Determina n.665 del 09/06/2020

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 665 DEL 09/06/2020

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO DI POLLI DA
     CARNE.
     INSTALLAZIONE: DITTA CRIVELLARO CRISTIAN.
     UBICAZIONE: COMUNE DI VILLAGA, VIA BERICO EUGANEA N. 65.
     AUTORIZZAZIONE N. 4/2020.

                            IL DIRIGENTE
     Vista la documentazione presentata con note prott. nn. 50778 e 50783 del 31 luglio 2018, integrate
     in data 1 agosto 2018 (prott. nn. 50868, 50869, 50870), 20 agosto 2018 (prot. n. 54858), 4 settembre
     2018 (prot. n. 57929), 14 maggio 2019 (prott. nn. 26643, 26645, 26646, 26712), 21 febbraio 2020
     (prot. n. 8623) da parte della ditta Crivellaro Cristian, con sede legale in via Conti Barbarano n.
     10/A in comune di Villaga e sede operativa in via Berico Euganea n. 65 ancora a Villaga, e relativa
     all’esercizio di un impianto di allevamento di polli da carne.
     Tenuto conto che il procedimento per rilascio dell’Autorizzazione Integrata ambientale è stato
     coordinato con quello di Valutazione impatto ambientale a cui è stato preliminarmente sottoposto, il
     cui esito ha vincolato il procedimento autorizzativo ai sensi del D.Lgs. 152/2006.
     Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività
     industriali di cui all'allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., con codice 6.6.a.
     Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c.3 del D.Lgs. 152/2006, è stata data comunicazione
     dell'avvenuto avvio procedimento sul sito web della Provincia di Vicenza in data 18-09-2018
     contestualmente alla procedura di Valutazione Impatto Ambientale.
     Visto l’esito del sopralluogo effettuato, congiuntamente con i componenti del comitato tecnico per
     la valutazione impatto ambientale, in data 21-09-2018.
     Considerato che non sono pervenute osservazioni ai sensi dell'art. 29-quater c.4 del D.Lgs.
     152/2006.
     Tenuto conto del parere favorevole espresso nella Conferenza di Servizi tenutasi il giorno 05-09-
     2019 con le prescrizioni contenute nell’Autorizzazione n. 4/2020 e allegata al presente
     provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
     Visto il parere positivo espresso da ARPAV in sede di Conferenza di Servizi sul Piano di
     Monitoraggio e controllo inviato dalla ditta.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di
     eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
     l'autorizzazione dell'intervento e che quanto riportato nel presente provvedimento risponde
     all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater



copia informatica per consultazione
     del D.Lgs. 152/06.
     Visti:
     - il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III
     bis, tratta dell'autorizzazione integrata ambientale;
     - il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione
     delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per
     le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
     - il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
     istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la
     D.G.R.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie
     finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio
     2005, n. 59”;
     - la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
     delle tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.);
     - la L.R. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per
     la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18
     febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
     riduzione integrate dell'inquinamento"”;
     - le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
     Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
     presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
     ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande
     previsti dall’art. 5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio
     2005 n. 59 – LR 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione
     dell’inquinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione
     Integrata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
     (PMC)”;
     - il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive
     modifiche e integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107
     (sulle funzioni e responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere
     gestionale);
     - che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato
     D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia
     di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 270 (ID 179).
     Dato atto che con Decreto Presidenziale n. 28 del 24/02/2020 è stato approvato il Piano Esecutivo
     di Gestione 2020/2022 e il Piano delle Performance anni 2020/2021;
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
     Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.3 del 03/02/2020 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2020-2022;

                          DETERMINA

      1. di rilasciare alla ditta Crivellaro Cristian, con sede legale in via Conti Barbarano n. 10/A in
        comune di Villaga e sede operativa in via Berico Euganea n. 65 ancora a Villaga, e relativa
        all’esercizio di un impianto di allevamento di polli da carne, l’Autorizzazione Integrata
        Ambientale n.4/2020, con prescrizioni, allegata alla presente determinazione che ne
        costituisce parte integrante e sostanziale, di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L. 241/1990 e
        s.m.i.;
      2. il presente provvedimento viene trasmesso alla ditta e allo studio di consulenza, al comune
        di Villaga, ad ARPAV Vicenza, all’ULSS 8 Berica.



copia informatica per consultazione
        3. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
         diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
         sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
        4. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
         provvedimento sul sito di questa Provincia ;
        5. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
        6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
         all'albo pretorio on line.

                           AVVERTE CHE
     La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs.
     152/2006, ha validità sino al 30-06-2030 e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui
     all'allegato IX, parte seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà
     inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle
     informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs. 152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità
     competente il gestore potrà continuare l'attività sulla base della precedente Autorizzazione.
     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
     Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
     presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
     data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
     La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio VIA
     della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n.1 Vicenza.
     Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
     autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
     Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano
     di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi
     della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche
     impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente
     comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi dell'art.29-nonies D.Lgs. 152/2006.
     In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento, di cui
     forma parte integrante e sostanziale, troverà applicazione l'art. 29-decies c.9 e 29-quattuordecies del
     D.Lgs. 152/2006.
     In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
     dell'Autorizzazione integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con oneri
     a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque disporre controlli
     aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c.4 del D.lgs. 152/2006.

     Vicenza, 09/06/2020

                                       Sottoscritta dal Dirigente
                                       (MACCHIA ANGELO)
                                         con firma digitale


     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISERI




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                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 665 DEL 09/06/2020


     OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO DI POLLI DA
     CARNE.
     INSTALLAZIONE: DITTA CRIVELLARO CRISTIAN.
     UBICAZIONE: COMUNE DI VILLAGA, VIA BERICO EUGANEA N. 65.
     AUTORIZZAZIONE N. 4/2020.




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 10/06/2020.


     Vicenza, 10/06/2020




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




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                          PROVINCIA DI VICENZA
                       AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                                  SETTORE AMBIENTE
                               SERVIZIO VIA-SUOLO-RIFIUTI
                                Ufficio tutela ecosistemi agrari
                              Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                    Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
                      Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




                       DITTA CRIVELLARO CRISTIAN

                        AUTORIZZAZIONE N. 4/2020
     Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
     SOGGETTO PROPONENTE: Ditta Crivellaro Cristian.
     SEDE LEGALE: via Conti Barbarano n. 10/A – comune di Villaga.
     SEDE IMPIANTO: via Berico Euganea n. 65 – comune di Villaga.
     TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento polli da carne.
     MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., codice 6.6.a
     “Allevamento intensivo di pollame con piu' di 40000 posti pollame”.


     1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
     La ditta deve gestire l’allevamento polli da carne – della potenzialità di 146.000 capi/ciclo – in conformità
     alle seguenti prescrizioni:
     A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
     effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
     applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
     dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
     (deliberazioni della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e n. 1100 del 31 luglio 2018).
     B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
     presentata alla Provincia.
     C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottemperare
     a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25 febbraio 2016 del Ministero delle Politiche agri cole e
     forestali, nonché dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25 novembre 2016.
     D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
     comunicati.
     E – La ditta dovrà provvedere entro 180 giorni dal ricevimento della presente, per le coperture costituite da
     lastre in cemento-amianto, alla valutazione dell’indice di degrado, come previsto dalla DGRV n. 265/11, al
     fine di definire/attuare eventuali azioni di monitoraggio e/o di bonifica. L’esito della valutazione, effettuata
     da ditta specializzata, dovrà essere fatto pervenire alla Provincia.
     F – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
     e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente
     Autorizzazione.
     G – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative entro
     il 30 settembre 2020 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2021.
     H – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
     report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
     dell’Autorizzazione integrata ambientale.




copia informatica per consultazione
     I – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
     annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
     controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
     L – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
     anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
     ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
     ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
     compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
     costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
     periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
     servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
     Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
     (PEC) il file del report per gli adempimenti di competenza. Medesimo report va trasmesso anche ad
     ARPAV e ai Comuni interessati (ovvero dove ha sede l'installazione e dove vengono effettuati gli
     spargimenti agronomici) ai sensi dell'art. 29 – sexies c. 6 del D.Lgs. 152/2006.

     2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
     Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modifiche di
     ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
     regionale n. 1100 del 31 luglio 2018.




copia informatica per consultazione
                          QUADRO SINOTTICO


                                      AUTORITA’ DI   AUTORITA’ DI
                     GESTORE      GESTORE
                                      CONTROLLO     CONTROLLO
              FASI
                                       Ispezioni
                     Autocontrollo    Reporting          Campionamenti/analisi
                                      programmate


      1                     COMPONENTI AM BIENTALI

     1.1                        Materie prime e prodotti
     1.1.1  Materie prime      Alla ricezione   Annuale       X
     1.1.2  Altre materie prime   Alla ricezione   Annuale       X
                      Vedi proposta
     1.1.3  Prodotti finiti               Annuale       X
                      del gestore
                      Vedi proposta
     1.1.4  Stoccaggi                  Annuale       X
                      del gestore
          Mezzi per lo      Vedi proposta
     1.1.5 spandimento         del gestore
                                Annuale       X

     1.2                          Risorse idriche
     1.2.1    Risorse idriche    Annuale      Annuale       X

     1.3                         Consumo energia

     1.3.1  Energia/combustibili   Annuale      Annuale       X

     1.4                        Azoto e Fosforo escreti
     1.4.1    Azoto escreto     Annuale      Annuale       X
     1.4.2    Fosforo escreto    Annuale      Annuale       X

     1.5                         Emissioni in Aria
           Stima emissioni
     1.5.1.1               Annuale      Annuale       X
           ammoniaca totali
           Stima emissioni
     1.5.1.2               Annuale      Annuale       X
          ammoniaca per capo
                     Secondo piano
           Emissioni odori,
     1.5.2               gestione od    Annuale       X        X
           polveri e sonore
                     autorizzazione
           Stima emissioni
     1.5.2.1               Annuale      Annuale       X
             polveri

     1.5                         Emissioni in Aria
                       Prima
           Stima emissioni
     1.5.3              applicazione              X
           intero processo
                        BAT
           Stima emissioni
     1.5.3.1               Annuale      Annuale       X
             diffuse




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                           Emissioni in acqua
     1.6     (Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della
                           normativa vigente)
     1.6.1                         Non presenti

                               Suolo/sottosuolo
     1.7
                      (Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )
     1.7.1                      Monitoraggio non previsto

                              Emissione di Rifiuti
     1.8
                             (Solo per i casi previsti)
          Controllo rifiuti
     1.8.1                Annuale    Annuale       X
           pericolosi

         Controllo rifiuti non
     1.8.2                Annuale    Annuale       X
           pericolosi

                              Presenza di Amianto
     1.9
                               (DGR 265/2011)

         Valutazione indice di
     1.9.1                Biennale   Biennale       X
            degrado

      2                       GESTIONE IMPIANTO
     2.1                 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
         Sistemi di controllo
     2.1.1  delle fasi critiche del    NO       NO         X         X
             processo
           Interventi di
     2.1.2   manutenzione       Annuale     NO         X
            ordinaria
     2.1.3  Aree di stoccaggio     Annuale     NO         X

      3                      INDICATORI PRESTAZIONE
     3.1                 Monitoraggio degli indicatori di performance
     3.1.1  Monitoraggio        Annuale     X         X



     1 – COMPONENTI AMBIENTALI

     1.1 - Consumo materie prime e prodotti
     La tabella del paragrafo 1.1 si propone di elencare tutte le materie prime che entrano nel ciclo
     produttivo. Nel caso di un allevamento si tratta soprattutto di animali allevati (suini e pollame) e
     degli alimenti/mangime che vengono somministrati agli stessi. La composizione del mangime
     somministrato ai capi può avere un importante ruolo sull’impatto ambientale soprattutto per il
     contenuto di fosforo e azoto. A discrezione dell’azienda proponente e dell’Autorità competente, nei
     casi in cui vengono utilizzati mangimi con perse concentrazioni di P e N può essere utile inserire
     il dato nella tabella pidendolo in più classi corrispondenti a persi range di concentrazione dei
     due elementi.
     Non sono richiesti, in quanto non pertinenti in questa Sede, il quantitativo di farmaci utilizzati.




copia informatica per consultazione
     Per quanto riguarda la frequenza di autocontrollo delle materie prime si chiede all’azienda di fare
     una proposta all’Ente competente in base alla propria organizzazione aziendale: se l’azienda ha
     l’abitudine di comprare il mangime mensilmente, proporrà nel PMC una frequenza di autocontrollo
     “mensile”, se l’acquisto non ha tale regolarità sarà indicato “alla ricezione”.
     L’azienda dovrà conservare i dati sul consumo di materie prime e comunicarli unitamente agli altri
     dati di autocontrollo richiesti annualmente attraverso un Report su supporto informatico/cartaceo.
     I dati richiesti per il Report annuale sono già in possesso dell’azienda (fatture, bollette, contatori) e
     nella maggior parte dei casi sono anche già registrati (registri fiscali e/o sanitari).
     Per i dati indicati nelle tabelle 1.1.1. e 1.1.2. (tonnellate all’anno di mangime o capi all’anno
     allevati) si richiede la comunicazione del dato su base annuale indipendentemente dalla frequenza
     di autocontrollo indicata nel PMC. Gli alimenti, valutata la necessità di determinare l’azoto e il
     fosforo escreto, saranno indicati sia come quantità che come Azoto e Fosforo somministrati
     ricavando i dati dalle schede tecniche, da cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.
     L’azienda conserverà le fatture d’acquisto e i cartellini allegati ai mangimi con relativa
     composizione.

     Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
                Modalità    Fase di     UM     UM    UM     Frequenza
    Denominazione                                                  Fonte dato
                stoccaggio   utilizzo         (Azoto)  (Fosforo)  autocontrollo

          Mangime
     Alimenti




          polli da                  t/anno  t/anno    t/anno
                 Silos   Alimentazione                    Alla ricezione   Contabilità aziendale
           carne                    (1)    (2)      (2)


     a)       Gli alimenti sono indicati come quantità.
     b)       Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede
          tecniche, da cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.

     Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
        Denominazione       Modalità     Fase utilizzo        UM     Frequenza       Fonte dato
                     stoccaggio                        autocontrollo
                   Locale chiuso e
                   coperto       Pulizia fine                         Contabilità
     Detergenti/disinfettanti                       t/anno       Alla ricezione
                   (precamera      ciclo                            aziendale
                   cap.2)
                                                 Alla
                                                            Contabilità
     Lettiera          Non previsto     Stabulazione    t/anno       ricezione/Inizio
                                                            aziendale
                                                 ciclo
                                                            Contabilità
     Pulcini           Capannoni      Stabulazione    t/anno       Alla ricezione
                                                            aziendale




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     Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti

                        Peso
     Process   Denominazio                           Frequenza
                        unitari        UM                        Fonte del dato
      o       ne                             autocontrollo
                         o
             Potenzialità
                                            Al rilascio
              massima       Unità       Unità/anno                      Autorizzazione
                                            Autorizzazione
             allevamento

            Numero capi in
                        Unità       Unità/anno       All'arrivo       Documenti del soccidante
             entrata

            Numero capi in                                       Documenti del soccidante
     Stabulazi               Unità        Unità       Alla partenza
             uscita
      one
     Avicoli   Capi mediamente
     da carne                Unità       Unità/anno       Annuale          Autocertificazione
             presenti

             Peso (vivo                                        Documenti del soccidante
                          kg        kg/anno        Annuale
             venduto)

                                 Numero cicli                  Documenti del soccidante
             Numeri cicli                           Annuale
                                  /anno

             Durata ciclo       gg        Giorni        Fine ciclo       Documenti del soccidante

                Capi       Unità       Unità/anno      Giornaliera         Contabilità aziendale
      Capi
     deceduti
                Peso        kg        Kg/anno        In uscita         Contabilità aziendale

    Effluenti
                                                             Contabilità
    di
               Palabili       mc        M³/anno        Annuale        aziendale/comunicazione
    allevame
                                                              nitrati
    nto


     Tabella 1.1.4 – Stoccaggi
     Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali
     non palabili
                              Sup       H    Volume                 (Indicare tipologia
      Ubicazione     Tipologia vasche                           Anno copertura
                              (mq)      (m)    (m3)                    copertura)
                                    Non presenti

     Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali
     palabili
      Ubicazione     Tipologia vasche      Sup        H   Volume     Anno copertura     (Indicare tipologia
                              (mq)        (m)   (m3)                   copertura)
     Comune di Villaga,
                  Concimaia
     foglio 17 mappale                303 mq       3m   909 mc       Da fare        Tettoia fissa
                  coperta
         192


     Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici
        Tipo attrezzatura                 Targa o matricola              Titolo possesso
             L'azienda dichiara che non effettuerà spandimento ma venderà tutta la pollina prodotta.
                            In caso di spargimento utilizzerà terzista




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     1.2 - Consumo risorse idriche
     I dati verranno inseriti e inviati all’Autorità competente attraverso il Report annuale riportando tutte
     le misurazioni effettuate con la frequenza stabilita dal PMC. Nella fase di controllo verrà effettuata
     la lettura del conta litri e valutata la congruità con i dati inviati.


     Tabella 1.2.1 - Risorse idriche

        Tipologia di                          Frequenza
                       Fase di utilizzo     UM            Fonte del dato
      approvvigionamento                        autocontrollo

                        Stabulazione,
          Acquedotto                     mc/a    Annuale      Bollette
                        alimentazione



     1.3 - Consumo energia/combustibili
     Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili

                                       Frequenza
       Descrizione        Tipologia        UM               Fonte del dato
                                       autocontrollo
     Energia importata da
                   Energia elettrica   MWh/a        Annuale      Bollette
       rete esterna

     Energia autoprodotta e
        consumata       Energia elettrica   MWh/a        Annuale       GSE
     (fotovoltaico cap. 3 e 4)

        Acquisto         Gasolio        t/a       Annuale      Fatture

      Gas da rete esterna     Gas metano       Nmc/a      Annuale      Bollette


     1.4 – Azoto e Fosforo escreti
     L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una delle
     seguenti possibilità:
      con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del contenuto di
      proteina grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli animali. I contenuti di
      proteina grezza e di fosforo totale degli alimenti possono essere calcolati mediante:
          1. in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
        2. in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari provenienti
          da silos o dal sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale di fosforo e
          proteina grezza o, in alternativa, nella documentazione di accompagnamento o
          utilizzando valori standard per il contenuto totale di fosforo e proteina grezza nei
          composti alimentari.
      con stima mediante analisi degli effluenti di allevamento per il contenuto totale di azoto e
      fosforo.
      mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla DGR n.
      2439 del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli allevamenti” reso
      disponibile su apposito supporto informatico dalla Giunta regionale del Veneto.
      La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso
      nell’intervallo sotto riportato.



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     Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
         Categoria animale              Azoto escreto totale              Kg Azoto escreto/posto
                                (Kg azoto/anno)                  animale/anno
     Polli da carne

     A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese nell’intervallo sottoriportato
                  Categoria animale              Azoto totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg azoto-escreto/posto
                                        animale/anno)
     Polli da carne                                            0,2 – 0,6
     1   l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame
     2   il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.


     Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
         Categoria animale              Fosforo escreto totale               Fosforo escreto
                                (Kg P2O5/anno)                 (Kg P2O5 capo/anno)
     Polli da carne

     A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
     sottoriportato
               Categoria animale            Fosforo totale escreto (1) (2)   associato a BAT (kg P2O5
                                    escreto/posto animale/anno)
     Polli da carne                                      0,05 – 0,25

       •  il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le
          specie di pollame.
       •  Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.


     1.5 – Emissioni in aria
     1.5.1 – Emissioni di ammoniaca
     Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi sono
     camini che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le emissioni provengono
     dalle stalle ma anche dalle strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale
     tecnologia non permette generalmente di quantificare analiticamente queste emissioni diffuse di
     conseguenza, è importante stimare almeno le emissioni principali, quali l’ammoniaca. Questa stima
     può essere effettuata mediante una delle seguenti possibilità:
       a) attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria di
         animali) sulla base dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale) presente in
         ciascuna fase della gestione degli effluenti di allevamento ;
       b) tramite fattori di emissione;
       c) con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame
         allevato o del sistema di stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di
         ammoniaca e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi normalizzati ISO, nazionali o
         internazionali o altri metodi atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente.
     La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH3/posto animale/anno) associate alle migliori
     tecniche disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali,
     dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto riportato.




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     Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
     Tipologia animali        kg NH3/totale         kg              kg          kg NH3/spandimento
                                  NH3/ricovero        NH3/stoccaggio
     Polli da carne

     Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
     Tipologi        kg             kg         kg                        kg
       a      NH3/totale/post      NH3/ricovero/post NH3/stoccaggio/post               NH3/spandimento/post
     animali     o animale/anno       o animale/anno  o animale/anno                  o animale/anno
     Polli da
     carne

     Polli da carne con peso finale fino a
     2,5 Kg.                                            0,01 – 0,08(2)

     (2) Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale all'aperto e rurale in libertà, a
     norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante modalità di
     applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme di commercializzazione per le carni di
     pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di un sistema di trattamento aria.



     1.5.2 – Emissioni di odori, polveri e sonore
     A) Emissioni di odori
     Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
     azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
     Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche la
     riduzione delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della sostanzialità e
     frequenza delle segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e comprovabili attraverso
     sopraluogo all’impianto, sarà valutata la prescrizione di monitorare le emissioni di odori
     utilizzando:
          norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725
          per determinare la concentrazione di odori).
     B) Emissioni di polveri
     Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
     azioni/misurazioni effettuate.
     Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei
     contaminanti che possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli operatori
     agricoli, il monitoraggio si ottiene applicando con frequenza annuale:
       a) calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi
         EN o altri metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità scientifica
         equivalente (non applicabile a impianti muniti di un sistema di trattamento dell’aria).
       b) stima mediante i fattori di emissione.
     Qualora il ricovero zootecnico sia munito di un sistema di trattamento dell’aria il monitoraggio
     delle emissioni di ammoniaca, polveri e/o odori provenienti da ciascun ricovero zootecnico può
     avvenire mediante controllo del funzionamento effettivo del sistema di trattamento aria (per
     esempio mediante registrazione continua dei parametri operativi o sistemi di allarme).




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     Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
        Tipologia animali          kg PM10/totale       kg PM10/posto animale/anno
     Polli da carne


     C) Emissioni sonore
     In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista una
     valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di un Piano
     di gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione Ambientale.
     Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà
     mettere in atto un protocollo per il monitoraggio.
     1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
     Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle
     emissioni nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento di suini (scrofe
     incluse) o pollame, nella prima applicazione delle BAT si dovranno altresì stimare o calcolare la
     riduzione delle emissioni di ammoniaca provenienti dall’intero processo rispetto alla “situazione in
     atto”. A tal fine, il Gestore determinerà la stima dell’azoto e fosforo escreto con una delle
     metodologie indicate al punto 1.4, nonché le emissioni di ammoniaca come riportato al punto 1.5.1
     provenienti dall’allevamento. Qualora i valori siano superiori a quelli riportati nella BAT
     pertinente, il Gestore dovrà fornire indicazioni sulle tecniche da applicare affinché i valori siano
     ricompresi nell’intervallo soprariportati.
     1.5.4 – Emissioni convogliate
     Nel Report annuale si dovranno riportare esclusivamente la comunicazione delle emissioni di tipo
     convogliato che sono soggette ad Autorizzazione e le emissioni diffuse in aria dell’ammoniaca
     provenienti da ciascun ricovero zootecnico.
     L'azienda non ha emissioni convogliate.
     1.6 – Emissioni in acqua
     Si indicano in questa tabella soltanto gli scarichi autorizzati ai sensi della norma di settore (D.lgs n.
     152/06 e successive modifiche ed integrazioni).
     L'allevamento non presenta emissioni in acqua
     1.7 – Suolo e sottosuolo
     In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in cui lo
     stoccaggio dei materiali non palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni).
     Non sono presenti stoccaggi in contenitori di terra.
     1.7.2 – Terreni
     Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di presentare
     all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di azoto, con
     l’eventuale Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento se c’è l’uso
     agronomico, a valenza annuale o quinquennale, a seconda della specifica disciplina regionale.
     Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si prende
     atto della Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali, presentata
     dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio della Comunicazione dovrà essere effettuato
     prima dell’inizio della produzione.




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     Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel caso
     di utilizzo agronomico degli effluenti.
     L'azienda non effettuerà utilizzo agronomico degli effluenti.
     Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i controlli
     per ogni serbatoio.
     1.8 – Rifiuti
     I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di
     allevamento e tutti i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo
     agronomico) e bisogna descriverne la gestione all’interno dell’impianto produttivo indicando le
     eventuali operazioni di smaltimento o recupero affidato a terzi.
     Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti speciali
     non pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
     Nelle tabelle, 1.9.1 e 1.9.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti pericolosi
     e non pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di “deposito
     temporaneo” art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:
     Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi

        Rifiuti                                   Destinazion
                   Descrizione     Modalità stoccaggio              Fonte del dato
      (codice CER)                                   e (R/D)

         130206*
                   Olio esausto da
     Oli sintetici per motori,             Come da art. 183, c. 1, lett.
                    macchinari                       R      Registro c/s
        ingranaggi e                bb) del d.lgs. n. 152/2006
                   agricoli (trattori)
       lubrificazione

                   Batterie esaurite
        160601*                  Come da art. 183, c. 1, lett.
                   da macchine                       R      Registro c/s
      Batterie al piombo               bb) del d.lgs. n. 152/2006
                     agricole
         150110*
     Imballaggi contenenti    Imballaggi di
                              Come da art. 183, c. 1, lett.
      residui di sostanze     fitofarmaci                      R/D     Registro c/s
                              bb) del d.lgs. n. 152/2006
     pericolose o contaminati  contenenti residui
       da tali sostanze


     Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi
                                              Destinazio   Modalità di
         Rifiuti        Descrizione     Modalità stoccaggio
                                              ne (R/D)   registrazione

         150102                  Come da art. 183, c. 1, lett.
                   Sacchi in plastica  bb) del d.lgs. n. 152/2006     R      Formulari
     Imballaggi di plastica

         150106
                   Sacchi – barattoli  Come da art. 183, c. 1, lett.
     Imballaggi in materiali             bb) del d.lgs. n. 152/2006     R      Formulari
                     – taniche
         misti

         150107        Contenitori in   Come da art. 183, c. 1, lett.
                              bb) del d.lgs. n. 152/2006     R      Formulari
      Imballaggi in vetro      vetro




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     Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è necessario
     indicare la mortalità standard, la soluzione adottata per la conservazione delle carcasse e il referente
     per il ritiro delle stesse, nonché indicare nella planimetria generale del centro zootecnico
     l’ubicazione della cella frigorifero.
     1.9 – Amianto
     Vi è la presenza di coperture in cemento-amianto sul capannone 2: la ditta dovrà attuare quanto
     previsto dalla DGRV 265/2011.
     Tabella 1.9.1 – Valutazione amianto

                                      Frequenza
       Descrizione       Tipologia       UM                   Fonte del dato
                                     autocontrollo

     Copertura capannone
                   Cemento     N° indice di
      2 fino ai lavori di                        Biennale   Valutazione indice di Degrado
                   amianto      degrado
        rimozione

     L'esito della prova con indice di degrado dovrà essere riportato nel Report annuale, utilizzando la sezione
     “documentazione allegata”.
     2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
     2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
     L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza, gestione e
     manutenzione di:
     1. emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio effluenti, modalità e tempo
       di allontanamento dei reflui;
     2. impianto abbattimento fumi se presenti camini con emissione convogliata proveniente da
       attività connesse autorizzate nella stessa AIA;
     3. impianto depurazione acque se presente.
     Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere segnalate
     all’Autorità competente attraverso il Report annuale.
     L’azienda potrà presentare delle procedure e registri predisposti per i sistemi di gestione ambientale
     (ISO 14001 o EMAS) se certificata.
     Nella tabella 2.1.1 sono indicati in via esemplificativa alcuni tra i parametri minimi e le analisi da
     effettuare che il gestore deve prevedere per il controllo delle fasi del processo.
     Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo

                          Parametro di         Frequenza
      Fase/attività     Criticità                UM              Fonte del dato
                           esercizio         autocontrollo
                          Sostanza secca       Annuale, su un 5%
                           Solidi totali         della pollina
      Stabulazione    gestione pollina     N tot      %                 RdP
                                          allontanata
                          Metalli pesanti       dall’allevamento
                          (Rame e Zinco)
                         Verifica della rete di
                Dilavamento delle scolo e dei pozzetti a
     Pioggia su piazzali                            Annuale
                acque meteoriche  monte dei corpi
                            recettori

                concentrazione di   Sostanza secca
     Alimentazione (*)            Proteina grezza (*)  %     Annuale         RdP
                 azoto e fosfati
                            Fosforo (*)




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     (*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, se si
     utilizzano prodotti vegetali coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da bibliografia
     o in alternativa attraverso analisi appropriata.


     Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
                          Tipo di                  Fonte del dato/
         Macchinario                     Frequenza
                         intervento               Modalità di registrazione
                        Controllo della
     Sistemi di asportazione deiezioni              A fine ciclo (*)       Registro
                         funzionalità
       Abbeveratoi/impianto
                       Controllo funzionalità  Settimanale (*)   Quaderno di manutenzione
         alimentazione
      Termosonde apertura finestre       tarature      Annuale (*)      Rapporto di taratura

                         Verifica delle
      Ugelli di erogazione acqua      pressioni di     Annuale (*)     Quaderno di manutenzione
                         erogazione

       Impianto riscaldamento     Controllo funzionalità  Settimanale (*)   Quaderno di manutenzione

       Impianto ventilazione     Controllo funzionalità  Settimanale (*)   Quaderno di manutenzione

         Pulizia piazzali       Controllo visivo    Settimanale (*)       Settimanale

     (*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.


     Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)

     Struttura di contenimento       Tipo di controllo   Frequenza    Modalità di registrazione

         Serbatoio gasolio            Visivo     Settimanale(*)      Registro

          Concimaia              Visivo     Settimanale(*)      Registro

       Vasche acqua meteorica           Visivo     Settimanale(*)      Registro

     (*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità



     3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
     In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che possono essere
     utilizzati come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che misurano l’impatto e
     grandezze che misurano il consumo delle risorse (ad esempio consumo di energia in un anno).
     E’ importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di
     produzione annua attraverso un denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la quantità di
     prodotto/anno espresso in tonnellate e consumi o le emissioni espresse in kg di prodotto, in questo
     caso si indicherà il valore kg/t. In alcuni casi può essere più opportuno riferirli all’unità di materia
     prima.




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     Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance

                                       Metodo
                                            Frequenza di
        Indicatore          Descrizione       UM    di
                                            monitoraggio
                                       misura

                    Quantitativo di rifiuto
     Produzione specifica di
                   prodotto rispetto al numero  Kg/capo  Calcolo   annuale
         rifiuti
                      di capi allevati

                    Quantitativo di acqua
      Consumo specifico
                  prelevata rispetto al numero  m3/capo  Calcolo   annuale
       risorsa idrica
                     di capi allevati

      Consumo energetico      Fabbisogno totale di
      specifico per ciascun    energia/combustibile    TEP/cap
                                       Calcolo   annuale
      combustibile/fonte   utilizzata rispetto al numero   o
        energetica         di capi allevati

                    Quantitativo di reflui
      Produzione di reflui
                  prodotti in relazione ai capi  m3/capo  Calcolo   annuale
        specifica
                        allevati

                     Quantitativo di azoto
      Consumo di azoto
                    somministrato rispetto al  Kg/capo  Calcolo   annuale
       somministrato
                    numero di capi allevati

                    Quantitativo di fosforo
      Consumo di fosforo
                    somministrato rispetto al  Kg/capo  Calcolo   annuale
       somministrato
                    numero di capi allevati




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