutti i dati ottenuti dall’autocontrollo devono poter essere verificati in sede di
             sopralluogo ispettivo. I dati originali (es. bollette, fatture, documenti di trasporto,
             Rapporti di prova etc.) devono essere conservati almeno per 5 anni in modo da
             garantire la rintracciabilità del dato stesso;
           b) eventuali registrazioni e tutti i certificati analitici, compresi quelli effettuate da
             laboratori esterni o direttamente dall’impianto di destino devono essere conservati
             presso lo stabilimento, a disposizione delle Autorità competenti al controllo, almeno
             per 5 anni.
     Si ricorda che ai sensi dell’art. 29-decies, comma 2, del D.Lgs. 152/2006, il gestore dovra'
     trasmettere, alla Provincia di Vicenza, all’ ARPAV, al Comune di Montecchio Maggiore e al Gestore
     della fognatura- Acque del Chiampo spa entro il 30 aprile di ogni anno un documento contenente i
     dati caratteristici dell’attività dell’anno precedente costituito da:
         a) un    report   informatico   sul  modello   fornito dall’Autorità  competente
           (http://ippc.arpa.veneto.it/) dove inserire i dati previsti dalle tabelle del “PIANO DI
           MONITORAGGIO E CONTROLLO” ossia quelli a cui è stato assegnato “SI’” nella
           colonna 'Reporting' dell’Allegato 3; il report dovrà essere trasmesso su supporto
           informatico;




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         b) una relazione esplicativa dell’attività aziendale con il commento dei dati dell’anno in
           questione e i risultati nel monitoraggio. La relazione, che può essere corredata da grafici
           esemplificativi, deve contenere la descrizione di eventuali metodi di stima/calcolo dei
           dati comunicati. Il superamento dei Valori Limite di Emissioni è da giustificare, ove
           possibile, specificando la causa dell’incidente (es. manutenzione straordinaria, guasto,
           malfunzionamento, avaria o interruzione degli impianti di abbattimento, condizioni
           meteo-climatiche avverse etc.) e gli interventi risolutivi adottati. Variazioni significative
           tra i persi anni di monitoraggio vanno giustificate. La suddetta relazione dovrà essere
           trasmessa su supporto informatico.

                         Limiti alle emissioni
                             Aria
     La seguente tabella riporta, in relazione al processo produttivo, i limiti per le emissioni in atmosfera
     ritenute significative.

        Fase      Punto di  Tecnologie di  Quota  Portata          Limiti
                emissione  contenimento   (m)
                                  [Nmc/h]
                                         Inquinanti      concentrazione
                                   (***)
                                                      mg/Nmc



                                           Nichel         0,1

                                          Cromo VI         0,1


      Linea chiusa a                             Cromo III         5
        tunnel
                                          Cobalto          1
       + aspirazioni
      localizzate sulle                             Stagno          2
     sgrassature 9, 10,
     12 e 13 mediante                              Rame           1
     cappe in PP e due
       ventilatori da                 16   40000      Zinco          0,5
                Camino 1   Scrubber
       2000 m3/h
       ciascuno da                              Piombo          0,1
        inserire
      nell’aspirazione                           Acido solforico        2
       generale del
      tunnel relativa                            Acido nitrico        5
     alla emissione nr
          1.                              Acido cloridrico       5

                                        Acido fluoridrico       2

                                         Ammoniaca         30

                Camino 2   Scrubber         8500     Cromo VI         0,1
       Vasche di
     cromatura lucida
     e cromatura fumè                             Cromo III         5
      (aspirazioni a
     cappa alle vasche                             Nichel         0.1




copia informatica per consultazione
                                                 Cobalto         1

                                             Acido fluoridrico        2

                                              Acido nitrico         5
      65, 66 e 67)
                                              Acido solforico        2

                                              Acido cloridrico        5

     Spazzolatrice    Camino 5    Filtri a maniche       3000    Polveri          15

       (***) ammesso con un range di variabilità di ±20%. A fronte di riscontri analitici con portate riscontrate
        superiori il limite in emissione dovrà essere modulato proporzionalmente secondo la formula indicata
        nell’art.271 comma 13.

                                 Scarichi
                                                        Limiti
                                        Recapito
                           Tecnologie di
       Scarico      Provenienza                             Parametro
                           contenimento   (fognatura, corpo idrico)           Valore (1)
                                                    (*)
               Acque di lavaggio
                 delle fasi di
                sgrassatura e
                 decapaggio
                (pretrattamenti)
              Soluzioni esauste dei
               bagni elettrolitici
                 Eventuali
              spandimenti raccolti                                Regolamento di
                nel bacino di                                 fognatura e
                contenimento                                  depurazione
               (catino) della linea                               acque reflue
                 galvanica                                  urbane di Acque
                                                Regolamento di
                  Eluati di                                  del Chiampo
                                                fognatura e
              rigenerazione resine           Fognatura urbana pubblica depurazione   SpA- Allegato I o
                degli impianti a  Impianto chimico-                      valore definito in
        SF1        ricircolo
                                   gestita da ACQUE DEL acque reflue
                             fisico                urbane di Acque
                                                        altro specifico
               Eventuali liquidi              CHIAMPO SpA             provvedimento
                                                del Chiampo SpA
               (spanti e colaticci)                               previsto dal
                                                - Allegato I
              captati dalle caditoie                               Regolamento di
               che presidiano la                                fognatura e
                 superficie                                  depurazione di
              pavimentata tettoiata                               Acque del
                                                        Chiampo SpA
                Prima pioggia
                piazzale sud e
               piazzale nord est di
               nuovo inserimento

              ACQUE PIAZZALE
               NORD (prima e
               seconda pioggia)
     SF3- da realizzare                -       Fognatura pubblica
                Pluviali delle
      pozzetto che  coperture; canaletta           (collettore acque bianche di
       intercetti     grigliata di                 Via Natta)
      unicamente le   captazione acque
     acque della ditta  meteoriche di
                sgrondo dalla
               copertura (accesso
               al fabbricato dal




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                  lato nord)



                Seconda pioggia
               pioggia piazzale sud
               e piazzale nord est di
               nuovo inserimento


     (1) il gestore AIA è tenuto al rispetto dei limiti di tutti i parametri inpiduati dal gestore con i rispettivi limiti.

     (*)        nella ritenuta necessità che le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), ricomprese in allegato X alla Parte
              Seconda del D.Lgs. n. 152/2006, siano oggetto di regolamentazione e rilevando che per
              Regolamento di fognatura e depurazione acque reflue urbane di Acque del Chiampo SpA
              l’inpiduazione dei limiti delle stesse risulta in definizione, questa Amministrazione è intervenuta
              con atto prot. n. 32260 dell’ 11/06/2019 successivamente rettificato per confermare “..il
              campionamento ai fini del rispetto del vigente Regolamento di Fognatura urbana viene condotto
              sulle 24 ore ……….......” I contenuti dell’atto richiamato sono confermati. I limiti saranno
              inpiduati e comunicati dal Gestore della fognatura.




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                   SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO
                           (importante considerare le indicazioni sotto riportate)


              Ditta:

              Attività produttiva svolta:

              Camino n.__________________Relativo all'impianto di _________________________________________



              Portata delle emissioni __________________         Temperatura fumi_______________________________

              Portata delle emissioni secca______________        Portata delle emissioni normalizzata________________

              Tenore di ossigeno* _______________________ Umidità **____________________

          *(da riportare solo per processi di combustione)          **(da esprimere in percentuale Volume/Volume)



              Parametro___________________         Data__________________



              1) dalle ore____________________________ alle ore__________

              2) dalle ore____________________________ alle ore__________

              3) dalle ore___________________________ alle ore__________



               Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle emissioni

               Metodiche utilizzate per il campionamento e/o analisi________________________________________________



               Risultati analitici

           Risultato prelievo 1         Valore di concentrazione
           Risultato prelievo 2         Valore di concentrazione
           Risultato prelievo 3         Valore di concentrazione
           Risultato               Valore di concentrazione medio



     Tutti i dati grezzi, la strumentazione di prelievo e le ulteriori precisazioni analitiche dovranno essere dettagliate in un
     documento allegato (verbale di campionamento a firma del tecnico e/o relazione del professionista incaricato) che
     dovrà riportare, con preciso riferimento ai rapporti di prova relativi:

       1.   che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile
         (contestualizzato) od, eventualmente, motivare una situazione difforme;
       2.   la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, dl eventuali impianti di abbattimento ed eventuali modifiche
         fatte;
       3.   la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla globalità
         dell'emissione ed al ciclo produttivo esaminato;
       4.   dati grezzi relativi alle misure e ai campionamenti effettuati;
       5.   motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e quanto
         determinato al momento dell’analisi;
       6.   a precisazione di eventuali scelte, presentare eventualmente dati grezzi, curve delle misure effettuate con
         analizzatori in continuo.




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     (*)
     Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’art. 271 del D. Lgs 152/2006 per il campionamento e la misura delle
     emissioni convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone quanto segue:

       •  il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per ciascuna misura. Ai fini del
          calcolo del valore di emissioni si deve considerare la media ottenuta da questi 3 campioni;
       •  il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare per il confronto con il
          valore limite;
       •  il tempo di campionamento di un singolo prelievo deve essere di un’ora, tenuto conto che la concentrazione media è
          riferita, dal D.lgs 152/2006, ad un’ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più grav ose. Tempi di
          campionamento persi devono essere motivati;
       •  eventuali difformità emerse in sede di analisi (anche relative ad un singolo campionamento) devono essere comunicate entro
          24 ore dall’accertamento.




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                             PROVINCIA DI VICENZA
                  AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
                          Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
                           Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




                    Autorizzazione Integrata Ambientale n. 5/2020

                                 ALLEGATO 3
    Il presente allegato, definito come “Allegato 3” e costituente parte integrante e sostanziale
    dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n.5/2020, riporta il PIANO DI MONITORAGGIO E
    CONTROLLO che la ditta Italcromatura srl deve implementare per l’attività condotta nell’installazione
    di via Majorana n. 6 A-B-C – Comune di Montecchio Maggiore.
                                Quadro sinottico
                                 GESTORE        GESTORE      ARPA          ARPA
                  FASI                                Ispezioni
                                Autocontrollo     Reporting            Campionamenti/analisi (*)
                                                   programmate

      1                         COMPONENTI AMBIENTALI
      1.1                         Materie prime e prodotti
      1.1.1 Materie prime                   Mensile       Annuale      X
      1.1.2 Additivi                     Mensile       Annuale      X
      1.1.3 Prodotti finiti                  Mensile       Annuale      X
      1.2                             Risorse idriche
      1.2.1 Consumo di risorse idriche            Mensile       Annuale      X
      1.3                           Risorse energetiche
         Consumo di energia                Mensile       Annuale      X
      1.4                               Combustibili
         Consumo di combustibili              Mensile       Annuale      X
      1.5                            Emissioni in Aria
      1.5.1 Punti di emissione                  /           /       X
      1.5.2 Inquinanti monitorati              Vedi Tabella      Annuale      X            X

      1.6                           Emissioni in acqua
      1.6.1 Punti di scarico                   /           /       X
      1.6.2 Inquinanti monitorati               Variabile      Annuale      X            X
      1.7                           Emissioni di Rumore

         Controllo rumore                 Triennale       SI (**)     X         Su segnalazione

      1.8                           Emissione di Rifiuti
         Controllo rifiuti prodotti            Mensile       Annuale      X
      1.9                                 Altro
      1.9.1 Monitoraggio pozzi spia             Vedi tabella     Vedi tabella    X            X
                                GESTIONE IMPIANTO
      2
                                 Controllo fasi critiche
      2.1  Controllo delle fasi critiche del processo   Vedi tabella      NO (***)      X
                                      Manutenzione
         Manutenzione ordinaria delle apparec-
      2.2                          Vedi tabella      NO (***)      X
         chiature




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        2.3                                  Controlli
           Piano gestione impianto abbattimento
       2.3.1                            Vedi tabella      NO (***)       X
           fumi
           Sistemi di trattamento fumi:controllo del
       2.3.2                            Vedi tabella      NO (***)       X
           processo
           Piano gestione impianto depurazione ac-
       2.3.3                            Vedi tabella      NO (***)       X
           que
           Sistemi di trattamento dei reflui control-
       2.3.4                            Vedi tabella      NO (***)       X
           lo del processo
           Aree di stoccaggio( vasche serbatoi, ba-
       2.3.5                            Vedi tabella      NO (***)       X
           cini di contenimento etc)
        3                           INDICATORI PRESTAZIONE
        3.1  Monitoraggio degli indicatori di         Annuale                SI
           performance

    (*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio (sulla base di quanto ritenuto rilevante come impatto ambientale) nella lettera che verrà
      trasmessa da ARPAV entro il 31 dicembre dell'anno antecedente a quello in cui verrà eseguita l’ispezione ambientale integrata o preventivamente alla
      comunicazione di cui all’art. 29-decies, comma 1 del D.Lgs 152/06 e s.m.i..

    (**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente, al Comune di Montecchio Maggiore, al Dipartimento Provinciale ARPAV
      una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.

    (***) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. Invece i dati con frequenza di
      autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al
      report.




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                                    Componenti Ambientali
                                     Materie prime e prodotti
                                       1.1.1 - Materie prime


                                     Fase di              Fonte del      Modalità di      Frequenza
  Denominazione1         Modalità stoccaggio                     U.M.                                   Reporting (*)
                                     utilizzo               dato       registrazione     autocontrollo
              In fusti metallici su area coperta
ANODI IN NICHEL                                      kg/anno
                   pavimentata            Bagni di
ACIDO BORICO IN       In sacchi di plastica su area      nichelatura
                                              kg/anno
  POLVERE            coperta pavimentata
 PREPARATO PER
  CROMATURA         In sacchi di plastica su area                         Fatture e
                                              kg/anno               Registro
  TRIVALENTE in         coperta pavimentata                             d.d.t.                   Mensile         SI
                                                              cartaceo/informatico
    polvere                                               archiviati
                                    Bagno di
                  In cisternette di         cromatura
PREPARATO PER
               polietilene/polipropilene in
  CROMATURA                                         l/anno
              bacino di contenimento su area
TRIVALENTE liquido
                 coperta pavimentata

     Nel caso di rifacimento dei bagni di nichelatura, il report trasmesso all'Autorità di controllo conterrà il consumo di solfato di Nichel e cloruro di Nichel che, fatta
     salva questa eventualità, sono composti la cui concentrazione (nei bagni) rimane pressoché inalterata nel tempo (bagni perenni).
     (1) I prodotti sono indicativi e soggetti a variazione, in funzione della quantità degli stessi e della disponibilità di mercato.
     (*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità


                                      1.1.2 – Additivi ed altro
                                                             Modalità
Denominazion                                              Fonte del       di       Frequenza
                Modalità stoccaggio        Fase di utilizzo     U.M.                                   Reporting (*)
e (1)                                                   dato      registrazio     autocontrollo
                                                               ne
SODA CAUSTICA        In sacchi su area coperta       Sgrassatura                                 Mensile
                                             kg/anno
  IN SCAGLIE           pavimentata           chimica                        Registro
                                                             cartaceo/inf
GLUCONATO DI                                                       ormatico
SODIO            In cartoni su area coperta       Sgrassatura             Fatture e                              SI
                                             kg/anno
   (additivo           pavimentata           anodica               d.d.t.
  sequestrante)                                            archiviati
   ACIDO
FLUORIDRICO IN       In fusti di plastica su area      Decapaggio
                                             kg/anno
  SOLUZIONE          coperta pavimentata         catodico
ACQUOSA AL 40%
   ACIDO         Cisterna di acciaio e fusti di
                                 Decapaggio
SOLFORICO 66° BÈ      plastica da 50 in bacino di
                                  catodico e      kg/anno
(SOLUZIONE AL        contenimento su area
                                neutralizzazione
   96%)           coperta pavimentata
SODIO
SACCARINATO           In cisternette di
(additivo lucidante a   polietilene/polipropilene in       Bagni di
                                             kg/anno
   base di 1,2-     bacino di contenimento su      nichelatura lucida
dibenzisotiazolin-3-    area coperta pavimentata
  one-1,1-diossido)
             In fusti metallici collocati su
                                  Passivazione     kg/anno
Triossido di cromo     area coperta pavimentata
    ACIDO         Cisterne di materiale      Trattamento reflui    kg/anno
  CLORIDRICO         plastico nel locale        industriali e
(soluzione acquosa al   depuratore acque in bacino      rigenerazione
   31-33%)          di contenimento          resine degli
                                  impianti a
                                   ricircolo

                                                                                 Pag. 3 di 16



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SODA CAUSTICA
34,5 BÈ (soluzione                                   kg/anno
 acquosa al 28%)
 BISOLFITO DI        Cisterna di materiale
SODIO IN (soluzione      plastico in bacino di
                               Trattamento reflui    kg/anno
 acquosa al 30%)       contenimento in area
  (18% SO2) (1)       pavimentata coperta
   ACQUA          Cisterna di materiale      Trattamento reflui
OSSIGENATA 130        plastico in bacino di        industriali
                                            kg/anno
 VOL. (soluzione       contenimento in area      (correzione pH e
acquosa al 31-35%)      pavimentata coperta        ossidazione)
                               Trattamento reflui
CARBONE ATTIVO In sacchi di carta collocati in
                                 industriali      kg/anno
  POLVERE    area coperta pavimentata
                                (adsorbimento)
               In taniche e in sacchi      Trattamento reflui
POLIELETTROLITA
              collocati in area coperta       industriali      kg/anno
  ANIONICO
                 pavimentata         (flocculazione)
                In cisternette di
                                NICHELATURA
  ADDITIVI       polietilene/polipropilene in
                                 OPACA E         l/anno
ANTIPUNTINANTI      bacino di contenimento su
                                 LUCIDA
              area coperta pavimentata
             In taniche e in cisternette di
  ADDITIVI        polietilene/polipropilene in     DECAPAGGIO
                                             l/anno
ANTICORROSIVI       bacino di contenimento su       CATODICO
              area coperta pavimentata
              In sacchi su area coperta
             pavimentata e in cisternette
  SGRASSANTI                         SGRASSATURE       l/anno o
             di polietilene/polipropilene
  ALCALINI                          E ATTIVAZIONI      kg/anno
             in bacino di contenimento su
              area coperta pavimentata
             In taniche e in cisternette di
                                NICHELATURA
  ADDITIVI       polietilene/polipropilene in
                                 OPACA E         l/anno
 BRILLANTANTI       bacino di contenimento su
                                 LUCIDA
              area coperta pavimentata
  ADDITIVI        In taniche e in cisternette di
LIVELLANTI -       polietilene/polipropilene in     NICHELATURA
                                             l/anno
OMOGENEIZZANT       bacino di contenimento su       LUCIDA
   I           area coperta pavimentata
    (1) I prodotti sono indicativi e soggetti a variazione, in funzione della quantità degli stessi e della disponibilità di mercato.

    (*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità

                                       1.1.3 – Prodotti finiti

                                                            Modalità
    Denominazion                             Metodo                    di        Frequenza
       e
                 Modalità stoccaggio       U.M.
                                       misura
                                               Fonte del dato      registrazio     autocontrollo
                                                                                    Reporting(*)
                                                              ne
                Materiale imballato con
                reggette su bancali in
                legno messi in deposito                                  Registro
      Superficie                                        Registro
                  su area coperta         m2    Calcolo (1)                cartaceo/inf       mensile            SI
      trattata                                     cartaceo/infomatico
                  pavimentata                                     ormatico
                (magazzino interno al
                   capannone)

    (1) Data la notevole varietà di articoli trattabili (oltre 300 articoli) non è possibile differenziare la superficie trattata per ciascun articolo per valutare la superficie
      complessivamente rivestita nell’arco di un mese o di un anno. La superficie complessivamente trattata nell’arco di un’ora di lavorazione viene calcolata
      moltiplicando le battute orarie (n° bracci/ora) per il numero dei telai per braccio (pari a 2 telai/braccio) per la superficie media dei pezzi agganciabili ad ogni
      telaio (pari a 130 dm2/telaio).
    (*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità



                                                                                  Pag. 4 di 16



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                                     1.2 Risorse idriche
                                  1.2.1 Consumo risorse idriche
                                                          Frequenza     Modalità      Reporting
     Tipologia      Fase di utilizzo    Punto di misura       U.M.    Metodo misura
                                                          autocontrollo   registrazione      (*)
                Uso produttivo
              (Reintegro dei bagni
                 galvanici, dei
              risciacqui (recuperi),
       Pozzo       acqua evaporata      Bocca pozzo        m3       Contatore     Mensile
                negli scrubber e
               lavaggi dinamici,
                reintegrazione
                  resine)
                            Allacciamento a
               Uso produttivo ed
     Acquedotto                     pubblico        m3       Contatore     Mensile
                uso civile
                             acquedotto
               Servizi igienici
     Acquedotto                   Linea uso civile      m3       Contatore     Mensile      Registro
                  uffici
                                                                  cartaceo/informat     SI
               Servizi igienici                                              ico
     Acquedotto                   Linea uso civile      m3       Contatore     Mensile
               nuova palazzina
                                                 Calcolo (uso
                                                 produttivo ed
                            Allacciamento a              uso civile -
     Acquedotto      Uso produttivo        pubblico        m3     Servizi igienici   Mensile
                             acquedotto              uffici - Servizi
                                                igienici nuova
                                                 palazzina)
                                                  Calcolo
                            Bocca pozzo e                (somma
      Pozzo e                   allacciamento a             acquedotto uso
                Totale prelievo                   m3                Mensile
     acquedotto                    pubblico               produttivo +
                              acquedotto               pozzo uso
                                                 produttivo)
    (*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità

                                      1.3 Consumo di energia
                                                   Metodo     Frequenza               Reporting
      Descrizione         Tipologia       Punto misura      U.M.                      Fonte del dato
                                                   misura    autocontrollo               (*)




                   Energia elettrica
      Energia non
                   importata da rete      Contatore     MWh/a     Contatore    Mensile
      autoprodotta
                     esterna




    Elettrolisi nei bagni    Energia elettrica                                          Registro
                                    /      MWh/a      Calcolo1
       galvanici,        consumata                                          cartaceo/informatico    SI
    apparecchiature di                                              Mensile
    processo, impianti
      di aspirazione

                                    /

                   Energia elettrica
    Illuminazione uffici                      /      MWh/a      Stima2     mensile
                    consumata

        Totale             /            /       TEP/a      Calcolo    annuale

    (1) Energia elettrica importata da rete esterna detratta energia elettrica per illuminazione ed uffici.
    (2) Si stima un consumo di energia elettrica per illuminazione ed uffici pari a 70 MWh/anno.
    (*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità Combustibili

                                                                            Pag. 5 di 16



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                                   1.4 Consumo combustibili

                                                          Frequenza       Fonte del
       Tipologia           Fase di utilizzo        U.M.     Metodo misura                            Reporting (*)
                                                          autocontrollo      dato

        Metano           Totale impianto         m3/a       Contatore         Mensile

                  Riscaldamento delle vasche                            Mensile
        Metano                           m3/a       Calcolo1                   Registro
                      d'impianto
                                                                    cartaceo/infor        SI
                                                           Mensile        matico
        Metano          Riscaldamento uffici       Nm3/a       Calcolo2

                                                           Annuale
        Totale                /          TEP/a       Calcolo

    (1) Consumo di metano totale detratto consumo di metano per riscaldamento uffici.
    (2) Per il riscaldamento degli uffici viene utilizzata una caldaia, con bruciatori a metano, di potenzialità nominale pari a 32 kW; la caldaia verrà utilizzata nelle
    giornate lavorative del periodo più freddo dell’anno ovvero per circa 12 ore/giorno per 120 giorni/anno (5 giorni alla settimana nei mesi compresi fra ottobre e
    marzo). Il metano consumato per il riscaldamento degli uffici viene quindi calcolata come segue: 32 kW x 12 h/giorno x n° giorni di funzionamento della
    caldaia/anno x 3˙600*1000 / 35.22 MJ/Nm3 = .... Nm3/anno per riscaldamento uffici.
    (*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità

    W*s/MJ/Nm3
                                     1.5 Emissioni in aria
                                   1.5.1 - Punti di emissione
                                      Portata
                                               Durata emissione       Durata emissione
    Punto di emissione         Provenienza          massima                                    Reporting(*)
                                                 (h/giorno)         (giorni/anno)
                                      (Nmc/h)

                  Linea galvanica (linea chiusa
       Camino 1       - a tunnel) con trattamento in       40000          24             220
                      Scrubber SC2

                   Vasche di cromatura con                                                   si
       Camino 2                             8500           24             220
                  trattamento in Scrubber SC3

       Camino 5           Spazzolatura                        1             220
                                        2400
       (*) L’Azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative

                                1.5.2 - Inquinanti monitorati
                                 Impianto di                            Frequenza
        Fase di produzione       Camino                  Parametro (S)       U.M.                  Reporting
                                 abbattimento                             controllo
                                               portata       Nm3/h
          spazzolatura           5     Filtro a maniche                           triennale        Si (*)
                                               polveri       mg/Nm3
        Linea galvanica unica         1      Scrubber SC2        Portata       Nm3/h        Annuale
         (chiusa a tunnel)                              Nichel       mg/Nm3                   SI(*)
                                              Cromo VI
                                              Cromo III
                                               Cobalto
                                               Stagno
                                               Zinco
                                               Rame
                                               Piombo
                                              Ammoniaca
                                             Acido solforico
                                             Acido nitrico
                                            Acido cloridrico
                                                Acido
                                              fluoridrico

                                                                               Pag. 6 di 16



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                                          Portata       Nm3/h
                                         Cromo III
                                         Cromo VI


                                        Acido solforico

      Vasche di cromatura lucida      2     Scrubber SC3
                                          Nichel        mg/Nm3
                                          Cobalto
                                         Acido nitrico
                                        Acido cloridrico
                                           Acido
                                         fluoridrico
    (*) Report su supporto informatico
                                  1.6 Emissioni in acqua
                           1.6.1 Inquadramento del punto di scarico

                                                 Durata      Durata       Reporting
      Punto di                   Sistema di
                 Provenienza                 Recapito      emissione     emissione
      emissione                   abbattimento
                                                (h/giorno)    (giorni/a)

              Acque di lavaggio delle
              fasi di sgrassatura e
                 decapaggio
               (pretrattamenti)



              Eventuali spandimenti
              raccolti nel bacino di
              contenimento (catino)
               della linea galvanica


              Eluati di rigenerazione             Fognatura
              resine degli impianti a    Impianto di     pubblica
       SF1         ricircolo       trattamento    (collettore      24        220
                             chimico-fisico  acque nere di
                                      via Majorana)
              Eventuali liquidi (spanti                                          SI (*)
              e colaticci) captati dalle
              caditoie che presidiano la
              superficie pavimentata
                 della tettoia


              Prima pioggia piazzale
              sud e piazzale nord est di
               nuovo inserimento
                Acque di pioggia
              piazzale nord (prima e
                seconda pioggia)

              Pluviali delle coperture             Fognatura
                                       pubblica
       SF3       Acque di seconda         //      (collettore     Variabile    Variabile
              pioggia del piazzale lato            acque bianche
                sud e nord-est               di via Natta)

   (*) L’Azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative rispetto ai dati forniti in tabella.




                                                                      Pag. 7 di 16



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                                   1.6.2 Inquinanti da monitorare
                   Impianto di                Recapito                            Frequenza
      Provenienza                    Scarico                 Parametro        U.M.                  Reporting
                  abbattimento                finale                             controllo

                                                     pH           /

                                                  Conducibilità         /
                                                  Solidi Sospesi
                                                                mg/l
                                                    totali
                                                    COD          mgO2/l
                                                     Boro          mg/l
                                                   Cromo totale        mg/l
                                                   Cromo (VI)        mg/l
                                                    Cadmio         mg/l
                                                     Ferro         mg/l
                                       Fognatura
                                                    Cobalto         mg/l
                   impianto di                pubblica                             Semestrale
                   trattamento        SF1      (collettore        Nichel         mg/l
                  chimico-fisico             acque nere di        Zinco         mg/l
                                      via Majorana)        Solfati         mg/l
                                                    Cloruri         mg/l
                                                    Azoto
                                                               mgNH4/l
      Vedi tabella                                       ammoniacale
                                                                                     SI
      precedente                                        Azoto nitroso       mgN/l
                                                   Azoto nitrico       mgN/l
                                                  Fosforo totale       mg/l
                                                    Fluoruri        mg/l

                                                  Tensioattivi totali     mg/l

                                                    PFAS (*)         ng/l      Semestrale
                                                     pH           /
                                                  Solidi Sospesi
                                                     totali
                                                  Tensioattivi totali
                                                  Idrocarburi totali
                                      Condotta acque
                  Seconda pioggia       SF3                   Solfati                 Annuale
                                      meteoriche                     mg/l
                                                    Cloruri
                                                     Ferro
                                                    Nichel
                                                   Cromo totale


    (*) Il monitoraggio con la frequenza semestrale di tale parametro da parte della ditta ha valore conoscitivo; il rispetto del limite è demandato ai
    controlli del gestore della fognatura. La tipologia di parametri è quella della determina Provinciale prot. n. 32260 dell’11/06/2019 come da
    allegato 2


                                          1.7 Rumore
                                                            Modalità di
               Punto di misura                  Frequenza controllo         registrazione dei        Reporting
                                                             controlli
         Secondo valutazione impatto acustico (*)               Triennale             Valutazione            SI


    (*) nel caso in cui le misure non siano presso il ricettore indicare l’algoritmo utilizzato per risalire dalla misura al livello sonoro presso il ricettore.


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                                           1.8 Rifiuti
                                                              Modalità di
       Rifiuti (codice                            Smaltimento     Recupero                 Fonte del
         CER)
                  Descrizione     Modalità stoccaggio
                                           (codice)      (codice)
                                                              controllo e di
                                                                          dato
                                                                                  Reporting1
                                                               analisi
                                                                         Registro di
                              In serbatoi in bacino                      Peso (t/anno)      carico /
                  Fanghi di        di contenimento su                                   scarico
        11 01 09*                                 D9          /
                  depurazione        area pavimentata
                                 coperta                        Classificazione /     Analisi di
                                                               analisi       laboratorio

                  Soluzioni                                                   Registro di
                         In serbatoio in bacino                          Peso (t/anno)      carico /
                  acquose di
     11 01 12 o 11 01             di contenimento su                                        scarico
                  risciacquo                       D9          /
        11*                 area pavimentata
                 contenenti Boro                                     Classificazione /     Analisi di
                            coperta
                  e Solfati                                         analisi       laboratorio
                                                                         Registro di
                  Polveri e     Cassone metallico su                        Peso (t/anno)      carico /
        12 01 02     particolato di    area pavimentata          /        R13                  scarico
                 materiali ferrosi     scoperta                           Classificazione /     Analisi di
                                                               analisi       laboratorio
                                                                         Registro di
                  Polveri e                                       Peso (t/anno)      carico /
    12 01 04 o 12 01                  In big bag su area                                   scarico
                 particolato da                     D15          /
       14*
                 spazzolatura
                              pavimentata coperta                                              SI
                                                             Classificazione /     Analisi di
                                                               analisi       laboratorio
                                                                         Registro di
                  Imballaggi                                       Peso (t/anno)      carico /
                              Balle pressate e in
                 contenti residui                                                 scarico
        15 01 10*                   pallet su area        /        R13
                  di sostanze
                              pavimentata coperta                      Classificazione /     Analisi di
                  pericolose
                                                               analisi       laboratorio
                                                                         Registro di
                   Materiali                                       Peso (t/anno)      carico /
                              In big bag dentro                                   scarico
                 filtranti, stracci
        15 02 02*                  cisternette su area       /        R13
                 ed indumenti                                                  Registro di
                              pavimentata coperta                      Classificazione /
                   protettivi                                                  carico /
                                                               analisi
                                                                          scarico
                                                                         Registro di
                 Plastiche da                                       Peso (t/anno)      carico /
                 modifica telai e in cisternette su area                                      scarico
        17 02 04*                                  /        R13
                da manutenzione pavimentata coperta
                  impianti                                       Classificazione /     Analisi di
                                                               analisi       laboratorio
    (*) nel report verrà riportato solamente il quantitativo di rifiuti prodotti nell’anno; i certificati analitici sono conservati presso lo stabilimento per tutta la durata
      dell’A.I.A. e messi a disposizione dell’Autorità di controllo.

    NOTA: L’elenco dettagliato dei rifiuti prodotti e delle relative destinazioni è potenzialmente soggetto a modifiche ma viene presentato annualmente per legge dalla
       ditta attraverso la dichiarazione MUD
    Nella tabella si sono indicati solo quelli tipici
    (1)
      : Nel report viene riportato solo il quantitativo di rifiuti prodotti nell’anno con allegato il MUD completo; i certificati analitici sono conservati presso lo stabili-
       mento per tutta la durata dell’A.I.A. e messi a disposizione dell’Autorità di controllo.
    (2)
      : Le analisi di caratterizzazione dei rifiuti liquidi comprendono anche la verifica della presenza di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS).
    (**) Per caratterizzazione del rifiuto si intende sia l'approfondimento (tramite analisi chimica e/o studio delle schede tecniche, di
    sicurezza e/o del processo produttivo) finalizzato alla classificazione del rifiuto secondo il Regolamento 1357/2014 e la Decisione
    955/2014 (elenco codici CER) sia quello necessario per la verifica di accettabilità presso gli impianti di destino. L'approfondi-
    mento finalizzato alla classificazione si rende necessario in presenza di rifiuti con voci a specchio e per l’attribuzione delle carat-
    teristiche di pericolo dei rifiuti pericolosi assoluti. La frequenza di caratterizzazione sarà in generale annuale per i rifiuti avviati
    a smaltimento e biennale per quelli avviati a recupero, salvo perse specifiche degli impianti di destino, e dovrà essere comunque
    rinnovata in corrispondenza di ogni variazione del ciclo produttivo che comporti modifiche al rifiuto prodotto.
    (***) Le indicazioni non vanno considerate vincolanti purchè le eventuali perse destinazioni future avvengano nel rispetto della
    normativa ambientale sui rifiuti


                                                                                 Pag. 9 di 16



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                                 1.9 Altro
                            1.9.1 Monitoraggio pozzi spia
                                             Modalità di
     Piezometro     Parametri di controllo      U.M.     Frequenza          Reporting
                                             registrazione
                 Cromo totale         μg/l
      P1 (a monte
    dell'impianto), P2 e     Cromo VI          μg/l
      P3 (a valle                                  Registro     SI
                   Nichel          μg/l
     dell'impianto)
                   Boro           μg/l
                   Fluoruri         μg/l
                                      Semestrale
                   Nitriti         μg/l
                   Nitrati          μg/l
                   Solfati          μg/l
                   Solfiti         μg/l
                   Cloruri          μg/l
                  Alluminio         μg/l
                  Antimonio         μg/l      Annuale
                  Arsenico          μg/l
                   Berillio         μg/l
                   Cadmio          μg/l
                   Cobalto          μg/l
                 Cromo totale         μg/l
                  Cromo VI          μg/l
                   Ferro          μg/l
                  Manganese          μg/l
                  Mercurio          μg/l
                   Nichel          μg/l
                   Piombo          μg/l
                   Rame           μg/l
                   Selenio          μg/l
                   Tallio          μg/l
                   Zinco          μg/l
                   Boro           μg/l
                 Cianuri liberi        μg/l
                   Fluoruri         μg/l
                   Cloruri          μg/l
                   Solfati          μg/l
                   Solfiti         μg/l
                   Nitrati          μg/l
                   Nitriti         μg/l
                   Benzene          μg/l
                   Toluene          μg/l
                  Etilbenzene         μg/l
                   Xileni          μg/l
                Benzo(a)antracene       μg/l

                                                     Pag. 10 di 16



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                 Benzo(a)pirene       μg/l
                Benzo(b)fluorantene      μg/l
                Benzo(k)fluorantene      μg/l
                Benzo(g,h,i)perilene     μg/l
                    Crisene       μg/l
               Dibenzo(a,h)antracene     μg/l
               Indeo(1,2,3-c,d)perene     μg/l
                     Pirene       μg/l
                   Clorometano       μg/l
                 Triclorometano       μg/l
                 Cloruro di vinile      μg/l
                 1,2 Dicloroetano      μg/l
                1,1 Dicloroetilene      μg/l
                   Tricloroetilene     μg/l
                 Tetracloroetilene      μg/l
                Esaclorobutadiene      μg/l
              Sommatoria organoalegonati    μg/l
                 1,1 Dicloroetano      μg/l
                1,2 Dicloroetilene      μg/l
                1,2 Dicloropropano      μg/l
                1,1,2 Tricloroetano     μg/l
                1,2,3 Tricloropropano     μg/l
               1,1,2,2 Tetracloroetano    μg/l
                 Tribromometano       μg/l
                1,2 Dibromoetano       μg/l

                Dibromoclorometano      μg/l


                Bromodiclorometano      μg/l




                            2 GESTIONE IMPIANTO
    Il seguente paragrafo riporta alcune procedure, controlli e monitoraggi volti alla verifica e al mantenimento di un
    livello di efficienza adeguato sia per quanto riguarda l’impianto di produzione che in merito alle tecniche di
    contenimento delle emissioni sull’ambiente ed è strutturato come segue:
    2.1 Controllo fasi critiche
    2.2 Manutenzione
    2.3 Controlli




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                                Controllo fasi critiche
                           2.1 Controllo delle fasi critiche del processo
                                                                   Modalità di
                                    Parametri di             Frequenza
      Fase del processo      Attività di controllo                 U.M.                 registrazione dei     Reporting
                                     esercizio             autocontrollo
                                                                    controlli

     Sgrassatura anodica;
       Decapaggio;
     Sgrassatura chimica;
      Neutralizzazione;
                     Concentrazione del
     Nichelatura (lucida e/o                   Concentrazione      g/l      Settimanale        Registro
                       bagno
        opaca);
                                                                                NO (*)
       Attivazione;
     Cromatura (lucida);
       Passivazione.

    Filtrazione e ricircolo delle    pH dell'acqua
                                       pH         pH      Settimanale        Registro
      acque di lavaggio       demineralizzata
    Le registrazioni verranno conservate presso lo stabilimento per un periodo pari alla durata dell'A.I.A. e saranno messe a disposizione dell'Autorità di Controllo.
    (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari.



                                2.2 Manutenzione
                          Manutenzione ordinaria delle apparecchiature
                                                                     Modalità di
                Dispositivo                  Tipo di intervento         Frequenza                  Reporting
                                                                    registrazione

                                     Verifica assenza di depositi
                                                         Semestrale
           Tutte le vasche dell'impianto             sul fondo delle vasche

                                        Controllo tenuta1        Settimanale
                                     Svuotamento e pulizia delle
                                                        All'occorrenza
                                         vasche
    Tutte le vasche dell'impianto escluse quelle dotate di
                                     Filtrazione dei bagni (con                   Quaderno
            impianto di ricircolo                                                          NO (*)
                                      apposita pompa filtro) e       Semestrale       manutenzioni
                                     reimmissione nelle vasche

                                        Controllo tenuta2         Annuale
                                     Controllo visivo presenza
            Bacino di contenimento                                  Giornaliero
                                          liquidi
                                           Pulizia           Annuale
             Impianti di aspirazione                              Vedi prospetto seguente
         Impianto di depurazione delle acque                            Vedi prospetto seguente
    (1) Il controllo della tenuta consta nel monitoraggio visivo del livello dei liquidi nelle vasche.
    (2) Il controllo della tenuta del bacino di contenimento verrà effettuato riempiendo con acqua i pozzetti di raccolta e verificando l'assenza di
    calo del livello (nell'arco di 24 h).
    (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari.; le registrazioni
    verranno conservate presso lo stabilimento per un periodo pari alla durata dell'A.I.A. e saranno messe a disposizione dell'Autorità Competente.




                                                                             Pag. 12 di 16



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                                        2.3 Controlli
                         2.3.1 Piano di gestione impianto abbattimento fumi
                                                                        Modalità di
    Impianto      Apparecchiature       Dispositivi       Tipo di intervento         Frequenza                 Reporting
                                                                       registrazione
                                      Verifica integrità del corpo
                                         della colonna di          Mensile
                                          assorbimento
   Linea galvanica
    unica (linea                              Verifica funzionamento
                                                         Quotidiana (**)
    chiusa - a                               indicatore di livello
     tunnel)                              Verifica funzionalità valvola
               Impianti di        Corpo della    di recupero (reintegro) acqua      Quadrimestrale
    Vasche di                                 nella colonna                        Quaderno
              abbattimento, SC1,      colonna di                                               NO (*)
    cromatura                                                               manutenzioni
                SC2, SC3        abbattimento      Verifica stato corpi di
     lucida
                                      riempimento ed eventuale         Semestrale
                                        pulizia/sostituzione
    Impianto di
    depurazione                              Verifica interno della
    acque reflue                                  colonna             Annuale
                                       Verifica/pulizia demister
                                                        Al bisogno ed almeno
                                      Sostituzione della soluzione
                                                            annuale
   (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. ; le registrazioni verranno
   conservate presso lo stabilimento per un periodo pari alla durata dell'A.I.A. e saranno messe a disposizione dell'Autorità Competente.
   (**) Registrazione solo delle anomalie




                       2.3.2 Sistemi di trattamento fumi: controllo del processo
    Punto di                Sistema di      Parametri di controllo del            Frequenza di       Modalità di
               Fase                                    U.M.                          Report
    emissione               abbattimento     processo di abbattimento              controllo       registrazione
                                  Visibilità delle emissioni al
                                        camino

                                   Regolare funzionamento        /     Settimanale
                                     elettroventilatore
           Linea galvanica
   Camini 1, 2   unica e impianto    Scrubber SC1,      Livello della soluzione                         Quaderno
     e3      di depurazione     SC2 e SC3           assorbente                            manutenzioni
            acque reflue
                                   Qualità della soluzione
                                  assorbente: pH (range 8,0 -      pH                          NO (*)
                                        9,5)                 Quotidiana (**)
                                    Qualità della soluzione
                                                    μS/cm
                                   assorbente: conduttività1

                                  Livello riempimento sacchi
                                                      /     Giornaliero
                                     recupero polveri
            Operazione di
    Camino 5                Filtri a maniche                                            /
            spazzolatura
                                    Pressione differenziale
                                                     mPa      Automatica
                                       maniche

   (1) La sostituzione della soluzione di abbattimento avviene con cadenza almeno trimestrale e comunque ogniqualvolta i controlli evidenzino un livello di saturazione
   (conducibilità > 10000 μS/cm)

   (*) (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. ; le registrazioni verranno
   conservate presso lo stabilimento per un periodo pari alla durata dell'A.I.A. e saranno messe a disposizione dell'Autorità Competente.
   (**) registrazione con frequenza settimanale e delle eventuali non conformità




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                   2.3.3 Piano di gestione impianto depurazione acque
                                                            Modalità di
    Apparecchiature         Dispositivi        Tipo di intervento        Frequenza              Reporting
                                                           registrazione

                   Vasche di raccolta        Verifica integrità       Mensile     Quaderno      NO (*)
    Sistemi di raccolta e                                             manutenzioni
    sollevamento acque                    Controllo funzionamento      Settimanale
       reflue         Indicatori di livello
                                 Manutenzione generale        Annuale

                               Verifica assenza di depositi sul
                                                   Semestrale
                                      fondo
                  Serbatoi di accumulo
                                Verifica integrità dei serbatoi   Quotidiana (**)

                                 Controllo funzionamento      Settimanale
   Serbatoi di accumulo e     Indicatori di livello
   sistemi di rilancio delle                  Manutenzione generale        Annuale
      acque reflue
                               Verifica regolare funzionamento    Settimanale
                  Regolatori di livello
                                 Manutenzione generale        Annuale

                     Flussimetri            Pulizia          Semestrale

      Impianto di                     Verifica assenza di liquidi
   depurazione delle acque                   dell'intercapedine delle      Mensile
                                    controvasche
                    Tutte le vasche
                    dell'impianto     Verifica assenza di depositi sul
                                                   Annuale
                                      fondo

                                Verifica integrità delle vasche    Annuale

                    Sedimentatori     Verifica sfioro acque chiarificate  Settimanale

                                Verifica assenza liquidi nel
                                                  Settimanale
                                 bacino di contenimento
                   Ispessitori fango
                               Verifica integrità dei serbatoi e
                                                  Settimanale
                                dei bacini di contenimento

                     Tubazioni        Verifica assenza perdite     Quotidiana (**)

                  Regolatori di livello     Manutenzione generale        Annuale

                   Agitatori ad elica     Manutenzione generale        Annuale

                                 Pulizia elettrodi di misura    Settimanale

                                   Taratura strumenti      Quadrimestrale
                 Catene di regolazione pH,   Controllo strumentazione
                   potenziale redox                       Quadrimestrale
                                 (impostazione set-point)

                                                    Biennale
                               Sostituzione elettrodi di misura
                                                  (all'occorrenza)

                  Valvole pneumatiche di     Manutenzione generale        Annuale
                   dosaggio reagenti
                  Pompe dosatrici dei
                    reagenti
                 Pompa di rilancio acque
                    chiarificate


                                                                   Pag. 14 di 16



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                                                         Annuale e al
                                       Pulizia grigliatura
                                                          bisogno
                   Sistema raccolta prima
                       pioggia          Verifica integrità delle vasche       Annuale

                                      Manutenzione generale          Annuale

                   Analizzatore automatico
                                       Controllo taratura
                    (sezione di controllo                          Quadrimestrale
                                        strumentazione
                       finale)

                                        Manutenzione
                    Misuratore di portata                            Annuale
                                       generale/pulizia(**)
    Sistemi di controllo
                                     Pulizia elettrodi di misura       Settimanale
                   Sonde di rilevazione pH,
                     potenziale redox e          Taratura strumenti        Quadrimestrale
                      conducibilità                              Biennale
                                   Sostituzione elettrodi di misura
                                                        (all'occorrenza)
   (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. i; le registrazioni verranno
   conservate presso lo stabilimento per un periodo pari alla durata dell'A.I.A. e saranno messe a disposizione dell'Autorità di controllo.

   (**) Registrazione solo delle anomalie




                 2.3.4 Sistemi di trattamento dei reflui: controllo del processo
                                    Parametri di
     Punto                 Sistema di       controllo del                Frequenza di      Modalità di
                Fase                                 U.M.                           Reporting
     emissione               abbattimento       processo di                 controllo      registrazione
                                    trattamento

                                   Trasferimento da
                                                Identificativo               Quaderno di
                                    decantatore a                 Al bisogno               NO (*)
                                               ispessitore e m3              manutenzione
             Ispessimento                  ispessitore
       /                    /
               fanghi
                                                Identificativo              Quaderno di
                                   Smaltimento fanghi                Al bisogno               NO (*)
                                               ispessitore e Kg              manutenzione

                                    Controllo dei
                                   parametri Cr6+, Ni,
             Trattamento dei               Solfiti in uscita,                         Registrazione
                                                    /       Ogni 3 ore
               reflui       Impianto       (analizzatore                           automatica
      SF1                            Ecofield, mod.                                     NO (*)
                        chimico - fisico
                                   Hydronova 2010)

             Raccolta prima
                                   Sensore di pioggia        /       Automatico         /
              pioggia

    (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari




                                                                             Pag. 15 di 16



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               2.3.5 Aree stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
                     Strutture di                                      Modalità di
        Aree                            Tipo di controllo         Frequenza              Reporting
                    contenimento                                      registrazione

     Aree di deposito                        Verifica stato delle aree     Quotidiana (**)
     materie prime ed      Aree di deposito dei
      ausiliari di          prodotti
                                                       Secondo
      processo                       Verifica dei quantitativi in deposito
                                                       normativa
                     Bacini di         Verifica assenza di liquidi nei
                                                      Settimanale
                    contenimento               bacini

                                  Verifica stato e corretto utilizzo
                                   dell'area: collocazione della                Registro    NO (*)
                                   cartellonistica riportante gli
                                  specifici codici C.E.R., verifica
     Aree di deposito                                           Secondo
                                 rispondenza dei rifiuti depositati ai
    temporaneo rifiuti                                          normativa
                    Tutte le aree di      codici C.E.R., verifica conformità
                    deposito rifiuti.      dei codici C.E.R. depositati con
                                  quelli dichiarati, verifica stato di
                                      pulizia delle aree.


                                 Verifica dei quantitativi in deposito    Secondo
                                      nelle singole aree        normativa
    (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari ; le registrazioni verranno
    conservate presso lo stabilimento per un periodo pari alla durata dell'A.I.A. e saranno messe a disposizione dell'Autorità Competente.

    (**) Registrazione solo delle anomalie




                                  3 INDICATORI DI PRESTAZIONE
                        3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance
                                                                Frequenza
      Indicatore e sua descrizione                Denominazione             U.M.1               Reporting
                                                                monitoraggio
                             Quantitativi di materie prima dedotti da
    Consumo specifico di materia prima           quanto indicato nella tabella          Kg/m2        Annuale      SI

                             Quantitativi di additivi dedotti da quanto
      Consumo specifico di prodotti
                                  indicato nella tabella          Kg/ m2        Annuale      SI
          ausiliari

                                     Totale rifiuti
      Produzione specifica di rifiuti                                 Kg/ m2        Annuale      SI

      Consumo specifico di Energia            Energia elettrica ad uso industriale
                                                      MWh/ m2        Annuale      SI
          Elettrica

    Consumo specifico di combustibile             Metano ad uso industriale         m3/ m2        Annuale      SI

                               Consumo specifico acqua ad uso
       Consumo idrico specifico                                    m3/ m2        Annuale      SI
                                    industriale


    (1) La superficie si riferisce ai m2 trattati totali




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                  Autorizzazione Integrata Ambientale n. 5/2020
                                   ALLEGATO A
     Il presente allegato, definito come “Allegato A” e costituente parte integrante e sostanziale
     dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 5/2020 rilasciata alla ditta Italcromatura srl per l' in-
     stallazione di Via Majorana n. 6 A-B-C in Comune di Montecchio Maggiore riporta i persi
     momenti dell’iter istruttorio e quanto emerso in conferenza a supportare le condizioni poste in
     autorizzazione.
     Per l'attività esercitata nell’installazione di via Majorana n. 6 A-B-C in Comune di
     Montecchio Maggiore (-identificata al codice IPPC 2.6 e relativa al trattamento di superfici
     metalliche mediante processi elettrolitici o chimici, con vasche destinate al trattamento con
     volumetria superiore a 30 metri cubi) con provvedimento n. 10/2011 del 08/06/2011 è stata
     rilasciata Autorizzazione Integrata Ambientale. In via preliminare era stata condotta una
     verifica di assoggettabilità a V.I.A conclusa con determina n.1560 del 23.12.2010 con
     pronuncia di esclusione con prescrizioni.
     Nel luglio 2016 ( nota datata 18/07/2016 agli atti con prot.n.49167 del 19/07/2016) la ditta ha
     trasmesso “..una proposta di aggiornamento dell’AIA ..”; tale “aggiornamento” di fatto,
     sostanziava una comunicazione di modifica che andava ad interessare il ciclo produttivo e le
     perse matrici ambientali. La predetta comunicazione interveniva in itinere di una valutazione
     di una richiesta di proroga di termini per la realizzazione di interventi già imposti con un
     provvedimento del 2013 (provvedimento prot. n. 13192 del 20/02/2013 – gli interventi imposti
     confermavano quelli richiesti nella procedura di VIA e relativi all'impianto di depurazione al
     tempo non effettuati). Con provvedimento di prot.n. 52523 del 02/08/2016 si accoglieva la
     richiesta di proroga in questione ( richiesta con prot. 37959 del 1/6/2016) nel rispetto delle
     seguenti condizioni:
     - la ditta dovrà provvedere alla realizzazione dei previsti interventi all' impianto di
     depurazione – vedasi provvedimento prot. n. 13192 del 20/02/2013 - entro agosto 2018;
     - nel termine di 18 mesi la ditta dovrà produrre comunque idonea documentazione a
     comprovare il rispetto dei termini di cui sopra.
     In assenza di tali prove questa Amministrazione procederà al riesame dell'AIA, previa ulteriore
     valutazione da parte della Commissione VIA.
     Per la situazione venutasi a creare e sulla base di un riscontro positivo reso in tal senso dagli
     Enti coinvolti era stato disposto per il riesame dell’autorizzazione; con nota prot n. 68835
     del 13/10/2016 alla ditta era stato quindi richiesto di produrre la documentazione prevista,
     prefigurando che al ricevimento della stessa questa Amministrazione avrebbe proceduto con la
     comunicazione di avvio procedimento. Nella stessa nota si avvertiva che nell'ambito del
     riesame sarebbero state valutate anche le modifiche/aggiornamento oggetto di comunicazione.
     La ditta per la richiesta di cui sopra non si è attivata con alcuna documentazione e ha
     invece presentato una contestuale richiesta di VIA e AIA (in data 27/01/17, prot n. 6267);
     il procedimento si è concluso con giudizio negativo di compatibilità ambientale.
     Dopo tale giudizio negativo la ditta, nell’esigenza di aver legittimato le modifiche apportate/da
     apportare all’installazione, con documentazione agli atti con prot.nn 50954, 50956, 50958,
     50960 del 01/08/2018, ha presentato un progetto di “modifica impianto galvanico”
     richiedendo, contestualmente, l’attivazione della procedura di verifica ai sensi dell’art.19
        Autorizzazione Integrata Ambientale – Italcromatura srl -    Allegato A                   Pag. 1 di 7



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     del D.Lgs. 152/2006. Tale procedura di verifica si è conclusa con determinazione n.1577 del
     20/12/2018 con la quale è stato disposto” è escluso dalla procedura di valutazione di
     impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni
     riportate nel parere 33/2018 allegato alla presente determinazione per costituirne parte
     integrante e sostanziale:
     “1) l’azienda è impegnata ad acquisire in via preventiva la necessaria autorizzazione integrata
     ambientale;
     2) i due ispessitori dovranno essere inequivocabilmente identificati e distinti e si dovranno
     registrare:
           - le operazioni di trasferimento dei fanghi da decantatore e ispessitori (giorno/ora; n°
           identificativo ispessitore di destinazione; quantità in m 3);
           - le operazioni di estrazione dei fanghi da ispessitori a autobotte (giorno/ora; n°
           identificativo ispessitore di provenienza; quantità in m 3).
     3) l'utilizzo d'acqua dal pozzo aziendale dovrà essere coerente con il disciplinare contenente
     obblighi e condizioni vincolanti la concessione rilasciata dal genio civile; il punto 4.1.2.1 del
     PMC fornirà evidenza del rispetto dei massimi volumi erogabili mensilmente da pozzo;
     4) per i pozzi spia di monitoraggio di cui al punto 4.1.9 del PMC dovrà essere fornita relazione
     idrogeologica circa l'efficacia di captazione di eventuali contributi dell'attività aziendale;
     5) per le acque meteoriche di dilavamento lato sud seconda pioggia - dovranno essere effettuate
     analisi sui parametri caratteristici (v. parametri di cui alla autorizzazione Acque del Chiampo)
     al fine di dare evidenza, come previsto dal c.1 art. 39 del PTA che i fenomeni di
     contaminazione sono esauriti con la prima pioggia (riferimento scarico superficiale) stante le
     modifiche introdotte nei sistemi di captazione e abbattimento dell'aria dovranno essere eseguite
     determinazioni analitiche sulle acque meteoriche al fine di evidenziarne l'idoneità allo scarico
     in acqua superficiale;
     6) il PMC dovrà essere integrato come segue:
      - il punto 4.1.1.3 riporterà mensilmente la superficie trattata in mq. con registrazione;
      - tra gli indicatori del punto 4.3 è da inserire "il consumo specifico di acqua di pozzo/mq" con
      calcolo e registrazione mensile a partire dai dati dei punti 4.1.1.3 e 4.1.9.
      7) ad opere completate dovrà essere elaborata una nuova valutazione di impatto acustico, con
      misure strumentali sul campo per tutti i parametri oggetto di indagine, secondo quanto
      indicano i decreti attuativi del caso.”
      Con perse comunicazioni in perse date -SUAP PRATICA N.04458630268-19012018-1412
      - SUAP 467 – 04458630268 - è stata inviata la documentazione con la quale la ditta ha
      inteso rispondere alle prescrizioni di cui al parere citato .
     Con riferimento ai pozzi di monitoraggio della falda nella documentazione inviata in integrazione e
     datata febbraio 2019, richiamata la messa in opera dei tre piezometri avvenuta tra il 9 e il 10 luglio
     2013 secondo le modalità indicate nella “Rete piezometrica di controllo della prima falda” del
     02/02/2011, l’accertamento delle direzioni di flusso di falda di aprile 2017 con due campagne freati-
     metriche già riportate nelle integrazioni rese a giugno 2017 nell’ambito della procedura di scree-
     ning, la conduzione in data 02/02/2019 di una nuova campagna freatimetrica al fine di verificare
     eventuali variazioni dei flussi idrici si perviene e si riportano le seguenti conclusioni:
     “Le carte idrogeologiche a scala di sito, elaborate con le misure eseguite ai piezometri, e le carte
         Autorizzazione Integrata Ambientale – Italcromatura srl -    Allegato A                   Pag. 2 di 7



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     idrogeologiche tratte dalla bibliografia evidenziano come i flussi di falda in transito, al di sotto del
     sedime della ditta Italcromatura srl, vengano intercettati dal sistema di monitoraggio Pz1, Pz2 e Pz3.
     Il piezometro Pz1, sopragradiente, monitora i flussi idrici di falda entranti nel sito ed il sistema Pz2 e
     Pz3, sottogradiente, i flussi in uscita confermando così l’efficacia circa la possibilità di intercettare
     eventuali contributi dell’attività aziendale che andrebbero ad alterare le caratteristiche chimico-fisi-
     che delle acque di falda.”Quanto sopra per la condizione posta in esito alla procedura di scree -
     ning di fornire “... di captazione di eventuali contributi dell'attività aziendale”.
     Con nota prot n. 42803 del 07/08/2019 si è proceduto ai sensi della L. 241/90 e ss.mm.ii. e
     dell'art.29-quater del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii a comunicare l’avvio del procedimento di
     riesame con valenza di rinnovo. Con la stessa nota la ditta è stata impegnata a produrre, nel
     termine del 30/09/2019, la documentazione riferita allo stato attuale e che potesse essere
     di riferimento dello stesso riesame; è stata inoltre invitata a procedere con gli adempimenti
     in ordine alla “relazione di riferimento”.
     Dal 12 agosto si è proceduto alla prevista pubblicazione.
     Nerl frattempo con nota datata 05.08.2019, agli atti con prot.n.42520 del 6.08.2019, la ditta ha
     comunicato l’acquisizione di uno stabile adiacente a quello in uso da destinarsi a deposito dei
     telai da utilizzarsi per i processi galvanici senza alcun cambiamento del processo produttivo.
     Con nota prot.n.7725 del 18/02/2020 è stata indetta una Conferenza di Servizi ai sensi
     dell’ art. 29 quater, comma 5 del D.Lgs. n. 152/2006 convocando gli Enti e la ditta per il giorno
     10/03/2019 .
     Con la stessa nota si rilevava che nel frattempo risultava essere stata conclusa anche la ve-
     rifica ispettiva ARPAV ( relazione finale agli atti con prot.n. 64028 del 06/12/2019). Per le
     difformità accertate in esito all’ispezione ambientale e riportate nella stessa relazione e per un
     ulteriore superamento dei limiti allo scarico comunicato da Acque del Chiampo nei confronti della
     ditta è stato adottato un provvedimento di diffida.
     Con la nota di convocazione della conferenza si scriveva anche:
     “Nell’ambito della conferenza sarà definito anche con relative scadenze temporali quanto proposto
     da ARPAV con riferimento alla matrice acqua e rumore.
     Per la ditta, in tempi utili per la richiamata conferenza, si chiede una valutazione sulle
     emissioni significative di cui ai camini identificati come C1 e C2 e questo per inpiduare
     quella che è la portata a cui riferire i limiti di emissione stessa e per verificare la possibilità di
     rispettare i limiti di cui al parere della CTPA n.1/1213 disponibile sul sito di questa
     Amministrazione. Si chiede inoltre di relazionare sugli interventi di miglioramento del
     consumo idrico messi in atto e questo tenuto conto delle proposte presentate e relativo
     cronoprogramma. Per la gestione delle acque meteoriche, nelle more di un’ autorizzazione allo
     scarico delle stesse, la ditta deve attuare le misure necessarie al fine di evitare contaminazioni
     del piazzale.”
     Con documentazione agli atti con prot.n. 8101 del 19/02/2020 il SUAP SPORTELLO UNICO
     DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE Comune di Montecchio Maggiore, facendo riferimento
     alla convocazione di conferenza sopra richiamata, ha trasmesso un parere urbanistico che
     evidenzia “L'intervento richiesto ricade all'interno della zona produttiva D1/6,con destinazione
     artigianale/industriale. L'attività è compatibile con le destinazioni ammesse per la ZTO. Si fa
     presente che l'art. 23 bis delle NTA vieta nuove attività di galvanotecnica, galvanoplastica e
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     galvanostesia, ma nel caso specifico si opera all'interno di un fabbricato esistente con attività
     produttiva galvanica già in essere nel complesso produttivo. Una piccola porzione dell'area di
     pertinenza ricade all'interno della fascia di rispetto dei pozzi idropotabili. Eventuali opere
     edilizie dovranno essere autorizzate con apposito provvedimento nel rispetto dei parametri di
     piano; pertanto per gli aspetti edilizi e per eventuali modifiche rispetto a quanto autorizzato, si
     demanda alle valutazioni dell’ufficio edilizia privata.”
     Un secondo parere riguarda il capannone di recente acquisizione. Con la considerazione che lo
     stesso dovrà essere destinato al deposito telai è stato comunicato il nulla osta a tale utilizzo,
     precisando che l'attività produttiva esistente non potrà essere ampliata in tale magazzino perchè
     potrebbe confliggere con l’ art. 23 bis delle NTA del P.I. E’ stato quindi richiamato che
     l'edificio risulta autorizzato con concessione edilizia n° 489/87 del 31.12.1987, concessione
     edilizia di variante n° 33/89 del 06.02.1989, SCIA prot.19085 del 11.06.2007 (pratica n° 167) e
     che l'agibilità è stata rilasciata in data 15.05.1989. Viene quindi evidenziato che la
     rappresentazione grafica presentata indica una partizione interna persa, con magazzino più
     piccolo e questo per richiamare che va presentata la relativa pratica edilizia prima di procedere
     La stessa Amministrazione ha richiamato quindi le prescrizioni ex art.216 del RD 27/7/1934
     n.1265 già formulate alla società in sede di rilascio del Decreto dirigenziale di classificazione
     di industria insalubre prot.n.33031 del 08.11.2012 con il richiamo ad una serie di azioni da
     intraprendere che non sono comunque traducibili in particolari prescrizioni di autorizzazione.
     La ditta per la richiesta avanzata con la richiamata nota di convocazione ha comunicato le
     portate di riferimento
     -camino C1 ( aspirazione generale dal tunnel e 2 aspirazioni localizzate su vasche di
     sgrassatura) : 40000 Nm3/h (attuale 45000 Nm3/h); poiché il tunnel ha un volume netto (d’aria)
     di circa 3150 m 3, l’impianto di aspirazione è in grado di garantire circa 12,5 ricambi/ora, valore
     cautelativo per l’impianto in esame;
     -camino C2 (aspirazione localizzata su vasca di cromatura): 8500 Nm3/h (attuale 10000
     Nm3/h); si ritiene che la qualità dell’aspirazione non risulti compromessa in quanto
     originariamente questa era sudpisa in 5 vasche (mediamente quindi 2000 Nm 3/h a vasca),
     mentre nella nuova configurazione d’impianto la necessità di aspirare è limitata ad una sola
     vasca di cromatura .
     Per quanto riguarda il rispetto dei limiti di cui al parere della CTPA n.1/1213 , ha evidenziato
     che questi sono persi e riferiti a specifiche attività galvaniche; il camino C1, essendo dedicato
     ad aspirazione generale e su sgrassature, non sarebbe inquadrabile in nessuna specifica attività
     inclusa nel parere della CTPA n.1/1213; il camino C2, essendo dedicato alle aspirazioni
     specifiche di cromatura,è inquadrabile entro quanto indicato nel parere della CTPA n.1/1213.
     Limitatamente al parametro H 2SO4 la ditta ha fatto notare che nel 2019 il valore risulta
     superiore al limite in questione, pur rimanendo inferiore ai limiti di cui all’Allegato I alla Parte
     V del D.Lgs. 152/2006 (attuale autorizzazione); per tutti gli altri anni i risultati sono
     notevolmente inferiori al limite proposto. Ritiene quindi che già con le attuali tecnologie la
     ditta sia in grado di rispettare i limiti proposti.
     La riunione della conferenza del 10/03/2020 non è stata possibile per la situazione di
     emergenza sanitaria verificatasi.
     Con nota prot.n. 20502 - 14/05/2020 è stata convocata una riunione di conferenza per il
     giorno 26 maggio attraverso teleconferenza.

         Autorizzazione Integrata Ambientale – Italcromatura srl -    Allegato A                   Pag. 4 di 7



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     La conferenza come risulta da documentazione agli atti si è tenuta, presenti questa
     Amministrazione,Arpav, Acque del Chiampo spa. Alla conferenza ha presenziato anche la ditta.
     Nel corso della stessa sono stati approfonditi gli aspetti di seguito riportati e nel complesso
     è stata conpisa la rilasciabilità dell’AIA alle condizioni riportate negli allegati 2 e 3 .
     Il comune di Montecchio ha confermato il proprio precedente parere.
     Con riferimento agli scarichi meteoriche
     Si è richiamato il parere della Commissione Tecnica Provinciale per l’Ambiente, prot. n. 85048 del
     06.12.2011, a carattere di indirizzo per l'applicazione delle norme di settore e in particolare del
     Piano di Tutela delle Acque, specifico piano di settore in materia di tutela e gestione delle acque, ai
     sensi dell’art. 121 del D.Lgs. n. 152/2006;
     Alla luce del parere richiamato è stato rilevato che per i piazzali della ditta -sia nord e nord est
     dopo l’acquisizione del nuovo capannone che sud- risulta confermata una necessità di
     autorizzazione.
     Per il piazzale nord tutte le acque già confluiscono al depuratore aziendale. In occasione del
     rinnovo/modifica AIA 2016 (Allegato 3 alla documentazione inviata il 13/06/2017), la ditta per
     il piazzale sud aveva proposto la separazione ed il trattamento trattamento al depuratore
     aziendale delle acque di prima pioggia e parte della seconda ; dal momento che tale procedura
     si era conclusa negativamente, la stessa proposta è stata quindi ribadita in occasione del
     riesame AIA 2018 e nella procedura di screening 2018.
     Ad oggi il progetto di adeguamento al PTA del piazzale sud non risulta realizzato. In sintesi il
     progetto prevede: la sistemazione della pavimentazione; l’intercettazione delle acque di
     dilavamento in condotte dedicate, inclusa loro grigliatura; la separazione dei primi 20 mm
     dell’evento meteorico con invio al sistema di trattamento acque già in essere, quindi con
     conferimento finale in fognatura nera; lo scarico della piovosità eccedente i primi 20 mm in
     fognatura bianca.
     Fino ad ultimazione dei lavori di adeguamento al PTA la ditta si è impegnata ad evitare ogni
     rischio dilavamento di sostanze potenzialmente pregiudizievoli per l’ambiente, in particolare: -
     evitando il passaggio dei carrelli elevatori; - assicurando la copertura a tenuta dei cassoni dei
     rifiuti presenti nell’area; - coprendo eventuali telai presenti con teli e sollevando gli stessi da
     terra mediante appositi bancali,in modo da evitare possibili dilavamenti sia diretti (pioggia
     incidente) che indiretti (acqua meteorica che scorre sul piazzale).
     Per l’attuazione al progetto di adeguamento al PTA del piazzale sud e piazzale nord est è stato
     inpiduato il termine del 30/09/2020, con impegno a procedere nel termine dei successivi 60
     giorni ad un controllo analitico per la verifica del rispetto dei limiti.
     Con riferimento allo scarico produttivo è stata accolta l’esigenza manifestata dal gestore
     della fognatura di impegnare la ditta ad intervenire migliorando il sito di alloggiamento
     delle apparecchiature di controllo ovvero, per quanto possibile, tutte le apparecchiature di
     controllo attualmente esistenti (autocampionatore, quadri elettrici e centralina di telecontrollo)
     vanno dislocati in unico punto, in completa sicurezza e al coperto, e tutti predisposti per la
     sigillatura; la ditta dovrà rapportarsi con il gestore della fognatura a definirne i dettagli.
     Ancorchè la portata non costituisca limite di autorizzazione è stato conpiso quanto segue che
     la ditta debba procedere alla manutenzione annuale del misuratore di portata in uscita (verifica
     elettronica e pulizia sensori tubo di misura) e il che PMC vada integrato prevedendo la
     registrazione delle relative operazioni.
         Autorizzazione Integrata Ambientale – Italcromatura srl -    Allegato A                   Pag. 5 di 7



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     Con riferimento alle emissioni in atmosfera
     E’ stato richiamato che in ordine alla quota dei punti di emissione questa Amministrazione,
     facendo riferimento a precisi bersagli - edifici circostanti, sentita in merito anche la
     Commissione Tecnica Provinciale per l'Ambiente (parere n. 9/2010), ritiene garantita in via
     generale la condizione richiesta dalla norma di efficace dispersione nel momento in cui “le
     quote dei camini risultano più alte di almeno un metro rispetto al colmo dei tetti, ai parapetti ed
     a qualunque altro ostacolo o struttura distante meno di 10 metri. Le bocche dei camini situati a
     distanza compresa fra 10 e 50 metri da aperture di locali abitati sono a quota non inferiore a
     quella del filo superiore dell'apertura più alta” ed e’ stato confermato che l'azienda presenta una
     situazione in linea con quanto sopra.
     Sulla base anche del riscontro fornito alle richieste avanzate con la convocazione della
     conferenza è stato conpiso di fissare i limiti come da tabella riportata in allegato 2.
     Sempre in conferenza per la situazione delle emissioni non convogliate all’esterno e relative
     alla spazzolatrice si prefigurava di impegnare la ditta, allo SPISAL dell'ULSS 8 un'apposita
     relazione per verificare la possibilità di mantenerla in essere ovvero la necessità di
     convogliamento all’esterno. La ditta presente in conferenza ha dichiarato la propria
     disponibilità a procedere comunque indipendentemente dal parere dello SPISAL al
     convogliamento all’esterno. In tale contesto è stato conpiso quindi di inpiduare il termine di
     60 giorni dal ricevimento del provvedimento di affinchè proceda in merito, con impegno alla
     realizzazione dell’intervento di seguire una procedura di avvio con analisi per la verifica del
     parametro polveri con limite di 15mg/Nmc.
     Nella stessa conferenza è stato comunque conpiso che la ditta deve rapportarsi con lo SPISAL
     anche per l’eliminazione della aspirazione a bordo vasca relativamente alle vasche di
     cromatura.
     Con riferimento al Rumore è stato richiamato il parere della competente sezione di ARPAV:
     “Con la presentazione delle prossima VIA la ditta provveda ad integrare l’analisi dell’impatto
     acustico con le seguenti valutazioni:
      analizzare il rispetto del valore limite differenziale di immissione in quanto sono da considerarsi
      ricettori anche gli uffici delle ditte limitrofe;
      analisi dell’impatto dovuto al traffico dall’attività.”
     Al riguardo la ditta ha dato conto di aver effettuato, secondo le indicazione di cui sopra, una
     valutazione nel 2019. La stessa sarà sottoposta alla competente sezione di ARPAV e se non ci
     saranno rilievi la ditta dovrà procedere con la prossima valutazione nel 2022, fermo restando
     che sulla base del parere che sarà reso potranno seguire altre e perse determinazioni.
     Per l’ utilizzo di acqua si è richiamato che con la proposta progettuale sottoposta a verifica
     VIA si faceva riferimento ad una portata di 55.000 m3/anno; la portata annuale prevista nel
     nuovo assetto passava quindi da 37.000 m3/anno del progetto approvato a 55.000 m 3/anno
     La ditta dispone di due fonti di approvvigionamento idrico: pozzo (prelievo principale) e
     allacciamento all’acquedotto pubblico.
     Con la nota di convocazione della conferenza si chiedeva di “…. relazionare sugli interventi di
     miglioramento del consumo idrico messi in atto e questo tenuto conto delle proposte presentate
     e relativo cronoprogramma.”
     Al riguardo la ditta ha riferito di aver concluso quanto previsto dal cronoprogramma presentato
     e, in particolare, sono stati eseguiti tutti gli interventi/prove tecniche proposte; ha ricordato che
     con comunicazione del 04/06/2019 aveva riportato una relazione tecnica sulle sperimentazioni
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     tecniche adottate fino a quella data, scrivendo che nel corso dei successivi mesi fino a fine
     gennaio 2020 sarebbe stato monitorato il rapporto costi/benefici di siffatta modifica; a seguito
     dell’analisi dei risultati la modifica sarebbe stata adottata come definita oppure dismessa. La
     modifica riguardava la riorganizzazione di alcuni lavaggi (senza aumento senza aumento del
     volume dei volumi di trattamento), al fine di diminuire il volume dei reflui e la quantità di
     prodotti utilizzata, e veniva descritta come non sostanziale. La ditta ha quindi confermato che
     la configurazione d’impianto allora proposta è stata adottata come definitiva, per cui ha
     confermato lo schema d’impianto e lo schema a blocchi precedentemente inviato e che si
     riporta in allegato 1.
     Richiamata la pertinente condizione di cui alla determinazione n.1577 del 20/12/2018 di
     esclusione dalla procedura di valutazione di impatto ambientale “ l'utilizzo d'acqua dal pozzo
     aziendale dovrà essere coerente con il disciplinare contenente obblighi e condizioni vincolanti
     la concessione rilasciata dal genio civile; “ e la circostanza che nella documentazione di cui
     alla stessa procedura non si fa chiari riferimenti a prelievi o utilizzi a cui riferire il previsto
     utilizzo di acqua per usi industriali nella quantità massima di 55.000 mc/annui in sede di
     conferenza è stato conpiso di considerare l’utilizzo riferito ad entrambi i prelievi – pozzo
     e acquedotto- rilevando la necessità che tutti gli usi siano contabilizzati con apposito
     contatore e controllati/registrati. Il nuovo contatore dovrà essere installato nel termine di 60
     giorni dal ricevimento del provvedimento.




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