Determina n.474 del 22/04/2020
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 474 DEL 22/04/2020
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO AVICOLO
(POLLI DA CARNE).
INSTALLAZIONE: AZIENDA AGRICOLA NIZZETTO GIANPAOLO.
SEDE LEGALE: VIA CHIESETTE BRANCHINE 12/E 1º IN COMUNE DI ESTE (PD).
SEDE OPERATIVA: VIA PAVARAZZI 3 IN COMUNE DI NOVENTA VICENTINA.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N. 3/2020.
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata da parte dell’Azienda agricola Nizzetto Gianpaolo, con sede
legale in via Chiesette Branchine 12/E 1º in comune di Este (PD) e sede operativa in via Pavarazzi 3
in comune di Noventa Vicentina, relativa all'attività di allevamento avicolo (polli da carne),
pervenuta agli atti in data 27/11/2019 con prot. n. 62262, integrata con nota prot. n. 2848 del
21/01/2020, secondo quanto richiesto dallo scrivente Servizio con nota prot. n. 66395 del
19/12/2019, e ancora integrata con nota prot. n. 8082 del 19/02/2020.
Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività
industriali di cui all'allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., con codice 6.6.a.
Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c. 3 del D.Lgs. 152/2006, lo scrivente Servizio ha dato
comunicazione di avvio procedimento con nota agli atti prot. n. 11563 in data 10/03/2020 e
contestualmente ha indetto una conferenza semplificata e in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14
bis della L. 241/1990 chiedendo agli Enti coinvolti dal procedimento di esprimere il proprio parere
entro 30 giorni.
Vista la pubblicazione sul sito web della Provincia di Vicenza in data 10/03/2020 dell’annuncio
contenente indicazioni sulla localizzazione dell’installazione in oggetto, sul nominativo del gestore,
sulle sedi e modalità di consultazione degli atti inpiduati dall’autorità competente e sui termini di
presentazione di eventuali osservazioni sulla domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale.
Visto l’esito del sopralluogo effettuato da personale della Provincia e di ARPAV presso
l’installazione in data 10/06/2019.
Tenuto conto che, a seguito di convocazione di Conferenza di Servizi in modalità asincrona, ai sensi
dell’art. 14 bis della L. 241/2000, non sono pervenuti pareri ostativi nei termini previsti e, pertanto,
il procedimento si conclude con il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, con il numero
3/2020, con le prescrizioni ivi contenute e allegate al presente provvedimento per costituirne parte
integrante e sostanziale.
Visto il parere positivo espresso da ARPAV sul Piano di Monitoraggio e Controllo, pervenuto agli
atti con nota al prot. n. 33870 del 19/06/2019.
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
copia informatica per consultazione
dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di
eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
l'autorizzazione dell'intervento e che quanto riportato nel presente provvedimento risponde
all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater
del D.Lgs. 152/2006.
Visti:
- il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III
bis, tratta dell'Autorizzazione Integrata Ambientale;
- il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione
delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per
le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
- il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la
D.G.R.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie
finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio
2005, n. 59”;
- la Delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
delle tariffe per l’Autorizzazione Integrata Ambientale (I.P.P.C.);
- la L.R. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per
la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18
febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
riduzione integrate dell'inquinamento"”;
- le Deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande
previsti dall’art. 5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio
2005 n. 59 – LR 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione
dell’inquinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione
Integrata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
(PMC)”;
- che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato
D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia
di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 150 ID PROC 610.
Dato atto che con Decreto Presidenziale n. 28 del 24/02/2020 è stato approvato il Piano Esecutivo
di Gestione 2020/2022 e il Piano delle Performance anni 2020/2021;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.3 del 03/02/2020 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2020-2022;
DETERMINA
1. di rilasciare all’Azienda agricola Nizzetto Gianpaolo, relativa all'attività di allevamento
avicolo (polli da carne) con sede legale in via Chiesette Branchine 12/E 1º in comune di Este
(PD) e sede operativa in via Pavarazzi 3 in comune di Noventa Vicentina (VI),
l’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 3/2020 allegata alla presente Determinazione, con
prescrizioni, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, di cui al D.Lgs. 152/2006 e
copia informatica per consultazione
alla L. 241/1990 e s.m.i.;
2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia;
3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
4. di trasmettere il presente provvedimento all’Azienda agricola Nizzetto Gianpaolo, al
Sindaco del Comune di Noventa Vicentina, al Direttore del Dipartimento Provinciale
ARPAV di Vicenza, al Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda ULSS n. 8 –
Berica.
5. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
AVVERTE CHE
La presente Autorizzazione Integrata Ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs.
152/2006, ha validità sino al 30/04/2030 e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui
all'allegato IX, parte seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà
inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle
informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs. 152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità
competente il gestore potrà continuare l'attività sulla base della precedente Autorizzazione.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Servizio Rifiuti VIA VAS –
Ufficio Tutela Ecosistemi Agrari della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n. 1 Vicenza.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano
di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi
della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche
impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente
comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi dell'art. 29-nonies D.Lgs. 152/2006.
In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento, di cui
forma parte integrante e sostanziale, troveranno applicazione l'art. 29-decies c. 9 e l’art. 29-
quattuordecies del D.Lgs. 152/2006.
In relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con
oneri a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità potrà comunque disporre
controlli aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c. 4 del D.Lgs. 152/2006.
copia informatica per consultazione
La tariffa istruttoria, di cui al DM del 24/04/2008, è stabilita in euro 693,00 come da criteri fissati
dalla Regione del Veneto con l'emanazione della Delibera di Giunta Regionale n. 1519/2009.
Vicenza, 22/04/2020
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 474 DEL 22/04/2020
OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO AVICOLO
(POLLI DA CARNE).
INSTALLAZIONE: AZIENDA AGRICOLA NIZZETTO GIANPAOLO.
SEDE LEGALE: VIA CHIESETTE BRANCHINE 12/E 1º IN COMUNE DI ESTE (PD).
SEDE OPERATIVA: VIA PAVARAZZI 3 IN COMUNE DI NOVENTA VICENTINA.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N. 3/2020.
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 23/04/2020.
Vicenza, 23/04/2020
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Ufficio tutela ecosistemi agrari
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di Posta Elettronica Certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
AZIENDA AGRICOLA NIZZETTO GIANPAOLO
AUTORIZZAZIONE N. 3/2020
Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
SOGGETTO PROPONENTE: Azienda agricola Nizzetto Gianpaolo .
SEDE LEGALE: via Chiesette Branchine 12/E 1º – Este (PD).
SEDE IMPIANTO: via Pavarazzi 3 – Noventa Vicentina (VI).
TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento avicolo di polli da carne.
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., codice 6.6.a
“Allevamento intensivo di pollame con piu' di 40000 posti pollame”.
1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame (polli da carne) – della potenzialità di
84.000 capi per ciclo – in conformità alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione
dovrà essere effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive
modifiche e integrazioni, applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che
gestionali, secondo quanto previsto dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del
Ministero dell’Ambiente) e regionali (deliberazioni della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile
2009 e n. 1100 del 31-07-2018).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella
documentazione presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà
ottemperare a tutti gli obblighi previsti dal decreto n. 5046 del 25/02/2016 del Ministero delle
Politiche agricole e forestali, nonché dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del
25/11/2016.
D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere
tempestivamente comunicati.
E – La ditta dovrà provvedere entro 180 giorni dal ricevimento della presente, per le coperture
costituite da lastre in cemento-amianto, alla valutazione dell’indice di degrado, come previsto dalla
DGRV n. 265/11, al fine di definire/attuare eventuali azioni di monitoraggio e/o di bonifica. L’esito
della valutazione, effettuata da ditta specializzata, dovrà essere fatto pervenire alla Provincia.
F – La ditta dovrà prevedere e far realizzare un idoneo pozzetto di raccolta e contenimento degli
eventuali reflui derivanti dalle operazioni di disinfezione degli automezzi in ingresso
nell’installazione.
copia informatica per consultazione
G – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale
nei modi e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della
presente Autorizzazione.
H – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente
operative entro il 31/07/2020 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2021.
I – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non
oggetto di report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per
tutta la durata dell’Autorizzazione integrata ambientale.
L – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e
comunicarli annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del
Piano di monitoraggio e controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
M – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile
di ogni anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione
integrata ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla
Regione Veneto e ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE –
piave.regione.veneto.it). Per la compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore
primario della Regione Veneto, la costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo
aziendale presso la competente struttura periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza
agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai servizi del Sistema informativo del Settore primario
(SISP).
Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica
certificata (PEC) il file del report per gli adempimenti di competenza. Medesimo report va
trasmesso anche ad ARPAV e ai Comuni interessati (ovvero dove ha sede l'installazione e dove
vengono effettuati gli spargimenti agronomici) ai sensi dell'art. 29 – sexies c. 6 del D.Lgs.
152/2006.
copia informatica per consultazione
2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modifiche di
ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
regionale n. 1100 del 31-07-2018.
QUADRO SINOTTICO
AUTORITA’ DI AUTORITA’ DI
GESTORE GESTORE
CONTROLLO CONTROLLO
FASI
Autocontrollo Reporting Ispezioni programmate Campionamenti/analisi
1 COMPONENTI AM BIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti
1.1.1 Materie prime alla ricezione annuale X
1.1.2 Altre materie prime alla ricezione annuale X
1.1.3 Prodotti finiti giornaliero annuale X
1.1.4 Stoccaggi no no -
Mezzi per lo
1.1.5 spandimento no no -
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche annuale annuale X
1.3 Consumo energia
1.3.1 Energia/combustibili annuale annuale X
1.4 Azoto e Fosforo escreti
1.4.1 Azoto escreto Vedi paragrafo annuale X
1.4.2 Fosforo escreto Vedi paragrafo annuale X
1.5 Emissioni in Aria
Stima emissioni annuale X
1.5.1.1 Vedi paragrafo
ammoniaca totali
Stima emissioni annuale X
1.5.1.2 Vedi paragrafo
ammoniaca per capo
Emissioni odori, annuale X
1.5.2 Vedi paragrafo Su segnalazione/richiesta
polveri e sonore
Stima emissioni annuale X
1.5.2.1 Vedi paragrafo
polveri
1.5 Emissioni in Aria
Stima emissioni intero
1.5.3 Vedi paragrafo annuale X
processo
1.5.3.1 Stima emissioni diffuse Vedi paragrafo annuale X
copia informatica per consultazione
Punti emissione (in
1.5.4.1 caso emissioni no no -
convogliate)
Inquinanti monitorati
1.5.4.2 no no
(emissioni convogliate)
Emissioni in acqua
1.6 (Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della normativa vigente)
1.6.1 Punti di scarico no no
1.6.2 Inquinanti monitorati no no
Suolo/sottosuolo
1.7 (Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )
1.7.1 Acque di falda no no
1.7.2 Terreni Vedi paragrafo
Emissione di Rifiuti
1.8 (Solo per i casi previsti)
Controllo rifiuti
1.8.1 annuale Annuale X
pericolosi
Controllo rifiuti non
1.8.2 annuale annuale X
pericolosi
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
Sistemi di controllo no
2.1.1 delle fasi critiche del Vedi paragrafo X
processo
Interventi di no
2.1.2 manutenzione Vedi paragrafo X
ordinaria
2.1.3 Aree di stoccaggio no no X
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance
3.1.1 Monitoraggio Annuale annuale X
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 - Consumo materie prime e prodotti
La tabella del paragrafo 1.1 si propone di elencare tutte le materie prime che entrano nel ciclo produttivo. Nel
caso di un allevamento si tratta soprattutto di animali allevati (suini e pollame) e degli alimenti/mangime che
vengono somministrati agli stessi.
La composizione del mangime somministrato ai capi può avere un importante ruolo sull’impatto ambientale
soprattutto per il contenuto di fosforo e azoto. A discrezione dell’azienda proponente e dell’Autorità
competente, nei casi in cui vengono utilizzati mangimi con perse concentrazioni di P e N può essere utile
inserire il dato nella tabella pidendolo in più classi corrispondenti a persi range di concentrazione dei due
elementi.
copia informatica per consultazione
Non sono richiesti, in quanto non pertinenti in questa Sede, il quantitativo di farmaci utilizzati.
Per quanto riguarda la frequenza di autocontrollo delle materie prime si chiede all’azienda di fare una proposta
all’Ente competente in base alla propria organizzazione aziendale: se l’azienda ha l’abitudine di comprare il
mangime mensilmente, proporrà nel PMC una frequenza di autocontrollo “mensile”, se l’acquisto non ha tale
regolarità sarà indicato “alla ricezione”.
L’azienda dovrà conservare i dati sul consumo di materie prime e comunicarli unitamente agli altri dati di
autocontrollo richiesti annualmente attraverso un Report su supporto informatico/cartaceo.
I dati richiesti per il Report annuale sono già in possesso dell’azienda (fatture, bollette, contatori) e nella
maggior parte dei casi sono anche già registrati (registri fiscali e/o sanitari).
Per i dati indicati nelle tabelle 1.1.1. e 1.1.2. (tonnellate all’anno di mangime o capi all’anno allevati) si
richiede la comunicazione del dato su base annuale indipendentemente dalla frequenza di autocontrollo
indicata nel PMC. Gli alimenti, valutata la necessità di determinare l’azoto e il fosforo escreto, saranno
indicati sia come quantità che come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede tecniche, da
cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.
L’azienda conserverà le fatture d’acquisto e i cartellini allegati ai mangimi con relativa composizione.
Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
Modalità UM UM UM Frequenza
Denominazione Fase di utilizzo Fonte dato
stoccaggio (Azoto) (Fosforo) autocontrollo
Contabilità aziendale /
capi di Stabulazione t/anno t/anno t/anno
capannone Alla ricezione registro a scelta del
bestiame alimentazione (1) (2) (2)
gestore/autocertificazione
Contabilità aziendale /
A
mangime Silos alimentazione t/anno t/anno t/anno Alla ricezione registro a scelta del
li
gestore/autocertificazione
m
e
Contabilità aziendale /
n Stabulazione
lettiera magazzino t/anno t/anno t/anno Alla ricezione registro a scelta del
ti alimentazione
gestore/autocertificazione
Contabilità aziendale /
Armadio
topicidi derattizzazione t/anno t/anno t/anno Alla ricezione registro a scelta del
chiuso
gestore/autocertificazione
Altro
(1) Gli alimenti sono indicati come quantità.
(2) Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede tecniche, da cartellino
o da analisi su campioni rappresentativi.
Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
Denominazione Modalità Fase utilizzo UM Frequenza Fonte dato
stoccaggio autocontrollo
Medicinali Locale chiuso Stabulazione t/Kg/anno Alla ricezione Registro veterinario
Detergenti/ Locale chiuso Pulizia fine t/Kg/anno Alla ricezione Contabilità aziendale
ciclo
disinfettanti
Lettiera Deposito Stabulazione t/Kg/anno Alla ricezione Contabilità aziendale
copia informatica per consultazione
Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti
Peso
Denominazio Frequenza
Processo unitari UM Fonte del dato
ne autocontrollo
o
Potenzialità
Al rilascio
massima Unità Unità/anno Autorizzazione
Autorizzazione
allevamento
Contabilità aziendale / registro
Numero capi in
Unità Unità/anno All’acquisto a scelta del
entrata
gestore/autocertificazione
Contabilità aziendale / registro
Numero capi in
Unità Unità Alla partenza a scelta del
uscita
gestore/autocertificazione
Contabilità aziendale / registro
Capi mediamente
Unità Unità/anno Annuale a scelta del
presenti
gestore/autocertificazione
Stabulazione Contabilità aziendale / registro
Avicoli da Peso (vivo
kg kg/anno Annuale a scelta del
carne venduto)
gestore/autocertificazione
Contabilità aziendale / registro
Numero cicli
Numeri cicli Annuale a scelta del
/anno
gestore/autocertificazione
Contabilità aziendale / registro
Durata ciclo gg Giorni Fine ciclo a scelta del
gestore/autocertificazione
Contabilità aziendale / registro
Numero cicli
Numeri cicli Annuale a scelta del
/anno
gestore/autocertificazione
Contabilità aziendale / registro
Durata ciclo gg Giorni Fine ciclo a scelta del
gestore/autocertificazione
Contabilità aziendale / registro
Capi Unità Unità/anno Giornaliera a scelta del
gestore/autocertificazione
Capi
deceduti
Contabilità aziendale / registro
Peso kg Kg/anno In uscita a scelta del
gestore/autocertificazione
Contabilità aziendale / registro
Effluenti di
Palabili m³ Annuale a scelta del
allevamento
gestore/autocertificazione
copia informatica per consultazione
Tabella 1.1.4 – Stoccaggi
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali
non palabili
Ubicazione Tipologia vasche Sup H Volume Anno copertura (Indicare tipologia
(mq) (m) (m3) copertura)
Vasche fuori
terra no
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali
palabili
Ubicazione Tipologia vasche Sup H Volume Anno copertura (Indicare tipologia
(mq) (m) (m3) copertura)
Concimaia no
Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici
Tipo attrezzatura Targa o matricola Titolo possesso
no no -
1.2 - Consumo risorse idriche
I dati verranno inseriti e inviati all’Autorità competente attraverso il Report annuale riportando tutte le
misurazioni effettuate con la frequenza stabilita dal PMC. Nella fase di controllo verrà effettuata la lettura
del conta litri e valutata la congruità con i dati inviati.
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di Frequenza
Fase di utilizzo UM Fonte del dato
approvvigionamento autocontrollo
Stabulazione,
Acqua di falda (pozzo) mc/a annuale contalitri
alimentazione
Stabulazione,
Acqua superficiale (no) mc/a - -
alimentazione
Stabulazione,
Acquedotto mc/a annuale riepilogo bollette
alimentazione
1.3 - Consumo energia/combustibili
Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili
Frequenza
Descrizione Tipologia UM Fonte del dato
autocontrollo
Energia importata da MWh/a o A fine ciclo o frequenza
Energia elettrica Contatore
rete esterna TEP minima annuale
acquisto GPL l/anno annuale Riepilogo fatture
copia informatica per consultazione
1.4 – Azoto e Fosforo escreti
L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una delle seguenti
possibilità:
a) con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del contenuto di proteina
grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli animali. I contenuti di proteina grezza e
di fosforo totale degli alimenti possono essere calcolati mediante:
- in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
- in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari provenienti da silos o
dal sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale di fosforo e proteina grezza o, in
alternativa, nella documentazione di accompagnamento o utilizzando valori standard per il contenuto
totale di fosforo e proteina grezza nei composti alimentari.
b) con stima mediante analisi degli effluenti di allevamento per il contenuto totale di azoto e fosforo.
c) mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla DGR n. 2439
del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli allevamenti” reso disponibile
su apposito supporto informatico dalla Giunta regionale del Veneto.
La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto
riportato.
Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Azoto escreto totale Kg Azoto escreto/posto
(Kg azoto/anno) animale/anno
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
Categoria animale Azoto totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg azoto-
escreto/posto animale/anno)
Polli da carne 0,2 – 0,6
Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Fosforo escreto totale Fosforo escreto
(Kg P2O5/anno) (Kg P2O5 capo/anno)
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
Categoria animale Fosforo totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg P2O5
escreto/posto animale/anno)
Polli da carne 0,05 – 0,25
• il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le
specie di pollame.
• Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
1.5 – Emissioni in aria
1.5.1 – Emissioni di ammoniaca
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi sono camini
che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le emissioni provengono dalle stalle ma
anche dalle strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia non permette
generalmente di quantificare analiticamente queste emissioni diffuse di conseguenza, è importante stimare
copia informatica per consultazione
almeno le emissioni principali, quali l’ammoniaca. Questa stima può essere effettuata mediante una delle
seguenti possibilità:
a) attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria di animali)
sulla base dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale) presente in ciascuna fase
della gestione degli effluenti di allevamento ;
b) tramite fattori di emissione;
c) con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame allevato o
del sistema di stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di ammoniaca e del tasso
di ventilazione utilizzando i metodi normalizzati ISO, nazionali o internazionali o altri metodi atti a
garantire dati di qualità scientifica equivalente.
La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH3/posto animale/anno) associate alle migliori tecniche
disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali, dovrà essere
ricompreso nell’intervallo sotto riportato.
Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
Tipologia kg kg kg kg NH3/spandimento/posto
animali NH3/totale/posto NH3/ricovero/posto NH3/stoccaggio/posto animale/anno
animale/anno animale/anno(1) animale/anno
per i polli da carne deve essere ricompreso:
Polli da carne con peso finale fino a 2,5 Kg.
0,01 – 0,08(1)
(1) Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale all'aperto e rurale in libertà,
a norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante modalità di
applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme di commercializzazione per le carni
di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di un sistema di
trattamento aria.
1.5.2 – Emissioni di odori, polveri e sonore
A) Emissioni di odori
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni
effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche la riduzione
delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della sostanzialità e frequenza delle
segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e comprovabili attraverso sopraluogo all’impianto, sarà
valutata la prescrizione di monitorare le emissioni di odori utilizzando:
norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725 per
determinare la concentrazione di odori).
utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di dati di
qualità scientifica equivalente.
B) Emissioni di polveri
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni
effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei contaminanti che
possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli operatori agricoli, il monitoraggio si
ottiene applicando con frequenza annuale:
calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi EN o
altri metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente
(non applicabile a impianti muniti di un sistema di trattamento dell’aria).
stima mediante i fattori di emissione.
Qualora il ricovero zootecnico sia munito di un sistema di trattamento dell’aria il monitoraggio delle
emissioni di ammoniaca, polveri e/o odori provenienti da ciascun ricovero zootecnico può avvenire
copia informatica per consultazione
mediante controllo del funzionamento effettivo del sistema di trattamento aria (per esempio mediante
registrazione continua dei parametri operativi o sistemi di allarme).
Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
Tipologia animali kg PM10/totale kg PM10/posto
animale/anno
Polli da carne - 0,0157 capo/anno
C) Emissioni sonore
In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista una
valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di un Piano di
gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione Ambientale.
Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà mettere in
atto un protocollo per il monitoraggio.
1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle emissioni
nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento di suini (scrofe incluse) o pollame,
nella prima applicazione delle BAT si dovranno altresì stimare o calcolare la riduzione delle emissioni di
ammoniaca provenienti dall’intero processo rispetto alla “situazione in atto”. A tal fine, il Gestore
determinerà la stima dell’azoto e fosforo escreto con una delle metodologie indicate al punto 1.4, nonché le
emissioni di ammoniaca come riportato al punto 1.5.1 provenienti dall’allevamento. Qualora i valori siano
superiori a quelli riportati nella BAT pertinente, il Gestore dovrà fornire indicazioni sulle tecniche da
applicare affinché i valori siano ricompresi nell’intervallo soprariportati.
Ulteriori stime di emissioni diffuse, richieste nel rilascio dell’Autorizzazione verranno riportate nella tabella
sottostante. Per la stima si deve fare riferimento alle pubblicazioni scientifiche di livello nazionale o
internazionale utilizzando i coefficienti di emissione proposti.
Tabella 1.5.3.1 – Stima delle emissioni diffuse.
Metodo applicato Frequenza di
Parametro/ inquinante Provenienza Emissioni totali Reporting
per il calcolo autocontrollo
Metano - CH4 stabulazione DM 29/01/2007 Annuale t/anno Annuale
Protossido di azoto - N2O stabulazione ANPA-CTN-ACE Annuale IIASA Annuale
Rumori
Odori Impianto Annuale Annuale
Altri
1.5.4 – Emissioni convogliate
Nel Report annuale si dovranno riportare esclusivamente la comunicazione delle emissioni di tipo
convogliato che sono soggette ad Autorizzazione e le emissioni diffuse in aria dell’ammoniaca provenienti
da ciascun ricovero zootecnico.
Per quanto riguarda le emissioni di tipo convogliato la tabella 1.5.4.1 inpidua i punti di emissione, mentre
la tabella 1.5.4.2 identifica per ciascun punto di emissione convogliata, in corrispondenza dei parametri
elencati, la frequenza del monitoraggio ed il metodo utilizzato.
I punti di emissioni possono derivare ad esempio da:
a) impianti produzione energia;
b) impianti essiccazione/molitura cereali;
c) impianti di trattamento E.A. (ad esempio strippaggio, essiccazione,…).
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Tabella 1.5.4.1 – Emissioni in aria. Punti di emissione (in caso di emissioni convogliate)
Punto di emissione Provenienza (impianto/reparto) Durata emissione Durata emissione
h/giorno giorni/anno
no no - -
Tabella 1.5.4.2 – Emissioni in aria. Inquinanti monitorati per le emissioni in atmosfera (emissioni convogliate) – Pa-
rametri indicativi.
Modalità di controllo
Parametro (*) E1 E2 Metodi (**)
Continuo Discontinuo
Monossido di carbonio (CO) annuale UNI EN 15058
Ossidi di azoto (NOx) annuale UNI 10878 e UNI EN 14792
Ossidi di zolfo (SOx) annuale UNI EN 14791
(***)
Polveri Totali Sospese (PTS) annuale UNI EN 13284
UNI EN 12619 e 13526
COT (non metanici) annuale
UNI EN ISO 25140
(*) Il monitoraggio delle emissioni in atmosfera dovrà prevedere il controllo di tutti i punti emissivi e dei parametri significativi
dell’impianto in esame come da Autorizzazione. In presenza di emissioni con flussi ridotti e/o emissioni le cui concentrazioni
dipendono esclusivamente dal presidio depurativo (escludendo i parametri caratteristici di una determinata attività produttiva)
dopo una prima analisi in sede di messa a regime, è possibile proporre misure parametriche alternative a quelle analitiche, ad
esempio tracciati grafici della temperatura, del ΔP, del pH, che documentino la non variazione dell’emissione rispetto all’analisi
precedente.
(**) Qualora i metodi analitici e di campionamento impiegati siano persi dai metodi previsti dall’autorità competente o non siano
stati indicati, il metodo prescelto deve essere, in ogni caso, normato (UNI; EPA) e garantire limiti di rilevabilità compatibili con le
concentrazioni ammesse.
(***) Tale monitoraggio, nel caso di impianti di molitura cereali ed essicazione,dopo una prima analisi in sede di messa a regime, può
essere sostituito dal mantenimento in efficienza dei sistemi di filtrazione.
1.6 – Emissioni in acqua
Si indicano in questa tabella soltanto gli scarichi autorizzati ai sensi della norma di settore (D.lgs n. 152/06 e
successive modifiche ed integrazioni).
Tabella 1.6.1 – Scarichi
Recapito (fognatura, Durata Durata
Punto di emissione Provenienza corpo idrico, sistema emissione emissione
depurazione) (h/giorno) (gg/anno)
no no no - -
Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati – Parametri indicativi
Parametro/ Punto/i di Frequenza
UM Fonte del dato
inquinante emissione autocontrollo
Portata m3/h no no no
Temperatura °C no no rno
copia informatica per consultazione
Solidi sospesi
mg/l no no no
totali
COD mg/l no no no
BOD5 mg/l no no no
Cu mg/l no no no
Zn mg/l no no no
cloruri no no no no
Fosforo tot no no no no
Azoto
mg/l no no no
ammoniacale
Azoto nitroso mg/l no no no
Azoto nitrico mg/l no no no
Tensioattivi
mg/l no no no
totali
L’incertezza delle misurazioni e conformità ai valori limite di emissione: ai fini del rispetto dei valori limite
autorizzati, i risultati analitici dei controlli/autocontrolli devono riportare indicazione del metodo utilizzato e
dell’incertezza della misurazione, così come descritta e riportata nel metodo stesso. Il risultato di un
controllo è da considerare superiore al valore limite autorizzato quando l’estremo inferiore dell’intervello di
confidenza della misura, (cioè l’intervallo corrispondente a “Risultato Misurazione ± Incertezza di Misura “)
risulta superiore al valore limite autorizzato.
In presenza di impianti di trattamento dovranno essere svolti controlli per monitorare la funzionalità dei
presidi di depurazione.
1.7 – Suolo e sottosuolo
In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in cui lo stoccaggio dei
materiali non palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni). Secondo la norma, tali strutture devono essere
opportunamente impermeabilizzate con manto artificiale posto su un adeguato strato di argilla di riporto, e
devono prevedere attorno al piede esterno dell’argine, un fosso di guardia perimetrale adeguatamente
dimensionato e idraulicamente isolato dalla normale rete scolante (per evitare percolazione o dispersione
degli effluenti). In caso di monitoraggio i possibili parametri da rilevare sono riportati nella tabella 1.8.1. In
base ai risultati dei controlli e a valutazioni sito-specifiche le lista degli inquinanti può essere adeguata.
Tabella 1.7.1 – Suolo e sottosuolo. Monitoraggio acque di falda
Modalità
Parametro/ Punti di Frequenza
UM registrazione
inquinante controllo autocontrollo
controlli
Solidi sospesi totali mg/l no no no
COD mg/l no no no
BOD5 mg/l no no no
Cu mg/l no no no
copia informatica per consultazione
Zn mg/l no no no
Cloruri mg/l no no no
Fosforo tot mg/l no no no
Azoto ammoniacale mg/l no no no
Azoto nitroso mg/l no no no
Azoto nitrico mg/l no no no
Tensioattivi totali mg/l no no no
1.7.2 – Terreni
Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di presentare
all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di azoto, con l’eventuale
Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento se c’è l’uso agronomico, a valenza annuale
o quinquennale, a seconda della specifica disciplina regionale.
Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si prende atto della
Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali, presentata dall’allevamento;
nel caso di nuovo impianto l’invio della Comunicazione dovrà essere effettuato prima dell’inizio della
produzione.
Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel caso di
utilizzo agronomico degli effluenti.
Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i controlli per ogni
serbatoio.
1.8 – Rifiuti
I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di allevamento e tutti
i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo agronomico) e bisogna descriverne
la gestione all’interno dell’impianto produttivo indicando le eventuali operazioni di smaltimento o recupero
affidato a terzi.
Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti speciali non
pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
Nelle tabelle, 1.9.1 e 1.9.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti pericolosi e non
pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di “deposito temporaneo” art. 183, c.
1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:
Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi
Rifiuti Destinazione
Descrizione Modalità stoccaggio Fonte del dato
(codice CER) (R/D)
180202*
Imballaggi contenenti Imballaggi di Documenti previsti
Come da art. 183, c. 1, lett.
residui di sostanze fitofarmaci R dalla normativa
bb) del d.lgs. n. 152/2006
pericolose o contaminati contenenti residui vigente
da tali sostanze
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Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi
Destinazione Modalità di
Rifiuti Descrizione Modalità stoccaggio
(R/D) registrazione
150102 Documenti previsti dalla
Sacchi in plastica Come da art. 183, c. 1, lett. R normativa vigente
Imballaggi di plastica bb) del d.lgs. n. 152/2006
150106 Documenti previsti dalla
Sacchi – barattoli Come da art. 183, c. 1, lett. normativa vigente
Imballaggi in materiali R
– taniche bb) del d.lgs. n. 152/2006
misti
150107 Contenitori in Documenti previsti dalla
Come da art. 183, c. 1, lett. R
vetro normativa vigente
Imballaggi in vetro bb) del d.lgs. n. 152/2006
150110 Documenti previsti dalla
Rifiuti metallici Come da art. 183, c. 1, lett. R normativa vigente
Rifiuti metallici bb) del d.lgs. n. 152/2006
Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è necessario indicare
la mortalità standard, la soluzione adottata per la conservazione delle carcasse e il referente per il ritiro delle
stesse, nonché indicare nella planimetria generale del centro zootecnico l’ubicazione della cella frigorifero.
2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza, gestione e manutenzione
di:
emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio effluenti, modalità e tempo di
allontanamento dei reflui;
impianto abbattimento fumi se presenti camini con emissione convogliata proveniente da attività
connesse autorizzate nella stessa AIA;
impianto depurazione acque se presente.
Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere segnalate all’Autorità
competente attraverso il Report annuale.
L’azienda potrà presentare delle procedure e registri predisposti per i sistemi di gestione ambientale (ISO
14001 o EMAS) se certificata.
Nella tabella 2.1.1 sono indicati in via esemplificativa alcuni tra i parametri minimi e le analisi da effettuare
che il gestore deve prevedere per il controllo delle fasi del processo.
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Parametro di Frequenza
Fase/attività Criticità UM Fonte del dato
esercizio autocontrollo
Sostanza secca Annuale, su un 5%
gestione
Solidi totali del liquame/pollina
Stabulazione liquame/letame % RdP
N tot allontanata
/pollina Metalli pesanti dall’allevamento
(Rame e Zinco)
Dilavamento delle Verifica delle rete di
Pioggia su piazzali Annuale
acque meteoriche scolo
concentrazione di Sostanza secca
Alimentazione (*) Proteina grezza (*) % Annuale RdP
azoto e fosfati
Fosforo (*)
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(*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, se si utilizzano prodotti
vegetali coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da bibliografia o in alternativa attraverso analisi
appropriata.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
Fonte del dato/
Macchinario Tipo di intervento Frequenza
Modalità di registrazione
Controllo della
Sistemi di asportazione deiezioni Settimanale (*) Registro
funzionalità
Abbeveratoi/impianto
Controllo funzionalità Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
alimentazione
Termosonde apertura finestre tarature Annuale (*) Rapporto di taratura
Verifica delle
Ugelli di erogazione acqua pressioni di Annuale (*) Quaderno di manutenzione
erogazione
Impianto
Controllo funzionalità Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
riscaldamento/raffrescamento
Impianto ventilazione Controllo funzionalità Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
Pulizia piazzali Controllo visivo Settimanale (*) Settimanale
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.
Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Struttura di contenimento Tipo di controllo Frequenza Modalità di registrazione
Secondo
Serbatoi carburanti Visivo Registro manutenzioni
necessità (*)
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità
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3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che possono essere utilizzati
come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che misurano l’impatto e grandezze che misurano il
consumo delle risorse (ad esempio consumo di energia in un anno).
E’ importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di produzione annua
attraverso un denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la quantità di prodotto/anno espresso in
tonnellate e consumi o le emissioni espresse in kg di prodotto, in questo caso si indicherà il valore kg/t. In
alcuni casi può essere più opportuno riferirli all’unità di materia prima.
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Metodo di Frequenza di
Indicatore Descrizione UM
misura monitoraggio
Quantitativo di rifiuto prodotto
Produzione specifica di
rispetto al numero di capi Kg/capo Calcolo annuale
rifiuti
allevati
Quantitativo di acqua prelevata
Consumo specifico risorsa
rispetto al numero di capi m3/capo Calcolo annuale
idrica
allevati
Consumo energetico Fabbisogno totale di
specifico per ciascun energia/combustibile utilizzata
TEP/capo Calcolo annuale
combustibile/fonte rispetto al numero di capi
energetica allevati
Produzione di reflui Quantitativo di reflui prodotti in
m3/capo Calcolo annuale
specifica relazione ai capi allevati
Quantitativo di azoto
Consumo di azoto
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo annuale
somministrato
numero di capi allevati
Quantitativo di fosforo
Consumo di fosforo
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo annuale
somministrato
numero di capi allevati
Quantitativo di mangimi
Consumo specifico di
consumato in rapporto al m3/capo Calcolo annuale
mangimi
peso di capi allevati
Produzione specifica Peso di capi morti rispetto
kg/capo Calcolo annuale
di animali morti Al peso di capi allevati
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