Determina n.1129 del 24/09/2020

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                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




               DETERMINAZIONE N° 1129 DEL 24/09/2020
                          Servizio VIA VINCA
     OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO DI POLLI DA
     CARNE.
     INSTALLAZIONE: DITTA BERTI EZIO.
     UBICAZIONE: COMUNE DI LONGARE, VIA GHIZZOLE N. 21.
     AUTORIZZAZIONE N. 9/2020

                             L DIRIGENTE
     Vista la documentazione presentata con nota prot. n. 25369 del 5 aprile 2017, integrata in data 5
     settembre 2018 con nota prot. 58060, 3 settembre 2019 con note prott. 46242 e 46370, 10 settembre
     2019 con note prott. 47638 e 47658, da parte della ditta Berti Ezio, con sede legale in via Ghizzole
     n. 21 in comune di Longare e sede operativa ancora in via Ghizzole n. 21 a Longare, e relativa
     all’esercizio di un allevamento di polli da carne.
     Tenuto conto che il procedimento per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale è stato
     coordinato con quello di Valutazione impatto ambientale a cui è stato preliminarmente sottoposto, il
     cui esito ha vincolato il procedimento autorizzativo ai sensi del D.lgs. 152/2006.
     Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività
     industriali di cui all'allegato VIII della parte seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., con codice 6.6.a.
     Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c.3 del D.lgs. 152/2006, con nota prot. 63699 del 28-09-2018 è
     stata data comunicazione di avvio procedimento e di avvenuta pubblicazione della documentazione
     sul proprio sito web provinciale agli enti interessati per le opportune valutazioni di competenza,
     contestualmente alla procedura di Valutazione impatto ambientale.
     Visto l’esito del sopralluogo effettuato, congiuntamente con i componenti del comitato tecnico per
     la Valutazione impatto ambientale, in data 05-10-2018.
     Considerato che non sono pervenute osservazioni ai sensi dell'art. 29-quater c.4 del D.lgs.
     152/2006.
     Tenuto conto del parere favorevole espresso nella Conferenza di Servizi tenutasi il giorno 03-09-
     2020 con le prescrizioni contenute nell’Autorizzazione n. 9/2020 e allegata al presente
     provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
     Visto il parere positivo espresso da ARPAV in sede di Conferenza di Servizi sul Piano di
     Monitoraggio e controllo inviato dalla ditta.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di
     eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
     l'autorizzazione dell'intervento e che quanto riportato nel presente provvedimento risponde
     all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater
     del D.lgs. 152/06.




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     Visti:
     - il D.lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III-
     bis, tratta dell'autorizzazione integrata ambientale;
     - il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione
     delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per
     le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
     - il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
     istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la
     D.G.R.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie
     finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio
     2005, n. 59”;
     - la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
     delle tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.);
     - la L.r. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per
     la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18
     febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
     riduzione integrate dell'inquinamento"”;
     - le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D.lgs. 18 febbraio 2005 n. 59 –
     Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
     presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
     ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande
     previsti dall’art. 5 comma 3 del D.lgs. n. 59/2005”, n. 1105 del 28 aprile 2009 “D.lgs. 18 febbraio
     2005 n. 59 – L.r. 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione
     dell’inquinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione
     Integrata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
     (PMC)”, n. 1100 del 31 luglio 2018 “Approvazione delle Linee guida per il riesame delle
     Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) allevamenti a seguito delle nuove disposizioni
     comunitarie approvate con Decisione di esecuzione (UE) 2017/302 “BAT Conclusions””;
     - il D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive
     modifiche e integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107
     (sulle funzioni e responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere
     gestionale);
     - che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato
     D.lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia
     di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 270 (ID 179).
     Dato atto che con Decreto Presidenziale n. 28 del 24/02/2020 è stato approvato il Piano Esecutivo
     di Gestione 2020/2022 e il Piano delle Performance anni 2020/2021;
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
     Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.3 del 03/02/2020 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2020-2022;

                          DETERMINA
      1. Di rilasciare alla ditta Berti Ezio, con sede legale in via Ghizzole n. 21 in comune di
        Longare e sede operativa ancora in via Ghizzole n. 21 a Longare, e relativa all’esercizio di
        un allevamento di polli da carne, l’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 9/2020, con
        prescrizioni, allegata alla presente determinazione che ne costituisce parte integrante e
        sostanziale, di cui al D.lgs. n. 152/06 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
      2. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art. 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);



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        3. Che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
         provvedimento sul sito di questa Provincia.
        4. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
         diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
         sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
        5. Di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
         all'albo pretorio on line.
        6. Che il presente provvedimento venga trasmesso alla ditta e allo studio di consulenza, al
         comune di Longare, ad ARPAV Vicenza, all’ULSS 8 Berica.

                           AVVERTE CHE
     La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.lgs.
     152/2006, ha validità sino al 30-09-2030 e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui
     all'allegato IX, parte seconda del D.lgs. 152/2006; sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà
     inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle
     informazioni di cui all'art. 29-ter c.1 del D.lgs. 152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità
     competente il gestore potrà continuare l'attività sulla base della precedente Autorizzazione.
     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
     Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
     presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
     data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
     La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio VIA
     della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n. 1 Vicenza.
     Rimane in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
     autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
     Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano
     di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi
     della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche
     impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente
     comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi dell'art. 29-nonies D.lgs. 152/2006.
     In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento, di cui
     forma parte integrante e sostanziale, troveranno applicazione l'art. 29-decies c.9 e l’art. 29-
     quattuordecies del D.lgs. 152/2006.
     In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
     dell'Autorizzazione integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con oneri
     a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque disporre controlli
     aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c.4 del D.lgs. 152/2006.

     Vicenza, 24/09/2020
                                       Sottoscritta dal Dirigente
                                       (MACCHIA ANGELO)
                                         con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 1129 DEL 24/09/2020


     OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO DI POLLI DA
     CARNE.
     INSTALLAZIONE: DITTA BERTI EZIO.
     UBICAZIONE: COMUNE   DI  LONGARE, VIA  GHIZZOLE  N. 21.
     AUTORIZZAZIONE N. 9/2020




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 25/09/2020.


     Vicenza, 25/09/2020




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                         (PONZIO DESIREE)
                                          con firma digitale




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                             QUADRO SINOTTICO
                              GESTORE              AUTORITA' DI CONTROLLO
          FASI                                     Ispezioni     Campionamenti/
                      Autocontrollo       Reporting
                                                programmate      analisi

                            COMPONENTI AMBIENTALI
                             Materie prime e prodotti
        Materie prime         A fine ciclo        Annuale           X

    Altre materie prime         A fine ciclo        Annuale           X

        Prodotti finiti       A fine ciclo        Annuale           X
         Stoccaggi         A fine ciclo        Annuale           X
     Mezzi per lo spandimento    Durante l'operazione      Annuale           X
                               Risorse idriche
        Risorse idriche        A fine ciclo        Annuale           X
                               Consumo energia
      Energia/combustibili       A fine ciclo        Annuale           X
                             Azoto e Fosforo escreti
        Azoto escreto         Annuale          Annuale           X
        Fosforo escreto         Annuale          Annuale           X
                               Emissioni in aria
    Stima emissioni ammoniacali
                        Annuale          Annuale           X
          totali
    Stima emissioni ammoniaca
                        Annuale          Annuale           X
         per capo
                      Secondo piano
     Emissioni odori, polveri e
                       gestione od         Annuale           X           X
          sonore
                      autorizzazione
      Stima emissioni polveri       Annuale          Annuale           X
      Stima emissioni intero    Prima applicazione
                                                   X
         processo           BAT
      Stima emissioni diffuse       Annuale          Annuale           X
     Punti emissione (in caso di
                          -             -            -
      emissioni convogliate)
      Inquinanti monitorati
                          -             -            -           -
     (emissioni convogliate)

     Emissioni in acqua (Solo con presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della normativa vigente)

        Punti di scarico       non pertinente          -            -           -

      Inquinanti monitorati      non pertinente          -            -           -
                 Suolo/sottosuolo (Acque di falda monitorate solo per i casi previsti)

        Acque di falda        non pertinente          -            -           -

                       Emissione di rifiuti Solo per i casi previsti)
     Controllo rifiuti pericolosi     Annuale          Annuale           X
      Controllo rifiuti non
                        Annuale          Annuale           X
         pericolosi

                                                                   1

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                               GESTIONE IMPIANTO
                         Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli

    Sistemi di controllo delle fasi
                            NO             NO              X            X
       critiche del processo


     Interventi di manutenzione
                          Mensile            NO              X
         ordinaria


        Aree di stoccaggio         A fine ciclo           NO              X


                            INDICATORI DI PRESTAZIONE
          Monitoraggio           Annuale             X              X

    1 – COMPONENTI AMBIENTALI
    Tab. 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
                 Modalità di      Fase di             UM (N)    UM (P)    Frequenza
     Denominazione                          UM (1)                             Fonte del dato
                 stoccaggio      utilizzo             (2)     (2)     autocontrollo

    Alimenti            Silos     Alimentazione     2.842     87,1     14,5     giornaliera    Bollette di carico

    TOTALE                               2.842     87,1     14,5
    (1) Gli alimenti indicati come tonnellate/anno
    (2) I quantitativi di Azoto e Fosforo presenti nei mangimi sono espressi in t/anno e sono ricavati dai cartellini allegati a ciascuna tipologia di
    mangime (4 fasi).

    Tabella 1.1.2 - Altre materie prime

                            Modalità di                            Frequenza      Fonte del
          Denominazione                          Fase di utilizzo      UM
                            stoccaggio                            autocontrollo      dato

    Osteoplus                    Confezioni         Alimentazione       60     Giornaliera

    NuovoGR                     Confezioni         Alimentazione       40     Giornaliera

    Vita D Calcium                  Confezioni         Alimentazione       70     Giornaliera

    Defence Avic.                  Confezioni         Alimentazione       30     Giornaliera
    Virocid                     Confezioni         Alimentazione       20     Giornaliera     Registro
                                                                       veterinario
    Clostat                     Confezioni         Alimentazione       10     Giornaliera

    Eservit B                    Confezioni         Alimentazione       60     Giornaliera

    Selko 4                     Confezioni         Alimentazione       50     Giornaliera

    Selko PH                     Confezioni         Alimentazione       50     Giornaliera

    Pluristar                    Confezioni         Alimentazione       19     Giornaliera

    Biotronic                    Confezioni         Alimentazione       290     Giornaliera      Fattura
                                                                        acquisto
                                                             Alla ricezione/
    LETTIERA                   Ricoveri aziendali        Stabulazione       182,69
                                                             Inizio ciclo
    Note:
    Closat e Pluristar espressi in kg/anno; tutti gli altri in Litri/anno. Lettiera in ton/anno.


                                                                            2

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    Tab. 1.1.3 - Prodotti finiti
                          Peso              Frequenza
     Processo     Denominazione              UM                 Fonte del dato
                         unitario            autocontrollo
             Potenzialità massima
                         610.000    Unità/anno       -         Scheda A AIA
               allevamento
              Numero capi in
                         753.944    Unità/anno    All'acquisto    Contabilità aziendale
                entrata
             Numero capi in uscita
                         711.232    Unità/anno    Alla partenza    Contabilità aziendale
    Stabulazione        (1)
    Avicoli da     Capi mediamente
                         118.539      Unità     Giornaliera    Contabilità aziendale
    carne         presenti (2)
              Peso vivo venduto   1.755.653     kg/anno     Giornaliera    Contabilità aziendale
                                  Numero
               Numero cicli      6              Giornaliera    Contabilità aziendale
                                 cicli/anno
               Durata ciclo     57,7      Giorni     Giornaliera    Contabilità aziendale

                 Capi       42.712    Unità/anno    Giornaliera    Contabilità aziendale
    Capi deceduti
                 Peso       28.560     kg/anno     In uscita     Contabilità aziendale

               Non palabili      -        -         -            -
    Effluenti di
    allevamento
                Palabili      980      ton/anno     Annuale      Contabilità aziendale
    Nota:
    (1) Capi mediamente presenti nel 2018: 118.539 (media nei 6 cicli dei capi totali venduti).
    (2) Presenze medie/ciclo nel 2018.
    Se riferito al posto standard (animal place) 137.808 = superficie netta di allevamento 6264 mq * 33,0 kg pv/mq / 1,5 kg
    pv/capo.




                                                                 3

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    Tab. 1.1.4 - Stoccaggi
    Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all'azienda per i materiali non
    palabili
                     Tipologia    Superficie           Volume     Anno      Indicare tipologia
       Ubicazione                          H (m)
                      vasche      (m2)             (m2)    copertura      copertura

          -             -         -       -       -         -
    Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all'azienda per i materiali
    palabili
                     Tipologia    Superficie           Volume     Anno      Indicare tipologia
       Ubicazione                          H (m) (1)
                      vasche      (m2)             (m3)    copertura      copertura
    Longare - Allevamento
                  concimaia
         Berti                     126      3       235                  tetto
                  coperta
       concimaia
    (1) Altezza massima delle pareti.
    Tabella 1.1.5 - Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici
             Tipo di attrezzatura (1)              Targa o matricola          Titolo possesso
                   -                        -                 -
    Nota:
    (1) La distribuzione della lettiera esausta, per quanto riguarda le operazioni e i mezzi utilizzati, è affidata a terzi.

    1.2 - Consumo di risorse idriche

    Tab. 1.2.1 - Risorse idriche

      Tipologia di
                       Fase di utilizzo       UM *    Frequenza autocontrollo      Fonte del dato
    approvvigionamento

                     Alimentazione e pulizia
       Acquedotto                           6.188      Alla fine ciclo          contatori
                         ricoveri

    Nota:
    (*) metri cubi/anno, di cui 5758 per abbeverata, 360 per pulizia ricoveri, 70 per raffrescamento evaporativo.
    1.3 - Consumo energia/combustibili

    Tabella 1.3.1 - Energia/combustibili
                                              Frequenza
         Descrizione              Tipologia     UM *                    Fonte del dato
                                              autocontrollo

    Energia importata da rete esterna       Energia elettrica  82,233      A fine ciclo           Contatore

    Energia autoprodotta e consumata
                           Energia elettrica  42,920      A fine ciclo           Contatore
    dall'impianto

    Acquisto da rete                  Metano      299,277     A fine ciclo           Contatore

    Acquisto                      Gasolio      46,72      A fine ciclo       Fattura di acquisto
    Nota:
    (*) Energia elettrica, metano di rete e gasolio in MWh/anno.




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    Tab. 1.4.1 - Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.

                           Azoto escreto totale *
    categoria animale                                     kg Azoto escreto/posto/anno **
                            (kg azoto/anno)
    Polli da carne                     32.829                      0,238

    A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese nell’intervallo sottoriportato

                                      Azoto totale escreto associato a BAT (1) (2)
         Categoria animale
                                       (kg azoto escreto/posto animale/anno)
    Suinetti svezzati                                     1,5-4,0

    Suini all'ingrasso                                    7,0-13,0

    Scrofe partorienti (inclusi i suinetti)                         17,0-30,0

    Galline ovaiole                                      0,4-0,8

    Polli da carne                                      0,2-0,6

    Anatre                                          0,4-0,8

    Tacchini                                        1,0-2,3 (3)

    (1) l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame
    (2) il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
    (3) Il limite superiore dell’intervallo è associato all’allevamento di tacchini maschi.
    Note
    (*) quantità derivante da bilancio di massa: N nei mangimi - (N negli animali venduti + N nei morti).
    (**) riferito al posto standard (animal place) riportato in tabella 1.1.3 (137808 posti); se riferito al n° di capi mediamente
    presenti nel 2018 (118539 capi, nota tab. 1.1.3): 0,277 kg/capo/anno.

    Tab. 1.4.2 - Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
                          Fosforo escreto totale *                  Fosforo escreto **
    categoria animale
                            (kg P2O5/anno)                    (kg P2O5 posto/anno)

    Polli da carne                        32.276                     0,234

    A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese nell’intervallo sottoriportato

                                       Fosforo totale escreto associato a BAT (1) (2)
          Categoria animale
                                         (kg P2O5 escreto/posto animale/anno)
    Suinetti svezzati                                      1,2-2,2
    Suini all'ingrasso                                     3,5-5,4
    Scrofe partorienti (inclusi i suinetti)                          9,0-15,0
    Galline ovaiole                                      0,10-0,45
    Polli da carne                                      0,05-0,25
    Tacchini                                          0,15-1,0
    (1) il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte
    le categorie di pollame.
    (2) Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
    Note
    (*) quantità derivante da bilancio di massa: P2O5 nei mangimi - (P2O5 negli animali venduti + P2O5 nei morti).
    (**) riferito al posto standard (animal place) riportato in tabella 1.1.3 (137808 posti); se riferito al n° di capi mediamente
    presenti nel 2018 (118539 capi, nota tab. 1.1.3): 0,272 kg P2O5/capo/anno.

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    1.5 - Emissioni in aria

    1.5.1 - Emissioni di ammoniaca
    Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo “diffuso” anche se vi sono camini che
    convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto le emissioni provengono dalle stalle ma anche dalle
    strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia non permette generalmente di
    quantificare analiticamente queste emissioni diffuse, di conseguenza è importante stimare almeno le emissioni
    principali, quali l’ammoniaca. Questa stima può essere effettuata mediante una delle seguenti possibilità:
    a) attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria di animali) sulla base
    dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale) presente in ciascuna fase della gestione degli effluenti
    di allevamento;
    b) tramite fattori di emissione;
    c) con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame allevato o del sistema di
    stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di ammoniaca e del tasso di ventilazione utilizzando i
    metodi normalizzati ISO, nazionali o internazionali o altri metodi atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente.
    La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH 3/posto animale/anno) associate alle migliori tecniche disponibili
    provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali, dovrà essere ricompreso nell’intervallo
    sotto riportato.

    Tab. 1.5.1.1 - Stima delle emissioni ammoniacali annuali provenienti dall'allevamento (*)
                            kg   NH3   da kg     NH3    da kg   NH3              da
    Tipologia animali       kg NH3/totale
                            ricoveri       stoccaggio       spandimento
    Polli da carne con peso
                   21169       5443         4613          11113
    medio 1,25 kg/capo

    Tab. 1.5.1.2 - Stima delle emissioni ammoniacali annuali provenienti dall'allevamento per capo anno (*)
                               kg      NH3
                    kg      NH3            kg       NH3 kg          NH3
    Tipologia animali                   ricovero/capo/anno
                    totale/capo/anno             stoccaggio/capo/anno spandimento/capo/anno
                               (1)
    Polli da carne con peso
                    0,030        0,008        0,006         0,016
    medio 1,25 kg/capo
    Nota:
    (*) Valori ottenuti a partire da N escreto (32829 kg) + N nella lettiera (994 kg); emissione da ricovero 19% ridotto del
    30% = 13,3% (condizione media 32.a e 32.b: allevam. a terra, ventilazione forzata, abb. anti spreco, essiccazione
    forzata lettiera). Riferimento ai capi allevati in un anno: 711232 (tab. 1.1.3).
    (1) Per quanto riguarda la stima delle emissioni nell’aria di ammoniaca provenienti da ciascun ricovero zootecnico per
    i suini, queste ultime devono essere ricomprese nell’intervallo sottoriportato.
    Scrofe in attesa di calore e in gestazione        0,2-2,7 (2) (3)
    Scrofe allattanti (compresi suinetti) in gabbie
                            0,4-5,6 (4)
    parto
    Suinetti svezzati                    0,03-0,53 (5) (6)

    Suini all'ingrasso                    0,1-2,6 (7) (8)

    (1) Il valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di un sistema di trattamento aria.
    (2) Per gli impianti esistenti che utilizzano una fossa profonda in combinazione con tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 4,0
    kg NH3/posto animale/anno.
    (3) Per gli impianti che applicano BAT 30.a6, 30.a7 o 30.a11, il limite è 5,2 kg NH 3/posto animale/anno.
    (4) Per gli impianti esistenti che applicano per la BAT 30 una fossa profonda in combinazione con tecniche di gestione
    nutrizionale, il limite è 7,5 kg NH3/posto animale/anno.
    (5) Per gli impianti esistenti che utilizzano una fossa profonda in combinazione con tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 0,7
    kg NH3/posto animale/anno.
    (6) Per gli impianti che applicano BAT 30.a6, 30.a7 o 30.a8, il limite è 0,7 kg NH 3/posto stalla/anno.
    (7) Per gli impianti esistenti che utilizzano una fossa profonda in combinazione con tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 3,6
    kg NH3/posto animale/anno.
    (8) Per gli impianti che applicano BAT 30.a6, 30.a7,.a8 o 30.a16 il limite è 5,65 kg NH 3/posto stalla/ anno.



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    Mentre per le galline ovaiole e i polli da carne deve essere ricompreso:

    Galline ovaiole - Sistema di gabbie                        0,02-0,08

    Galline ovaiole - Sistema alternativo alla gabbia                 0,02-0,13 (1)

    Polli da carne con peso finale fino a 2,5 kg                   0,01-0,08 (2)
    (1) Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione infrequente dell'effluente (in
    caso di lettiera profonda con fossa profonda per gli effluenti di allevamento), in combinazione con una misura che
    consenta di realizzare un elevato contenuto di materia secca nell'effluente, il limite è 0,25 kg NH3/posto animale/anno.
    (2) Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale all'aperto e
    rurale in libertà, a norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno
    2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme
    di commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è
    associato all’utilizzo di un sistema di trattamento aria.



    1.5.2 - Emissioni di odori, polveri e sonore
    A) Emissioni di odori
    Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni effettuate,
    secondo il Piano di gestione presentato.
    Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche la riduzione delle
    emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della sostanzialità e frequenza delle segnalazioni agli Uffici
    competenti, documentate e comprovabili attraverso sopraluogo all’impianto, sarà valutata la prescrizione di
    monitorare le emissioni di odori utilizzando:
    − norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725 per determinare la
    concentrazione di odori).
    − utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di dati di qualità scientifica
    equivalente.
    B) Emissioni di polveri
    Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni effettuate,
    secondo il Piano di gestione presentato.
    Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei contaminanti che possono
    influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli operatori agricoli, il monitoraggio si ottiene applicando
    con frequenza annuale:
    − calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi EN o altri metodi (ISO,
    nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente (non applicabile a impianti muniti di
    un sistema di trattamento dell’aria).
    − stima mediante i fattori di emissione.
    Qualora il ricovero zootecnico sia munito di un sistema di trattamento dell’aria il monitoraggio delle emissioni di
    ammoniaca, polveri e/o odori provenienti da ciascun ricovero zootecnico può avvenire mediante controllo del
    funzionamento effettivo del sistema di trattamento aria (per esempio mediante registrazione continua dei parametri
    operativi o sistemi di allarme).

    Tab. 1.5.2.1 - Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
         Tipologia animali          kg PM10/totale         kg PM10/posto animale/anno (*)
    Polli da carne con peso medio 1,25 kg/
                              1516                    0,011
    capo
    Nota:
    (*) Posto animale = 137808 posti, vedi nota di tab. 1.1.3

    C) Emissioni sonore
    In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista una valutazione
    previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di un Piano di gestione del rumore, come
    parte del Sistema di Gestione Ambientale.
    Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà mettere in atto un
    protocollo per il monitoraggio.


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    1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo

    Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle emissioni nell’aria di
    ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento di suini (scrofe incluse) o pollame, nella prima
    applicazione delle BAT si dovranno altresì stimare o calcolare la riduzione delle emissioni di ammoniaca provenienti
    dall’intero processo rispetto alla “situazione in atto”. A tal fine, il Gestore determinerà la stima dell’azoto e fosforo
    escreto con una delle metodologie indicate al punto 1.4, nonché le emissioni di ammoniaca come riportato al punto
    1.5.1 provenienti dall’allevamento. Qualora i valori siano superiori a quelli riportati nella BAT pertinente, il Gestore
    dovrà fornire indicazioni sulle tecniche da applicare affinché i valori siano ricompresi nell’intervallo soprariportati.
    Ulteriori stime di emissioni diffuse, richieste nel rilascio dell’Autorizzazione verranno riportate nella tabella
    sottostante. Per la stima si deve fare riferimento alle pubblicazioni scientifiche di livello nazionale o internazionale
    utilizzando i coefficienti di emissione proposti.
    Tab. 1.5.3.1 - Stima delle emissioni diffuse.
                              Metodo applicato   Frequenza di     Emissioni
     Parametro/ inquinante     Provenienza                                Reporting
                              per il calcolo   autocontrollo     totali

       Metano - CH4        stabulazione    DM 29/01/2007       -         -        -
     Protossido di azoto - N2O    stabulazione   ANPA-CTN-ACE        -         -        -
         Rumori         stabulazione               Annuale
         Odori         stabulazione               Annuale              Annuale
          Altri
    Nota:
    sulla base di un fattore di emissione di 0,020 kg CH4/capo/anno.
    1.5.4 – Emissioni convogliate - NON PERTINENTE
    Nel Report annuale si dovranno riportare esclusivamente la comunicazione delle emissioni di tipo convogliato che sono
    soggette ad Autorizzazione e le emissioni diffuse in aria dell’ammoniaca provenienti da ciascun ricovero zootecnico.
    Per quanto riguarda le emissioni di tipo convogliato la tabella 1.5.4.1 inpidua i punti di emissione, mentre la tabella 1.5.4.2
    identifica per ciascun punto di emissione convogliata, in corrispondenza dei parametri elencati, la frequenza del
    monitoraggio ed il metodo utilizzato.
    I punti di emissioni possono derivare ad esempio da:
    a) impianti produzione energia;
    b) impianti essiccazione/molitura cereali;
    c) impianti di trattamento E.A. (ad esempio strippaggio, essiccazione,...).

    Tab. 1.5.4.1 - Emissioni in aria. Punti di emissione (in caso di emissioni convogliate)
                                 Durata
                    Provenienza                  Durata emissione
     Punto di emissione                   emissione
                   (impianto/ reparto)                (giorni/anno)
                                (h/giorno)
         -              -           -              -
    Tabella 1.5.4.2 - Emissioni in aria. Inquinanti monitorati per le emissioni in atmosfera (emissioni convogliate) – Parametri
    indicativi.
                                          Modalità di controllo
      Parametro (*)          E1          E2                        Metodi (**)
                                             Continuo
    Monossido di carbonio
                       -           -                       UNI EN 15058
         (CO)
                                                        UNI 10878 e UNI EN
    Ossidi di azoto (Nox)         -           -
                                                            14792
    Ossidi di zolfo (Sox)         -           -                       UNI EN 14791
    Polveri Totali Sospese
        (PTS)             -           -                       UNI EN 13284

                                                          UNI EN 12619 e
     COT (non metanici)          -           -                         13526
                                                         UNI EN ISO 25140

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    (*) Il monitoraggio delle emissioni in atmosfera dovrà prevedere il controllo di tutti i punti emissivi e dei parametri significativi
    dell’impianto in esame come da Autorizzazione. In presenza di emissioni con flussi ridotti e/o emissioni le cui concentrazioni dipendono
    esclusivamente dal presidio depurativo (escludendo i parametri caratteristici di una determinata attività produttiva) dopo una prima
    analisi in sede di messa a regime, è possibile proporre misure parametriche alternative a quelle analitiche, ad esempio tracciati grafici
    della temperatura, del ∆P, del pH, che documentino la non variazione dell’emissione rispetto all’analisi precedente.
    (**) Qualora i metodi analitici e di campionamento impiegati siano persi dai metodi previsti dall’autorità competente o non siano stati
    indicati, il metodo prescelto deve essere, in ogni caso, normato (UNI; EPA) e garantire limiti di rilevabilità compatibili con le
    concentrazioni ammesse.

    (***) Tale monitoraggio, nel caso di impianti di molitura cereali ed essicazione, dopo una prima analisi in sede di messa a regime, può
    essere sostituito dal mantenimento in efficienza dei sistemi di filtrazione.

    1.6 - Emissioni in acqua - NON PERTINENTE
    Tab. 1.6.1 - Scarichi

                         Recapito (fognatura, corpo
      Punto di                                 Durata emissione
                Provenienza      idrico, sistema di                    Durata emissione (gg/anno)
      emissione                                   (h/giorno)
                            depurazione)

         -          -             -               -               -


    Tab. 1.6.2 - Inquinanti monitorati
     Parametro /                                  Frequenza di
                  UM        Punto/i di emissione                       Fonte del dato
      inquinante                                  autocontrollo
       Portata        m3/h             -             Annuale            Registro

     Temperatura        °C             -             Annuale            Registro
     Solidi sospesi
                  mg/l             -             Annuale             RdP
       totali
       COD          mg/l             -             Annuale             RdP

       BOD5         mg/l             -             Annuale             RdP

        Cu         mg/l             -             Annuale             RdP

        Zn         mg/l             -             Annuale             RdP

       Cloruri        mg/l             -             Annuale             RdP

     Fosforo totale      mg/l             -             Annuale             RdP
      Azoto
                  mg/l             -             Annuale             RdP
     ammoniacale
     Azoto nitroso       mg/l             -             Annuale             RdP
     Azoto nitrico       mg/l             -             Annuale             RdP
    Tensioattivi totali     mg/l             -             Annuale             RdP

    L’incertezza delle misurazioni e conformità ai valori limite di emissione: ai fini del rispetto dei valori limite autorizzati, i
    risultati analitici dei controlli/autocontrolli devono riportare indicazione del metodo utilizzato e dell’incertezza della
    misurazione, così come descritta e riportata nel metodo stesso. Il risultato di un controllo è da considerare superiore al valore
    limite autorizzato quando l’estremo inferiore dell’intervello di confidenza della misura, (cioè l’intervallo corrispondente a
    “Risultato Misurazione ± Incertezza di Misura “) risulta superiore al valore limite autorizzato.

    In presenza di impianti di trattamento dovranno essere svolti controlli per monitorare la funzionalità dei presidi di
    depurazione.



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    1.7 – Suolo e sottosuolo - NON PERTINENTE

    In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in cui lo stoccaggio dei materiali non
    palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni). Secondo la norma, tali strutture devono essere opportunamente
    impermeabilizzate con manto artificiale posto su un adeguato strato di argilla di riporto, e devono prevedere attorno al piede
    esterno dell’argine, un fosso di guardia perimetrale adeguatamente dimensionato e idraulicamente isolato dalla normale rete
    scolante (per evitare percolazione o dispersione degli effluenti). In caso di monitoraggio i possibili parametri da rilevare sono
    riportati nella tabella 1.8.1. In base ai risultati dei controlli e a valutazioni sito-specifiche le lista degli inquinanti può essere
    adeguata.

    Tabella 1.7.1 – Suolo e sottosuolo. Monitoraggio acque di falda
       Parametro /
                   UM    Punto/i di emissione    Frequenza di autocontrollo         Fonte del dato
       inquinante
     Solidi sospesi totali   mg/l         -             Annuale                RdP

         COD        mg/l         -             Annuale                RdP

        BOD5        mg/l         -             Annuale                RdP

         Cu        mg/l         -             Annuale                RdP
         Zn        mg/l         -             Annuale                RdP

        Cloruri       mg/l         -             Annuale                RdP

      Fosforo totale     mg/l         -             Annuale                RdP

     Azoto ammoniacale     mg/l         -             Annuale                RdP

      Azoto nitroso      mg/l         -             Annuale                RdP

       Azoto nitrico     mg/l         -             Annuale                RdP

     Tensioattivi totali    mg/l         -             Annuale                RdP


    1.7.2 – Terreni
    Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di presentare all’Autorità competente,
    la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di azoto, con l’eventuale Piano di Utilizzazione Agronomica degli
    effluenti di allevamento se c’è l’uso agronomico, a valenza annuale o quinquennale, a seconda della specifica disciplina
    regionale.

    Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si prende atto della Comunicazione,
    corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali, presentata dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio
    della Comunicazione dovrà essere effettuato prima dell’inizio della produzione.
    Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel caso di utilizzo agronomico
    degli effluenti.
    Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i controlli per ogni serbatoio.


    1.8 - Rifiuti
    I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di allevamento e tutti i materiali da essi
    derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo agronomico) e bisogna descriverne la gestione all’interno dell’impianto
    produttivo indicando le eventuali operazioni di smaltimento o recupero affidato a terzi.
    Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti speciali non pericolosi si applica
    l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
    Nelle tabelle, 1.9.1 e 1.9.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti pericolosi e non pericolosi che
    possono essere presenti in un allevamento in condizione di “deposito temporaneo” art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:



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    Tab. 1.8.1 - Rifiuti pericolosi
                                 Modalità     Destinazione
     Rifiuti (codice C.E.R.)     Descrizione                            Fonte del dato
                                 stoccaggio      (R/D)
    18 02 02 - Rifiuti che devono
     essere raccolti e smaltiti
                   Rifiuti a rischio
     applicando precauzioni                            D           Registro c/s
                     infettivo
      particolari per evitare
         infezioni
                            Come da art. 183,
                   Batterie esaurite
                            c. 1, lett. bb) del
    16 06 01 - Batterie al piombo da macchine                    D           Registro c/s
                              d.lgs. n.
                     agricole
                              152/2006


                     Filtri olio/gasolio
     16 01 07 - Filtri dell'olio                          D           Registro c/s
                         usati




    Tab. 1.8.2 - Rifiuti non pericolosi
                                 Modalità     Destinazione
     Rifiuti (codice C.E.R.)     Descrizione                            Fonte del dato
                                 stoccaggio      (R/D)


    02 01 04 - Rifiuti plastici (ad Film PE per    appositi
                                            D            Formulari
    esclusione degli imballaggi) ricopertura serre contenitori/spazi



                      Contenitori e
     15 01 02 - Imballaggi di                 appositi
                     sacchi vuoti di                D            Formulari
         plastica                   contenitori/spazi
                       concime


                     Contenitori vuoti
     15 01 02 - Imballaggi di               appositi
                      di prodotti                 D            Formulari
         plastica                 contenitori/spazi
                      fitosanitari


    Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è necessario indicare la mortalità
    standard, la soluzione adottata per la conservazione delle carcasse e il referente per il ritiro delle stesse, nonché indicare nella
    planimetria generale del centro zootecnico l’ubicazione della cella frigorifero.

    2 - GESTIONE DELL'IMPIANTO

    2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
    L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza, gestione e manutenzione di:
    −emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio effluenti, modalità e tempo di allontanamento dei
    reflui;
    −impianto abbattimento fumi se presenti camini con emissione convogliata proveniente da attività connesse autorizzate
    nella stessa AIA;
    −impianto depurazione acque se presente.
    Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere segnalate all’Autorità competente
    attraverso il Report annuale.
    L’azienda potrà presentare delle procedure e registri predisposti per i sistemi di gestione ambientale (ISO 14001 o EMAS) se
    certificata.
    Nella tabella 2.1.1 sono indicati in via esemplificativa alcuni tra i parametri minimi e le analisi da effettuare che il gestore
    deve prevedere per il controllo delle fasi del processo.

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    Tab. 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo

                            Parametro di                Frequenza di
     Fase/attività      Criticità                 UM                      Fonte del dato
                             esercizio                autocontrollo

     Stabulazione                 Sostanza secca    %             Annuale        RdP

     Stabulazione                 Solidi volatili   %             Annuale        RdP
               gestione lettiera
     Stabulazione      esausta         N totale     %             Annuale        RdP

     Stabulazione                     Rame     mg/kg           Annuale        RdP
     Stabulazione                     Zinco    mg/kg           Annuale        RdP

     Alimentazione                 sostanza secca    %            Annuale       Cartellino
               caratteristiche del
     Alimentazione                 proteina grezza   %      19,2    Annuale       Cartellino
                 mangime
     Alimentazione                   Fosforo      %      0,51    Annuale       Cartellino


    Tab. 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria

                                                    Fonte del dato /
        Macchinario          Tipo di intervento        Frequenza
                                                   Modalità di registrazione

     Asportazione della lettiera a
                      Controllo della funzionalità    Fine ciclo (*)          Registro
         fine ciclo
      Abbeveratoi / impianto
                      Controllo della funzionalità    Giornaliero (*)    Quaderno di manutenzione
       alimentazione

    Termosonde apertura finestre          Tarature         Annuale (*)      Rapporto di taratura

                      Verifica delle pressioni di
     Ugelli di erogazione acqua                      Giornaliero (*)    Quaderno di manutenzione
                          erogazione
     Impianto di riscaldamento /
                      Controllo della funzionalità    Settimanale (*)    Quaderno di manutenzione
       raffrescamento

      Impianto ventilazione     Controllo della funzionalità    Settimanale (*)    Quaderno di manutenzione

        Pulizia piazzali           Controllo visivo     Settimanale (*)        Settimanale

    (*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.

    Tab. 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento, ecc.)

     Struttura di contenimento        Tipo di controllo       Frequenza      Modalità di registrazione


     Serbatoi carburanti (gasolio)         Visivo        Settimanale (*)         Registro

     Vasche trattamento liquami            -             -              -

         Concimaie               Visivo        Settimanale (*)         Registro

      Bacini accumulo reflui             -             -              -

    (*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.



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    3 - INDICATORI DI PRESTAZIONE

    In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che possono essere utilizzati come strumento
    di controllo indiretto tramite grandezze che misurano l’impatto e grandezze che misurano il consumo delle risorse (ad
    esempio consumo di energia in un anno).
    È importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di produzione annua attraverso un
    denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la quantità di prodotto/anno espresso in tonnellate e consumi o le
    emissioni espresse in kg di prodotto, in questo caso si indicherà il valore kg/t. In alcuni casi può essere più opportuno riferirli
    all’unità di materia prima.


    Tab. 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
                                           Metodo di
      Indicatore         Descrizione          UM                 Frequenza di monitoraggio
                                            misura

                 Quantitativo di rifiuto      ton rifiuti
      Produzione
                prodotto rispetto al numero   pericolosi/t peso  9,68 * 10^-6         Annuale
    specifica di rifiuti
                   di capi allevati      vivo prodotto

      Consumo        Quantitativo di acqua     mc/t peso vivo
    specifico risorsa    prelevata rispetto al peso    prodotto in       3,52           Annuale
       idrica       vivo allevato nell'anno     tonnellate
                Fabbisogno totale di energia
      Consumo         elettrica consumata     MWh/peso vivo
     specifico di      (acquistata + prodotta)    prodotto in      0,071           Annuale
    energia elettrica   rispetto al peso vivo allevato  tonnellate
                     nell'anno
      Consumo
                Fabbisogno totale di energia
      energetico
                da metano rispetto al peso   tep/t peso vivo     0,0147           Annuale
      specifico di
                 vivo allevato nell'anno
       metano
      Consumo
                Fabbisogno totale di energia
      energetico
                da gasolio rispetto al peso   tep/t peso vivo     0,0023           Annuale
      specifico di
                 vivo allevato nell'anno
       gasolio

      Produzione      Quantitativo di lettiera in
      specifica di     relazione al peso vivo      t/t peso vivo     0,558           Annuale
     lettiera esausta     allevato nell'anno

                 Quantitativo di azoto
    Consumo di azoto
                somministrato rispetto al    t N/t peso vivo     49,61           Annuale
     somministrato
                peso vivo allevato nell'anno

     Consumo di      Quantitativo di fosforo (P)
      fosforo       somministrato rispetto al    t P/t peso vivo    18,97           Annuale
     somministrato     peso vivo allevato nell'anno




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                          PROVINCIA DI VICENZA
                       AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                                  SETTORE AMBIENTE
                               SERVIZIO VIA-SUOLO-RIFIUTI
                                Ufficio tutela ecosistemi agrari
                              Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                    Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
                      Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net

                           DITTA BERTI EZIO
                       AUTORIZZAZIONE N. 9/2020
     Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.r. 26/2007)
     SOGGETTO PROPONENTE: Ditta Berti Ezio.
     SEDE LEGALE: via Ghizzole n. 21 – comune di Longare.
     SEDE IMPIANTO: via Ghizzole n. 21 – comune di Longare.
     TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento polli da carne.
     MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., codice 6.6.a
     “Allevamento intensivo di pollame con più di 40000 posti pollame”.
     1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
     La ditta deve gestire l’allevamento di polli da carne – della potenzialità di 148.000 capi/ciclo – in conformità
     alle seguenti prescrizioni:
     A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
     effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
     applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
     dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
     (deliberazioni della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e n. 1100 del 31 luglio 2018).
     B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
     presentata alla Provincia.
     C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottemperare
     a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25 febbraio 2016 del Ministero delle Politiche agricole e
     forestali, nonché dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25 novembre 2016.
     D– Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
     comunicati.
     E – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi e
     tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente Autorizzazione.
     F – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative entro
     il 31 dicembre 2020 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2021.
     G – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
     report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
     dell’Autorizzazione integrata ambientale.
     H – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
     annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
     controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
     I – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
     anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
     ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
     ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
     compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
     costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
     periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
     servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).




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     Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
     (PEC) il file del report per gli adempimenti di competenza. Medesimo report va trasmesso anche ad
     ARPAV e ai Comuni interessati (ovvero dove ha sede l'installazione e dove vengono effettuati gli
     spargimenti agronomici) ai sensi dell'art. 29 – sexies c. 6 del D.lgs. 152/2006.

     2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
     Si riporta in allegato il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modifiche di
     ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
     regionale n. 1100 del 31 luglio 2018.




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