Determina n.1129 del 24/09/2020
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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 1129 DEL 24/09/2020
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO DI POLLI DA
CARNE.
INSTALLAZIONE: DITTA BERTI EZIO.
UBICAZIONE: COMUNE DI LONGARE, VIA GHIZZOLE N. 21.
AUTORIZZAZIONE N. 9/2020
L DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata con nota prot. n. 25369 del 5 aprile 2017, integrata in data 5
settembre 2018 con nota prot. 58060, 3 settembre 2019 con note prott. 46242 e 46370, 10 settembre
2019 con note prott. 47638 e 47658, da parte della ditta Berti Ezio, con sede legale in via Ghizzole
n. 21 in comune di Longare e sede operativa ancora in via Ghizzole n. 21 a Longare, e relativa
all’esercizio di un allevamento di polli da carne.
Tenuto conto che il procedimento per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale è stato
coordinato con quello di Valutazione impatto ambientale a cui è stato preliminarmente sottoposto, il
cui esito ha vincolato il procedimento autorizzativo ai sensi del D.lgs. 152/2006.
Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività
industriali di cui all'allegato VIII della parte seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., con codice 6.6.a.
Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c.3 del D.lgs. 152/2006, con nota prot. 63699 del 28-09-2018 è
stata data comunicazione di avvio procedimento e di avvenuta pubblicazione della documentazione
sul proprio sito web provinciale agli enti interessati per le opportune valutazioni di competenza,
contestualmente alla procedura di Valutazione impatto ambientale.
Visto l’esito del sopralluogo effettuato, congiuntamente con i componenti del comitato tecnico per
la Valutazione impatto ambientale, in data 05-10-2018.
Considerato che non sono pervenute osservazioni ai sensi dell'art. 29-quater c.4 del D.lgs.
152/2006.
Tenuto conto del parere favorevole espresso nella Conferenza di Servizi tenutasi il giorno 03-09-
2020 con le prescrizioni contenute nell’Autorizzazione n. 9/2020 e allegata al presente
provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
Visto il parere positivo espresso da ARPAV in sede di Conferenza di Servizi sul Piano di
Monitoraggio e controllo inviato dalla ditta.
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di
eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
l'autorizzazione dell'intervento e che quanto riportato nel presente provvedimento risponde
all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater
del D.lgs. 152/06.
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Visti:
- il D.lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III-
bis, tratta dell'autorizzazione integrata ambientale;
- il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione
delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per
le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
- il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la
D.G.R.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie
finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio
2005, n. 59”;
- la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
delle tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.);
- la L.r. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per
la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18
febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
riduzione integrate dell'inquinamento"”;
- le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D.lgs. 18 febbraio 2005 n. 59 –
Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande
previsti dall’art. 5 comma 3 del D.lgs. n. 59/2005”, n. 1105 del 28 aprile 2009 “D.lgs. 18 febbraio
2005 n. 59 – L.r. 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione
dell’inquinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione
Integrata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
(PMC)”, n. 1100 del 31 luglio 2018 “Approvazione delle Linee guida per il riesame delle
Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) allevamenti a seguito delle nuove disposizioni
comunitarie approvate con Decisione di esecuzione (UE) 2017/302 “BAT Conclusions””;
- il D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive
modifiche e integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107
(sulle funzioni e responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere
gestionale);
- che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato
D.lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia
di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 270 (ID 179).
Dato atto che con Decreto Presidenziale n. 28 del 24/02/2020 è stato approvato il Piano Esecutivo
di Gestione 2020/2022 e il Piano delle Performance anni 2020/2021;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.3 del 03/02/2020 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2020-2022;
DETERMINA
1. Di rilasciare alla ditta Berti Ezio, con sede legale in via Ghizzole n. 21 in comune di
Longare e sede operativa ancora in via Ghizzole n. 21 a Longare, e relativa all’esercizio di
un allevamento di polli da carne, l’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 9/2020, con
prescrizioni, allegata alla presente determinazione che ne costituisce parte integrante e
sostanziale, di cui al D.lgs. n. 152/06 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
2. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art. 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
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3. Che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia.
4. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
5. Di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
6. Che il presente provvedimento venga trasmesso alla ditta e allo studio di consulenza, al
comune di Longare, ad ARPAV Vicenza, all’ULSS 8 Berica.
AVVERTE CHE
La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.lgs.
152/2006, ha validità sino al 30-09-2030 e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui
all'allegato IX, parte seconda del D.lgs. 152/2006; sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà
inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle
informazioni di cui all'art. 29-ter c.1 del D.lgs. 152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità
competente il gestore potrà continuare l'attività sulla base della precedente Autorizzazione.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio VIA
della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n. 1 Vicenza.
Rimane in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano
di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi
della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche
impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente
comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi dell'art. 29-nonies D.lgs. 152/2006.
In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento, di cui
forma parte integrante e sostanziale, troveranno applicazione l'art. 29-decies c.9 e l’art. 29-
quattuordecies del D.lgs. 152/2006.
In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
dell'Autorizzazione integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con oneri
a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque disporre controlli
aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c.4 del D.lgs. 152/2006.
Vicenza, 24/09/2020
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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PROVINCIA DI VICENZA
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DETERMINAZIONE N° 1129 DEL 24/09/2020
OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO DI POLLI DA
CARNE.
INSTALLAZIONE: DITTA BERTI EZIO.
UBICAZIONE: COMUNE DI LONGARE, VIA GHIZZOLE N. 21.
AUTORIZZAZIONE N. 9/2020
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 25/09/2020.
Vicenza, 25/09/2020
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(PONZIO DESIREE)
con firma digitale
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QUADRO SINOTTICO
GESTORE AUTORITA' DI CONTROLLO
FASI Ispezioni Campionamenti/
Autocontrollo Reporting
programmate analisi
COMPONENTI AMBIENTALI
Materie prime e prodotti
Materie prime A fine ciclo Annuale X
Altre materie prime A fine ciclo Annuale X
Prodotti finiti A fine ciclo Annuale X
Stoccaggi A fine ciclo Annuale X
Mezzi per lo spandimento Durante l'operazione Annuale X
Risorse idriche
Risorse idriche A fine ciclo Annuale X
Consumo energia
Energia/combustibili A fine ciclo Annuale X
Azoto e Fosforo escreti
Azoto escreto Annuale Annuale X
Fosforo escreto Annuale Annuale X
Emissioni in aria
Stima emissioni ammoniacali
Annuale Annuale X
totali
Stima emissioni ammoniaca
Annuale Annuale X
per capo
Secondo piano
Emissioni odori, polveri e
gestione od Annuale X X
sonore
autorizzazione
Stima emissioni polveri Annuale Annuale X
Stima emissioni intero Prima applicazione
X
processo BAT
Stima emissioni diffuse Annuale Annuale X
Punti emissione (in caso di
- - -
emissioni convogliate)
Inquinanti monitorati
- - - -
(emissioni convogliate)
Emissioni in acqua (Solo con presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della normativa vigente)
Punti di scarico non pertinente - - -
Inquinanti monitorati non pertinente - - -
Suolo/sottosuolo (Acque di falda monitorate solo per i casi previsti)
Acque di falda non pertinente - - -
Emissione di rifiuti Solo per i casi previsti)
Controllo rifiuti pericolosi Annuale Annuale X
Controllo rifiuti non
Annuale Annuale X
pericolosi
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GESTIONE IMPIANTO
Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
Sistemi di controllo delle fasi
NO NO X X
critiche del processo
Interventi di manutenzione
Mensile NO X
ordinaria
Aree di stoccaggio A fine ciclo NO X
INDICATORI DI PRESTAZIONE
Monitoraggio Annuale X X
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
Tab. 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
Modalità di Fase di UM (N) UM (P) Frequenza
Denominazione UM (1) Fonte del dato
stoccaggio utilizzo (2) (2) autocontrollo
Alimenti Silos Alimentazione 2.842 87,1 14,5 giornaliera Bollette di carico
TOTALE 2.842 87,1 14,5
(1) Gli alimenti indicati come tonnellate/anno
(2) I quantitativi di Azoto e Fosforo presenti nei mangimi sono espressi in t/anno e sono ricavati dai cartellini allegati a ciascuna tipologia di
mangime (4 fasi).
Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
Modalità di Frequenza Fonte del
Denominazione Fase di utilizzo UM
stoccaggio autocontrollo dato
Osteoplus Confezioni Alimentazione 60 Giornaliera
NuovoGR Confezioni Alimentazione 40 Giornaliera
Vita D Calcium Confezioni Alimentazione 70 Giornaliera
Defence Avic. Confezioni Alimentazione 30 Giornaliera
Virocid Confezioni Alimentazione 20 Giornaliera Registro
veterinario
Clostat Confezioni Alimentazione 10 Giornaliera
Eservit B Confezioni Alimentazione 60 Giornaliera
Selko 4 Confezioni Alimentazione 50 Giornaliera
Selko PH Confezioni Alimentazione 50 Giornaliera
Pluristar Confezioni Alimentazione 19 Giornaliera
Biotronic Confezioni Alimentazione 290 Giornaliera Fattura
acquisto
Alla ricezione/
LETTIERA Ricoveri aziendali Stabulazione 182,69
Inizio ciclo
Note:
Closat e Pluristar espressi in kg/anno; tutti gli altri in Litri/anno. Lettiera in ton/anno.
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Tab. 1.1.3 - Prodotti finiti
Peso Frequenza
Processo Denominazione UM Fonte del dato
unitario autocontrollo
Potenzialità massima
610.000 Unità/anno - Scheda A AIA
allevamento
Numero capi in
753.944 Unità/anno All'acquisto Contabilità aziendale
entrata
Numero capi in uscita
711.232 Unità/anno Alla partenza Contabilità aziendale
Stabulazione (1)
Avicoli da Capi mediamente
118.539 Unità Giornaliera Contabilità aziendale
carne presenti (2)
Peso vivo venduto 1.755.653 kg/anno Giornaliera Contabilità aziendale
Numero
Numero cicli 6 Giornaliera Contabilità aziendale
cicli/anno
Durata ciclo 57,7 Giorni Giornaliera Contabilità aziendale
Capi 42.712 Unità/anno Giornaliera Contabilità aziendale
Capi deceduti
Peso 28.560 kg/anno In uscita Contabilità aziendale
Non palabili - - - -
Effluenti di
allevamento
Palabili 980 ton/anno Annuale Contabilità aziendale
Nota:
(1) Capi mediamente presenti nel 2018: 118.539 (media nei 6 cicli dei capi totali venduti).
(2) Presenze medie/ciclo nel 2018.
Se riferito al posto standard (animal place) 137.808 = superficie netta di allevamento 6264 mq * 33,0 kg pv/mq / 1,5 kg
pv/capo.
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Tab. 1.1.4 - Stoccaggi
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all'azienda per i materiali non
palabili
Tipologia Superficie Volume Anno Indicare tipologia
Ubicazione H (m)
vasche (m2) (m2) copertura copertura
- - - - - -
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all'azienda per i materiali
palabili
Tipologia Superficie Volume Anno Indicare tipologia
Ubicazione H (m) (1)
vasche (m2) (m3) copertura copertura
Longare - Allevamento
concimaia
Berti 126 3 235 tetto
coperta
concimaia
(1) Altezza massima delle pareti.
Tabella 1.1.5 - Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici
Tipo di attrezzatura (1) Targa o matricola Titolo possesso
- - -
Nota:
(1) La distribuzione della lettiera esausta, per quanto riguarda le operazioni e i mezzi utilizzati, è affidata a terzi.
1.2 - Consumo di risorse idriche
Tab. 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di
Fase di utilizzo UM * Frequenza autocontrollo Fonte del dato
approvvigionamento
Alimentazione e pulizia
Acquedotto 6.188 Alla fine ciclo contatori
ricoveri
Nota:
(*) metri cubi/anno, di cui 5758 per abbeverata, 360 per pulizia ricoveri, 70 per raffrescamento evaporativo.
1.3 - Consumo energia/combustibili
Tabella 1.3.1 - Energia/combustibili
Frequenza
Descrizione Tipologia UM * Fonte del dato
autocontrollo
Energia importata da rete esterna Energia elettrica 82,233 A fine ciclo Contatore
Energia autoprodotta e consumata
Energia elettrica 42,920 A fine ciclo Contatore
dall'impianto
Acquisto da rete Metano 299,277 A fine ciclo Contatore
Acquisto Gasolio 46,72 A fine ciclo Fattura di acquisto
Nota:
(*) Energia elettrica, metano di rete e gasolio in MWh/anno.
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Tab. 1.4.1 - Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
Azoto escreto totale *
categoria animale kg Azoto escreto/posto/anno **
(kg azoto/anno)
Polli da carne 32.829 0,238
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese nell’intervallo sottoriportato
Azoto totale escreto associato a BAT (1) (2)
Categoria animale
(kg azoto escreto/posto animale/anno)
Suinetti svezzati 1,5-4,0
Suini all'ingrasso 7,0-13,0
Scrofe partorienti (inclusi i suinetti) 17,0-30,0
Galline ovaiole 0,4-0,8
Polli da carne 0,2-0,6
Anatre 0,4-0,8
Tacchini 1,0-2,3 (3)
(1) l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame
(2) il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
(3) Il limite superiore dell’intervallo è associato all’allevamento di tacchini maschi.
Note
(*) quantità derivante da bilancio di massa: N nei mangimi - (N negli animali venduti + N nei morti).
(**) riferito al posto standard (animal place) riportato in tabella 1.1.3 (137808 posti); se riferito al n° di capi mediamente
presenti nel 2018 (118539 capi, nota tab. 1.1.3): 0,277 kg/capo/anno.
Tab. 1.4.2 - Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
Fosforo escreto totale * Fosforo escreto **
categoria animale
(kg P2O5/anno) (kg P2O5 posto/anno)
Polli da carne 32.276 0,234
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese nell’intervallo sottoriportato
Fosforo totale escreto associato a BAT (1) (2)
Categoria animale
(kg P2O5 escreto/posto animale/anno)
Suinetti svezzati 1,2-2,2
Suini all'ingrasso 3,5-5,4
Scrofe partorienti (inclusi i suinetti) 9,0-15,0
Galline ovaiole 0,10-0,45
Polli da carne 0,05-0,25
Tacchini 0,15-1,0
(1) il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte
le categorie di pollame.
(2) Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
Note
(*) quantità derivante da bilancio di massa: P2O5 nei mangimi - (P2O5 negli animali venduti + P2O5 nei morti).
(**) riferito al posto standard (animal place) riportato in tabella 1.1.3 (137808 posti); se riferito al n° di capi mediamente
presenti nel 2018 (118539 capi, nota tab. 1.1.3): 0,272 kg P2O5/capo/anno.
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1.5 - Emissioni in aria
1.5.1 - Emissioni di ammoniaca
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo “diffuso” anche se vi sono camini che
convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto le emissioni provengono dalle stalle ma anche dalle
strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia non permette generalmente di
quantificare analiticamente queste emissioni diffuse, di conseguenza è importante stimare almeno le emissioni
principali, quali l’ammoniaca. Questa stima può essere effettuata mediante una delle seguenti possibilità:
a) attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria di animali) sulla base
dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale) presente in ciascuna fase della gestione degli effluenti
di allevamento;
b) tramite fattori di emissione;
c) con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame allevato o del sistema di
stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di ammoniaca e del tasso di ventilazione utilizzando i
metodi normalizzati ISO, nazionali o internazionali o altri metodi atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente.
La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH 3/posto animale/anno) associate alle migliori tecniche disponibili
provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali, dovrà essere ricompreso nell’intervallo
sotto riportato.
Tab. 1.5.1.1 - Stima delle emissioni ammoniacali annuali provenienti dall'allevamento (*)
kg NH3 da kg NH3 da kg NH3 da
Tipologia animali kg NH3/totale
ricoveri stoccaggio spandimento
Polli da carne con peso
21169 5443 4613 11113
medio 1,25 kg/capo
Tab. 1.5.1.2 - Stima delle emissioni ammoniacali annuali provenienti dall'allevamento per capo anno (*)
kg NH3
kg NH3 kg NH3 kg NH3
Tipologia animali ricovero/capo/anno
totale/capo/anno stoccaggio/capo/anno spandimento/capo/anno
(1)
Polli da carne con peso
0,030 0,008 0,006 0,016
medio 1,25 kg/capo
Nota:
(*) Valori ottenuti a partire da N escreto (32829 kg) + N nella lettiera (994 kg); emissione da ricovero 19% ridotto del
30% = 13,3% (condizione media 32.a e 32.b: allevam. a terra, ventilazione forzata, abb. anti spreco, essiccazione
forzata lettiera). Riferimento ai capi allevati in un anno: 711232 (tab. 1.1.3).
(1) Per quanto riguarda la stima delle emissioni nell’aria di ammoniaca provenienti da ciascun ricovero zootecnico per
i suini, queste ultime devono essere ricomprese nell’intervallo sottoriportato.
Scrofe in attesa di calore e in gestazione 0,2-2,7 (2) (3)
Scrofe allattanti (compresi suinetti) in gabbie
0,4-5,6 (4)
parto
Suinetti svezzati 0,03-0,53 (5) (6)
Suini all'ingrasso 0,1-2,6 (7) (8)
(1) Il valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di un sistema di trattamento aria.
(2) Per gli impianti esistenti che utilizzano una fossa profonda in combinazione con tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 4,0
kg NH3/posto animale/anno.
(3) Per gli impianti che applicano BAT 30.a6, 30.a7 o 30.a11, il limite è 5,2 kg NH 3/posto animale/anno.
(4) Per gli impianti esistenti che applicano per la BAT 30 una fossa profonda in combinazione con tecniche di gestione
nutrizionale, il limite è 7,5 kg NH3/posto animale/anno.
(5) Per gli impianti esistenti che utilizzano una fossa profonda in combinazione con tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 0,7
kg NH3/posto animale/anno.
(6) Per gli impianti che applicano BAT 30.a6, 30.a7 o 30.a8, il limite è 0,7 kg NH 3/posto stalla/anno.
(7) Per gli impianti esistenti che utilizzano una fossa profonda in combinazione con tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 3,6
kg NH3/posto animale/anno.
(8) Per gli impianti che applicano BAT 30.a6, 30.a7,.a8 o 30.a16 il limite è 5,65 kg NH 3/posto stalla/ anno.
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Mentre per le galline ovaiole e i polli da carne deve essere ricompreso:
Galline ovaiole - Sistema di gabbie 0,02-0,08
Galline ovaiole - Sistema alternativo alla gabbia 0,02-0,13 (1)
Polli da carne con peso finale fino a 2,5 kg 0,01-0,08 (2)
(1) Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione infrequente dell'effluente (in
caso di lettiera profonda con fossa profonda per gli effluenti di allevamento), in combinazione con una misura che
consenta di realizzare un elevato contenuto di materia secca nell'effluente, il limite è 0,25 kg NH3/posto animale/anno.
(2) Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale all'aperto e
rurale in libertà, a norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno
2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme
di commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è
associato all’utilizzo di un sistema di trattamento aria.
1.5.2 - Emissioni di odori, polveri e sonore
A) Emissioni di odori
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni effettuate,
secondo il Piano di gestione presentato.
Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche la riduzione delle
emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della sostanzialità e frequenza delle segnalazioni agli Uffici
competenti, documentate e comprovabili attraverso sopraluogo all’impianto, sarà valutata la prescrizione di
monitorare le emissioni di odori utilizzando:
− norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725 per determinare la
concentrazione di odori).
− utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di dati di qualità scientifica
equivalente.
B) Emissioni di polveri
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni effettuate,
secondo il Piano di gestione presentato.
Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei contaminanti che possono
influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli operatori agricoli, il monitoraggio si ottiene applicando
con frequenza annuale:
− calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi EN o altri metodi (ISO,
nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente (non applicabile a impianti muniti di
un sistema di trattamento dell’aria).
− stima mediante i fattori di emissione.
Qualora il ricovero zootecnico sia munito di un sistema di trattamento dell’aria il monitoraggio delle emissioni di
ammoniaca, polveri e/o odori provenienti da ciascun ricovero zootecnico può avvenire mediante controllo del
funzionamento effettivo del sistema di trattamento aria (per esempio mediante registrazione continua dei parametri
operativi o sistemi di allarme).
Tab. 1.5.2.1 - Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
Tipologia animali kg PM10/totale kg PM10/posto animale/anno (*)
Polli da carne con peso medio 1,25 kg/
1516 0,011
capo
Nota:
(*) Posto animale = 137808 posti, vedi nota di tab. 1.1.3
C) Emissioni sonore
In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista una valutazione
previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di un Piano di gestione del rumore, come
parte del Sistema di Gestione Ambientale.
Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà mettere in atto un
protocollo per il monitoraggio.
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1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle emissioni nell’aria di
ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento di suini (scrofe incluse) o pollame, nella prima
applicazione delle BAT si dovranno altresì stimare o calcolare la riduzione delle emissioni di ammoniaca provenienti
dall’intero processo rispetto alla “situazione in atto”. A tal fine, il Gestore determinerà la stima dell’azoto e fosforo
escreto con una delle metodologie indicate al punto 1.4, nonché le emissioni di ammoniaca come riportato al punto
1.5.1 provenienti dall’allevamento. Qualora i valori siano superiori a quelli riportati nella BAT pertinente, il Gestore
dovrà fornire indicazioni sulle tecniche da applicare affinché i valori siano ricompresi nell’intervallo soprariportati.
Ulteriori stime di emissioni diffuse, richieste nel rilascio dell’Autorizzazione verranno riportate nella tabella
sottostante. Per la stima si deve fare riferimento alle pubblicazioni scientifiche di livello nazionale o internazionale
utilizzando i coefficienti di emissione proposti.
Tab. 1.5.3.1 - Stima delle emissioni diffuse.
Metodo applicato Frequenza di Emissioni
Parametro/ inquinante Provenienza Reporting
per il calcolo autocontrollo totali
Metano - CH4 stabulazione DM 29/01/2007 - - -
Protossido di azoto - N2O stabulazione ANPA-CTN-ACE - - -
Rumori stabulazione Annuale
Odori stabulazione Annuale Annuale
Altri
Nota:
sulla base di un fattore di emissione di 0,020 kg CH4/capo/anno.
1.5.4 – Emissioni convogliate - NON PERTINENTE
Nel Report annuale si dovranno riportare esclusivamente la comunicazione delle emissioni di tipo convogliato che sono
soggette ad Autorizzazione e le emissioni diffuse in aria dell’ammoniaca provenienti da ciascun ricovero zootecnico.
Per quanto riguarda le emissioni di tipo convogliato la tabella 1.5.4.1 inpidua i punti di emissione, mentre la tabella 1.5.4.2
identifica per ciascun punto di emissione convogliata, in corrispondenza dei parametri elencati, la frequenza del
monitoraggio ed il metodo utilizzato.
I punti di emissioni possono derivare ad esempio da:
a) impianti produzione energia;
b) impianti essiccazione/molitura cereali;
c) impianti di trattamento E.A. (ad esempio strippaggio, essiccazione,...).
Tab. 1.5.4.1 - Emissioni in aria. Punti di emissione (in caso di emissioni convogliate)
Durata
Provenienza Durata emissione
Punto di emissione emissione
(impianto/ reparto) (giorni/anno)
(h/giorno)
- - - -
Tabella 1.5.4.2 - Emissioni in aria. Inquinanti monitorati per le emissioni in atmosfera (emissioni convogliate) – Parametri
indicativi.
Modalità di controllo
Parametro (*) E1 E2 Metodi (**)
Continuo
Monossido di carbonio
- - UNI EN 15058
(CO)
UNI 10878 e UNI EN
Ossidi di azoto (Nox) - -
14792
Ossidi di zolfo (Sox) - - UNI EN 14791
Polveri Totali Sospese
(PTS) - - UNI EN 13284
UNI EN 12619 e
COT (non metanici) - - 13526
UNI EN ISO 25140
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(*) Il monitoraggio delle emissioni in atmosfera dovrà prevedere il controllo di tutti i punti emissivi e dei parametri significativi
dell’impianto in esame come da Autorizzazione. In presenza di emissioni con flussi ridotti e/o emissioni le cui concentrazioni dipendono
esclusivamente dal presidio depurativo (escludendo i parametri caratteristici di una determinata attività produttiva) dopo una prima
analisi in sede di messa a regime, è possibile proporre misure parametriche alternative a quelle analitiche, ad esempio tracciati grafici
della temperatura, del ∆P, del pH, che documentino la non variazione dell’emissione rispetto all’analisi precedente.
(**) Qualora i metodi analitici e di campionamento impiegati siano persi dai metodi previsti dall’autorità competente o non siano stati
indicati, il metodo prescelto deve essere, in ogni caso, normato (UNI; EPA) e garantire limiti di rilevabilità compatibili con le
concentrazioni ammesse.
(***) Tale monitoraggio, nel caso di impianti di molitura cereali ed essicazione, dopo una prima analisi in sede di messa a regime, può
essere sostituito dal mantenimento in efficienza dei sistemi di filtrazione.
1.6 - Emissioni in acqua - NON PERTINENTE
Tab. 1.6.1 - Scarichi
Recapito (fognatura, corpo
Punto di Durata emissione
Provenienza idrico, sistema di Durata emissione (gg/anno)
emissione (h/giorno)
depurazione)
- - - - -
Tab. 1.6.2 - Inquinanti monitorati
Parametro / Frequenza di
UM Punto/i di emissione Fonte del dato
inquinante autocontrollo
Portata m3/h - Annuale Registro
Temperatura °C - Annuale Registro
Solidi sospesi
mg/l - Annuale RdP
totali
COD mg/l - Annuale RdP
BOD5 mg/l - Annuale RdP
Cu mg/l - Annuale RdP
Zn mg/l - Annuale RdP
Cloruri mg/l - Annuale RdP
Fosforo totale mg/l - Annuale RdP
Azoto
mg/l - Annuale RdP
ammoniacale
Azoto nitroso mg/l - Annuale RdP
Azoto nitrico mg/l - Annuale RdP
Tensioattivi totali mg/l - Annuale RdP
L’incertezza delle misurazioni e conformità ai valori limite di emissione: ai fini del rispetto dei valori limite autorizzati, i
risultati analitici dei controlli/autocontrolli devono riportare indicazione del metodo utilizzato e dell’incertezza della
misurazione, così come descritta e riportata nel metodo stesso. Il risultato di un controllo è da considerare superiore al valore
limite autorizzato quando l’estremo inferiore dell’intervello di confidenza della misura, (cioè l’intervallo corrispondente a
“Risultato Misurazione ± Incertezza di Misura “) risulta superiore al valore limite autorizzato.
In presenza di impianti di trattamento dovranno essere svolti controlli per monitorare la funzionalità dei presidi di
depurazione.
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1.7 – Suolo e sottosuolo - NON PERTINENTE
In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in cui lo stoccaggio dei materiali non
palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni). Secondo la norma, tali strutture devono essere opportunamente
impermeabilizzate con manto artificiale posto su un adeguato strato di argilla di riporto, e devono prevedere attorno al piede
esterno dell’argine, un fosso di guardia perimetrale adeguatamente dimensionato e idraulicamente isolato dalla normale rete
scolante (per evitare percolazione o dispersione degli effluenti). In caso di monitoraggio i possibili parametri da rilevare sono
riportati nella tabella 1.8.1. In base ai risultati dei controlli e a valutazioni sito-specifiche le lista degli inquinanti può essere
adeguata.
Tabella 1.7.1 – Suolo e sottosuolo. Monitoraggio acque di falda
Parametro /
UM Punto/i di emissione Frequenza di autocontrollo Fonte del dato
inquinante
Solidi sospesi totali mg/l - Annuale RdP
COD mg/l - Annuale RdP
BOD5 mg/l - Annuale RdP
Cu mg/l - Annuale RdP
Zn mg/l - Annuale RdP
Cloruri mg/l - Annuale RdP
Fosforo totale mg/l - Annuale RdP
Azoto ammoniacale mg/l - Annuale RdP
Azoto nitroso mg/l - Annuale RdP
Azoto nitrico mg/l - Annuale RdP
Tensioattivi totali mg/l - Annuale RdP
1.7.2 – Terreni
Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di presentare all’Autorità competente,
la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di azoto, con l’eventuale Piano di Utilizzazione Agronomica degli
effluenti di allevamento se c’è l’uso agronomico, a valenza annuale o quinquennale, a seconda della specifica disciplina
regionale.
Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si prende atto della Comunicazione,
corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali, presentata dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio
della Comunicazione dovrà essere effettuato prima dell’inizio della produzione.
Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel caso di utilizzo agronomico
degli effluenti.
Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i controlli per ogni serbatoio.
1.8 - Rifiuti
I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di allevamento e tutti i materiali da essi
derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo agronomico) e bisogna descriverne la gestione all’interno dell’impianto
produttivo indicando le eventuali operazioni di smaltimento o recupero affidato a terzi.
Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti speciali non pericolosi si applica
l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
Nelle tabelle, 1.9.1 e 1.9.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti pericolosi e non pericolosi che
possono essere presenti in un allevamento in condizione di “deposito temporaneo” art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:
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Tab. 1.8.1 - Rifiuti pericolosi
Modalità Destinazione
Rifiuti (codice C.E.R.) Descrizione Fonte del dato
stoccaggio (R/D)
18 02 02 - Rifiuti che devono
essere raccolti e smaltiti
Rifiuti a rischio
applicando precauzioni D Registro c/s
infettivo
particolari per evitare
infezioni
Come da art. 183,
Batterie esaurite
c. 1, lett. bb) del
16 06 01 - Batterie al piombo da macchine D Registro c/s
d.lgs. n.
agricole
152/2006
Filtri olio/gasolio
16 01 07 - Filtri dell'olio D Registro c/s
usati
Tab. 1.8.2 - Rifiuti non pericolosi
Modalità Destinazione
Rifiuti (codice C.E.R.) Descrizione Fonte del dato
stoccaggio (R/D)
02 01 04 - Rifiuti plastici (ad Film PE per appositi
D Formulari
esclusione degli imballaggi) ricopertura serre contenitori/spazi
Contenitori e
15 01 02 - Imballaggi di appositi
sacchi vuoti di D Formulari
plastica contenitori/spazi
concime
Contenitori vuoti
15 01 02 - Imballaggi di appositi
di prodotti D Formulari
plastica contenitori/spazi
fitosanitari
Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è necessario indicare la mortalità
standard, la soluzione adottata per la conservazione delle carcasse e il referente per il ritiro delle stesse, nonché indicare nella
planimetria generale del centro zootecnico l’ubicazione della cella frigorifero.
2 - GESTIONE DELL'IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza, gestione e manutenzione di:
−emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio effluenti, modalità e tempo di allontanamento dei
reflui;
−impianto abbattimento fumi se presenti camini con emissione convogliata proveniente da attività connesse autorizzate
nella stessa AIA;
−impianto depurazione acque se presente.
Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere segnalate all’Autorità competente
attraverso il Report annuale.
L’azienda potrà presentare delle procedure e registri predisposti per i sistemi di gestione ambientale (ISO 14001 o EMAS) se
certificata.
Nella tabella 2.1.1 sono indicati in via esemplificativa alcuni tra i parametri minimi e le analisi da effettuare che il gestore
deve prevedere per il controllo delle fasi del processo.
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Tab. 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Parametro di Frequenza di
Fase/attività Criticità UM Fonte del dato
esercizio autocontrollo
Stabulazione Sostanza secca % Annuale RdP
Stabulazione Solidi volatili % Annuale RdP
gestione lettiera
Stabulazione esausta N totale % Annuale RdP
Stabulazione Rame mg/kg Annuale RdP
Stabulazione Zinco mg/kg Annuale RdP
Alimentazione sostanza secca % Annuale Cartellino
caratteristiche del
Alimentazione proteina grezza % 19,2 Annuale Cartellino
mangime
Alimentazione Fosforo % 0,51 Annuale Cartellino
Tab. 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
Fonte del dato /
Macchinario Tipo di intervento Frequenza
Modalità di registrazione
Asportazione della lettiera a
Controllo della funzionalità Fine ciclo (*) Registro
fine ciclo
Abbeveratoi / impianto
Controllo della funzionalità Giornaliero (*) Quaderno di manutenzione
alimentazione
Termosonde apertura finestre Tarature Annuale (*) Rapporto di taratura
Verifica delle pressioni di
Ugelli di erogazione acqua Giornaliero (*) Quaderno di manutenzione
erogazione
Impianto di riscaldamento /
Controllo della funzionalità Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
raffrescamento
Impianto ventilazione Controllo della funzionalità Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
Pulizia piazzali Controllo visivo Settimanale (*) Settimanale
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.
Tab. 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento, ecc.)
Struttura di contenimento Tipo di controllo Frequenza Modalità di registrazione
Serbatoi carburanti (gasolio) Visivo Settimanale (*) Registro
Vasche trattamento liquami - - -
Concimaie Visivo Settimanale (*) Registro
Bacini accumulo reflui - - -
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.
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3 - INDICATORI DI PRESTAZIONE
In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che possono essere utilizzati come strumento
di controllo indiretto tramite grandezze che misurano l’impatto e grandezze che misurano il consumo delle risorse (ad
esempio consumo di energia in un anno).
È importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di produzione annua attraverso un
denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la quantità di prodotto/anno espresso in tonnellate e consumi o le
emissioni espresse in kg di prodotto, in questo caso si indicherà il valore kg/t. In alcuni casi può essere più opportuno riferirli
all’unità di materia prima.
Tab. 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Metodo di
Indicatore Descrizione UM Frequenza di monitoraggio
misura
Quantitativo di rifiuto ton rifiuti
Produzione
prodotto rispetto al numero pericolosi/t peso 9,68 * 10^-6 Annuale
specifica di rifiuti
di capi allevati vivo prodotto
Consumo Quantitativo di acqua mc/t peso vivo
specifico risorsa prelevata rispetto al peso prodotto in 3,52 Annuale
idrica vivo allevato nell'anno tonnellate
Fabbisogno totale di energia
Consumo elettrica consumata MWh/peso vivo
specifico di (acquistata + prodotta) prodotto in 0,071 Annuale
energia elettrica rispetto al peso vivo allevato tonnellate
nell'anno
Consumo
Fabbisogno totale di energia
energetico
da metano rispetto al peso tep/t peso vivo 0,0147 Annuale
specifico di
vivo allevato nell'anno
metano
Consumo
Fabbisogno totale di energia
energetico
da gasolio rispetto al peso tep/t peso vivo 0,0023 Annuale
specifico di
vivo allevato nell'anno
gasolio
Produzione Quantitativo di lettiera in
specifica di relazione al peso vivo t/t peso vivo 0,558 Annuale
lettiera esausta allevato nell'anno
Quantitativo di azoto
Consumo di azoto
somministrato rispetto al t N/t peso vivo 49,61 Annuale
somministrato
peso vivo allevato nell'anno
Consumo di Quantitativo di fosforo (P)
fosforo somministrato rispetto al t P/t peso vivo 18,97 Annuale
somministrato peso vivo allevato nell'anno
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE
SERVIZIO VIA-SUOLO-RIFIUTI
Ufficio tutela ecosistemi agrari
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
DITTA BERTI EZIO
AUTORIZZAZIONE N. 9/2020
Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.r. 26/2007)
SOGGETTO PROPONENTE: Ditta Berti Ezio.
SEDE LEGALE: via Ghizzole n. 21 – comune di Longare.
SEDE IMPIANTO: via Ghizzole n. 21 – comune di Longare.
TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento polli da carne.
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., codice 6.6.a
“Allevamento intensivo di pollame con più di 40000 posti pollame”.
1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento di polli da carne – della potenzialità di 148.000 capi/ciclo – in conformità
alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
(deliberazioni della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e n. 1100 del 31 luglio 2018).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottemperare
a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25 febbraio 2016 del Ministero delle Politiche agricole e
forestali, nonché dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25 novembre 2016.
D– Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
comunicati.
E – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi e
tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente Autorizzazione.
F – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative entro
il 31 dicembre 2020 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2021.
G – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
dell’Autorizzazione integrata ambientale.
H – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
I – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
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Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
(PEC) il file del report per gli adempimenti di competenza. Medesimo report va trasmesso anche ad
ARPAV e ai Comuni interessati (ovvero dove ha sede l'installazione e dove vengono effettuati gli
spargimenti agronomici) ai sensi dell'art. 29 – sexies c. 6 del D.lgs. 152/2006.
2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta in allegato il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modifiche di
ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
regionale n. 1100 del 31 luglio 2018.
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